Classica situzione all'italiana.
Si è fatto leva sull'ignoranza degli italiani.
Sul nucleare era inutile discutere e votare, ormai la costruzione delle nuove centrali era sospesa le parole precise sono queste. L'eventuale costruzione di nuove centrali nucleari a una verifica a livello europeo sulla sicurezza della tecnologia. Quindi era l'Unione europea che avrebbe avuto l'ultima parola.
Sul legittimo impedimento poi. Processare un capo del governo, ma soprattutto costringerlo in tribunale, durante il suo mandato è un arma in mano alla magistratura per renderlo un suo burattino ricattabile.
Per quanto riguarda l'acqua.
Per fermare le dispersioni, assicurare acqua corrente ai 10 milioni di cittadini che l’hanno a intermittenza, collegare alle fogne e ai depuratori il 20

% che è isolato, servono investimenti dai 65 ai 120 miliardi di euro. L’Italia con il debito pubblico al 120% del Pil non può caricare un simile onere sul bilancio dello Stato o aumentare le tasse per un pari importo. Servono soggetti capaci di attirare capitali privati, anche per rispettare i vincoli europei. Ma i capitali privati non arrivano senza remunerazione. Certo, la cosa si farà sentire in tariffa. Ma a fronte di un servizio migliore e, se ben temperata da una forte Autorità, non si farà sentire troppo: l’acqua resterà in fondo alla scala dei prezzi di un Paese che si svena serenamente per il telefonino.
Quindi mi spiace dirlo ma chi è andato a votare ha commesso un errore e non sapeva fino in fondo cosa andava a votare.