Infatti stiamo camminando su una lama, ma non so che cosa c'é da una parte e cosa dall'altra.
il sunto é che siamo un po' tutti daccordo sul fatto che non sia giusto depredare dissennatamente una popolazione selvatica, ma non é del tutto illeggittimo prelevare alcuni esemplari wild se con una motivazione piú o meno valida.
Riguardo alle differenze che si possono creare fra un wild e un F1 accresciuto in acquario, a parer mio queste piccole variazioni fenotipiche dell'espressione genotipica sono davvero piccolezze. E dipendono comunque molto dalle condizioni di allevamento. Non so a che
Panaque tu ti riferissi Patrick, Ma a me i
P.nigrolineatus hanno sempre raggiunto dimensioni ragguardevoli, circa 50cm per circa 1,5kg di peso, non mi pare che in natura diventino molto piú grandi(salvo qualche caso eccezionale forse).
Per quanto riguarda i ciclidi africani non posso esprimermi con sicurezza, in quanto non ne ho mai allevati purtroppo, ma suppongo che le maggiori dimensioni in cattivitá siano dovute ad una migliore (non maggiore) disponibilitá di nutrimento e quindi un miglior utilizzo delle risorse trofiche, soprattutto in giovane etá, che in natura sarebbero state utilizzate per la competizione con altri individui conspecifici e altre specie e per una ricerca di cibo molto piú attiva. Teniamoli in vasche piú grandi e diamogli meno da mangiare e probabilmente otterremo pesci di dimensioni e proporzioni pari ai selvatici. Questa é crudeltá pura ok... non dico che per hobbistica sia giusto acquistare 50 esemplari giovani per ottenere 2 coppie adulte, non lo troverei in nessun modo giustificabile, ma se dovessimo imitare in tutto la natura dovrebbe essere cosí, e si potrebbero ottenere pesci pari pari ai wild, ma nella maggior parte dei casi é molto piú facile: in un disco le differenze tra un pesce selvatico e un F1 puro geneticamente e allevato nello giuste condizioni sarebbero pressocché impercettibili.
Quindi penso che per il nostro acquario di casa possiamo tutti tranquillamente accontentarci di un pesce QUASI wild
Per quanto riguarda i cani e i gatti bisogna vedere come si imposta il discorso. Una lince puó tranquillamente essere tenuta in un giardino, a patto che ci siano i giusti spazi e una corretta alimentazione. Il problema é il gatto che é stato modificato per vivere in un appartamento e mangiare crocchette.
Tutti gli antenati dei nostri pesci di allevamento (che siano essi il fenotipo tipico wild o una selezione) hanno avuto antenati di cattura che vivevano in un fiume, e il chiuahua della signora ha avuto degli antenati che vivevano in un bosco e cacciavano lepri e caprioli. Solo che é successo tanto tempo fa che ce ne scordiamo facilmente.
Il cane e il gatto sono due animali snaturati (e bellissimi, meno male che ci sono!) piegati e plasmati dal volere dell'uomo ad un suo fine personale, e questo non lo vedo molto diverso dal catturare dei pesciolini per guardarli nel nostro acquario, ha la stessa radice di senso di onnipotenza e dominanza dell'uomo sul mondo e sulle creature che lo dividono con lui.
Se poi ci pensiamo bene coi mammiferi c'é ancora piú ipocrisia, che nedite della puzzola che non puzza? Di solito lo chiamiamo furetto perche il nome puzzola non ci piace, abbiamo perfino varato un nome scientifico per classificarlo:
Mustela putorius furo! (a cosa serve? in natura non esiste...cosa devi classificare?)
E il cane lupo cecoslovacco..? É insanguato alla terza generazione con un lupo centroeuropeo
e non é adatto a stare ne in un appartamento, ne in un giardino, ne tantomeno fuori dal suo branco; questo fatto é cosí radicato che da dei notevoli problemi di aggressivitá se non si stabiliscono delle solide gerarchie nella famiglia, che é poi il suo branco. Peró si chiama cane lupo e non lupo e allora va bene

é la voglia di avere un lupo senza la quasi impossibilitá di gestione di un lupo..... Anche a me piacerebbero degli
Zanclus che vivono in acqua di rubinetto senza filtro e mangiano flakes....
Questo é un estremo e non sto dicendo che dobbiamo eliminate tutti gli animali selezionati dall'uomo e accontentarci di vivere senza e tornare a cacciare nel bosco (non dimentichiamoci che l'allevamento di selezione ha creato le razze da carne, e questo é solo un grande vantaggio per le popolazioni selvatiche), ma solo che ogni volta che andiamo a parlare dell'atteggiamento dell'uomo nei confronti della natura ci infiliamo in un conicolo senza via d'uscita dove la differenza tra il giusto e lo sbagliato é sempre un filo.
Spero di non essere stato offensivo nei confronti di nessuno, e se cosí é stato chiedo scusa.
