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Vecchio 07-06-2011, 08:59   #5
egabriele
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Originariamente inviata da milani1 Visualizza il messaggio
...son sicuro che ike interverrā......(potevi domandare direttamente alla conferenza :D )
Quando ho chiesto se c'erano investimenti privati nelle sue ricerche volevo parare li'... ma poi il discorso ha preso un'altra piega (peraltro sono d'accordissimo con la situazione della ricerca italiana da lui descritta, non solo nel suo settore) ed e' stato troncato.

D'altronde finche' il discorso rimaneva molto tecnico (tipo per quante ore lasciare i rotiferi ad arricchire) ho preferito non 'turbare'.

Quello che mi chiedo e' se le aziende italiane non lo fanno per scarsa sensibilita' al problema e scarsa informazione, o se perche' non si riuscirebbe a farlo economicamente redditizio.

Mettere su tutto da zero e' peso, ma quelli che hanno gia' serre ed impianti per la quarantena ed il mantenimento non mi pare dovrebbero fare grossi investimenti.
A quanto ho capito ci sono diverse specie con protocolli che portano ad una buona efficienza.
A parte Ocellaris e Kauderni, che gia' si riproducono anche dagli hobbisti, per esempio
alcuni grammidi pseudochromis e gobidi.
Pero' in negozio (almeno qui da me) gli unici riprodotti che si vedono sono gli Ocellaris e i kauderni.
Senza contare poi gamberetti lysmata e wundermani.
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