In effetti i termometri digitali sono tutto fuorchè precisi, a volte si tratta di un semplice problema di taratura e a volte (molto più grave) di ripetibilità.
L'ultimo caso è quello che dovrebbe indurre a buttare via il tutto.
L'unico modo per essere sicuri che l'intero sistema di lettura funzioni decentemente è di ripetere N letture in un range di una diecina di gradi 20 - 30 (perchè a noi interessa quello, non certo 0 gradi.
Quindi per fare una cosa abbastanza seria occorre un termometro tipo "mercurio" però di un certo tipo (io uso un vecchio Salmoiraghi da laboratorio con scala 1/10 di grado).
si prende il sensore ed il bulbo del termometro campione, si legano assieme e poi si prende una caraffa d'acqua alla temperatura voluta (ben mescolata in precedenza) e si vede quello che viene fuori. segnati un paio di valori dopo un'ora circa si ripete la misura.
In questo modo si registra sia la precisione del sistema che la ripetibilità della misura.
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Ultima modifica di Supercicci; 14-05-2011 alle ore 10:14.
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