ragazzi post interessantissimo, ma sono arrivato tardi... e inserirmi nel bel mezzo di un feroce dibattito è come invitarmi e fare 'il cavolo a merenda'

!
io cmq mi trovo d'accordissimo con
Ink.
una cosa vorrei dire... secondo me il rischio delle vasche che giran col metodo zeovit, è che basta una piccola cappellata o un semplice scompenso di valori (es. un minimo aumento di carico organico rispetto ‘al solito’) che il sistema vacilla fortemente.
io reintegro periodicamente i batteri in vasca (non uso i biodigest tuttavia) perchè credo che mantenere quanto più variata possibile la popolazione batterica in vasca (sopratutto l'autotrofa nitrificante) sia la chiave dell’equilibrio. Oltrettuto come ho detto in altri post, nelle nostre vasche che sono sistemi imperfetti, certi ceppi batterici tendono a prendere il sopravvento su altri, andando così a togliere alcuni importanti anelli della catena nitrificante.
Probabilmente mi darete contro, ma io da quando uso integrare i ceppi batterici noto una migliore qualità del sistema, che si traduce in:
meno alghe (anzi nessuna, a parte le coralline e l’halimeda)
nessuna traccia di cianofite
valori di nitrati e fosfati irrilevabili
……e tutto questo pur dosando ogni sera il pappone, in una vasca senza refugium e che conta solo dele rocce vive (o delle zooxantelle dei coralli) per abbassare i nutrienti.
Non posso dire che il mio metodo sia quello giusto, ma con me e nei miei due nanoreef, ha datro ottimi risultati… ma il discorso batteri è così complesso che nemmeno io ho ancora fatto del tutto chiarezza sui loro cicli biochimici o sui pro e contro
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tuttavia una cosa è certa:
ho capito che se anche sovvraddoso il cibo, i batteri 'tamponano' immediatamente il sistema abbassando il carico organico (oltretutto competono con le cianofite, impedendole di formarsi)
e questa è una cosa buona...
quello che non so, è se posso correre dei rischi...