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Nutro tuttavia qualche perplessità. In diversi negozi infatti (parlo di Roma, altrove non saprei), sarebbero ben lieti di avere delle belle colonie di nobilis o altre specie piuttosto semplici. E' che non le trovano. Così almeno dicono, e considerando che con un paio sono amico da molti anni, ed uno in particolare da quando eravamo ragazzini, tendo a fidarmi. In privato se vuoi ti faccio anche i nomi.
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Su questo non posso esprimermi con certezza, dato che i fattori che ne determinano la disponibilità sono molteplici: importatori, grossisiti, serre, distributori... la disponibilità di animali non è continua e spesso prevede periodi dell'anno diversi... Dipende poi da dove ci si fornisce, e comunque certamente anche qui conta molto il peso della "domanda".
Le ipotesi possibili sono infinite, e comunque, come tu basi le tue idee sulla realtà che riscontri nella tua città, io mi trovo costretto a fare lo stesso con la realtà della mia: quà ad Arezzo, piccola provincia che supera di poco i 100.000 cittadini, le digitate i negozi nemmeno le richiedono, dato che comunque siamo noi stessi appassionati e clienti a non sapere più dove metterle...
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Ciò non toglie che, comunque sia, il tuo ragionamento può filare. Mi spieghi però come si inserisce in questo contesto la taleazione a pagamento? Insomma, sostenere che la taleazione a pagamento non danneggia il commercio dei negozianti, e non condiziona la loro domanda, mentre lo scambio gratuito sì, mi sembra un po' una forzatura. A dir poco
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In ogni caso la condiziona.
C'è da vedere in che modo però, e penso che il male minore sia quello rappresentato dalla cessione a titolo oneroso (mi stai contagiando, condor...

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Torno a ripetere, che se si regalassero humilis blu, gemmifere rosa, loripes multicolore, lokani, e tutte le specie più rare a ricercate, i negozianti non credo sarebbero molto disposti a continuare a investire in questo mercato... la situazione finale, darebbe come unico risultato il solo scambio gratuito tra appassionati ma delle uniche specie attualmente disponibili, senza possibilità di trovarne di nuove...
E quindi l'unica alternativa a quel punto diventa l'acquisto all'estero... con i vari Gilberto, e Flavio, che dovranno andare nella tanto odiata Germania se vogliono qualche pezzo nuovo...
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Inoltre vedo che alla fine parli di commercio. Questo è il punto. La legge che richiami, e che non mi è nuova, relativa alla domanda e all'offerta, riguarda il commercio che, fino a prova contraria, è appannaggio di chi lo fa per mestiere, non dell'amatore.
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Certamente questo è indiscutibile, "legalmente"...
Il fatto che sottolineavo, è che comunque il commercio stesso, quello dei negozianti, viene comunque influenzato, di riflesso, dal "movimento" generato dagli appassionati... questo per il loro numero che mi pare tendenzialmente aumentato negli anni (vuoi per le maggiori facilità di gestione/mantenimento di coralli duri), e che però allo stesso tempo ha aumentato anche lo scambio/cessione/vendita tra gli stessi dei pezzi.
Volenti o nolenti, sempre per il classico sitema "all'italiana" che ci contraddistingue, la situazione odierna è quella che ci troviamo a discutere, con poca chiarezza sugli aspetti legali che circondano questo contesto e cercando di muoversi senza destare troppo "rumore" che risvegli gli enti di controllo (enti che per primi, come dimostrato, sanno rispondere in maniera piuttosto vaga alle nostre richieste, e che comunque non sono in grado di classificare la stragrande maggioranza degli animali regolamentati da Cites in campo acquariofilo... vedi l'esempio citato poco fà da Gilberto sulle catalaphyllia, ma che comprende moltissime altre specie)
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Il verbo "pretendo", che leggo nel tuo messaggio ed ho letto in passato in altri, veramente non mi appartiene. Ma almeno questo sono certo che si è capito...
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Questo è chiaro, come penso sia chiaro che il "pretendo" era solo esemplificativo nel contensto della mia frase.
