Questa discussione riprende un discorso che avevamo iniziato un paio di mesetti fa.
Chiedi come mai non si vendono le talee...
Beh, a mio parere bisogna fare qualche distinguo.
Innanzitutto il luogo conta. Nelle grandi città ci sono più appassionati, il che crea un pur minimo scambio. Più ci si sposta nei piccoli centri, più i numeri calano. Considerando che fra privati non è molto amata la pratica della spedizione di talee, ecco in parte spiegata la (presunta) flessione nelle vendite.
Io comunque non escluderei che il prezzo elevato del mercato fra privati possa in parte spiegare questo calo. Prezzi bassi infatti non ne ho visti, e continuo a non vederli. Leggo invece sempre gli stessi appassionati che si sono organizzati e vendono a prezzi certamente più bassi dei negozi, ma a mio avviso poco...amatoriali.
Mi si risponderà che quando si investono dei soldi per allestire taleari, è poi normale che almeno in parte si cerchi di rientrare dell'"investimento".
Vero. Ma allora...perchè allestire dei taleari? Per curiosità? Può darsi. Per passione? Può darsi. Per diffondere l'acquariofilia? Può darsi.
Ero e resto dell'opinione che i coralli andrebbero scambiati o ceduti gratuitamente, o comunque ad un prezzo simbolico. E quando dico simbolico, non intendo 30 euro. E nemmeno 20.
Altro fattore che probabilmente rende asfittico il "mercato" è il calo delle importazioni. Non so altrove, ma a Roma è da tempo che non si vedono grossi pezzi di acropore et similia. Quelle che arrivano sono quasi sempre le solite specie, e sempre più piccole. Basta farsi un giro in qualunque negozio e si vedrà che solo raramente vengono vendute colonie "selvatiche" di dimensioni "naturali". Quando ci sono , sono piccole, e spesso già taleate dagli stessi esportatori.
E' un male? Non lo so. Probabilmente per le barriere non lo è, se è vero che i controlli sono più stringenti. Per noi forse sì. O forse no, se si cominciasse a capire che tutto sarebbe più semplice se il prezzo di talee anche grandi, realizzate per fare VERAMENTE posto in vasca, fosse quello di un buon caffè e di una bella chiacchierata con un nuovo amico a cui regaliamo oggi quello che probabilmente lui regalerà a noi, o ad un altro, domani.
Lo so, sono parole, perchè oramai sarà difficile che un mutamento del genere possa attecchire, se non per forza maggiore: solo una seria contrazione nelle vendite, protratta nel tempo, potrà portare ad un mutamento della situazione. Avverrà mai? Questo non lo so.
Ovviamente non dimentico che il mercato delle talee fra privati, che adesso secondo te è in contrazione (ma lo è davvero?) ha probabilmente contribuito ad una diminuzione dei prezzi nei negozi. Pensa però che ribasso ci sarebbe se gli appassionati le talee se le scambiassero o le cedessero gratis...
Credo inoltre ci sia anche un altro fattore. In queste settimane ho acquistato varie talee, ma a nessuno piace avere una vasca piena di pezzetti, ed aspettare mesi, se non anni, per vederla "piena".
Ecco che ad un certo punto si smette di comprare talee, e si aspetta qualche buon arrivo in negozio. Proprio oggi ho comprato un paio di pezzi di dimensioni certo non enormi, ma almeno di provenienza diretta e che certamente riempiono la vasca più di quanto possono fare una ventina di talee.
E qui mi ripeto, convenendo con chi (fra gli altri giangi1970) ha parlato di dimensioni: i prezzi salgono, e le misure scendono. Alla fine passa anche la voglia di andare a vedere. E questo non vale solo fra privati.
Come detto, infatti, anche i negozi hanno ormai sempre più spesso animali di taglia contenuta perchè evidentemente agli esportatori conviene accorciare i tempi. Così, più o meno volutamente, riescono a ridurre anche un altro problema: che loro vendono pezzi grossi, che immediatamente taleati dal privato finiscono per metà nella vasca di chi li ha comprati, se ci finiscono, e per il resto in tanti pezzettini nelle vasche di chi le talee non le fa, ma le compra. Ridotte le dimensioni, ridotto il problema, tutelato il guadagno...
A presto
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