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Ittiopatologo secondo lui l'antibiotico è assolutamente l'ultima spiaggia della cura "ittica" e naturalmente vanno fatte indagini di volta in volta, caso per caso e purtroppo, a volte specie per specie.
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Dark_70,
condivido con te e il tuo amico che l'uso indiscriminato di antibiotici oltre ha destabilizzare l'ecosistema acquario può favorire un processo batterico-resistente, così come accade anche nel genere umano. Però, in presenza di batteri la terapia non può che essere antibatterica-antibiotica, e purtroppo in acquario questo tipo di infezione è comunemente presente più di ogni altro agente eziologico. Questo è riscontrabile anche nella tabella "Tabella 1: agenti patogeni più frequentemente isolati in Poecilia reticulata" del tuo amico.
E' indiscutibile che sarebbe certamente molto meglio, effettuare analisi chimiche o microbilogiche prima di intraprendere il trattamento medicale curativo, ma questo nel 99% dei casi non è possibbile e ciò a mio avviso è pienamente giustificato.
Tenendo presente, che per noi umani soltanto non molti anni fà, i medici, arrivavano ha diagnosticare una malattia basandosi semplicemente sulla sola sintomatologia in atto sul paziente e prescrivevano la cura. Ciò quotidianamente ancora oggi accade nei paesi in via di sviluppo, hai più fortunati.
Detto questo, mi pare accettabile come comunemente avviene, che un esperto riesca ad individuare la malattia dai sintomi, anche in ittiopatologia.
Ritornando all'ascite infettiva,
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)
mi devi scusare se insito, ma non ho ancora compreso come si possa curare con terapia salina, come da te consigliato, in questo senso vorrei da te dei chiarimenti, perchè una cura blanda e impropria spesso è più letale di un potente antibiotico.
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@lele 32,
@polimarzio, spero che quanto da me scritto non venga interpretato come voglia di fare polemica, dopotutto stiamo remando tutti dalla stessa parte!
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Ben vengano le discusioni costruttive, nella correttezza e rispetto reciproco.
Ciao