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Pilastro di barriera tipo Knop
Nessuno ha mai realizzato un pilastro di barriera tipo Knop con areatore?
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bel casino eh ???
mooolto difficile a mio avviso |
Quote:
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Credo x il pilastro. Devi trovare la roccie giusta e fare il foro.
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intendevo la gestione #23
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Bè, la gestione se ti attieni alle istruzioni non dovrebbe essere così complessa. Forse è un pò riduttiva come scelta degli ospiti rispetto al metodo normale. Tu la ritieni dificle come equilibrio da raggiungere?
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Io ho provato la tecnica in un 2L... era un esperimento estremo, che ho poi abortito perchè non avevo modo di mettere all'interno un riscaldatore.
Nel complesso la ho trovata assai complessa, e poco efficiente. Secondo me vale la pena solo per vasche minuscole, tipo 2-8L, quando non si riesce ad inserire una pompa, o quando si voglia dare un moto molto delicato, non concentrato come quello appunto di una pompa centrifuga. Nel complesso, poi, il metodo de lPilastro di Barriera Centrale non discosta dal Metodo Naturale. Tuttavia, mi pare un'appicazione interessante anche in vasche più grandi (ecco perchè in una vaschetta di 2L solo come esperimento) per la possibilità di allevare avannotti disponendo di un buon movimento d'acqua senza il rischio di frullati di pesce... Un consiglio: non provate il pilastro in abbinata con la sugar size: nonappena provate a generare un flusso interessante, la sabbia viene aspirata e ributtata dall'alto: estetico, ma fa più palla di neve nataliia che non acquario marino di barriera... |
scusate l'ignoranza ma in cosa consiste questo metodo?
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In sostanza, invece di utilizzare una rocciata e delle pompe centifughe, si opera così:
1. Si costruisce la rocciata impialndo le rocce una sull'altra, saldandole con resine epossidiche, e forandole come a creare un canale attraverso tutta la rocciata. 2. Alla base del canale si lascia lo spazio per due ingressi, ino per l'aria, uno per l'acqua. 3. Si poggia il pilastro sopra una strato di 3-5cm di sabbia corallina (opinione personale: non sugar...) 4. si accende l'areatore; l'aria, salendo dal basso verso l'alto comporta un equivalente spostamento di acqua, che passando attraverso il substrato sabbioso e la rocciata genera al contempo il movimento necessario, e una azione di filtraggio. In pratica, il sistema trasforma il nanoreef in un grande filtro ad aria... Il metodo di gestione è poi quello del metodo naturale: pochi pesci e cambi d'acqua regolari, possibilmente appoggiandosi a una vasca matura (condizione che Knop ritiene irrinunciabile). |
Avevo letto il tuo topic e mi spiace sapere che non hai proseguito.
Ci sto pensando da un po' semplicemente come esperimento (mentre vedo che il mio nano si riempie sempre più di alghe e mi vien voglia di buttare tutto), ma pensavo anche io al problema riscaldamento. Ti sei fermato ancora prima di iniziare ad avere problemi con alghe ed inserimento di animali o con questi ultimi? Ciao Marzia |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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