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Chilodonella
CHILODONELLA
Le chilodonella sono parassiti della pelle e delle branchie. Ne esistono di due tipi: la cyprini e la hexastichus. Le due differiscono per la costituzione fisica del parassita che le causa. Entrambi fanno parte della famiglia dei protozoi precisamente della classe dei ciliati, organismi la cui superficie è ricoperta di ciglia che usano per muoversi ed ancorarsi alle vittime. La struttura è simile a quella del parassita che causa l’ictio: due nuclei che formano un macronucleo che ne regola le funzioni vitali e sessuali. SINTOMI: I pesci che ne vengono colpiti presentano un intenso sfregamento e torpore. Nel caso in cui vengano attaccate le branchie il pesce può avere una respirazione accelerata e dirigersi verso la superficie dell’acqua boccheggiando e, a volte, difficoltà natatorie. Il pesce colpito presenta un aspetto viscido provocato da una ipersecrazione mucosa che in pratica lo rende lucido. Pare che l’insediamento preferito del parassita sia la zona posteriore alla nuca fino alla spina dorsale. In queste zone la mucosa si inspessisce e diventa di colore bianco fino a staccarsi del tutto provocando piaghe. CURE: I pesci colpiti o con il solo sospetto vanno immediatamenete isolati in apposita vaschetta di quarantena con filtro e termoriscaldatore. Il parassita è sensibile ai comuni antiparassitari in commercio presso i negozi di acquariofilia come ad esempio Contraick o Costapur a cui possono essere abbinati antibatterici a largo spettro come General Tonic o Baktopurt. Utili in questi casi l’utilizzo di un aeratore attivo 24 ore su 24 per ostacolare il nuoto del parassita ed ossigenare fortemente l’acqua, soprattutto nel caso di terapie abbinate. Puo’ essere usato anche il solo blu di metilene nelle seguenti dosi: soluzione di base :1 g. di blu su di 1 litro di acqua. Di questa soluzione se ne usa 1 ml su di 1 litro di acqua dell’acquario o vaschetta di isolamento. Inutili sono gli innalzamenti termici che serviranno solo ad indebolire i pesci colpiti in quanto il parassita vive bene alle alte temperature. Possono essere usati altri metodi per la cura quali Neguvon, chinino cloroidrato, sulfamerazina, formalina ma per le dosi vi prego di richiederle nel topic. CAUSE: Il parassita può comparire nelle nostre vasche a causa di una eccessiva popolazione, scarse condizioni ambientali, mangimi surgelati scadenti o mal conservati, mangimi vivi provenienti da laghetti con pesci, alimentazione errata e debolezza organica. PREVENZIONE: I pesci se allevati correttamente rispettando le loro esigenze di spazio, numero, alimentazione sono abbastanza forti da neutralizzare il parassita da sé. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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