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carlasc 15-08-2006 16:33

MA POMPARE LE VASCHE CONVIENE?
 
E' da un po' di tempo che mi gira sta domanda?
Premetto che sono un acquariofilo "novellino"... sei mesi circa, ma in questo tempo, mi sono informato, ho letto, comprato, sperimentato... sono passato dalla fase di ammirazione a bocca aperta di vasche che sembravano miraggi, alla critica personale facendomi un'opinione mia delle cose che vedevo... sono passato dalla smania di comprare tutti i pesci, tutte le piante, tutti i substrati che vedevo alla programmazione e alla compatibilità... sono passato dall'ammucchiare a casaccio per riempire gli spazi, ad uno studio del layout e dell'equilibrio in vasca... e il mio punto di riferimento estetico si sta affinando sempre più verso i cosidetti acquascaping... la riproduzione idealistico-naturale delle bellezze della natura non solo sommersa ma anche emersa... cercare l'evocazione di un paesaggio o di un'atmosfera "naturale all'interno di quattro vetri dove i pesci sembrano anime colorate vaganti...

ebbene dopo tutta sta premessa... ecco il mio dubbio...
Serve davvero spingere la vasca al limite per cercare tutto ciò... dalla mia poco esperienza no! (non vorrei sembrare saccente e presuntuoso)
Mi spiego...
Ho 2 t5 in 170 l, un substrato elos e la linea della elos planta 1 e 2, co2 ferplast a regimi abbastanza ridotti, cambio l'acqua 10 litri alla settimana (ben lontani quindi dalle super condizioni di manutenzione che ho visto in interneyt).. e non ho problemi con alghe e ciano... ho la calli che cresce a meraviglia, la glosso che stolona e procede bene... le piante grandi che nervig, bacopa e rotala che godono di ottima salute, le crypto che sono diventate dei mostri...
Sicuramete il ritmo di crescita delle mie piantelle non sraà mostruoso come le piante degli acquascaper del cau o dei patiti ada, ma sinceramente ho visto anche acquari spinti che non mi comunicavano nulla... senz'anima e per giunta dove le condizioni di mantenimento sono tali che dopo un po' di mesi occorre smantellare tutto e ributtarsi a capofitto su un altro layout... certo potrebbe chiamarsi fame di sperimentazione o sfida al miglioramento costante... ma a mio avviso una vasca deve avere un'anima, una storia e pompare pompare pompare per ottenere in due mesi quello che una vasca "normale" potrebbe regalere in un anno mi sembra tutto un po' troppo frenetico.... non lo so stressante...

Forse in me parla ancora la parte di novellino che si accontenta... ma adesso è questa la mia condizione... magari fra un anno sarò a smanettare con cento bolle al minuto e con i sustrati ada... e rileggerò sto post dandomi dello sfigato... ma adesso dico...

Cercare di costruire un acquario "naturale" senza ricercare le condizioni limite della vasca, investendo il tempo nello studio dell'equilibrio e dando tempo alla vasca di regalare la sua anima non mi sembra una sfifda inferiore di quella di giocare sul limite della vasca...

Comunque un grande applauso a tutti gli sperimentatori... senza di voi in acquariofilia come in genere si starebbe sempre allo stesso posto.. e questo è un male... che che se ne dica!!!


Ciauz Carlo

Marfis 16-08-2006 14:01

ciao Carlo, mi trovi daccordo su tutto, e penso che, come in tutti gli hobby ma anche in tutti i lavori, ci sia sempre l'esasperazione e l'ossessione, per qualcuno di andare oltre, di provare e scoprire qualcosa che altri nn hanno ancora provato o scoperto. A cosa serva tutto ciò è difficile da dire, sopattutto in un ambiente come l'acquariofilia, che teoricamente è un hobby, ma praticamente, per moltissimi. è quasi un ossessione.
Anch'io mi chiedo perchè trasformare uno degli hobby secondo me più belli, appassionanti, carichi di sensazioni e soddisfazioni, e nn ultimo, rilassanti, in uno "sport estremo" fatto per pochi temerari, ma pensandoci credo sia come dici tu: senza queste sperimentazioni "in vitro" ,probabilmente avremmo difficolta a far vivere una vallisneria :-D .

Parla uno che per altri hobby (bici,musica suonata e ascoltata), è arrivato a estremi preoccupanti e che quindi nn sa dove arriverà con l'acquario tra un anno o due, ma per adesso fa strano anche a me questa corsa all'estremo #17 ...

Ce la racconteremo allora, quando avremo vasche e vaschette anche in bagno, in macchina e sul piano della doccia ;-) :-)) :-D , boiler per riscaldare l'acqua e autocisterne di co2 in giardino..........

ciao ciao e posta qualche nuova foto...

Federico Sibona 16-08-2006 14:37

Sono assolutamente d'accordo con voi. Ho allestito, dopo una certa latitanza dal mondo dell'acquariofilia, un acquari di acqua dolce con piante (specifico questo perchè in certi biotopi quello che stiamo dicendo non vale)ed ho usato i parametri di diversi decenni fa. Ovviamente non ho messo piante e pesci con esigenze estreme (vedi descrizione del mio acquario nel profilo), ma mi sto godendo il mio acquario in cui le piante prosperano ed i pesci sono in salute e si riproducono. Il tutto senza fertilizzanti di nessun genere, senza luci abbaglianti e senza pompe che passano il litraggio dell'acquario 5/6 volte in un'ora non dando il tempo ai batteri di fare il loro mestiere. Sia ben chiaro che non disprezzo i progressi che si sono portati avanti negli anni, ma sono partito con un allestimento base, pronto se si presenta la necessità ad adottare le tecnologie moderne per migliorare la conduzione al meglio dell'acquario e le condizioni di vita degli abitanti (comprese ovviamente le piante). Secondo me è questo che si deve suggerire ai neofiti, senza metterli in difficoltà da subito col numero di bolle di CO2, luci abbacinanti che non sono gradite nè da tutte le piante e neppure da tanti pesci, ecc.

Alex Carbonari 16-08-2006 14:59

Ciao Carlo,
le tue conclusioni mi trovano d'accordo. Seppur con tempi maggiormente dilatati rispetto ai tuoi, mi sto accorgendo della bontà di una gestione pacata. Lasciando l'acceleratore si ha maggior tempo per godersi il panorama che, comunque, sarà ugualmente stupendo. ;-)

Federico Sibona 16-08-2006 15:14

Aggiunta: non è che chi sperimenta e cerca di realizzare cose nuove e difficili si debba bollare come persona che fa cose inutili.
Facciamo un paragone: quante ricadute sulle auto di serie sono derivate dalle sperimentazione sulle auto da corsa? Moltissime.
Altrettanto in campo acquaristico. Resta il fatto che il fatto di dare una Ferrari nelle mani ad un neopatentato non è, salvo eccezioni, cosa saggia.
Chi si accontenta di vedere il suo veicolo come un mezzo per andare da A a B con un minimo di comodità non avrà necessità di avere il navigatore satellitare ed il motore benzina con iniezione diretta,ecc,ecc.
Però viaggiando su un veicolo evoluto si ha il piacere di avere sotto il sedere i migliori ritrovati della scienza e della tecnica con i vantaggi del caso come comportamento su strada ed anche di gestione del veicolo.
Scusatemi, ma sono stato per più di trent'anni ingegnere in una casa automobilistica e questo confronto mi è venuto spontaneo. Il parallelo con l'acquaristica mi sembra ovvio.

TuKo 28-08-2006 15:49

#24 #24 io direi che è tutto in funzione del tempo,mi spiego meglio.Il pompare ci può stare se il risultato massimo deve essere raggiunto in 5/6 mesi ovviamente senza la presenza di pesci,perchè credo che difficilmente qualche pinnuto possa resistere e valori estremi(mi riferisco a vasce tipo cau).Se invece nn è il tempo a comandare allora la gestione può essere sicuramente meno spinta e mette sicuramente al riparto da eventuali sbalzi e/o eccessi.
Una vasca pompata la vedo di difficile gestione per un acquario che deve restare in opera per lungo termine.
Io personalmente il pompare acquari la vedo come l'overclocking dei pc,ma se a quest'ultimo nn chiediamo la luna nn serve a nulla "spingerlo" al max è sufficente fare degli aggiornamenti(hardware e software)

Losbircio 18-09-2006 00:10

Tuko, sei sempre il + saggio!!!

zegala 21-09-2006 09:26

Nuova sfida?
 
Ciao a tutti,
premetto che sono un neofita ma leggendo il post volevo anch'io esprimere la mia opinione. Condivido entrambi i punti di vista, da una parte avere vasche pompate ha di buono la ricerca anche da parte delle industrie dei meccanismi che regolano la natura. Trovo affascinante leggere di come si riesce a ricreare e gestire il ciclo dell'azoto oppure come intervenire su un micromondo per ottenere certi risultati. Dall'altra è un mondo artificiale e che in natura non esiste e che porta ad un alto dispendio di energia. Quasi 10 anni fa ero rimasto affascinato da una sfera completamente ermetica contenente una alga ed un crostaceo tutto l'ambiente era stabile che poteva vivere per più di 5 anni.
Vorrei farvi questa domanda esiste uno stile o una tecnica che cerca di combinare pesci, piante luce, acqua in modo tale da rendere minima la manutenzione o addirittura nulla (l'obiettivo è creare un ambiente perfettamente stabile)? Potrebbe essere questa una nuova sfida? Esiste documentazione o esempi?
Grazie in anticipo

Losbircio 21-09-2006 10:56

Zegala...sei un grande!! Allora La sfida credo, almeno per quel che mi riguarda, sia di creare un giusto Equilibbrio tra Pesci e Piante ma soprattutto di micro organismi.
Il massimo di produzione di Biomassa ( Cioè la massa vegetale e animale) è data incontrovertibilmete da un ottimale stato di CLIMAX ( il punto in cui la biomassa aumenta in maniera massima) ti spiego meglio con un esempio:
Prendiamo un determinato biotopo che potrebbe essere 100m2 del bosco che hai dietro casa, quel bosco 20 anni fà stava magari crescendo e chi si nutriva delle piante trovando alberi piccoli li mangiava rallentando così la crescita. Lo stato di Climax è adesso dopo 20 anni quando quello che si produce viene completamente detrito nella catena alimentare...L'albero produce le foglie che le mangia il bruco che diventa farfalla che viene mangiata del piccione che a sua volta viene magiato dalla volpe, che viene predata dal lupo e così fino a diventare escremento che viene decomposto da batteri e viene restituito come elementi utili alle piante.
Nel nostro acquario la cosa è più complessa perche il nostro non si può considerare un Biotopo Aperto (cioè che scambia ENERGIA con l'ambiente circostante) ma un biotopo Chiuso. é per questo che siamo costretti a fare cambi d'acqua a potare le piante e a ridurre il carico organico il più possibile. Quello che dici tu Può valere per una pianta che ermeticamente chiusa in una sfera può( Malgrado tanti fattori) non avere manutenzione.
La risposta è assolutamente NO!! Non si può ottenere la Stato di CLIMAX in un acquario che per antonomasia è ARTIFICIALE. Però una scappatoia c'è ed è quella di potercisi avvicinare il + possibile....è quella di riprodurre un ambiente allottono ( quello che vedi quando ti affacci dalla finesta) dove piante pesci sono abbituati alle temperature e ai sbalzi termici del posto. Noi alleviamo specie in acquario che per la maggior parte dei casi non sono delle nostre parti, vivono con termoriscaldatori che mantengono la temperatura sempre costante cosa che in natura non succede!
Per qualche altra spiegazione chiedi pure, spero di essere stato chiaro #12

zegala 21-09-2006 11:33

Grazie delle delucidazioni, sei stato molto chiaro. :-)
Sono d'accordo con te che è praticamente impossibile creare un ambiente stabile senza intervernti umani all'interno di un ambiente chiuso.
Accettiamo la sfida e ipotizziamo che questo stile esista e consista nella creazione di un acquario il cui obiettivo ideale sia quello di un controllo costante e di intervento solo nel riequilibrare l'ambiente in casi di anomalie nell'equilibrio.
Qui l'obiettivo è intervenire il meno possibile, penso che questo sia difficile almeno quanto ottenere crescite miracolose di piante o far coesistere o riprodurre pesci visto che l'acquario come dici tu è altamente instabile per sua natura.
Come dovrebbe essere costruito questo acquario? Qual è la sua dimensione, quali sono i suoi ospiti, in che proporzione e in che proporzione con le piante e quali piante, che tipo di filtro useresti?
Scusa i miei perchè ma vorrei capire fino a che punto almeno dal punto di vista teorico con le attuali tecniche si può essere in grado di arrivare nel pieno rispetto dell'abitatdei nostri ospiti


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