AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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-   -   Passaggio da dolce a marino.Quanti pareri contrastanti... (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=486044)

Matsushita 16-03-2015 11:31

Passaggio da dolce a marino.Quanti pareri contrastanti...
 
Salve a tutti.Ho deciso dopo circa 20 anni di esperienza nel dolce , di passare al marino sfruttando la mia attuale vasca : è un MP Aquarien da 1 metro x 40 x 40 con filtro Eheim Professionel II da 950 l/h caricato con Siporax, pompe di movimento da 3500l/h , lampada uv-c sterilizzatrice , due neon T8 , nessuno skimmer.
L'idea è di fare un marino con soli pesci ( pochi e piccoli...) sfruttando il nanoreef che ho , nel quale ci sono solo 5 kg.di rocce vive , due ocellaris di allevamento e qualche actinodiscus.
Rivoltomi ad un negoziante di fiducia , persona espertissima e molto stimata nel suo campo , gli ho posto l'annosa questione di come impostare la vasca soprattutto riguardo al metodo di filtraggio... gli ho chiesto se fosse possibile evitare il metodo berlinese classico e lui mi ha spiegato che è gestibilissimo un marino con soli pesci sfruttando il classico filtro esterno caricato a siporax , senza schiumatoio e con poche rocce vive...l'importante è non sovraffollarlo , fare cambi d'acqua costanti monitorando nitrati e fosfati , insomma gestirlo un pò come si fa per il dolce...
Ovunque nei forum leggo che il filtro esterno caricato a cannolicchi è un generatore di nitrati superato , anzi controindicato, nella gestione di un marino... lui obietta che ci sono anche altri metodi di gestione e che il berlinese non è l'unico e che , nel caso di acquario di soli pesci , una quantità di nitrati intorno ai 25-30 non crea problemi ai pesci , nè agli actinodiscus e ad altri coralli molli...
Morale della favola : mi ha convinto pienamente a partire con il materiale tecnico di cui sopra , ma i miei dubbi restano...
Vi assicuro che questo negoziante è un vero esperto , anzi un guru dell'acquariofilia dolce e marina e dubito fortemente che mi abbia incoraggiato "a scopi commerciali"...

Cosa ne pensate ?
Vorrei il parere di persone che già abbiano esperienza nella gestione di un marino di soli pesci senza metodo berlinese.

Grazie a tutti

Yasser 16-03-2015 14:28

Il filtro esterno ti darà problemi di inquinanti...dovrai stare dietro alla vasca per mantenerli "accettabili"
Se metti un po' di rocce vive e uno skimmer adeguato, la gestione sarà più semplice e la vasca girerà meglio

Matsushita 16-03-2015 17:27

Grazie Yasser , quindi mi confermi che è fattibile questo tipo di gestione anche se mi costerà più fatica in termini di manutenzione.
Di certo aggiungerò col tempo qualche altra roccia viva .
Sarà possibile anche aggiungere qualche piccola colonia di coralli molli resistenti , tipo Palithoa e Zoanthus , forse anche un Sarcophyton o questo potrebbe sovraccaricare troppo la vasca ?
Tieni presente che come fauna ittica mi limiterei ai due ocellaris , un damigella , un paio di chromis e un centropyge loriculus , ovviamente aggiunti con gradualità nel giro di 4 - 5 mesi.
Lo schiumatoio vorrei evitarlo almeno nei primi mesi per poi eventualmente aggiungerlo se non riesco a controllare a sufficienza i nitrati. Che tipo di skimmer mi consiglieresti ?
Che ne pensi ?

vikyqua 16-03-2015 17:47

Il commerciante sicuramente e' uno di mia conoscenza,.....
Puoi gestire un acquario di soli pesci, con un solo filtro esterno, totalmente caricato con "Siporax".
Il problema e' che gestire un grosso carico di inquinati, non e' facile per tutto il sistema, alghe perenni e manutenzione quotidiana, non sono l'ideale. Mi sorprende che non ti sia stata consigliata una gestione piu' semplice e duratura, il fatto che "si puo'", non vuol dire che sia facile portarla avanti. Corri il rischio di ritornare al dolce dopo un sicuro fallimento. Conosco persone che lo fanno, ma spendono un capitale in batteri e resine ed hanno il tempo per dedicarsi tutti i giorni alla vasca.
Il miglior metodo, resta quella di abbondare in rocce ed utilizzare un ottimo skimmer, tutto il resto sono varianti.

Matsushita 16-03-2015 18:22

Caro vikyqua , saresti così gentile da spiegarmi il perché dei batteri e delle resine ? Alludi a resine anti-PO4 ? Ne sono ben provvisto.
Piuttosto quelle anti-NO3 mi sono state proposte da un altro negoziante , purchè utilizzate in filtro a letto fluido... ma ti dirò che in linea generale non sono un fan delle resine.
Anche nella mia precedente vasca con Discus non le ho mai utilizzate.
Riguardo ai batteri di cui parlavi vorrei che mi spiegassi meglio...
Ho dimenticato di dire che ho anche acquistato 5 kg. di rocce aragonitiche della Caribsea inoculate di batteri , di cui si parla molto bene anche in forum internazionali.
Pertanto partirei in maturazione con circa 10 kg. di rocce vive cui potrei aggiungerne in seguito altrettante con gradualità.
Lo skimmer mi crea qualche difficoltà dato che la vasca ha il coperchio , ma potrei comunque aggiungerlo in corso d'opera. Pensavo ad un Tunze o un Hydor interno alla vasca.
Mi dai qualche dritta ?

Grazie

vikyqua 16-03-2015 18:47

La diritta che posso darti, e' che dopo 20 anni di dolce, si fa infinitamente piu' fatica a partire con un marino, date le grandi diversita' di gestione.
1) L'acqua di osmosi prodotta, deve avere un TDS pari a 000 e le resine deonizzati post filtro, sono un obbligo, in quando, soprattutti i silicati, non sono rilevabili nemmeno con il conduttivimetro.
2) Un acquario marino, deve avere una diversita' batterica, tale da garantire sempre la chiusura del ciclo dell'azoto, e questo l'ottieni soltanto adoperando metodi di gestione alla lettera.
3) Un acquario di soli pesci, produce tonnellate di organico, non basta trasformarlo in NO3, come avviene in un dolce, in quanto, se pur resistenti, i pesci marini si ammalano molto piu' facilmente dei pesci d'acqua dolce.
4) Rocce da sole o schimmer da solo, non servono a nulla, in quanto lo schimmer riduce drasticamente le proteine e rimuove gran parte dell'organico, mentre cio' che resta viene tranquillamente "trattato" dalle rocce, ed i batteri che muoiono, vengono rischiumati e rimossi, insomma e' un cerchio che si chiude soltanto con la collaborazione di entrambe.
5) Vasca chiusa proprio "NO", a meno che di non avere una grande sump, ben areata,.....resta inolte il problema illuminazione, che pesci o meno, oltre a servire ai coralli, serve ad accelerare ed aumentare l'ossidazione dell'organico.

Insomma, purtoppo un marino non si puo' "arrangiare", altrimenti si buttano soldi e si esce sconfitti dalla sfida. Concettualmente, posso assicurarti "Essendo un ex allevatore di Discus", che un marino, richiede conoscenze cure a pasienza, infinite, ben oltre le aspettative.

Ritornando alla tua domanda iniziale, alcuni usano gestire vasche di soli pesci, attraverso l'uso di biodigestivi e resine in letto fluido, ma questo comporta spese ben oltre l'investimento "sano", dato da un buon numero di rocce vive, ben popolate,....le caribsea, sono una gran bagianata.

tene 16-03-2015 19:35

Aggiungo alla lunga e perfetta lista di risposte data da Vittorio Che un alto tasso di nitrati favorisce le aghe che in un marino non avendo competitori (leggi piante)sono libere di proliferare, inoltre una vasca con organico e inorganico alti é sempre tendente al marrone.
Per quanto riguarda le resine se si parla di resine da impianto ro ok,se invece intendi utilizzarle in acquario sappi che quelle per no3 in acqua salata non funzionano,per eccesso di sostanze che vi si legano.

Matsushita 16-03-2015 22:03

Se aggiungessi il solo schiumatore ,mantenendo il filtro esterno e i 10 kg. di rocce , potrei avere un miglioramento nella gestione della vasca ?
L'alternativa sarebbe quindi schiumatore con altri 10-15 kg. di rocce vive ed eliminare il filtro esterno...? Quindi un berlinese vero e proprio...
Sono ancora più confuso di prima #07

vikyqua 16-03-2015 22:16

Si, purtroppo e' cosi', gli unici metodi di gestione veramente funzionanti, sono Berlinese e DSB. Gli altri metodi "ad esclusione del non piu' usato jaubert,...precursore ed ispiratore del DSB", usano tutti solide basi quali il metodo berlinese. Come ti dicevo, l'obiettivo primario,o meglio, il motore di un marino, e' il coclo azotato perfetto. Quindi, noente filtro esterno, anche con skimmer, ti porterebbe ad un eccesso di NO3, che purtroppo non vengono skiumati, se non in piccola parte. A questo punto, o hai un eccesso di batteri anaerobici o sei fregato. In un marino, anche semplicemente inserire un braccio in acqua ( cosa normale nella piantumazione), potrebbe farti saltare gli equilibri della vasca. Quindi ti riconsiglio di partire bene, se non vuoi riallevare discus.

RolandDiGilead 17-03-2015 14:32

L'acquariolfilo marino ha un forte vantaggio su quello dolce, e cioè ha la possibilità di chiudere il ciclo dell'azoto. Infatti, usando lo schiumatoio (cosa impossibile per il dolce per via delle bollicine troppo grandi) si possono ridurre gli inquinanti all'inizio del ciclo, permettendo al sistema di essere in grado di azzerarne il rimanente tramite le rocce vive o il dsb. Rinunciare a questo componente, che ha rivoluzionato i metodi di gestione di vasche marine, è semplicemente incomprensibile. Nel dolce, per chiudere il ciclo dell'azoto dovresti avere la vasca stracolma di piante e uno o due pesciolini, altrimenti l'accumulo di no3 è inevitabile.
Se uno volesse applicare lo stesso metodo nel marino potrebbe farlo: uno o due pagliaccetti e la vasca stracolma di macroalghe (soprattutto caulerpa), con detritivori a volontà (lumache, gamberi, stelle, ecc.). Ogni altra variante porta, prima o poi, inevitabilmente al crollo della vasca. Effettuare cambi acqua per tenere gli inquinanti sotto controllo, per un marino non è una soluzione in quanto ogni cambio è comunque uno stravolgimento di equilibri che porterebbe i peschi ad ammalarsi per stress.
Non parliamo poi di luce, che deve essere necessariamente forte per tenere alto il redox e facilitare i processi di ossidoriduzione, ne di movimento, che deve essere anch'esso forte per evitare zone di ristagno dove si accumulerebbero detriti e anidride carbonica.
ciao


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