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Pterophyllum leopoldi: Progetto di riproduzione
Dopo qualche anno d’assenza dagli Pterophyllum finalmente sono tornato ad allevarli e da ottobre 2013 sono il fortunato possessore di 4 splendidi Pterophyllum leopoldi, l’obbiettivo finale, è quello di arrivare alla riproduzione di questi splendi, sconosciuti e incompresi ciclidi.
In passato ho allevato diverse specie di Pterophyllum, commerciali/di selezione e non (Rio Nanay, Rio Momon e Rio Solimoes), da quanto ho potuto osservare in questi mesi i leopoldi non avranno sicuramente le iridescenze e i colori dei Nanay e Momon o l’eleganza e l’imponenza di un Rio Negro o il rosso acceso di un Manacapuru, ma non sono di certo meno interessanti, anzi. A mio parere sono veramente dei ciclidi spettacolari e molto umorali con una capacità e velocità nel cambiare livrea che definirei camaleontica. Tra le tre specie di Pterophyllum è sicuramente la meno nota, ciò non è dipeso da una particolare rarità, anzi, in natura è presente in molti bacini della Guyana e del Brasile, quanto piuttosto da uno scarso (a parer mio incomprensibile) interesse acquariofilo che ha limitato di molto la sua presenza nelle nostre vasche. C’è una grande confusione su questa specie e lo si nota quando si cercano informazioni nel web (a parte rari casi) le discussioni vertono spesso su animali che non sono leopoldi (di solito sono Rio Nanay o altri scalari peruviani), anche parlando di persona con allevatori/appassionati più o meno preparati questa specie risulta spesso sconosciuta o confusa con altro. In parte è dovuto al fatto che spesso all’estero vengono venduti come Pterophyllum dumerilii che è a tutti gli effetti un sinonimo di Pterophyllum scalare, errore di nomenclatura che di certo non aiuta. Quel che è certo è che discussioni al loro riguardo sono veramente poche, a parte quelle presenti su AP di miccoli, il resto è in genere su siti stranieri (Finarama su tutti) e anche piuttosto datato. Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Actinopterygii Ordine: Perciformes Famiglia: Cichlidae Sottofamiglia: Cichlasomatinae Genere: Pterophyllum Specie: P.leopoldi Gosse, 1963 I leopoldi (in onore di Re Leopoldo III del Belgio), sono facilmente riconoscibili rispetto alle altre specie di Pterophyllum per alcune pecurialità: -differente forma del corpo, mentre negli scalari ed altum c’è maggiore sviluppo in altezza, i leopoldi rimangono più “corti” e lunghi. -la “sella” del muso è molto accentuata nelle altre due specie, risulta assente nei leopoldi e anzi il muso tende a piegare verso il basso (da qui il nome anglosassone di “long nosed”). -macchia azzurra tra l’occhio e l’opercolo branchiale -sono presenti 8 bande verticali che risultano più o meno evidenti in base allo stato umorale dell’animale: http://s29.postimg.cc/f55ks8fn7/MG_8129.jpg -sotto la pinna dorsale è presente la caratteristica macchia tonda -contando la scaglie lungo la linea mediana dei fianchi (dall’opercolo branchiale fino al peduncolo caudale) nei leopoldi si contano 27/29 scaglie (da 46/48 negli altum, 30/39 nello scalare). Il colore di fondo è giallo/verde che si va a scurire fino ad un color bruno/mattne sul dorso, le pinne non sono eccessivamente sviluppate ma presentano delle belle sfumature color fegato che si accentua alle estremità. In base all’umore, oltre al numero e all’estensione delle bande, possono comparire spottature scure. http://s15.postimg.cc/cb8tmjfaf/MG_8158.jpg http://s14.postimg.cc/nxzeukajh/MG_8082.jpg Distribuzione http://s3.postimg.cc/8p6gbhk8f/distr...n_leopoldi.jpg Dalla mappa (in rosso sono indicati i punti di ritrovamento) si può osservare come gli Pterophyllum leopoldi siano presenti in diversi bacini del Brasile e Guyana. In particolare nel Rio Amazonas, a nord nel Rio Solimões, Rio Manacapuru , Rio Tocantis, Rio Gurupi in Brasile e Rio Essequibo nella Guyana. Habitat Date le diverse tipologie di habitat ne risulta una specie adattabile, può essere trovata in acque di transizione (chiara e scura) acque scure, chiare e bianche (pH 4.8/7.3). Dimensione massima raggiunta 12/15cm Dimensione minima vasca Un gruppo di 5/6 esemplari può essere ospitato in una vasca di 120x50x50h. Arredamento vasca Il substrato ideale è sabbia sugar size rispetto alle altre specie di Pterophyllum sono più propensi a cercare e bocconcellare il cibo sul fondo, come arredamento possono essere inseriti rami/legni di torbiera, possono risultare cicldi abbastanza timidi se non tenuti adeguatamente, per cui sarebbe opportuno avere una buona presenza di piante quali grosse echinodorus, vallisneria, epifite (anubias, microsorum sp. bolbitis) da legare ai legni/radici. E’ buona regola avere un illuminazione non troppo forte, attenuandola magari mediante l’uso di torba oppure tramite piante galleggianti, o con gli stessi tronchi e radici che individuino zone d’ombra. Temperatura 24/28°. Valori di ph 4,8/7.3. Valori di kh <8. Alimentazione Sono onnivori ma rispetto a scalari e altum ho notato una maggiore predilezione agli alimenti a base vegetale (nella mia vasca si sono divorati notevoli quantità di lemna) per cui è importante alimentarli con una buona varietà di mangimi secchi (granulare e scaglie), surgelato (artemia, mysis, chironomus, krill ecc…) vivo (vermi, dafnie, artemie ecc…) implementando la dieta con vegetali quali zucchine, piselli e spinaci. Compatibilità Il livello di aggressività extraspecifico e intraspecie non è dei più elevati, questo si accentua nel periodo riproduttivo per mantenere un gruppo sono necessarie vasche di minimo 300lt e 120cm di lunghezza. Possono convivere agevolmente con ciclidi pacifici, ciclidi nani, loricaridi e caracidi a patto di garantire un adeguato spazio di manovra per le varie specie. Alcuni scatti di una "lite": http://s4.postimg.cc/4xk5lcri1/MG_8245.jpg http://s4.postimg.cc/u69ksrltl/MG_8243.jpg http://s4.postimg.cc/8ikmiblfd/MG_8244.jpg Dimorfismo sessuale Risulta poco evidente, non sono presenti caratteri distintivi è possibile distinguere il maschio dalla femmina solo durante il periodo riproduttivo attraverso le papille genitali. Allevamento e riproduzione L’allevamento è piuttosto semplice, l’ideale è partire da un gruppo di giovani esemplari (5/6) da cui isolare poi la coppia. Non vi sono molti articoli che riguardano la loro riproduzione, i pochi sono piuttosto datati e presenti in siti stranieri in cui vengono riportati i seguenti valori: ph6.6/7 la riproduzione è stata stimolata aggiungendo estratti di torba e innalzando la t° da 24 a 27°. Attualmente le informazioni/osservazioni che posso fornire in merito alla mia esperienza sono purtroppo limitate (è troppo poco tempo che li allevo) i 4 esemplari sono ospitati in una vasca 124x48x54h illuminata da 2x54w t5. monitoro constantemente ph tramite phmetro, il sistema di filtraggio è affidato ad un filtro esterno eheim 2075 meccanico e biologico e ulteriore filtro esterno eheim 2213 caricato a torba. L’allestimento è molto semplice, sabbia sugar size, ciottoli di fiume, legni di torbiera e rami, poche piante, qualche vallisneria, echinodorus e ceratophyllum lasciato galleggiante assieme alla lemna. http://s28.postimg.cc/ho3moiw7t/MG_8062.jpg http://s28.postimg.cc/v2gpkk2vt/MG_8183.jpg La gestione seguirà un andamento stagionale, nei primi mesi di ambientamento sono stati fatti a valori non troppo estremi per evitare loro un brusco sbalzo di ph (6.9/7.0ph t° 25 e conducibilità 200µS). Mano a mano stò abbassando i valori per estremizzarli in corrispondenza della stagione calda, attualmente i valori sono ph 6.6 kh 3/4 gh 5/6 cond 140µS. Alzando i valori della t° e abbassando il ph con torba stò notando nelle ultime settimane una certa attività, in quello che presumo essere il maschio dominante e uno degli altri 3 esemplari (che spero sia femmina sgrat sgrat) ma è ancora presto per stabilire se siano una coppia o meno, se son rose..... Qualche scatto dei miei esemplari: http://s24.postimg.cc/5xpfft7bl/MG_8100.jpg http://s24.postimg.cc/vf7tzep1t/MG_8134.jpg http://s24.postimg.cc/4p657x4r5/MG_8136.jpg http://s24.postimg.cc/q03pc6mvl/MG_8151.jpg http://s24.postimg.cc/6d0p8tt8x/MG_8216.jpg http://s24.postimg.cc/u5ely3knl/MG_8251.jpg per qualunque domanda, critica o altro son qua #70 |
Bellissimi Davide, sono ciclidi bellissimi secondo me e hanno un loro fascino :-)
Messi a confronto con Pterophyllum scalare, ti sembrano meno aggressivi? Quella del dumerilii che è un sinonimo dello scalare non la sapevo, io pensavo che era un sinonimo del leopoldi Inviato dal mio Lenovo S6000L-F utilizzando Tapatalk ------------------------------------------------------------------------ Mi sono scordato di farti i complimenti per la vasca ;-) Ma i legni come li hai attaccati sopra l'acquario? Inviato dal mio Lenovo S6000L-F utilizzando Tapatalk |
sono contento che ti piacciano, dumerilii e eimekei sono sinonimi di P.scalare, nei listini in genere i dumerilii sono i leopoldi, diciamo che c'è un pò di confusione ;-)
rispetto agli altri Pterophyllum che ho avuto sono molto tranquilli, per ora, vediamo come si compoerteranno in caso di ripro. i legni sono legati con delle fascette ai tiranti #36# |
piccolo aggiornamento, questa settimana dopo aver abbassato i valori portando il ph a 6.3 e cond attorno a 100µS sembra che inizino i primi giochi "amorosi" (sgrat sgrat!)
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Complimenti Davide davvero belli e veramente bella la vasca...se iniziano i giochetti allora spero di vedere presto tanti leopoldini :)
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Bravo Davide.
Con questo 3d mi riporti a ricordi passati. Grandissimi pesci. Ed Imho particolarmente interessanti dal punto di vista etologico rispetto ai cugini maggiori. Avuti e riprodotti molti anni fa. I miei arrivavano se non ricordo male dalla zona di Manaus, ed erano splendidi... Allevati e riprodotti in vasca di circa 150 cm di lunghezza, ne avevo un gruppo di 8 esemplari con 3 maschi e 5 femmine. Li alimentavo principalmente con Blood worm e poi con un pastone che avevo preparato a base di spinaci ed artemia. Li reputo rispetto ai loro cugini scalari dei pesci maggiormente gregari, che necessitano comunque di zone si spartizione territoriale quando entrano nel periodo riproduttivo. Ho osservato rispetto sempre agli scalari una maggior tendenza allo scambio di coppia nel medio periodo. Ovvero dopo qualche riproduzione della coppia creatasi, non era inusuale la creazione di coppie differenti. C'è da dire che anche per gli scalari ho notato questo comportamento, solo esclusivamente però con gruppi di almeno 8 esemplari in vasche di almeno 200 di lunghezza, vasche che difficilmente si trovano e ancor più difficilmente si vedono dedicate a questa specie.... Le riproduzioni le avevo principalmente in tarda primavera e verso settembre, con temperature tra i 26 e 28 gradi e ph intorno al 6,0 e 6,2. Di solito, come faccio abitualmente, tra novembre e marzo, tengo i pesci a ph sopra il 6,5 e temp intorno ai 24 gradi, diminuendo anche l'alimentazione e le ore di luce. E' uno dei pochi pesci che mi piacerebbe di nuovo allevare, anche per via dell'interessante comportamento intraspecifico e della possibilità di poterlo allevare in gruppo in vasche di dimensione "umana". Ho piacere che anche tu hai già osservato il loro modo di alimentarsi frugando il fondo.. Ricordo i miei che andavano a stanare i tubifex vivi. Grandissima scelta. Fortunatamente ogni tanto si vede ancora qualcuno fare scelte non commerciali o di blasone (leggi Altum o Discus) in favore di specie meno pubblicizzate, sicuramente di elevato interesse etologico, ed allevate in modo consono in vasche adeguate. Complimenti Davide. #70#25 |
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sono convinto che piano piano anche le specie meno inflazionate inizieranno a prendere piede anche in italia :-) |
Splendidi Davide.
Che valori di conducibilità hai in mente di ottenere? Quali sono i due estremi di durezze e ph che conti di toccare, in alto o in basso, variando la stagionalità? Come ti comporti con le temperature? I miei P.Scalare suriname, probabilmente perchè F1, hanno sopportato male temperature al di sotto dei 27, ho gradualmente innalzato fino circa 29° per ottenere il benessere pieno e visibile, hanno guadagnato in appetito, motilità e intraprendenza. Sono in attesa di vedere quanto l'estate influirà sulla temperatura della vasca per spingermi con l'acidificazione. |
grazie!
per il limite inferiore dei valori non credo che mi discosterò molto da quelli attuali, per cui ph 6.0/6.3 kh2 cond. 90/100µS t° 27/28, piano piano con i primi freddi inizierò ad innalzare i valori fino ad arrivare a 6.9/7.0 t° 24/25 innalzando leggermente kh e conducibilità (rimanendo sui 200µS), praticamente i valori che ho tenuto fino a febbraio/marzo. dopo ogni specie fa storia a se i Rio Nanay e i Rio Momon che avevo prima essendo della zona del Perù i 25° li reggevano bene, già la zona del Suriname (fiume) e del Brokopondo, da quanto riporta il Neotropical Ichthyology, i valori sono più alti (25/33°) per cui ci stà che preferiscano t° più calde. |
Te possino me l'ero perso....complimenti! Vasche fantastiche as usual! #25 #70
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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