AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Tecnica e allestimento Nanoreef (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=67)
-   -   gestione nanoreef - quale metodo scegliere, come e perchè (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=31924)

leletosi 13-02-2006 11:41

gestione nanoreef - quale metodo scegliere, come e perchè
 
ok, questo è il post giusto dove esprimere i propri pareri.

mettete tutto quello che volete: integratori,strumentazioni,cosa è inutile,cosa è fondamentale,cosa è solo una miglioria tecnica......tutto insomma.

lascio i post intoccati per non levare info utili contenute nei vari mess ma credo che in un topic dedicato ci sia verso di tirar fuori una interessante discussione.

ps nessuno ha la ragione assoluta...scambiamoci opinioni ed esperienze.
così ognuno può implementare o togliere qualcosa dal proprio sistema basandosi sulle esperienze altrui e su test condotti in altre vasche.

conto su tutti per un topic da leggere tutto d'un fiato

Grumpy 13-02-2006 14:55

Credo di dover intervenire, avendo sollevato la questione in altri termini e su diversi topic.

In realtà, per quanto mi riguarda almeno, il problema non è tanto "quale metodo" nè tantomeno definire un rating dei metodi: sono tutti validi quando gli animali vivono come in un albergo a 5 stelle e fanno schifo quando vivono come a San Vittore. Vero è, d'altra parte, che sul forum dei Nanoreef non si parla di Ciclidi del Malawi, solo perchè ci sono barriere rocciose o acqua con Ph alcalino, o no ?

Il tema che volevo sollevare quindi è quello dei contorni entro i quali collocare il termine 'nanoreef' (se ne esistono) per distinguerlo dalle altre sfaccettature dell' hobby.
Il mio personale disagio è nato dal riscontro del crescente numero di nuovi appassionati del forum che, evidentemente ispirati da quello che trovano negli scambi già postati da chi ha già avviato un suo processo evolutivo, disquisicono DA SUBITO di sump, skimmer, HQI, maree (maree !ma le nostre non sono "vaschette"..? #07 ) etc., insomma tutte le soluzioni tecniche tipiche delle vasche più grandi. Ribadisco quanto detto altrove: tutto perfettamente legittimo (almeno finchè gli strumenti vengono acquistati con denaro autentico guadagnato in modo onesto :-)) ).

Dopo qualche scambio di idee su alcuni post, il buon Zefiro (col quale peraltro ci siamo trovati spesso d'accordo) si è sbilanciato - unico fra i miei antagonisti - per fornire una sua definzione e ha collegato il concetto di nanoreef alla dimensione della vasca (Zef, correggi tu se ho capito male, please).
Un approccio semplice e di facile applicazione che però non mi sento di condividere; ma fin qui non ho fornito una mia definizione alternativa e inequivocabile ma piuttosto un'idea un po' 'romantica' di hobby semplificato.

La domanda (come diceva quel tizio) sorge spontanea e (aggiungo io) legittima: se l'approccio dei neofiti è quello detto sopra, cosa distingue un nanoreef da una vasca grande ? E se, come la domanda allude, tra poco non ci sarà più differenza, che senso ha avere un forum separato per trattare qualcosa che non ha una sua specificità, quando potremmo stare insieme ai nostri cugini più grandi e capitalizzare le loro esperienze (come peraltro in parte già accade) ?
Secondo me invece la specificità c'è eccome, e merita di essere salvaguardata. Ecco allora che dopo qualche riflessione sono riuscito a distillare la mia visione del tema nel suo complesso e a abbozzare una mia definizione, sicuramente imperfetta:

Nanoreef = "acquario marino di barriera, di dimensioni contenute, in cui i processi di filtraggio sono svolti prevalentemente dalla barriera stessa"

La chiave sta in quel "prevalentemente": in fondo, la caratteristica tecnica qualificante, il vero elemento di novità, non è stata la consapevolezza che, entro certi limiti, le rocce vive potevano fare anche da sole aprendo la strada alla possibilità di usare vasche piccole...?
E comunque lo spazio lasciato a molti plug-in teconologici a supporto è notevole (ci rientra perfino la vasca di Leletosi...), compresi certi skimmer (piccoli, a porosa, sottodimensionati...) che svolgono solo operazioni di sostegno e non filtraggio prevalente. Con un filtraggio effettuato prevalentemente da uno skimmer, secondo me, siamo in campo diverso anche se la vasca è di 20 litri...

Benone, questa volta spero di essere riuscito a rendere comprensibile il Grumpy-pensiero (ammesso che freghi a qualcuno, ma visto il bailamme direi che l'interesse c'è...) cui vorrei aggiungere un suggerimento ai moderatori, il cui compito forse è anche preservare un'identità comune a tutti quelli che si sono avvicinati a questa versione dell' hobby e che magari non vogliono vederla sparire "per incorporazione" in altre forme (con buona pace dei siti web stranieri): adoperatevi per ratificare una definizione coerente e condivisa e fatevene custodi !

Ora è davvero tutto, sparate pure sul pianista... -28

pogio 13-02-2006 15:35

penso che un nanoreef a parita di strumentazione con un marino classico, sia comunque molto specifico!!! il basso litraggio è di perse una specificità!!! che comporta una filosofia diversa!! un nano anche se equipaggiato con il massimo della tecnologia acquariofila esistente, resta sempre un nano!!! con le sue limitazioni, ma anche con il suo fascino!!! non cambierei mai il mio nano con una vasca piu grande!!. se la strumentazione usata in un marino puo' rendre il mio nano piu' efficente, e di conseguenza far star meglio i miei ospiti non vedo perche non usarli!!! sempre di un nano si tratterà!!!

Grumpy 13-02-2006 16:40

Quote:

una filosofia diversa
Attento alle parole, a qualcuno non piace sentire parlare di 'filosofia'... ;-)

Quote:

non vedo perche non usarli
Ho detto che non vanno usati ? Leggi meglio...

Quote:

sempre di un nano si tratterà
Dipende dalla definizione di "nano".In assenza, personalmente, dissento, ma credo di averlo già chiarito

Saluti.
;-)

firstbit 13-02-2006 18:56

Mi sorge il dubbio che il nanoportal non sia stato mai letto per davvero... Magari mi sbaglio eh ma qui non si parla di dimensioni, di tecnica, di aggeggi, di integratori e roba varia di questo genere. Se le cose stessero come le hai descritte tu, Grumpy, sul forum potrebbe scrivere, in pratica, solo gabriele.

Pensate davvero che uno skimmer trasformi magicamente un nano in una vasca come quelle dei "cuginoni"? oppure, tanto per porre la domanda in modo diverso, pensate davvero che le vasche dei cuginoni si reggano in piedi grazie allo skimmer megapotente? Bhe se è così la trovo un'ottica decisamente limitata... e menomale che il berlinese si basa sul filtraggio biologico attuato dalle rocce!

Mi sembra che si stiano facendo moralismi superflui ed altamente ipocriti da queste parti... se proprio vogliamo il nano alla "gabriele dixit" dovremmo cominciare a rimuovere tutte le resine, a depotenziare l'illuminazione, a riselezionare gli ospiti, ad abbassare i litraggi e così via... Io non sono disposto a farlo.

Cavolo mi sta crollando il mondo addosso... mi accorgo ora di avere un 250 litri camuffato e di non averlo mai saputo! #18

edvitto 13-02-2006 19:18

Io sono per la definizione dimensionale; anche perchè, persino sul nanoportal, sono presentate vasche allestite secondo il metodo berlinese.
Che usi o meno attrezzatura tecnica "avanzata" (HQI, skimmer, letto fluido), chi conduce una "vasca marina di barriera di litraggio contenuto" (leggi: Nanoreef) si trova ad affrontare sfide ben diverse da chi conduce dei "veri" acquari di barriera. Per cui è utile scambiarsi opinioni, anche quando le filosofie di gestione risultino ben differenti; il confronto con vasche maggiori sarebbe impossibile.
Prendiamo per esempio il problema della lotta alle alghe: in una vasca grande (da 200L in su...) la risposta sarebbe semplice: un bel riccio e uno zebrasoma. Ma puoi mettere animali simili in una vasca da 30L? Ovviamente no... Ecco che allora c'è chi spazzola, c'è chi lotta col fotoperiodo, 'è chi se le tiene, chi alleva caulerpa per generare concorrenza alimentare...
Oppure pensiamo alla scelta degli animali; In un 200L trovare lo spazio per evitare lotte chimiche tra animali "conflittuali" può non essere un problema, in un nano sì, per cui bisogna riflettere su quali coralli si possano inserire, se sia possibile allevare con successo i pesci, e quant'altro.
Ecco perchè credo che, a prescindere dalla filosofia di gestione, gli utenti di questo forum differiscano da normali acquariofili di barriera, e quindi perchè abbia senso il trovarci in una sezione a se stante.

leletosi 13-02-2006 20:17

per favore evitiamo qualsiasi tono polemico....

io ho aperto il post per capire limiti e considerazioni dei singoli.

ognuno parli per sè e dica come la vede.

si evitino riferimenti a persone specifiche per favore.........

firstbit 13-02-2006 20:36

chiedo scusa

pogio 13-02-2006 22:11

io ho espresso solo il mio pensiero non era la risposta a nessuno!!!

edvitto 14-02-2006 02:31

Cercando (e io stesso, prima, non lo sono forse del tutto stato) di riportare il tema sulle tecniche di gestione, e non sulla filosofia, vorrei sapere se c'è qualcuno del forum che gestisca dei nano con DSB o jaubert, metodi che per queste vasche alcuni ritengono ottimali, vista la scarsa manutenzione e la propensione alla biodiversità.
Voci che, peraltro, se esistenti non si sentono quasi mai... purtroppo!


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