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Parosphromenus bintan
Con questo post, vorrei portare la mia esperienza sul mantenimento e la riproduzione di Parosphromenus bintan.
Più precisamente parliamo di Parophromenus cf. bintan like “Sentang” (origine: Sumatra), denominazione scaturita dalle informazioni scambiate con il Prof. Peter Finke, studioso tedesco che si occupa da anni di questi bellissimi anabantidi e che sta cercando di creare una rete di persone in possesso di Parosphromenus, in maniera da avere un quadro più preciso e completo sui metodi di allevamento e riproduzione (non molto semplici, devo dire). http://www.acquariofilia.biz/picture...pictureid=1224 http://www.acquariofilia.biz/picture...pictureid=1225 Come forse qualcuno di voi già sa, entrai in possesso di questi pesciolini nel Marzo del 2009. Presi 4 esemplari (2 coppie) e li misi in una vasca da 126 litri, riallestita per loro. Notai, con il tempo, che tutti e 4 gli individui si ritrovavano a loro agio in quell’ambiente. I colori si intensificavano e mangiavano senza remore. Io somministravo abbondanti dosi di naupli di artemia e, in giro per la vasca, i Paro trovavano frequentemente microfauna varia da cacciare (ostracodi, copepodi, lumachine,….). Ma il problema di un’osservazione attenta sul loro comportamento e su un’eventuale riproduzione si fece ben presto evidente. 3 cm di un pesce timido e riservato infatti erano alquanto difficili da seguire in 126 litri di vasca ben piantumata e ricca di legni e nascondigli. Intuivo le parate, i litigi ed i corteggiamenti, ma capire se avvenivano o meno deposizioni o altro era un’ impresa. Tanto più che nella vasca era presente anche un Crossocheilus siamensis di 8 anni, che non rappresentava il massimo della tranquillità per una coppia di Paro in riproduzione. http://www.acquariofilia.biz/picture...&pictureid=594 Così, quest’estate, ho deciso di spostare una coppia in una vasca di 20 litri (40x20x25 cm), arredata molto spartanamente con un fondo di quarzo ceramizzato, un paio di legni, un quarto di noce di cocco parzialmente interrata, un tubo in PVC, qualche stelo di Ceratophyllum, un ciuffo di muschio ed una palla di Aegagrophila linnaei (ex Cladophora aegagrophila). Sul fondo ho messo dei cilindri di torba (JBL) e qualche pigna di ontano. Il tutto è riscaldato da un termoriscaldatore da 25w e illuminato da una PL da 11w, posizionata però in alto e molto inclinata, così da avere giusto la luce per vedere i pesci e far vivere le piante. Ovviamente niente fertilizzazione né CO2. La vasca inoltre non possiede un vero filtro, ma solo una piccola pompa di movimento alloggiata in un vano in alto a destra della vasca (vasca che in realtà era un tempo la sump di una mia vasca marina), con una spugna sintetica in entrata del flusso d’acqua ed intorno alla pompa, tanto per creare un minimo di filtraggio meccanico. All’uscita della pompa ho appeso (letteralmente, con una molletta) un sacchetto con 60g di torba in granuli. I valori dell’acqua erano (e sono tutt’ora): pH = 5.7; conducibilità = 75 µs e T = 26°C. http://www.acquariofilia.biz/picture...pictureid=1226 I cambi sono effettuati 2 volte a settimana e risultano del 30% circa. Ho notato infatti che cambi frequenti e consistenti (sono arrivato anche al 50%) sono un fattore importante per la deposizione. Deposizione che infatti è poi avvenuta i primi di ottobre. Me ne accorsi perché il maschio (sempre più timido della femmina nei girovagare per la vasca) un giorno non ne voleva proprio sapere di uscire allo scoperto al momento della somministrazione del cibo. Improvvisamente però, lo vidi fare capolino da un angolo della vasca. Andai a controllare meglio. Non ci potevo credere. Il maschio aveva scelto come sito di riproduzione, non la noce di cocco, né il tubo in PVC, ma la volta di un anfratto del legno in basso a sinistra, proprio a ridosso del fondo, in un punto inarrivabile ad un occhio esterno alla vasca. Tanto che nell’unica (indecente) foto che sono riuscito a fare (e frutto di una mezza giornata di tentativi) si intravvede appena il maschio, ma non le uova. Successivamente (circa due giorni dopo) ebbi la fortuna di vedere anche gli avannotti (delle virgole scure e microscopiche), ma purtroppo (a causa di pressanti impegni di lavoro) non ebbi la velocità di spostare i genitori. Così, nel giro di 48 ore, non riuscii più a vedere un avannotto, nonostante i miei sforzi di dosare infusori in vasca. http://www.acquariofilia.biz/picture...pictureid=1227 http://www.acquariofilia.biz/picture...pictureid=1228 Attualmente la coppia è in una fase di stand-by, dovuto probabilmente anche ad un abbassamento delle temperature di questo periodo. Quando (e se spero) decideranno nuovamente di deporre, cercherò questa volta di spostare i genitori poco prima la schiusa delle uova. Il problema è riuscire a scoprire DOVE deporranno. Per salvaguardare la loro tranquillità emotiva, non vorrei infatti stare ogni giorno a rivoltare la vasca. Speriamo che la prossima volta scelgano un posto più “ispezionabile” (ma ne dubito….). |
che bello il maschio #25 ,
una curiosità da ignorante, ma non fanno il nido di bolle come gli altri anabantidi? in caso come funziona la riproduzione? p.s. ho bisogno di una tua mano in biotopi sui dario dario, che forse, ma lo dico a bassa voce, riesco a dedicargli un 67l #21 |
Entropy...i miei complimenti per le foto, per lo stato di salute dei tuoi parosphronemus e per come hai sistemato la vasca.. credo vada benissimo.. non vedo piante galleggianti, come riccia, lemna o salvinia o altro.. in genere con i killi iper timidi è molto utile perchè i pesci si sentono più protetti.. in ogni caso non dovresti avere problemi e i risultati non tarderanno!...
grazie per questo splendido topic!... ciao e buone feste! Marco |
belli #25
complimenti per le foto, io riesco a farle solo mosse |
Grazie ragazzi! ;-)
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bellissimi! ma li hai dovuti ordinare o da te si trovano in negozio??? dici che possono stare stabilmente in 20 litri oppure oslo per la riproduzione??? vorrei dedicargli una vaschetta... #17 #17 #17
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I pesci li ho espressamente ordinati, dopo averli visti nella lista delle disponibilità del mio negoziante. I Paro non sono certo grandi nuotatori e in 20 litri (ben allestiti) si trovano abbastanza a loro agio. Certo 30-40 litri sarebbero di certo meglio. Ma anche nel 126 lt non si spostano mai dal centro della loro tana per più di 10-15 cm. Ti consiglio comunque, se prenderai questi splendidi pesci, di cercare di riprodurli. E' un'emozione vederli all'opera #36# |
Entropy i miei complimenti, bellissima esperienza e pesci veramente stupendi. Mi sto decidendo sempre più a dedicare il 120 lt ad un anabantide tipo Parosphromenus o qualche specie wild di Betta.
Ancora complimenti, aspetto trepidante qualche news #25 ;-) |
Ma sono stupendi!!!! -05 #36#
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Complimenti per tutto! i pesci sono bellissimi e molto interessanti. Le vasche e l'impegno che dedichi loro sono davvero lodevoli.
meglio di cosi c'è solo riuscire a crescere gli avannotti! Le foto, a dei pesci cosi piccoli poi, sono incredibilmente ben riuscite, come fai? hai una reflex o una comune digitale? io i trichopsis che sono delle stesse dimensioni circa, non riesco proprio a fotografarli in modo decente.. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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