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Paolo Piccinelli 30-07-2008 10:36

Ho provato i fertilizzanti ELOS - test report
 
Prodotti testati
Linea completa ELOS per la fertilizzazione in colonna (Fase1 – Fase2 – K40 – Extra1)
Fertilizzante da fondo (Terra zero)

Descrizione vasca
CAYMAN 110 – 230 litri lordi/ 200 netti – allestimento per ciclidi nani, avviata il 23.02.2007


ACQUA
temperatura 25°C
Ph 6.5 – 6.7
Kh 4°
Gh 6°
CO2 25 mg/l
NO2 0.00 mg/l
NO3 15 mg/l
PO4 0,5 mg/l

ILLUMINAZIONE
04 tubi t8 da 30w
02 Askoll Life-glo2 da 6.700k
02 Arcadia Original tropical da 4.200k
fotoperiodo 8 ore (16.00#24.00)

FILTRAGGIO
EHEIM 2028 – 1.050 litri/ora
caricato con cannolicchi porosi, spugna e lana filtrante
Termoriscaldatore Ferplast Bluclima da 200w

FONDO
Fondo fertilizzato ELOS TERRA ZERO
Ghiaietto di quarzo ambra

FERTILIZZANTI
Protocollo base ELOS
CO2 ricaricabile con diffusore DENNERLE

PIANTE
Echinodorus leopard
echinodorus bleheri
blixa japonica
cryptocoryne walkeri
cryptocoryne beckettii
microsorium pteropus
ludwigia glandulosa red
pogostemon helferi
marsilea hirsuta

POPOLAZIONE
Coppia di apistogramma panduro
35 cardinali
12 otocinclus affinis
3 neritina
numero imprecisato di caridina japonica (40-50)

ALIMENTAZIONE
ELOS SV1 - ELOS SV2 - ELOS SV-B


Dal profilo vasca si evince chiaramente che la vasca oggetto della prova non è un plantacquario spinto, bensì una vasca fortemente piantumata (circa il 90% del fondo), ma solo con piante a crescita media che si alimentano prevalentemente dalle radici; la popolazione ittica è molto abbondante e quindi la necessità di reintegrare azoto e fosforo (soprattutto in colonna) è notevolmente ridotta rispetto ad un acquario olandese.

L’illuminazione è di circa 0,6 w/litro e le lampade sono normalissime t8.

La vasca è stata condotta per sei mesi con il protocollo base Seachem con buoni risultati, purtroppo però persistevano alghe nere a pennello limitatamente ai bordi fogliari delle echinodorus ed alle parti fortemente illuminate dei tronchi.

Descrizione del test
Prima di iniziare la fertilizzazione con il protocollo ELOS ho interrotto la fertilizzazione Seachem per una settimana ed ho operato un copioso cambio d’acqua di circa il 40%; contestualmente ho sostituito il praticello di pogostemon helferi con un bel tappeto di marsilea hirsuta (Figg. 1-2-3).

L’eradicazione del pratino mi ha consentito di inserire al di sotto del ghiaietto una quantità di Terra zero pari alla dose consigliata per 100 litri (per introdurre il prodotto a vasca avviata ho realizzato da me delle “castagnole” racchiudendo il Terra zero in carta velina – consiglio a chi volesse tentare di comprarsi il Terra uno!!!). Sfortunatamente dal fondo ho sollevato una nuvola di fosfati e nitrati (cosa che si evince chiaramente dai valori esposti di seguito).

Quello che segue è il protocollo da me adottato, corredato delle analisi effettuate sull’acqua settimanalmente; tengo a sottolineare il fatto che il protocollo va bene contestualizzato sulla mia vasca e su vasche dalle caratteristiche simili… non avendo esperienza diretta non potrei predire le reazioni di un plantacquario spinto illuminato magari con HQI.

Paolo Piccinelli 30-07-2008 10:45

[i:11069ded56]Tabella 1: protocollo applicato[/i:11069ded56] http://www.acquariofilia.biz/allegat...a_elos_201.jpg

Paolo Piccinelli 30-07-2008 10:47

Impressioni finali

Iniziamo dai punti a sfavore della linea ELOS:
• Scarsa modulabilità della linea in confronto, per esempio, alla linea Seachem e in particolare:
o Il Fase2 contiene sia azoto che fosforo quando sarebbe preferibile avere due integratori distinti, soprattutto in vasche con molti pesci come la mia.
o Sarebbe buona cosa poter disporre di un integratore a parte per i numerosi elementi in traccia.
• I prodotti sono molto concentrati, per vasche piccole può essere un problema dosarli con precisione.

Punti a favore della linea ELOS:
• Il confezionamento dei prodotti, i dosatori ed i foglietti illustrativi sono egregi.
• I liquidi sono veramente potenti, in base al dosaggio per esempio di fase1 o extra1 i colori delle piante rosse cambiano tonalità da un giorno all’altro, segno evidente dell’immediato assorbimento degli elementi contenuti nei preparati.
• La crescita delle piante a stelo ed a cespuglio (nel mio caso ludwigia glandulosa red e blixa japionica) è portentosa.
• Non mi spiego perché, né come sia successo, ma le alghe nere nella mia vasca sono completamente scomparse nell’arco di 5 settimane (ora ho la preoccupazione di dover nutrire le neritine). Probabilmente la maggiore attività delle piante ha sottratto nutrienti alle alghe, ma qualcosa tuttora mi sfugge…


In conclusione sono molto ben impressionato dalla nuova linea, dopo gli scarsi risultati (soprattutto sotto il profilo del controllo algale) avuti sulla stessa vasca con la linea precedente nei flaconi in alluminio e che mi avevano spinto a provare con discreto successo la linea Seachem.
In particolare ho molto apprezzato il Fase1 che già avevo trovato ottimo e l’Extra1, un vero e proprio booster per le piante.

Con l’avvertenza che si stanno utilizzando prodotti di altissima linea e quindi non a portata di chiunque, con l’accortezza di partire con dosi ridotte di un terzo rispetto al regime e di osservare quotidianamente le reazioni dell’acquario, i fertilizzanti ELOS a mio giudizio possono dare ottimi risultati anche in vasche non propriamente spinte come la mia.

Paolo Piccinelli 30-07-2008 10:56

[i:970b728554]Immagini

Fig. 1: situazione preesistente con praticello di pogostemon helferi (nel profilo)


Fig. 2: Per testare il Terra zero ho resettato la parte anteriore della vasca.

Fig. 3: Ho piantumato fittamente con marsilea hirsuta ed iniziato a somministrare i fertilizzanti liquidi.

Fig. 4: La vasca dopo 4 settimane di fertilizzazione con il protocollo ELOS sopra specificato. La blixa è stata potata la seconda settimana e tuttavia mostra una crescita splendida, la ludwigia settimanalmente raggiunge la superficie con getti rosso vermiglio ed ha formato un bel cespuglio (qui dopo la potatura settimanale), la marsilea pur essendo a crescita lenta è raddoppiata anche grazie al fondo fertile. La crescita delle echinodorus non è così evidente, ma se si osserva l’ultima foto, si nota come la bleheri sulla dastra abbia quasi completamente nascosto il pescaggio del filtro ed il termoriscaldatore che prima erano un bel pugno nell’occhio!![/i:970b728554] http://www.acquariofilia.biz/allegat...timane_141.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegat...o_test_124.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegat...ianato_821.jpg

luciano P 04-08-2008 16:38

Prima di tutto Paolo, lasciati ringraziare per il metodo e per l'approccio mantenuto... complimenti!!.
Secondariamente provo ad aggiungere direttamente nelle tue risposte "in neretto" alcune impressioni/pensieri ...

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Impressioni finali

Iniziamo dai punti a sfavore della linea ELOS:
• Scarsa modulabilità della linea in confronto, per esempio, alla linea Seachem e in particolare:
o Il Fase2 contiene sia azoto che fosforo quando sarebbe preferibile avere due integratori distinti, soprattutto in vasche con molti pesci come la mia.
Un tempo concordavo anch'io con il tuo pensiero ma poi, pensandoci bene, ho fatto alcune supposizioni che forse danno un po` di senso al perche` del Fase 2:
Quanti di noi utilizzano prodotti contenenti Macro (parlo di Fosfo e Azoto) a mani basse e senza avere remora alcuna?
I vegetali in generale per assimilare velocemente e bene i macro in oggetto hanno bisogno di particolari micro, che sono stati inseriti nello stesso flaconcino del fase2, essendo contenuti nella stessa confezione hanno dosaggi mirati, quandi al salire delle concentrazioni di Macro salgono anche qui specifici micro....


o Sarebbe buona cosa poter disporre di un integratore a parte per i numerosi elementi in traccia.
l'Elos Fase1 e` proprio quello che pensi... ma forse ho capito male quanto scrivi!!!!
• I prodotti sono molto concentrati, per vasche piccole può essere un problema dosarli con precisione.
Verissimo, non ti dico cosa combino per dosarli in una vasca da 5lt netti, resta il fatto che se fai il discorso in vasche da 400lt il discorso e` opposto, resta il fatto che la Elos, nella speranza che ci legga, possa prender spunto da questa esigenza, sempre che il mercato, per quanto a loro conoscenza richieda tale targhet :-)) :-))

Punti a favore della linea ELOS:
• Il confezionamento dei prodotti, i dosatori ed i foglietti illustrativi sono egregi.
Son felice che ti siano piacuiti fin dal confezionamento, con tutto l'impegno che dedicano al confezionamento.... io non vedo l'ora che il mercato acquariofilo globale non inizii ad riportare sulle confezioni anche le concentrazioni degl'elementi, una volta presa coscenza che.... il vero Know-Out sta` nelle tipologie e nelle quantita` di Chelanti utilizzate per i silgoli elementi..... ma la vedo dura!!!! molto dura!!!
• I liquidi sono veramente potenti, in base al dosaggio per esempio di fase1 o extra1 i colori delle piante rosse cambiano tonalità da un giorno all’altro, segno evidente dell’immediato assorbimento degli elementi contenuti nei preparati.
Mi sembra di averti scritto (nell'altra sicussione) che le tonalita` cambiavano radicalmente... :-D :-D
• La crescita delle piante a stelo ed a cespuglio (nel mio caso ludwigia glandulosa red e blixa japionica) è portentosa.
• Non mi spiego perché, né come sia successo, ma le alghe nere nella mia vasca sono completamente scomparse nell’arco di 5 settimane (ora ho la preoccupazione di dover nutrire le neritine). Probabilmente la maggiore attività delle piante ha sottratto nutrienti alle alghe, ma qualcosa tuttora mi sfugge…
Paolo ti sei gia` risposto e per come la vedo.... anche molto bene #21 #21 ...
Non c'e` miglior alleato nella lotta sistematica alle alghe che una buona crescita delle piante "superiori".... una volta tolti tutti i limitanti (i micro e macro che mancavano all'appello) non ti resta che ammirare la crescita delle piante.


In conclusione sono molto ben impressionato dalla nuova linea, dopo gli scarsi risultati (soprattutto sotto il profilo del controllo algale) avuti sulla stessa vasca con la linea precedente nei flaconi in alluminio e che mi avevano spinto a provare con discreto successo la linea Seachem.
In particolare ho molto apprezzato il Fase1 che già avevo trovato ottimo e l’Extra1, un vero e proprio booster per le piante.

Con l’avvertenza che si stanno utilizzando prodotti di altissima linea e quindi non a portata di chiunque, con l’accortezza di partire con dosi ridotte di un terzo rispetto al regime e di osservare quotidianamente le reazioni dell’acquario, i fertilizzanti ELOS a mio giudizio possono dare ottimi risultati anche in vasche non propriamente spinte come la mia.

PS. con lampade a scarica (dette anche HQI) i prodotti della Elos girano decisamente bene.... pero` anche il contatore dell'Enel :-D :-D :-D e ti assicuro che 150w in HQI e 96w in T5 a dosaggio pieno di tutta la linea, fanno crescere la Glosso a livelli decisamente insostenibili...

A presto

***dani*** 04-08-2008 18:15

Paolo, Complimenti per il reportage... poi aspettiamo la seconda parte...

#25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25

Massimo Suardi 08-08-2008 13:39

Luciano, solo una precisazione,
come ben sai ci sono già in commercio altre marche che indicano le concentrazioni esatte di quanto contenuto nei prodotti, garantendo un uso consapevole del prodotto.

Bravo Paolo, hai fatto un buon test utile per capire le potenzialità di un prodotto ancora poco utilizzato.
Non è totalmente corretto però affermare che prima usavi seachem...
Nel caso avresti dovuto utilizzare anche flourite e tabs ;-)

luciano P 08-08-2008 15:36

Quote:

Originariamente inviata da Massimo Suardi
Luciano, solo una precisazione,
come ben sai ci sono già in commercio altre marche che indicano le concentrazioni esatte di quanto contenuto nei prodotti, garantendo un uso consapevole del prodotto.

Ciao Massimo,
so benissimo di quale azienda parli :-)) :-)) , come credo che tu sabbia benissimo che i dati riportati dalla stessa servono poco ai fini pratici:
Perche` ha comandare saranno sempre e comunque le tipologie di chelanti e le loro concentrazioni suddivise per elemento chimico (quella che ultimamente usiamo nominare come "attivita` libera o biodisponibile", valori che non saranno mai resi pubblici per ovvie ragioni!!!!

Diversamente, le concentrazioni dei singoli elementi elencate nei prodotti hanno poca utilita` (acquariofilogicamente parlando) se non dei meri e puri paragoni.
A presto

***dani*** 08-08-2008 17:07

ehm... Paolo, manca la figura 1 o mi sbaglio? #23 #23 #23

Massimo Suardi 08-08-2008 17:13

Concordo che sia poi la qualità dei prodotti utilizzati a determinare il risultato finale.
Concordo anche sul fatto che le indicazioni sule confezioni possano avere una dubbia utilità ma allora ti chiedo due cose:

-Se non so quello che è contenuto in un prodotto, come faccio a dosarlo correttamente?devo fidarmi cecamente della posologia indicata dalla casa...

-per quale motivo utilizzi i test?se le concentrazioni non hanno valore, non conviene nemmeno usare i test...

io penso che le concentrazioni, come i test possano darti un'idea di cosa stai facendo e di dove stai andando in modo da potersi orientare in modo più semplice in un mondo in cui le variabili in gioco sono troppe per essere controllate con i mezzi a nostra disposizione.

Concludendo, non vedo elementi negativi per il consumatore se sul prodotto vengono indicati gli "ingredienti"... è poi però scontato che sia la loro qualità e formulazione, unita ai processi produttivi a determinarne le caratteristiche...
Anche della coca cola si conoscono gli ingredienti, ma nessuno è ancora riuscita a replicarla -11


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