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Cercasi esperto di elettronica!!
Avrei idea di costruire un impianto di cambio parziale d'acqua completamente automatico, e ho pensato a come fare, a grandi linee, ma per farlo ho bisogno della consulenza di qualcuno che ne sappia un minimo di elettronica.
Qualcuno mi potrebbe darmi qualche consiglio per realizzare questa impresa? |
balabam, perchè non ci spieghi meglio il tuo progetto?
a naso mi verrebbe da mettere un sacco di faccine pensierose... :-D :-D |
Bè vorrei realizzare un sistema che, per esempio, ogni settimana tolga il 10% d'acqua dall'acquario facendolo finire in una tanica "di scarto" e successivamente reimmetta acqua nuova presa da un'altra tanica. Questo consentirebbe all'acquariofilo di avere tempistiche e proporzioni di cambio assolutamente regolari e l'unica attività che dovrebbe fare sarebbe quella di buttare via l'acqua nella tanica di scarto quando è piena e di riempire la tanica dell'acqua nuova quando è vuota. Niente più "mi son dimenticato di fare il cambio" o "come faccio se non sono a casa?"... Penserebbe a tutto il sistema.
Con questo sistema si potrebbe persino mantenere una frequenza di cambio giornaliera di una percentuale d'acqua minore senza alcuno sforzo, riducendo di molto gli sbalzi di condizioni che si possono verificare con cambi più corposi. Ora tocca alle tue faccine pensierose esprimersi... #13 |
avevo capito, mi sa. però per me c'è qualche controindicazione.
a parte le sifonature, che vabbè, così non le fai proprio, però dovresti poi aver la certezza di riuscire a mantenere l'acqua salata in buone condizioni, quindi movimento, temperatura, salinità e alla fine non so neppure per quanto sia possibile mantenerla. per una cosa del genere non è che ci voglia della gran elettronica, però l'idea non mi convince molto. fa conto che se in una vasca equilibrata ti scordi un cambio non muore nessuno, anzi, a volte sembra quasi che ti ringrazi... |
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http://it.rs-online.com/web/search/s...duct&R=0342017 ...per far fuoriuscire l'acqua. Vorrei comandare l'innesco del cambio con una semplice spina temporizzata. All'accensione del circuito, comandata dalla spina, bisognerebbe temporizzare l'apertura della valvola per un tempo regolabile fino a qualche decina di secondi. Successivamente a questa operazione dovrebbe partire la pompa di risalita che immetta in acquario l'acqua nuova, fino a che un interruttore galleggiante non la fermi. L'acqua marina nuova verrebbe tenuta in movimento costante da una piccola pompa nella tanica. Quote:
Spero che qualcuno mi possa dare una mano... |
balabam, in effetti un operazione completamente automatizzata del cambio potrebbe creare non pochi problemi.
io......diciamo che ho semiautomatizzato l'operazione. ti spiego. siccome gestisco il rabbocco automatico con il logo, l'ho semplicemente programmato sfruttando il galleggiante che invece di pilotare la pompa di rabocco comanda la pompa nella tanica del cambio. piu' facile a farsi che a dirsi. in alternativa se hai il sistema di rabbocco automatico puoi scambiare le spine delle due pompe. il vantaggio di questo sistema e' che metti esattamente la stessa acqua che togli senza dover stare li a misurare i litri. l'acqua xo' la dovresti preparare fresca ogni volta ;-) |
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balabam, la conservazione dell'acqua marina è già un problema non da poco. non si sa bene cosa succeda a tenerla lì, chessò, per un mese. ti pongo un problema molto pratico: come faresti a mantenere la salinità giusta? con un galleggiante e un sistema di rabbocco dell'evaporato non riesci, perchè al primo cambio ti cala il livello e dovresti aggiustare nuovamente la posizione dell'interruttore... poi ci potrebbero essere pure problemi di batteri, degrado di elementi e via dicendo. qui mi sa che forse ti può rispondere meglio marco.
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sono d'accordo con sandro. sicuramente il problema della conservazione dell'acqua marina puo' essere un problema soprattuto per la proliferazione batterica incontrollata a lungo termine a meno che ti procuri una lampada UV battericida da 240#260 nm ma la cosa diventa un po' complessa da gestire.
poi non mi fiderei a far gestire lo svuotamento da una temporizzazione, dovresti comunque mettere dei galleggianti per il min e max. un'altra perplessita' e' l'incompatibilita' tra il sistema di rabocco e quello di cambio. mettiamo pure che fai due sistemi indipendenti automatizzati con galleggianti (tecnicamente e' fattibile), quando il timer fa partire il cambio e l'acqua comincia a scendere come fa il sistema di rabocco a capire che non deve partire? dovresti sincronizzarlo e a quel punto ci vorrebbe un plc programmato in modo che disattivi il rabbocco e attivi il cambio......... non lo so ragionandoci sopra si puo' risolvere ma rimango perplesso #24 |
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Usando un'elettrovalvola l'acqua scenderebbe per gravità ad una velocità massima che dipende dal dislivello tra acquario e tanica di scarto. Con questo sistema a gravità basterebbe tenere un tubicino innescato in acquario, che peschi l'acqua a 3/4 per esempio, in modo che in caso di qualsiasi problema, non possa prelevare più di 1/4 dell'acqua totale. Mi sembra semplice e funzionale come metodo di prelievo. Tra l'altro con un temporizzatore (se l'elettronica funziona a dovere) al massimo si preleverebbe meno acqua del previsto (es. tubo intasato o problemi vari), e non ci sarebbero problemi di allagamenti vari. Io ho la sensazione che la cosa sia fattibile senza troppa fatica con un piccolo circuitino elettronico, e ripeto che se qualcuno con un po' di conoscenze di transistor e condensatori mi potesse dare una mano ne sarei felice. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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