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TG2 - Vendita Coralli Proibita !
servizio dato nel TG2
http://www.tg2.rai.it/default.asp?id...id_r=3&id_c=16 I coralli sono specie protette ed è proibito venderli o comprarli per l'acquario di casa senza i dovuti permessi. CHI DI VOI/NOI HA IL PERMESSO VISTO CHE FACCIAMO SCAMBI E/O LI RIVENDIAMO ? |
soprattutto per le Tridacne
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sono esemplari di riproduzione.......però per scambiarlie rivenderli ci vuole il cites....
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e chi lo ha di noi ? ahahahahahah #19
la cosa inizia a piacermi |
Quote:
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La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. La C.I.T.E.S., che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da oltre 130 Stati. In Italia l'attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ambiente, Finanze Commercio con l'Estero, ma la parte più importante è svolta dal Ministero delle Politiche Agricole, come prevede la legge, tramite il Servizio CITES, che cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione. Il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato è strutturato in un Centro di Coordinamento, presso l'Ispettorato Generale in Roma, e in 40 Uffici periferici. Il Centro di Coordinamento ha le funzioni di assistenza operativa e di coordinamento delle attività degli Uffici periferici, di consulenza tecnico-scientifica, di emanazione di direttive, di rapporto con Enti e Organismi Internazionali. Gli Uffici periferici si differenziano in 24 Uffici territoriali denominati Servizi Certificazione Cites (in sigla S.C.C.), con funzione di rilascio certificati, accertamento infrazioni e controllo territoriale, e in 16 Nuclei Operativi Cites ( in sigla N.O.C.) presso le Dogane, con funzione di verifica merceologica, controllo documentale e verifica della movimentazione commerciale, nonché accertamento di illeciti.
Le specie controllate Sono le specie iscritte all'Appendice II e III. Il loro commercio deve essere compatibile con la sopravvivenza delle specie in natura. L'elenco comprende oltre 10.000 specie elencate nel Reg.(CE), delle quali le più comuni sono: tutte le specie, che non risultino iscritte all'Appendice I, di scimmie, lupi, orsi, lontre, felini, zebre, pecari, ippopotami, guanachi, alcune specie di cervi e antilopi, nandù, fenicotteri, gru, pappagalli, buceri, tucani, colibrì, tartarughe di terra, alligatori, caimani, coccodrilli, gechi, camaleonti, iguane, coccodrilli, tegu, elodermi, varani, boidi, cobra, salamandre, storioni, farfalle della specie ornitottere, sanguisughe, conchiglie tridacne, coralli madreporari a forma complessa, alcune palme, cactus, felci arboree, cicas, euforbie, aloe, orchidee, ciclamini. La CITES non esclude che alcuni Stati possano adottare misure di protezione più rigorose per la protezione delle stesse specie o di altre specie selvatiche. consigli per i viaggiatori Spesso, il turista in partenza per una vacanza in Paesi lontani non conosce l'esistenza di un accordo internazionale che tutela le specie animali e vegetali e non sospetta che certi souvenirs, acquistati in un momento felice e quasi mai con intenti speculativi, possano essere causa di pesanti sanzioni (multe salatissime, confisca e, nei casi più gravi, l'arresto (B) ). Nei mercatini di molti Paesi esotici si possono acquistare, per poche lire, animali vivi (scimmiette, pappagalli, rettili). E' necessario accertarsi, prima dell'acquisto, se esemplari o gli oggetti appartengono ad una specie protetta dalla Convenzione. Nella maggior parte dei casi si può richiedere l'assistenza delle Autorità locali: Ministeri dell'Ambiente oppure dell'Agricoltura e Foreste. Nei casi dubbi e qualora non sia possibile ottenere l'autorizzazione prevista, consiglia di desistere dall'acquisto. Ogni Stato aderente alla CITES utilizza un proprio formulario per rilasciare i permessi o certificati richiesti dalla Convenzione, ma devono, comunque, riportare obbligatoriamente l'Autorità di gestione dello Stato interessato, la data del rilascio e di validità, un numero progressivo del documento, la denominazione scientifica e comune delle specie animale o vegetale, la descrizione esatta della merce (esemplare vivo, trofeo, pelle, borsa ecc.), l'indicazione del Paese di origine e provenienza, timbro e firma dell'Autorità di rilascio. Dal 1975 è attiva la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S. (Convention on International Trade of Endangered Species), ed è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed attualmente è applicata da oltre 150 Stati (D). L'Unione Europea con il Regolamento (CE) n.338 del 1997 (G) e successive modifiche ha voluto applicare più rigorosamente i dettami della CITES (H) per la conservazione di un maggior numero di specie rispetto a quelle elencate nelle tre Appendici . Sono infatti oltre 36.000 le specie inserite negli Allegati A, B, C e D del regolamento comunitario e si è dotata di un sistema uniforme di applicazione (I) della Convenzione di Washington in tutti i 15 Stati Membri.Spesso quando si parte per una vacanza si pensa già a cosa potremo riportare dal paese che visiteremo, oltre ai nostri ricordi. Ogni ecosistema vive e si basa su un delicato equilibrio biologico e spesso sottrarne indiscriminatamente parti può arrecare gravi danni. Alcuni souvenir, perciò, sono tassativamente da non portare (B), sia che si siano acquistati senza i relativi documenti CITES (come per es.oggetti di avorio, coccodrillo o tartaruga), sia che si siano prelevati in natura (come per es. conchiglie o coralli).Si incorrerà in pesanti sanzioni (D) se si introdurranno illegalmente specie controllate (G) o minacciate (H). Diversamente anche se dovete importare per scopi commerciali o scientifici determinati specimen (I) consultate la normativa * (N) che regola tale operazione sia nel paese da cui proviene che in quello in cui è destinato o deve transitare per la sua meta definitiva poiché in dogana vi saranno richiesti i documenti (O) relativi agli specimen stessi. Per sapere se ciò che volete riportare è libero da vincoli chiedete informazioni alle Autorità del paese che vi ospiterà, se Stato che aderisce alla Convenzione (R); consultate la normativa che regolamenta la CITES, contattate i Nuclei Operativi CITES (T) presenti in dogana (U) o i Servizi Certificazione CITES (V) sul territorio. La cosa migliore da portare con se, sia all'andata che al ritorno, è certamente il rispetto! E molte foto... non ho trovato nulla che riguarda al rilascio del documento..... |
Per vostra comodità vi rinvio ad una discussione di qualche mese fa in cui si è affrontato abbastanza nel dettaglio questo problema:
http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=114551 Ciao |
la quarantena ai coralli gliela fanno fare appesi?? chissà, forse le nuove tecniche per il reinserimento dei coralli dell'acquario di Genova... :-D :-D ma per favore!!!
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Purtroppo ora siamo certi siano destinati a morte.....
Che peccato....... |
l'acquario di genova e' specializzato... :-D :-D :-D
ma se li davano a me... glieli coloravo pure :-)) Per tornare seri... questo e' il classico esempio di ITALIANITA'.... ora tutti coloro che passeranno per casa mia diranno... CASPITA... HAI ANIMALI VIETATI !!!! NON BASTAVA CHE MI DICESSERO CHE LA DROGA FACEVA MALE :-D :-D :-D |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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