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atomyx 04-01-2020 14:24

Esperimento terminato.
 
Torno a scrivere dopo anni di assenza, ma con anni di esperienza in più sulle vasche. Sto portando avanti un esperimento da due anni in una vasca la 72 litri netti con al suo interno 6 Pristelle maxillaris acquistate nel 2016 e fino a due mesi fa anche uno scalare acquistato nel 2013. Alla vasca in questione in due anni ho di fatto: aggiunto acqua del rubinetto biocondizionata (ph6.5, gh4, kh1) e quindi MAI sostituito con cambi parziali, tenendo sotto controllo i valori di No2/No3 fosfati e silicati due volte al mese. Luce accesa 8 ore die con lampade K 6400 Philips non destinate ad uso acquariofilo. Nell'ordine si sono formate: BBA, cianobatteri, alghe a pelliccia e diatomee. Mai filamentose. Le alghe sono SEMPRE rimaste li dov'erano a fare compagnia ad un bosco di Echinodorus, a delle Anubias e parecchie Criptocorine. Ho per qualche mese inserito della Ceratophillum galleggiante e ho spostato per qualche mese della Chladophora (proveniente da un acquarietto di gamberetti japonici). Nessuna fertilizzazione. alimentazione pesci due volte a settimana con fiocchi o in rari casi artemie vive. Bene ora ho ripreso il controllo della vasca ed ho effettuato un pesante lavoro di manutenzione a legni e piante, ho finalmente pulito i vetri. Questo per dimostrare che un acquario TOTALMENTE abbandonato a se stesso, ma con una partenza corretta e con una piantumazione abbondante, può autoregolarsi a tal punto da rendere vani moltissimi interventi di urgenza che gli acquariofili mettono in pratica ai danni dei pesci. Due anni di (pseudo)abbandono, pesci morti uno al quarto mese di test ed uno al ventiduesimo mese provenienti da una coppia di scalari. Prima è morta la femmina poi il maschio. Le sei Pristelle non si sono mai riprodotte ma sono rimaste sei. Sparatemi pure addosso, fate come volete, ma ho dimostrato a me stesso che con 20 euro l'anno di cibo e lana di pelron si può mantenere una vasca da 80 centimetri. Fabio

dave81 04-01-2020 16:30

Quote:

un acquario TOTALMENTE abbandonato a se stesso
Quote:

Due anni di (pseudo)abbandono
delle due una: o è totalmente abbandonato oppure non lo è. in questo caso non lo è (come è giusto che sia)




hai semplicemente dimostrato che si può trascinare una vasca per anni in qualche modo (con alghe e vetri sporchi), alimentando i pesci due volte alla settimana per risparmiare sul mangime? sai che novità.....hai scoperto l'acqua calda:-))

si può fare tutto, per carità, anche "abbandonare" una vasca per vedere se i pesci sopravvivono lo stesso (questo "esperimento" è anche interessante da un certo punto di vista), ma non possiamo consigliarlo come "metodo di base" per gestire un acquario.... per esempio,non possiamo consigliare di tenere gli scalari in 70 litri, perchè non è ottimale per questi Ciclidi. inoltre nessuno vuole vedere un acquario coi vetri sporchi per due anni...

anche alimentare i pesci due sole volte alla settimana forse è un po' pochino. alimentarli troppo è sbagliatissimo, ma anche tenerli sempre a stecchetto è sbagliato.

Quote:

Sparatemi pure addosso, fate come volete,
perchè dovremmo spararti addosso?? qui chiunque può scrivere qualunque cosa...ci mancherebbe

ma se scrivi "sparatemi pure addosso", significa che sai già di aver fatto qualcosa di "poco ortodosso"... e quindi metti le mani avanti, per prevenire le critiche

per me, resta comunque un "esperimento" molto interessante, ti garantisco che la storia dei "cambi si/cambi no" è uno degli argomenrti che ancora oggi mi appassionano di più. sono proprio due scuole di pensiero opposte dell'acquariofilia moderna. chi fa solo i rabbocchi senza cambi, sostiene che il rabbocco corrisponda ad un cambio parziale. cioè fa evaporare un 10% e poi col rabbocco aggiunge il 10% evaporato. è interessante, ma io non riesco a convincermi di questa cosa (forse mi sbaglio, non pretendo di avere ragione) .... se vuoi ne parliamo#70

per esempio i nitrati ( e tutte le altre molecole che non conosciamo) non mi risulta che evaporino... se fosse così, basterebbe far evaporare l'acqua per eliminare un po' di nitrati e tutte le altre sostanze (più o meno dannose per i pesci). io ho sempre saputo che l'acquario è un sistema chiuso, quindi ogni tanto c'è bisogno di cambiare l'acqua. ripeto, sono pronto a cambiare idea, se qualcuno mi dimostra scientificamente che un rabbocco equivale ad un cambio d'acqua.

Quote:

può autoregolarsi a tal punto da rendere vani moltissimi interventi di urgenza che gli acquariofili mettono in pratica ai danni dei pesci.
questo è vero, sono d'accordo, per esempio non ha senso usare gli antialghe , appena si formano due alghette (spesso regrediscono da sole).
oppure continuare a sifonare il fondo,come fanno molti. Anche io sono per ridurre gli interventi al minimo.... però ogni tanto gli interventi vanno fatti!!!!

comunque un acquario "totalmente abbandonato" a se stesso (nel vero senso della parola) non può esistere... e , se anche esistesse, forse non sarebbe più aquariofilia. l'acquariofilia presuppone una interazione tra l'essere umano e i pesci/piante...cioè l'uomo deve essere parte attiva in qualcosa...altrimenti è solo "osservazione" di una scatola di vetro. l'acquariofilia non è solo osservare, ma anche gestire in prima persona... cioè pulire il filtro, misurare i valori, fare i rabbocchi, dare il cibo ai pesci, pulire i vetri , cambiare le lampade , etc...

atomyx 04-01-2020 20:29

He he, questo è proprio un esperimento che avrei potuto evitare, ma è una esperienza che "se non vedi non credi". Sapessi quante volte ho avuto la tentazione di ripulire la vasca e partire da zero per porre fine allo strazio. Invece... Valori sempre nella norma, nessuna alterazione significativa che potesse far presagire ad un collasso. Nessun problema per gli abitanti che oltretutto non vedendo cosa capitasse fuori visto il verde accumulato nei vetri. Ora se riesco posto una foto del risultato finale, considerando che le piante più malridotte le ho eliminate. Ora lo rimetto in versione decente nonostante sia una vasca riposta in cantina e un tempo destinata alla riproduzione. Una delle cinque vasche per intenderci...

https://i.postimg.cc/mcsBzznZ/acqua.jpg

Se riesco a mostrarvi la foto, questa è la situazione dopo avere sostituito il 50% dell'acqua, dopo avere sifunato il fondo e dopo avere fatto una scelta delle piante effettivamente non presentabili. Nel mio piccolo sono soddisfatto dell'impresa, come si può notare sulle piante rimaste non vi è quasi traccia di alghe e la radice, dopo una spazzolatina (senza dentifricio) ha pipreso il colore originale. Da mercoledì si cambia marcia... Passerò ad una illuminazione full led specifica e ripartirò con una piantumazione a partire dallo sfondo con un bel po di vallisnerie.
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P.S. Grazie per avere spostato il post nella sezione più adatta

malù 05-01-2020 01:31

A parer mio (tanto per inimicarmi il buon dave) le uniche cose da criticare al mio ex compaesano (se non ricordo male #24) sono l'alimentazione e la pulizia del vetro anteriore......per il resto sono completamente d'accordo.Mi spiace per il "pesante intervento", ha rovinato un bell'equilibrio.
Precisazione, le vasche condotte con questo criterio non sono abbandonate a se stesse....è una terminologia sbagliata, a patto che siano fatte con modo si tratta di ricercare l'equilibrio chimico/biologico , dire che sono "abbandonate" e poi che "girano bene comunque" sono solo parole ad effetto.

Dave, hai ragione....nitrati e molte altre sostanze non evaporano, infatti i rabbocchi servono solo ad integrare i micronutrienti, altrettanto utili nell'economia di una vasca senza manutenzione.
Hai scritto "altrimenti è solo "osservazione" di una scatola di vetro", sbagliato.....è l'osservazione della vita che popola l'intera vasca, nella sua evoluzione e mutazione. Come diceva T_M, ogni inervento è più "distruttivo" che "curativo"

atomyx 05-01-2020 12:35

Beh, il "pesante intervento" in questo caso era doveroso, vorrei ricreare una vasca se non altro guardabile. Un tempo qui ci ho riprodotto i Ramirezi ed ora a test terminato posso ridare un po di credibilità ad un "acquario". Nell'insieme posso dire che al di la di valori in costante crescita di No3 tamponati con una copertura quasi totale della superficie con la Ceratophillum per quasi 6 mesi, il resto ha raggiunto un equilibrio accettabile. Ripeto che non ho mai fertilizzato, mai utilizzato resine, mai acidificato, mai corretto durezza e mai introdotto alcun tipo di farmaco o integratore. La rogna più grossa sono stati i ciano che si sono annidati sul fondo e sul vetro laterale per oltre quattro mesi. Il perchè siano svaniti in un mese dopo essersi raggrinziti è un mistero. Evidentemente hanno avuto una evoluzione che in qualche modo ha digerito dei nutrienti in eccesso ed una volta raggiunto lo scopo si sono disgregati. Un po come fanno le lumachine nelle vasche troppo cariche di cibo. ora sto monitorando giornalmente No2 e Ph. Tutto tace, evidentemente il materiale biologico intoccato da oltre 8 anni è talmente stabile da non avere subito alterazioni da un cambio di 45 litri (oltre il 50%) in una volta sola. Che spettacolo la natura.

malù 05-01-2020 13:07

E tu hai monitorato comunque i valori..... Io non ho più neanche un reagente a casa da anni e, come me, anche acquariofili molto più blasonati.

Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

dave81 05-01-2020 19:57

Quote:

non ho mai fertilizzato, mai utilizzato resine, mai acidificato, mai corretto durezza e mai introdotto alcun tipo di farmaco o integratore.
tutte queste cose NON vengono fatte dalla stragrande maggioranza degli acquariofili, quindi sei in buona compagnia, nemmeno io le faccio più.
su questo forum, siamo sempre stati contrari all'uso di resine, di prodotti chimici per "aggiustare", di antialghe etc, quindi sono pienamente d'accordo.
ma infatti qui l'unico problema semmai sono i cambi (forse)

in realtà dipende dal tipo di vasca: in alcune vasche e per alcuni tipi di allestimenti, il tuo metodo è ottimo, anzi è persino consigliabile. ma non si può fare in tutte le vasche....

io ho diversi acquari: nel caridinaio, non faccio cambi, anzi non faccio proprio nulla, io do solo il mangime, per il resto è una vasca "abbandonata", esattamente come la tua ("abbandonata" per modo di dire) quindi io adotto il tuo "metodo" da anni :-D

poi ho un'altra vasca in cui DEVO fare cambi, perchè ho molti pesci grossi, senza piante. sono pesci grossi e sporcano molto. sarebbe impensabile togliere i cambi. per esempio è impossibile allevare gli Astronotus senza fare i cambi, lo dico per esperienza..

quindi come vedi, dipende dai pesci e da altre cose. non puoi farlo in tutte le vasche.






Quote:

La rogna più grossa sono stati i ciano che si sono annidati sul fondo e sul vetro laterale per oltre quattro mesi. Il perchè siano svaniti in un mese dopo essersi raggrinziti è un mistero
ti posso dire che nell'acquario di mio padre , che è di acqua fredda con pesci nostrani, i ciano si ripresentano regolarmente ogni anno in estate, col caldo, e poi spariscono da soli. è ovvio che un acquario in salotto pieno di ciano fa schifo, è inguardabile, ma poi sappiamo che spariscono.

dave81 05-01-2020 21:24

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062944089)
le vasche condotte con questo criterio non sono abbandonate a se stesse....è una terminologia sbagliata, a patto che siano fatte con modo si tratta di ricercare l'equilibrio chimico/biologico , dire che sono "abbandonate" e poi che "girano bene comunque" sono solo parole ad effetto

sono totalmente d'accordo, l'ho scritto anche prima, le vasche veramente "abbandonate" non possono esistere ovviamente. non avrebbe senso allestire un acquario per poi abbandonarlo.... nessuno lo fa..

io direi piuttosto "vasche a bassa manutenzione", che è un'altra cosa.


Quote:

Hai scritto "altrimenti è solo "osservazione" di una scatola di vetro", sbagliato.....è l'osservazione della vita che popola l'intera vasca, nella sua evoluzione e mutazione. Come diceva T_M, ogni intervento è più "distruttivo" che "curativo
si, mi sono espresso male, osservare un acquario è un puro piacere, soprattutto un acquario inteso come "ecosistema" o "ambiente naturale". un po' "alla Lorenz" insomma:-)

la frase di T_M però è un po' generica ed esagerata, dipende da cosa intendeva lui per "intervento" : anche pulire i vetri è un "intervento", e non mi pare sia un sacrilegio desiderare un acquario coi vetri puliti.. visto che io vorrei VEDERE cosa c'è all'interno:-D

anche pulire la lana intasata è un intervento (necessario), anche cambiare un neon molto vecchio:-D Alcuni "interventi" sono necessari, perchè un acquario non può essere abbandonato a se stesso , come dicevamo prima

è un po' il solito discorso: continuare a sifonare il fondo, per mantenere l'acquario "pulito", è un errore. però è altrettanto un errore lasciare che si formino 5 cm di melma con zone anossiche sul fondo,perchè non si vuole sifonare..
l'acquariofilo deve anche essere partecipe del proprio acquario, vuole che il merito sia anche un po' "suo" (e non solo di Madre Natura) altrimenti sarebbero buoni tutti di fare un acquario, basta riempire una vasca e poi lasciare fare a Madre Natura, ma non è così.

malù 05-01-2020 22:49

Cito:
"per esempio è impossibile allevare gli Astronotus senza fare i cambi, lo dico per esperienza.."
....se ti riferisci ai nitrati un filtro di Amburgo risolverebbe ;-)
Cito:
"anche pulire la lana intasata è un intervento (necessario), anche cambiare un neon molto vecchio"
...se non sei un purista e un po di "roba" in sospensione non ti da fastidio, puoi eliminare anche la lana ;-)

Questo per dire che come ci sono le vasche a bassa manutenzione, ci sono anche quelle a zero manutenzione.....dove "zero" significa somministrare il cibo e pulire il solo vetro anteriore (non molto spesso se la vasca è correttamente impostata).

atomyx 06-01-2020 10:50

Sono felice che due pietre miliari del portale abbiano "approvato" il mio esperimento. In effetti il mio abbandono controllato è stato l'esperimento di abbandono più controllato di sempre. Ho constatato un mare di equilibri che si riescono a formare in vasca e una serie di fasi che si ripetono nell'arco di un anno. Molto interessante, sarebbe bello che ogni acquariofilo potesse dedicare una vasca a questo genere di esperienza. Magari non con la vasca in salotto... "acquari a bassa manutenzione" mi piace molto come concetto... Appena riapre il mio negozio di fiducia, passo a fare un po di spesa, il minimo indispensabile, ma qualche piantina nuova la devo pur aggiungere...


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