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risin 19-11-2005 01:52

Diana walstad, acquari olandesi e zen
 
Ho letto il topic di maggio sul metodo Walstad e mi dispiace vedere che la sua filosofia di gestione non è stata compresa.

Come la maggior parte degli estimatori della Walstad devo ammettere che i suoi acquari sono di "difficile comprensione" come è scritto sulla quarta di copertina del suo libro.

Diciamo pure che "difficile comprensione" è un elegante eufemismo per dire che sono decisamente brutti, almeno in senso estetico, ma il fatto è che l'estetica non c'entra nulla con la sua filosofia di gestione.

Mi spiego.

Olandese e Zen sono due filosofie di gestione che mirano ad ottenere un effetto estetico attraverso la composizione delle piante e degli arredi.

Citando Amano, il metodo olandese è affine alla realizzazione di una aiuola: si accostano fiori e piante abbinando forme e colori, riempiendo gli spazi per ottenere una composizione gradevole e bilanciata.
Il metodo Zen è basato sulla tecnica di realizzazione dei giardini giapponesi, cioè si usano legni, rocce e piante per ricreare paesaggi in miniatura che assomigliano a ciò che la natura mostra nei suoi paesaggi reali. La sponda di un ruscello, uno scorcio di giungla amazzonica, un sentiero tra le montagne o cime rocciose circondate da vegetazione.

Il metodo Zen e quello Olandese alla fine hanno il medesimo obiettivo: la realizzazione di una composizione piacevole per l'osservatore.
Un acquario Olandese e uno Zen si guardano come si guarda una bella fotografia, un quadro o un panorama.

L'obiettivo della Walstad non è di natura estetica, almeno non nel senso che comunemente intendiamo.

La Walstad è interessata alla crescita delle piante e alla loro ecologia, intesa come rapporto tra le piante e il resto dell'ecosistema.
L'obiettivo viene raggiunto quando l'acquario è in perfetto equilibrio senza l'intervento dell'uomo.
Negli acquari della Walstad non ci sono filtri biologici ma solo meccanici al solo scopo di movimentare e rendere limpida l'acqua.
L'acqua la cambia una volta ogni due o tre mesi e i nitrati sono sempre bassi.
Il cibo non viene messo in quantità calcolate sul numero dei pesci ma in base alla grandezza della vasca perché serve anche a fertilizzare.
La rimozione dell'ammonio è affidato alle piante più che ai batteri.
Le piante emerse aiutano quelle sommerse mantenendo l'equilibrio dei nutrienti in modo da contrastare le alghe.
La CO2 è prodotta direttamente dai batteri presenti nel substrato.
I vasi servono ad isolare fondi di tipo diverso. Alcune piante sono introdotte perché servono a compensare certi squilibri ma il loro fondo ideale non deve dare fastidio ad altri elementi dell'acquario.
I substrati li crea utilizzando terriccio da giardino e terreni raccolti in Arizona più o meno nei biotopi di alcune piante d'acqua temperata che coltiva.

Un acquario di Diane Walstad si deve osservare con l'occhio del botanico e desta ammirazione perché riesce ad ottenere risultati di benessere e salute per piante e pesci attraverso la creazione di un ecosistema molto, molto più autonomo degli acquari high tech che utilizzano impianti e richiedono manutenzione continua per il mantenimento dell'effetto estetico che è l'obiettivo delle filosofie di gestione oggi più di moda.

Personalmente mi piacciono gli acquari Zen e comunque nell'acquario in salotto cerco di ottenere principalmente un effetto estetico, tuttavia sono anche convinto che la conduzione di un acquario secondo la filosofia Walstad sia una grande scuola estremamente utile per capire le cose e imparare a gestire un acquario High Tech.

Una volta che le cose funzionano senza lampade HQI, cannolicchi, denitratori e impianti CO2 e le piante crescono in un acqua priva di alghe, rigogliose e lussureggianti, piene di bollicine d'ossigeno sulle foglie perché fotosintetizzano come le riccia stones di Amano gasate a 16 mg/l sotto gli stessi riflettori che illuminano uno studio televisivo, si prova tanta soddisfazione e non ci si accorge più che l'acquario è brutto.

In effetti non è brutto...
...è di difficile comprensione :-D :-D :-D

gian2005 19-11-2005 10:02

metodo walstad
 
ciao. potresti per cortesia linkarmi il topic e se possibile indicarmi articoli sul metodo in oggetto? grazie ciao.

risin 19-11-2005 13:09

Il topic in questione è questo:

http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=8354

Su Diana Walstad puoi provare a fare una ricerca in Internet. In genere il materiale è su siti di taglio scientifico perché la Walstad è una ricercatrice molto nota.

La sue teorie e scoperte sono divulgate nel suo libro:

"Ecologia dell'acquario di piante", con prefazione dell'ottimo Walter Peris, che puoi acquistare on line su Neogea.

E' un testo fondamentale e imperdibile per chiunque voglia capire come funziona un acquario di piante.

Jalapeno 19-11-2005 13:53

Ben detto risin anzi ben scritto

magnum 19-11-2005 16:09

Il problema in realtà non è solo di natura estetica, ma di grande limitazione relativa alla scelta delle piante.
A parte il fatto che comunque la si voglia mettere un acquario deve anche essere piacevole da guardare e spesso (non sempre) gli acquari low tech non lo sono, rimane il fatto che molte piante necessitano di fertilizzazione e luce che in un acquario "alla Walstad" non possono essere forniti.
La base scientifica del libro è interessantissima, ma i risultati sono troppo estremi.
Si possono creare acquari molto più "belli" senza necessariamente arrivare a soluzioni hi tech.
Mi domando quale sia lo scopo di un acquario low tech..... Spendere poco?
Si pensi ad un qualunque cayman (del quale abbiamo parlato in un altro topic): prendiamo del quarzo colorato a 1 euro la tonnellata, anubias, crypto, qualche echino poco esigente, microsorum, niente co2, niente fertilizzanti (o se vogliamo esagerare la linea Sera), pochi pesci, cambi ogni due settimane (per essere generosi) e il gioco è fatto.
Allora perchè dovrei accontentarmi di un acquario funzionale ma orribile quando con pochi accorgimenti e ancor meno spesa posso ottenere un risultato molto più appagante?

esox 19-11-2005 16:21

Quote:

Diciamo pure che "difficile comprensione" è un elegante eufemismo per dire che sono decisamente brutti, almeno in senso estetico, ma il fatto è che l'estetica non c'entra nulla con la sua filosofia di gestione.
esatto....bel libro per quel che concerne il saperne di più sulla "biologia" vegetale, ma avere un portavasi subacqueo, per quanto interessante sia, non mi spinge ad emularla...
per la mia passione ho avuto acquari decisamente "orrendi " nell'accezione comune per la ripro di diverse specie di ciclidini (fanghiglia e foglie in acqua marrone a valori ortac)o di loricaridi, ma da negoziante o da semplice appasionato posso capire che siano "gusti" di nicchia, e che i medesimi risultati si possano ottenere in ambientazioni di più "facile comprensione" :-)) :-))

corsab 10-06-2006 03:09

purtroppo viviamo in una societa che basa tutto sull'aspetto esteriore..... e seguendo questo topic e l'atro sulla walstad, si capisce che è proprio cosi.
L'immagine non è tutto!!!!!
e logico se devi piazziare un acquario in salotto come sopprammobile allora si, ci vuole anche un minimo di bellezza, ma se il tuo risulatato e quello di coltivare piante, in un garage.....io sto ho messo una pentola fuori dal balcone con della riccia.....e devo dire che cresce 3 volte piu velocemente che in acquario......gia alle 9 di mattina e piena di bolle......ma secondo voi lo faccio per metterla in salotto o per allevare la pianta.......il metodo walstad e per capire come funziona l'ecosistema piante......in natura chi mette ferro, elementi traccia, potassio, co2, chi cambia l'acqua????
nessuno...... e questo il principio lasciare fare alla natura......magari in uno sgabuzzino o in un garage, mentre in salotto ci si tiene l'acquario high tech!!!!!
a me piacciono i suoi acquari....anche perche piante cosi belle....senza metterci le mani, nn le ho mai viste.

#25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 per la walstad

esox 10-06-2006 14:51

Quote:

in natura chi mette ferro, elementi traccia, potassio, co2, chi cambia l'acqua????
e chi mette i vasi con dentro il fertilizzante?? :-)) :-))

corsab 11-06-2006 03:14

ok.....ma e per adattare le piante con vari tipi di fertilizzanti.......esperimenti!!!!!
che poi semetesse le piante sistemate per bene e nascondesse i vasi con delle rocce ....sarebbe un bel acquario....


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