Coltivazione macroalghe
Mi sono arrivate oggi dasll'ukraina le
Caloglossa cf.Beccarii Thorea hispida Ora ho bisogno di qualche info se qualcuno ne ha: dal venditore ho che vengono coltivate in un setup high tech, co2 luce e fertilizzanti a manetta...mentre sul web pare che crescano meglio in vasche low tech... @marcello 52 @Entropy @TuKo Inviato dal mio HTC One X utilizzando Tapatalk |
Ciao Mirko,
sono contento che ti sono arrivate e spero siano in buono stato. Purtroppo conosco molto poco di queste macro , solo quello che si legge nel Web. Posso anche sbagliarmi ma provo a fare una considerazione . Grossomodo penso che per le Macro siano più o meno le stesse cose nella coltivazione. Siccome mi pare che la Caloglossa sia di origine del Sulawesi sicuramente si adatta alla temperatura 25 - 28°C. Ho letto anch'io che serve molto fertilizzante e luce però mai dire mai , forse si adatta anche con molto meno , certo che la crescita sarà minore. Essendo una macro alga posso azzardare un paragone con le 2 Chara che ho avuto . La prima : Chara Vulgaris , forse un po' cotta dal viaggio non vi è stato verso di coltivarla in quanto si sfaldava in continuazione in una vaschetta a parte, in più dove messa in vasca veniva letteralmente mangiata da ogni tipo di caridina. La seconda che ho tutt'ora : Chara sp ( forse la Delicatula ) vive nei caridinai Sulawesi , senza fertilizzante e pochissima luce, non viene mangiata dalle Dennerli , al contrario viene mangiata dalle Red Cherry e Multidentata. Sicuramente alle Chara e penso altrettanto alla Caloglossa serve molto No3 , mi spigo : da come ho letto, la Chara vulgaris viene usata per monitorare lo stato di inquinamento perché in abbondanza di No3 cresce molto e gli steli sono abbastanza grandi , al contrario che con No3 bassi gli steli sono esili cosa che ha la mia Chara Delicatula . Però ho letto che l'acquariofilo che gentilmente me l'ha fatta avere , lui ne ha in due vasche , una all'aperto dove non fertilizza ed ha gli steli più grandi al contrario di quella che fertilizza, perciò unica cosa è provare con la Caloglossa e la Thorea magari in 2 ambienti diversi ( certamente se hai la possibilità di 2 vasche , magari una più spinta con il fertilizzante e più luce ). Stai attento che non ricordo bene ma c'è qualcosa che mangia la Caloglossa ( forse lumache ). Penso più che la Co2 serva molta luce. Spero vivamente che riesci a far crescere entrambe molto bene. Della Thorea anche nel Web non si trovano molte informazioni. Ciao Marcello |
Caloglossa cf.Beccarii è comparsa sul mercato da qualche anno e se non sbaglio vi hanno realizzato anche un acquario dedicato poi iscritto all'Aga.Da quel che so è una macroalga ed è capace di crescere anche in acque salmastre.Sembra non avere particolari esigenze pur prediligendo acque ricche di nutrienti e ben illuminate,fattori questi che (sembrano)migliorarne la colorazione e la velocità di crescita che comunque resta lenta.
Thorea hispida...mai sentita nominare #13 |
Forse la vasca a cui si riferisce alex è questa:
http://24.media.tumblr.com/c9ededc88...1oao1_1280.jpg Per il resto, passo la mano perche le macroalghe, non m'hanno mai fatto impazzire, per i problemi evidenziati da Marcello(alla fine tra lumache o crostacei, qualcuno se ne ciba). |
Mirko, sicuramente hai letto questo ( tradotto in automatico ), il poco che si trova è abbastanza controverso , tanta luce -poca luce ??
In condizioni ottimali diventa invadente. Caloglossa CF beccarii è un'alga rossa della sorprendente apparizione. In primo luogo è stato osservato negli acquari europei negli anni novanta. È di colore marrone, scuro viola o grigiastro colore verde e consiste di thalli ramfied che sono divisi in foglia-come fronde lanceolate e intermedio più stretta dove si trovano i rizoidi e anche dove la pianta rami delle parti. Questa alga spesso forma ciuffi di muschio-come o ciuffi aggrovigliati, e tende ad attaccarsi al serbatoio decorazione, piante o muschi con l'aiuto dei suoi rizoidi. Prof Dr Maike Lorenz (Università di Goettingen) identificato questa alga acquario come membro del genere Caloglossa nel 2004. Sembra essere più strettamente legate alla specie Caloglossa beccarii, tuttavia, alcune delle sue caratteristiche non corrispondono alla descrizione nella chiave di alghe di acqua dolce di Kumano ab (2002). Caloglossa specie si trovano principalmente nelle regioni più calde della terra, in mare, acque salmastre e ruscelli d'acqua dolce, per esempio nelle bocche di fiume dove crescono epifite su radici di mangrovia. Loro parente più prossimo all'interno della famiglia Delesseriaceae sono alghe marine rosso. Di volta in volta, Caloglossa CF beccarii è deliberatamente coltivato come pianta da acquario, ma, tuttavia può essere interessante questa alga rossa, si può ottenere molto fastidioso, soprattutto se cresce in ciuffi di muschio o tra crescita lenta ephiphytes. La rimozione è difficile come rizoidi e parti dei thalli tendono a rimanere al loro posto, da cui l'alga regrow. A causa del suo fabbisogno di luce bassa cresce particolarmente bene in angoli bui e pianta densi gruppi, troppo. Spesso può solo essere rimosso dal serbatoio mediante un set-up completamente nuovo. |
Si esatto ho letto tante cose in russo, in tedesco, in polacco e in inglese,sul fatto dell'invadenza a me va bene, la vorrei usare come unica pianta nel mio setup sulawesi prossimo, quindi più cresce meglio è.
La cosa più controversa è che molti dicono che cresce meglio con poca luce e pochi nutrienti, altri totalmente il contrario. Purtroppo la caloglossa non sembra in condizioni molto buone, solo alcune parti sembrano in buona forma, mentre la Thorea è in ottima forma, ma praticamente nessuno sa come coltivarla...chi ce l'aveva purtroppo ora non riesco più a contattarlo, con la guerra civile e la dannata invasione russa le cose si stanno mettendo molto male. Tuko, infatto è proprio per quello che vorrei coltivarla, potrei avere cibo per caridine molto difficili da alimentare altrimenti Grazie anche a te Alex! |
se te la cavi con le lingue, prova a mandargli una email e chiedi i valori acqua, ecc. di come la coltiva.
http://showcase.aquatic-gardeners.org/2013/show382.html Ps. cerca di riprodurne tantissima che mi prenoto per uno starter di entrambi i tipi #36# |
Ho già provato a scrivergli in inglese, in thai(mi ha aiutato la donna delle pulizie dei vicini) ed in cinese han semplificato ma non mi risponde.
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Non posso che confermare quanto scritto in precedenza dagli altri, non avendo esperienza diretta di coltivazione di queste macroalghe.
Tra l'altro, anch'io la Thorea hispida non l'ho mai sentita..... #30#24 |
Tutto quello che so della Thorea è che si trova nei fiumi delle zone "slave", e che in natura è quasi in estinzione per colpa di altre alghe non native che sono state introdotte nell'habitat. Domani faccio una foto e la posto
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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