AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Pubblica un tuo articolo (Marino) (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=54)
-   -   Articolo: Pesci pagliaccio in pericolo! (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=134334)

svenjova 08-07-2008 15:47

Articolo: Pesci pagliaccio in pericolo!
 
Probabilmente a qualcuno é già giunto all’orecchio questo grido d'allarme, ascoltando la radio oppure leggendo un giornale.

http://www.acquariofilia.info/image001.jpg

A lanciare il segnale di pericolo di estinzione é stato il biologo marino britannico, Billy Sinclair, docente alla University of Cumbria. Osservando i pesci pagliaccio delle barriere coralline australiane per ben cinque anni, ha stabilito che in alcune aree il numero di esemplari di questa specie é calato del 75%, una percentuale impressionante!

Il biologo afferma:
- Per essere salvato dall'estinzione dovrebbe essere immediatamente classificato come specie a rischio.

Questo fenomeno é non é da reputarsi solamente a causa dei cambiamenti climatici e al problema del turismo, ma per assurdo, uno dei motivi di questo drastico calo é da reputarsi alla grande domanda commerciale per questa specie, in seguito all'uscita nelle grandi sale cinematografiche del film d'animazione "Nemo" della Disney.

http://www.acquariofilia.info/image003.jpg
John Rumney and Dr. Billy Sinclair

Infatti, ho potuto constatare personalmente, durante una mia visita all'acquario di Genova, che i bambini si soffermavano davanti agli acquari contenenti i pesci pagliaccio, e continuavano a gridare:
- Voglio anch’io Nemo!!!
Assillando i genitori all'infinito.
Paradossalmente, la commovente storia di Nemo, che aveva lo scopo di sensibilizzare le persone, anziché proteggerlo, ha avuto l'effetto contrario.

Naturalmente la colpa non é da reputarsi a chi ha prodotto il film d'animazione, ma a parer mio, a quei genitori che per accontentare i figli rompi scatole, gli comprano il "giocattolo" tanto ambito. Ma purtroppo, come si sa, i bambini si interessano al giocattolo per un breve periodo, per poi dimenticarlo disinteressarsene poco dopo.

Ora per rendere ancora meglio l'idea, riporto i dati citati dal biologo Sinclair:

Nella sola Gran Bretagna, ogni anno vengono importati circa 110'000 pesci pagliaccio, il 50% dei quali viene allevato in cattività, la restante metà viene dal mare.

http://www.acquariofilia.info/image006.jpg
Locandina del film Nemo

Naturalmente una grande quantità di quelli catturati in natura, perisce durante il trasporto.

Cosa possiamo fare noi appassionati di acquariofilia per andar contro questa preoccupante situazione, che sta minacciando il pesce pagliaccio, che per altro é pure il logo di Acquaportal?

Per le ragioni sopra citate, mi sento di promuovere soltanto l’acquisto di pesci pagliaccio provenienti da allevamenti in cattività, altrimenti corriamo il rischio che i pesci pagliaccio li vedremo davvero soltanto nei nostri acquari.

Alessandro Falco 08-07-2008 17:10

Secondo me l ha detto Bob Sinclair sta cosa, non Billy...

Vic Mackey 17-07-2008 00:29

...Cavolo ormai si comprano tutti d'allevamento...credo sia il clima piu che la Disney..poi per carità, Nemo varà avuto la sua influenza ma ormai pagliacci selvatici, almeno nei negozi da me non se ne vedono! #24

svenjova 17-07-2008 17:20

Ciao Vic Mackey,

se é vero quel che dici, meglio così. Purtroppo però non é così ovunque.

Comunque volevo sapere in che modo puoi affermare con certezza che i pesci che dici di aver visto sono di allevamento in cattività e non di cattura? Hai visto per caso dei certificati?

Ciao

Perry 18-07-2008 11:24

svenjova,
Spesso basta la taglia..così piccoli come si vedono in alcune batterie, è impossibile che arrivino dalle zone d'origine, non sopravviverebbero al solo viaggio. Poi è comunque diventata quasi "normale" la riproduzione in cattività.
Personalmente reputo a rischio molte altre specie rispetto all'ocellaris..

Alessandro Falco 18-07-2008 12:58

yes...
per esempio il kauderni ( anche se si riproduce ma viene da 1 zona sola del mondo), il flavescent, l'hepatus ecc

fiore_dj 06-10-2008 10:06

Un topic di così grande rilievo morale con così poche risposte. Bravo svenjova. E triste vedere che noi acquariofili ci lasciamo abbindolare dalla bellezza degli organismi che popolano le nostre vache dimenticando totalmente la loro storia..Il loro futuro. Il 99% dei pesci,degli invertebrati,dei microrgaismi che ospitiamo sono ormai quasi condannati. Ve lo dice un pirla che si sta laureando in biologia marina. Non raccontiamoci caxxate, non raccontiamoci che un giorno li riprodurremo in cattività. Per quel giorno saranno già tutti estinti. Ma a noi cosa importa davvero?? Ci importa guardarli attraverso quelle 5 lastre di vetro..Che per quando grandi e ben fatte possano essere non saranno mai come il mare.

svenjova 07-10-2008 23:28

Ciao fiore_dj,

grazie per il tuo intervento.

Il mio articolo oltre chiaramente ad essere un grigo d'allarme, voleva essere anche un punto di riflessione.
Mi sembra giusto riconsiderare ogni tanto la nostra passione ed essere un pò autocritici nel riflettere se il nostro hobby in qualche modo possa indirettamente incidere con il peggioramento delle codizioni ecologiche.

Io personalmente ogni tanto ci penso.

Io nel mio piccolo cerco di assicurarmi che i pesci che acquisto, siano stati allevati in cattività.

Ad esempio in futuro mi piacerebbe allestire un Pico Reef con il sistema naturale, ma ho delle riserve in merito al fatto di acquistare della roccia viva, che se non mi sbaglio, viene prelevato direttamente dal mare, e sinceramente non desidero contribuire alla distruzione delle barriere coralline.
Una voltra un negoziante mi ha detto che esistono delle rocce vive "fatte in casa", cioé delle pietre artificiali sui cui sono state allevati gli organismi tipici delle pietre vive. Questa opzione non mi dispiacerebbe, ma purtroppo non ho sufficienti informazioni a riguardo.

Magari qualcuno potrebbe illuminarmi a riguardo.

Saluti.

svenjova 07-10-2008 23:28

Ciao fiore_dj,

grazie per il tuo intervento.

Il mio articolo oltre chiaramente ad essere un grigo d'allarme, voleva essere anche un punto di riflessione.
Mi sembra giusto riconsiderare ogni tanto la nostra passione ed essere un pò autocritici nel riflettere se il nostro hobby in qualche modo possa indirettamente incidere con il peggioramento delle codizioni ecologiche.

Io personalmente ogni tanto ci penso.

Io nel mio piccolo cerco di assicurarmi che i pesci che acquisto, siano stati allevati in cattività.

Ad esempio in futuro mi piacerebbe allestire un Pico Reef con il sistema naturale, ma ho delle riserve in merito al fatto di acquistare della roccia viva, che se non mi sbaglio, viene prelevato direttamente dal mare, e sinceramente non desidero contribuire alla distruzione delle barriere coralline.
Una voltra un negoziante mi ha detto che esistono delle rocce vive "fatte in casa", cioé delle pietre artificiali sui cui sono state allevati gli organismi tipici delle pietre vive. Questa opzione non mi dispiacerebbe, ma purtroppo non ho sufficienti informazioni a riguardo.

Magari qualcuno potrebbe illuminarmi a riguardo.

Saluti.

fiore_dj 11-10-2008 20:52

Grazie a te svenjanova.
E' per persone come te che si fermano a riflettere che questo pianeta ha delle speranze ;-)
La nostra ragazzi è una passione fantastica. Ma credo non possa considerarsi tale se non fatta con un minimo di scrupolo.
Per le rocce in effetti diversi allevatori utilizzano delle rocce ''morte'' e le fanno colonizzare dai batteri rendendole ''vive''. Onestamente non so bene come sia possibile accertarsi che la loro provenianza sia tale e per questo lascio la parola ai tanti esperti più di me :-))
Complimenti ancora per aver postato questo articolo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 17:23.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 1,02578 seconds with 14 queries