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lele40 25-06-2007 22:57

INTOSSICAZIONI
 
Intossicazioni :
I pesci presenti all’interno di un acquario sono sottoposti costantemente ad una serie di sostanze che a loro possono risultare tossiche.E’ sufficiente pensare che composti inquinanti vengono sistematicamente prodotti all’interno delle vasche a causa del metabolismo animale,ammoniaca,nitriti e nitrati,e costantemente eliminati da un sistema di filtraggio biologico sufficiente.Molti composti inquinanti possono ritrovarsi all’interno dei contenitori per il trasporto dei pesci a causa di vernici che ricoprono coperchi,gli stessi materiali di arredamento possono costituire fonte tossica per i nostri ospiti.
Sottolineiamo il fatto che molti composti tossici variano la loro tossicita’ a seconda del Ph a cui si trovano esposti e molti di loro si neutralizzano a vicenda;basti pensare che l’anidride carbonica in concentrazioni pari o superiori a 70 _80 mg/l ,molto tossica neutralizzata l’ammoniaca(nh3) se presente in piccole quantita’, in quanto abbassa il Ph.
Occorre quindi che l’acquariofilo presti molta attenzione al comportamento dei pesci che solitamente di fronte a tutte le sostanze inquinanti presenta una sofferenza visibile che se lasciata andare ne puo’ provocare la morte; nei casi di inquinamento a farne le spese ,non sara’ un solo pesce ma potrebbe colpire un’intera popolazione ospitata.

Di seguito riassumero’ una serie di sostanze inquinati con relativa sintomatologia osservata:

-AMMONIACA (NH3):

I sintomi che si osservano in presenza di inquinamento di ammoniaca sono : nervosismo da parte dei pesci con salti fuori dall’acqua, inscurimenti o comunque colorazioni molto sbiadite delle livree,sfrangiamento delle pinne ed una crescita stentata.
Il primo rimedio che si deve apportare oltre ad un corposo cambio di acqua e quello di ridurre il ph ,infatti in questo caso l’ammoniaca viene convertita in Sali di ammonio ,molto meno tossici.
Ovviamente questo non puo’ e non deve essere considerato un rimedio definitivo in quanto vanno rispettate le esigenze dei pesci ed inoltre a ph bassi i Sali d’ammonio provocano una ipersecrezione dell’epidermide,respirazione accelerata e morte con branchie aperte.

-NITRITI (NO2):

Queste sostanze si accumulano nell’acquario quando il sistema filtrante (filtro biologico) non funziona perfettamente e nell’acqua sono presenti bassi livelli di ossigeno.I sintomi osservati variano a seconda delle specie allevate.
In concentrazioni superiori ai 0,01 mg/ l i nitriti sono tossici ed i loro sintomi sono individuabili su di un pesce attraverso una perdita dei colori(colorazione quasi bianca),scarsa resistenza alle malattie,apatia,crescita a stento,respirazione accelerata,nuoto scoordinato.Per quanto riguarda la scarsa resistenza alle malattie occorre precisare che questo disturbo e’ verificabile maggiormente sulle specie ,che particolarmente resistenti ,vivono per lunghi periodi in acque inquinate da nitriti.
A causa dei nitriti elevati una popolazione puo’ essere tranquillamente decimata in un brevissimo tempo se non si provvede a cambiare tempestivamente tutta o parte dell’acqua della vasca.Questa deve essere la prima cosa da farsi ma non deve essere considerata definitiva ,nel senso che alti nitriti corrisopondono ad un filtro mal avviato o in fase di avviamento e che quindi deve essere tenuto sotto controllo.Solitamente nella fase di avviamento si nota un picco di nitriti che solitamente scompare nel giro di 15 giorni introducendo giornalmente attivatori batterici,sino al raggiungimento di una flora batterica sufficiente per poter ospitare i pesci.Per quanto riguarda un filtro mal funzionante occorre scoprirne le cause.

-NITRATI (NO3) :

Solitamente questa sostanza non e’ tossica sae non in valori superiori a 100/200 mg/l.
Ill nitrato solitamente e’ una fonte di nutrimento per molte piante e’ rappresenta la chiusura del ciclo di azoto;cioe’ la trasformazione di sostanze organiche ,quali i nitriti,in sostanze di sostentamento quali i nitrati.
In concentrazioni elevate pero’ molti pesci sbiadiscono ,nervosismo apatia ,accentuato territorialismo da parte di alcune specie sono i sintomi osservati.In caso di una elevata concentrazione di queste sostanze e’ opportuno ricorrere a giornalieri cambi di acqua con aggiunta di biocondizionatori,in quanto il nitrato non viene ritrasformato dal filtro e quindi si accumula in acqua ,ed una presente piantumazione della vasca inizialmente con piante a crescita veloce.

-CLORO (CL) :
Il cloro e’ un gas che solitamente viene utilizzato per la disinfettazione delle acqua del rubinetto in quanto risulta tossico per molti protozoi e batteri.A concentrazioni di 0,1-0,2 mg/l puo’ gia’ risultare tossico per lacune tipologie ittiche mentre risultera’ tossico per tutte a concentrazioni pari a 4 mg/l.
In caso di inquinamento da cloro si potra’ osservare sui pesci una pallidita’ delle branchie,respirazione accelerata,sbiadimento dei colori ed occhi incavati.
Essendo questo gas contenuto nelle acque dei rubinetti e’ opportuno inserire nelle acque usate per il ripristino o per il riempimento delle vasche opportuni biocondizionatori atti alla neutralizzazione del cloro.
Nel casi in cui non si voglia usare questi prodotti ,rimane come soluzione alternativa far decantare l’acqua per 24 _48 ore prima di inserirla (riscaldata) nella vasca.Altra alternativa che puo’ essere adottata nei casi di ripristini dell’acqua evaporata e qulla di filtrala prima a carbone attivo.
Nel caso di una intossicazione da cloro e’ bene sostituire parte dell’acqua avendo cura di adottare le soluzioni sopra esposte prima dell’inserimento della nuova ed areare in maniera continua la vasca.

-ZINCO:


E’ tossico a partire da concentrazioni di 0,02 mg/l fino ad arrivare alla concentrazioni di 2mg/l dove si nota’ la totale mortalita’delle specie allevate.
Lo zinco si trovava molto spesso nelle acqua di rubinetto trasportate all’interno di tubi zincati.

-RAME (CU):

E’ un metallo particolarmente tossico specialmente per gli invertebrati che gia’ a concentrazioni di 0,2 mg/l ne risulta essere mortale.A 0,5 mg/l uccide anche i pesci.

-FERRO (FE):
A concentrazioni di 0,6 0,7 mg/l i sale contenuti in questo metallo si depositano sulle branchie del pesce bloccando i normali scambi gassosi e facendo morire i pesci per asfissia.

-MANGANESE (MG 2+):

I danni riportati sui poesci sono molto simili a quelli del ferro,variano le concentrazioni di tossicità che per il manganese sara’ di 0,5 mg/l. Inizialmente si osserva apatia ,respirazione accelerata,difficolta’ di equilibrio,ipersecrezione della mucosa ,perdita dei colori ,opacità ‘ degli occhi.In seguito si osserva paralisi,ma reversibile sostiutendo parte dell’acqua.


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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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