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Claudiocs 07-06-2006 20:59

Bella idea dsb o refugium,soprattutto quest'ultimo...ma non ho lo spazio per metterlo...sotto l'acquario tutto è occupato da sump e vasca di rabocco...devo risolvere diversamente.
La tecnica è berlinese classico,vasca da 500 lt,20%rocce vive ormai preistoriche,schiumatoio BK250int.,reattore di calcio korallin,hqi250x2 14000k blv,2 turbelle tunze+wavebox..varie acropore ed euphyllie giganti verdi che coi nitrati a palla stanno na favola e fanno calici in continuazione...,eliofungia,fungia,varie tridacne,caulastrea e qualcos'altro che non mi viene in mente...
Per quanto riguarda le zone di denitrificazione mi chiedi troppo...cmq fino all'anno scorso i nitrati erano bassissimi..poi pian piano sono saliti nonostante i cambi frequenti e senza aver modificato nulla nella vasca...sono proliferati i cianobatteri e le rocce si sono degradate giorno dopo giorno,parecchie hanno un velo di alghe patinose tale che passandoci con un oggetto a punta ci puoi scrivere...le alghe calcaree sia sulle rocce che sulle pareti dell'acquario sono soffocate dalla patina viola scuro..
Altri valori:calcio 480,magnesio circa 1400,fosfati quasi zero...i pesci stanno bene così come gli lps,gli sps sono più che scuri e ogni tanto qualcuno va in crisi...
C'è poco da fare,sono i nitrati alti da troppop tempo(sett./ottb.),conseguente crescita di alghe indesiderate e ulteriore peggioramento dell'efficacia batterica...praticamente un circolo vizioso..
Per quanto riguarda l'inserimento/cambio di una roccetta ogni tanto:se è fatto dai primissimi anni secondo me è utilissimo perchè previene questa situazione(Come consigliato da Fenner),certo a old tank syndrome in atto è normale che nuovi ceppi avranno la peggio...l'unico modo è sostituire almeno il 50%delle rocce tenendo magari quelle meglio ridotte e mantenendo un giusto equilibrio tra rocce piatte e rocce grosse e frastagliate(sempre per il discorso aerobico/anaeobico).
PS:avrei da ridire sul fatto che zeovit sia proprio una porcheria........dipende dall'esperienza che si è avuta col metodo,alcuni sono felici altri meno...se usata con intelligenza insieme a una buona visione dell'andamento giornaliero dell'acquario credo sia una delle tecniche migliori...cmq ritorniamo sulla old tank syndrome

zefiro 07-06-2006 21:53

http://www.advancedaquarist.com/2006...ank%20syndrome

questo l'articolo di adavance aquaristic di maggio..

aster73 07-06-2006 23:34

claudio mazzei, molto interessante la tua esperienza.
Premetto che alla sindrome ci credo e molto probabilmente io sono già stato contagiato, e fra poco anche la mia vasca :-D :-D

Il degrado delle colonie batteriche e di conseguenza del loro lavoro sembra sia assodato, e concordo, ma rimango dubbioso sul fatto che aumentano in maniera considerevole i nutrienti, i cosidetti nitrati e fosfati.

Certo che non si può negare l'evidenza, ma non penso sia questo il problema principale, penso sia anch'esso una conseguenza.

Se è vero che le rocce rappresentano il cuore dell'impianto di filtraggio dell'acqua, un rinnovamento , visto come una rigenerazione, può essere un rimedio efficace.
Allora se è un rimedio efficace , perchè apporta nuova popolazione batterica, allora anche l'inoculazione di popolazioni batteriche nuove , senza le rocce potrebbe avere la stessa efficacia, o no??

Allora anche inserire un sistema di filtraggio nuovo come la zeolite con i suoi batteri nuovi può essere efficace.

Bisogna fare delle esperienze, anche perchè finora non ho visto molte vasche in piena salute dopo un certo numero di anni.

Secondo me anche la composizione chimica dell'acqua gioca un ruolo fondamentale.
Con i nuovi sali oggi in commercio abbiamo poca esperienza e non sappiamo cosa si accumula nel corso degli anni con i vari cambi che facciamo senza contare anche che con tutti i prodotti che immettiamo, integratori e cibi vari, possiamo anche introdurre forme di composti chimicamente non stabili e non neutralizzabili.
Può essere che anche il decantato cambio periodico dell'acqua abbia come effetto un peggioramento delle condizioni che portano alla OTS.

Interessante, bisogna continuare.
Se qualcuno con vasche funzionanti da più di 5/6 anni senza interruzione alcuna , può apportare nuove informazioni, sarebbe molto gradito.

Ciao

dodarocs 08-06-2006 00:10

La vasca la conosco, ad aggiungere batteri ha gia' provato (biodiget con bioptum) ormai sono passati piu' di 2 mesi e non è cambiato niente, anche se pensavo che con questi riusciva a migliorare qualcosa.
Ora Claudio vuole provare con lo Zeovit, spero che risolva qualcosa, ma non credo che i batteri Zeovit siano efficaci ed i batteri Prodobio non servono a niente.
A questo punto secondo me è l'unica cosa da fare è cambiare almeno meta' delle rocce vive.

***dani*** 08-06-2006 09:23

per quel che vale la mia vasca ha quasi 5 anni...
nutrienti a 0,00... ma pH sempre e costantemente basso... spesso e volentieri fra 7,7 ed 8,0.

Per ora tutto in salute... e mi tocco... per un po'... anche se fra un paio d'anni dovrei rifare la vasca più che raddoppiando il litraggio e quindi reimmettendo dentro tante rocce vive...

quindi la discussione mi interessa particolarmente

zefiro 08-06-2006 10:46

Mi sa però che non ci si dovrebbe concentrare con la propria attenzione solo sulle popolazioni batteriche..
l'articolo pone l'accento su alcuni punti in particolare: negligenza nella manutenzione ed ovviamente a questo si può facilmente rimediare dato che dipende dall'acquariofilo e dalle sue capacità di gestione,
poi parla dei livelli di oligoelementi, quelli ai più sconosciuti..e non parliamo semplicemente di Mg e Stronzio..è possibile che esista un limite alla popolazione massima della vasca oltre il quale non è pensabile andare pena poi l' instaurarsi di altri problemi: quali appunto eccessiva diminuizione di oligoelementi rapidamente consumati dagli animali in crescita correlata anche ad un insufficiente apporto degli stessi con i cambi; eccesso di competizioni interspecie che stressano gli animali e ne inibiscono la crescita..innescando dei meccanismi deleteri a catena non meglio ancora specificati che porterebbero alla sindrome manifesta..
C'è poi anche la diminuizione della biodiversità(penso essere uno delle maggiori cause etiologiche dello scatenamento della sindrome)..sempre legata al sistema chiuso..biodiversità che naturalmente nel tempo diminuirà perchè per il fatto che si tratta di un sistema chiuso e non dell'oceano le condizioni ambientali (di nicchia quasi) della vasca porteranno determinate specie a svilupparsi (perchè trovano condizioni ottimali) a danno di altre che scompaiono e non vengono rimpiazzate..parliamo di microfauna, filtratori, organismi planctnonici etc etc..
da prendere in considerazione inoltre l'accumularsi di sostanze tossiche che possono accumularsi nel corso degli anni provenienti da svariate fonti..integratori commerciali e mani nostre poco pulite nella maggior parte dei casi..e che con i cambi non vengono sufficientemente diluite..
l'argomento è assai complicato e articolato, proprio per questo si parla di sindrome, e bisognerebbe partire da tutti i sintomi e i segni per risalire alle cause multifattoriali che concorrono a renderla manifesta e quindi ad una soluzione, se una ne esiste..magari possono essere anche soluzioni preventive da effettuare nel corso degli anni di gestione della vasca e soluzioni tampone per ovviare a manifesta old tank syndrome..
naturalmente al momento si dispone però di pochi dati a riguardo poche vasche colpite dalla sindrome da studiare..
occorrerebbe oltre alle vasche "sintomatiche" anche preparare un piano di studio..ma la cosa diventa complicata assai..

Claudiocs 08-06-2006 11:39

Concordo Zefiro..J.Sprung parla di diverse cause che possono manifestarsi contemporaneamente o singolarmente,anche se la più probabile si ritiene che sia relativa alla popolazione batterica delle rocce.Si è vero che quando ci sono in vasca coralli che hanno raggiunto dimensioni rilevanti possono portare all'inibizione della crescita o al degrado delle altre specie,ma questo non potrebbe però essere il motivo di alti valori di nitrati o di un ph troppo basso...
Per quanto riguarda la cattiva manutenzione,anche questa è normale che accelleri il processo perchè certo non aiuta il lavoro delle rocce ma con tutta l'attenzione del mondo sarebbe impossibile eliminare i cumuli di detriti accumulatisi negli anni dietro e sotto le rocce e nelle zone irragiungibili dell'acquario...bisognerebbe levarle e pulire il fondo,dopo tutti sti anni mi immagino cosa si ci potrebbe trovare...In conclusione credo che prima o poi,chi dopo 5 chi dopo 10 o 15 anni si troverà a dover affrontare questo pèroblema,a meno di una costante sostituzione delle rocce,immissione di nuove specie di coralli e conseguente taleamento di quelli presenti oltre che di una manutenzione perfetta...Cmq secondo me,come suppone anche aster, l'inserimento della zeolite dovrebbe aiutare(infatti i relativi batteri si insedierebbero oltre che nelle rocce nella zeolite stessa,a differenza di quelli biodigest,evitando così di essere sopraffatti dai ceppi dominanti.....)e cmq l'ho messa da tre giorni a fra un paio di mesi vi farò sapere...
Saluti a Dodaro da Roma......

ik2vov 08-06-2006 12:58

Ciao claudio mazzei, se ti puo' interessare io ho inserito la Zeolite ed il metodo Zeovit nella mia vasca "vecchia", all'epoca aveva circa 10 anni.... o meglio, le rocce avevano circa 10 anni, in quei 10 anni avevo stravolto la vasca diverse volte prima c'erano coralli LPS e molli poi principalmente LPS e qualche SPS per poi passare unicamente ad SPS, ha subito due traslochi, ma bene o male l'acqua, le rocce, la sabbia e tutto il resto era sempre lo stesso.

L'inizio del metodo Zeovit nel mio caso a lungo andare e' stato un disastro, non ho perso la vasca ma ho perso diverse colonie, avevo Po4 sistematicamente alti e stranissimamente dopo tanti anni ho rivisto la comparsa di No3.... valori nemmeno bassi..... nonostante i cambi in quantita' anche del 50% i valori scendevano per ritornare elevati nell'arco di una settimana....

Onestamente non te lo consiglio, se hai qualche domanda piu' specifica, ben volentieri.

Ciao

Claudiocs 08-06-2006 13:23

Ik2vov,grazie della testimonianza...io avevo zeovit fino ad agosto(da 3 anni) e andava tutto bene ma,non notando grossi miglioramenti nei colori dei duri ,ho provato a levarla....
Forse è successo che le rocce e i batteri zeobak si dividevano il compito e una volta lasciate da sole le rocce non ce l'hanno fatta o comunque non sono riuscite a mantenere quell'equilibrio bilogico che s'era creato...
Ma se fosse successo questo,in un anno senza zeovit e con cambi frequenti e sostanziosi la situazione sarebbe dovuta migliorare,invece niente...
Usare zeovit come filtro bilogico aggiuntivo piuttoso che come pittore di coralli(quindi senza l'uso delle varie boccette,solo bak food e start)è una buona idea e può aiutare nella prevenzione ma anche nel rimediare alla old tank syndrome,poi a condizioni dell'acquario ripristinate,piano piano e monitorando valori animali e situazione alghe tutti i giorni,si può seguire il metodo anche per migliorare i colori dei coralli,vedendo i piccoli cambiamenti del sistema a ogni aggiunta di un nuovo elemento e quindi valutando le reazioni della vasca per interrompere o cambiare i dosaggi

Benny 08-06-2006 14:05

secondo me è stato lo zeovit che durante il suo uso ha soppiantato le vecchie colonie..poi una volta dismesso sei rimasto a piedi..

nel senso che mancavano le vecchie colonie e le nuove sono schiantate ....

hai avuto leggeri picchi di ammonio ( prima non venivano perchè la zeolite l'assorbiva ) e questo ti ha sterminato la biomassa...

credo.........

continuo a suggerirti batteri e refugium con DSB

sul serio


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