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-   -   la mia esperienza nell'allevamento del fitoplancton (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=444712)

arthas91 24-01-2014 20:20

la mia esperienza nell'allevamento del fitoplancton
 
ciao a tutti

Qualche mese fa su consiglio di un amico acquariofilo ho acquistato in negozio una bottiglietta di phytoplancton da 500 ml (costatami 25 euro) e dosandolo in vasca ho notato da subito uno spolipamento maggiore sopratutto di molli e lps, entusiasta del risultato ho continuato a somministrare regolarmente phytoplancton solitamente la sera,e di qui ad un mesetto notai uno spolipamento maggiore anche degli sps nonchè un aumento di gammarus,copepodi e tutti quegli organismi spontanei che troviamo nelle rocce vive.
Dato il costo eccessivamente oneroso decisi di allevarlo in casa, il primo ceppo che ho allevato è stata la nannocloropsis oculata con risultatti spettacolari, da un mesetto circa sto allevando anche il genere chlorella e isocrysis con altrettante soddisfazioni.
Allevare il phytoplancton è tutt'altro che complicato, ma per mia esperienza richiede tempo, e sopratutto PAZIENZA.

Quello che ci occorre per allevare il phytoplancton è un contenitore, un ossigenatore (o un agitatore magnetico), una fonte luminosa e del fertilizzante (a basso contenuto di fosforo e rame) io ne ho utilizzato diversi, ma mi rovo benissimo con il M.A.G. Guillard.
Per il contenitore si può utilizzare anche una bottiglia di plastica l’importante è che sia trasparente tuttavia io per esperienza mia preferisco l'utilizzo di un reattore apposito, con il fondo concavo, con un tubicino dell’ossigenatore nel punto più basso per evitare che il fitoplancton vada a sedimentare sul fondo del reattore, o a fondo piatto con agitatore magnertico.
Come ossigenatore basta un piccolo aeratore senza porosa di potenza sufficiente a far ribollire l’acqua all’interno del reattore.
Altro fattore importante è la luce, naturalmente maggiore sarà maggiori saranno i risultati, io utilizzo una vecchia plafoniera t5, ma si possono utilizzare benissimo t8 o led a seconda.
Altro elemento cruciale, LA PULIZIA....se vogliamo evitare che il phytoplancton collassi è importantissimo sterilizzare bene tutta l’attrezzatura prima e dopo l'utilizzo mi raccomando.
come leggerete sulle varie guide circa la salinità del phyto vi sono molte scuole di pensiero, io personalmente preferisco mantenere la salinità al 35 per mille (quindi uguale a quella della vasca) così da evitare shock quando lo somministriamo
A temperatura bassa la coltura matura molto lentamente, mentre se si superano i 25-30°C a seconda della specie coltivata, aumentano i rischi di collasso tuttavia la temperatura ottimale è di 25 a mio modesto parere

Una volta che la coltura è matura, quindi assume una colorazione verde intenso è possibile allungarla con dell'acqua nuova (da evitere l'acqua di rubinetto) miscelandola con il sale portandolo alla stessa salinità della coltura ed aggiungere il fertilizzante, la coltura può essere al massimo raddoppiata, da evitaere anche l'acqua dell'acquario o prelevata dal mare che potrebbero inquinare la coltura e portarla al collasso.
quindi consiglio di utilizzare acqua d'osmosi e un sale di buona qualità (io utilizzo il reef crystal)



quando è verde in questo modo la coltura è pronta.


http://s27.postimg.cc/6kw1o0wbz/Sche...a_19_12_35.jpg



attenzione quando la somministrate in vasca, spegnete lo skimmer per qualche ora, per evitare che il phytoplancton venga schiumato,a tenete conto del fatto che il phyto assorbe in parte nitrati e fosfati..quindi all'inizio andateci piano, poi quando avrete stabilito la giusta dose andate tranquilli

Io produco una quantità abbastanza modesta di phytoplancton al mese, Nannochloropsis, chlorella e isocrysis e li somministro ogni sera 500 ml a luci spente e spengo lo skimmer tutta la notte
Ora che lo utilizzo non penso che potrei farne più a meno, la vasca reagisce bene, ed è più viva, i coralli stanno in formissima, e gli inquinanti non sono rilevabili nonostante alimenti molto sia pesci che coralli.
che dire ragazzi spero che questa mia esperienza possa essere di aiuto a coloro che si cimentano in questa nuova avventura #70#70#70

Emiliano98 26-01-2014 21:46

Interessantissimo, articolo ben fatto #25
Dici che richiede tempo, ma richiede manutenzione giornaliera?

cri#610 26-01-2014 22:48

Ciao @arthas91 la mia prima coltura e' partita una settimana fa....quanto ci mette a maturare piu o meno?

arthas91 27-01-2014 00:00

ciao ragazzi :)
la manutenzione e’ minima,basta collegare le luci ad un timer,e l’areatore va tenuto 24 ore su 24,
circa la maturazione non vi e’un tempo prestabilito,nel senso che ci sono molteplici fattori in gioco,ad esempio le ore di luce,il fertilizzante utilizzato,la temperatura della coltura (piu bassa e’ piu tempo impiega a maturare).in media comunque i tempi di matur
azione vanno dai 10 ai 15/20 giorno,ve ne accorgerete dal colore della coltura


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Panta rhei 16-03-2014 16:44

Quante ore dai di luce?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:10.

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