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-   -   Il senso dei "biotopi" (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=88300)

Nebulus 02-06-2007 18:09

Il senso dei "biotopi"
 
Riporto un mio recentissimo intervento fatto in "Mostra & Dimostra" -11 in risposta ad un utente che parlava della necessità di rispettare "le rigide regole dei biotipi"... credo se ne possa ricavare uno spunto di discussione, certamente più attinente a questa sezione. Chiedo scusa ai mod per il crossposting.

Quote:

Apro una piccola parentesi.

Le rigide regole che tu citi sono, nella maggioranza dei casi, totalmente inutili; questo perché ogni biotopo ha delle caratteristiche uniche e diversissime, che non solo noi non conosciamo, ma ci illudiamo di conoscere e di voler replicare.

Mi spiego; tu sapresti ricreare un biotopo "italiano"? Io no, perché semplicemente non esiste. Qui in Piemonte dove vivo, un conto sono i ruscelli di montagna, un conto il delta del Po... è ben diverso! Un biotopo "ruscello alpino delle alti Valli di Lanzo", quello sì saprei ricrearlo, perché è un biotopo che... esiste!

E ci ostiniamo a parlare di "biotopo amazzonico", "biotopo asiatico"... hai presente quanto sono grandi l'Asia e l'Amazzonia? Possibile che tutti i ruscelli del leviatano Asia abbiano gli stessi c***o di quattro pescetti che conoscono tutti? Io credo di no...

Quindi sì, è possibile fare una vasca di, diciamo, "sapore asiatico", ma non certo un vero "biotopo asiatico"... se non è possibile fare una vasca "italiana", figuriamoci una "europea"!!! :-)

Gw@ihir 03-06-2007 03:00

Direi che questa persona che ha scritto questo intervento sicuramente è molto lucida e inteligente...pero come lui stesso dice secondo me kn un biotopo si cerca di ricreare quanto piu fedelmente possibile in base alle conoscenze a noi a disposizione il miglior habitat per alcuni tipi di pesci.

NPS Messina 03-06-2007 03:17

Il vero biotopo in realtà non si può riprodurre.
Si può creare una vasca con pesci piante e valori giusti ma si tratterà sempre di roba artefatta.
Per creare un vero biotopo si dovrebbe andare sul posto recintare un pezzo delle dimensioni della nostra vasca e asportarne il contenuto.
Comunque bella discussione Nebulus, speriamo che esca fuori un bel dibattito, a me personalmente queste discussioni piacciono un sacco.
;-)

Federico Sibona 03-06-2007 07:15

Nebulus, quoto in pieno, anzi dovessi dire il tuo post mi suona estremamente familiare, ricorda da vicino le discussioni che ho sostenuto su questo forum sostenendo che o il biotopo è rigoroso o non esiste. Comunque che tu abbia o no preso spunto da qualche mio intervento, la pensiamo esattamente nello stesso modo e ti assicuro che siamo in ottima compagnia.

NPS Messina, se ci si vuole spingere ancora più in la', al limite, sarebbe da prendere anche in considerazione la dimensione tempo, nel senso che il biotopo sovente può variare a seconda della stagione.

TwinRay 03-06-2007 10:30

Sono d'accordo anche io che rifare un biotopo in pochi litri d'acqua non è possibile, ma credo anche che ci si può avvicinare molto, leggendo, documentandosi sulle caratteristiche del luogo interessato (da intendersi di una precisa zona, fiume), la fauna, la flora ecc...
Io ho cercato sempre di rispettare un certo "senso" dell'allestimento, non riesco ad accettare vasche, si molto belle, ma puramente estetiche, dove si vede piante proveniente da tutte le parti del mondo, messe insieme giusto per fare una scelta cromatica.

Federico Sibona 03-06-2007 10:49

E per rincarare la dose, ritengo anche che in tanti ambienti acquatici quelle alghe, che noi combattiamo come la peste, facciano parte del biotopo.

Iksyos 03-06-2007 11:19

Quote:

Originariamente inviata da Federico Sibona
E per rincarare la dose, ritengo anche che in tanti ambienti acquatici quelle alghe, che noi combattiamo come la peste, facciano parte del biotopo.

quoto e aggiungo che inoltre molte piante che inseriamo in quei biotopi nascono emerse

Nebulus 03-06-2007 12:34

Grazie a tutti, non credevo interessasse tanto, mi rende felice :-) .

Federico, non ho avuto il piacere di leggere tue discussioni al riguardo, ma sapere che già tu ne hai tenute mi rende molto orgoglioso ;-) ; Gw@ihir, mi sa che ti sbagli, l'intervento in questione l'ho scritto io :-D, comunque mi hai fatto diventare tutto rosso #12 -11 ).

Mah, l'argomento mi è venuto in mente leggendo l'articolo sulla vasca dell'appassionato in questione (quella in "Mostra e descrivi"), ma ho avuto modo di toccare con mano recentemente; ho infatti allestito da circa una settimana una vasca da dedicare agli Endler (Poecilia wingei.... poi dovremmo magari cominciare a chiamarli col loro nome) e mi avrebbe fatto piacere realizzarla in modo che fosse in ogni dettaglio simile alla Laguna de Los Patos.

Qui giungiamo al punto sollevato da NPS Messina: è possibile riprodurre un biotopo in toto? Credo sia un punto che vada afrontato con calma e per gradi. Non credo sia possibile che, pur con valori, piante e persino arredi esattamente identici alla natura, i pesci si sentano, per così dire, "a casa"; ci sarà probabilmente sempre un "non so che" di artificiale negli acquari, anche a voler prescindere dalle cinque pareti in vetro che lo delimitano.

Ad esempio, il fondo; vedo spesso tantissime persone che si preoccupano di chiedere quali piante siano adatte ad un tale "biotopo" (le virgolette secondo me sono d'obbligo in casi come questi) o a un talatro, magari arrivando a cercare le sottospecie più improbabili, e quasi mai (anzi, mai) uno che si chieda "ma di che colore sarà il fondo laggiù? Ci sarà una ghiaia o, più probabilmente, una terra? E sarà a grana grossa o molto compatta?" . Ovviamente può sembrare, e forse lo è, un eccesso di zelo, ma una volta che uno entra nell'ottica di fare davvero "copia/incolla" di un pezzo di ambiente acquatico, un punto come questo assume un'importanza assolutamente non trascurabile.

Altro punto, gli arredi: Corydoras scelti col bilancino, altum fatti arrivare direttamente dal Rio Ucayali e poi.... alè, vai coi legni di mangrovia!! Anche lì, secondo me, volendo esagerare, occorre curare l'aspetto globale della vasca, non solo la parte vivente (mi veniva da scrivere "biota" :-) ).

Tutto ciò potrà sembrare esagerato, ripeto, ma rifletteteci un attimo: gli amanti degli acquari di piante "spinti" non sono forse altrettanto e più maniacali nella scelta della varietà, della fertilizzazione del fondo e della colonna? Eppure nessuno li considera dei pazzi esagerati. Beh, nessun appassionato, almeno :-)) . Eppure gli amanti delle piante sono molto ben supportati dall'industria specializzata.

Questo ci conduce al primo limite che l'acquario biotopo in senso stretto incontra e secondo me incontrerà ancora almeno nel prossimo futuro: la mancanza di supporto. Trovo giustissimo l'intervento di Federico Sibona sulle alghe e sui cicli temporali: occorre avere un approccio il più olistico possibile, prendere in considerazione il maggior numero di fattori dentro e fuori dall'acqua, la siccità e le piogge. Nei vostri acquari c'è mai acqua torbida? Beh, i pesci in natura la vedono, e come.

Ma nel momento in cui un appassionato decide di incamminarsi lungo questa strada, trova una barriera difficile da superare: l'industria specializzata non lo aiuta. Questa produce infatti miriadi di accessori per vasche "spinte" in un altro senso: lampade che fanno invidia al faro di Genova, concimi iperprofessionali che se per sbaglio ne fai cadere una goccia in giardino il giorno dopo c'hai una sequoia ma nulla, a parte alcuni computer peraltro molto costosi, che aiuti l'appassionato nella ricerca della "natura" vera.

TwinRay pone poi un altro punto di riflessione molto interessante: cercare le informazioni per allestire una vasca senza dover andare di persona nei luoghi scelti.
Bene, io gli dò ragione e sarebbe una cosa davvero meravigliosa; tuttavia, come dicevo di recente, ho appena allestito una vasca destinata agli Endler (che appena sarà presentabile posterò qui) che avrei voluto cercare di rendere il più simile possibile al loro habitat; bene, quando ho voluto impiegare la la potenza di Internet per cercare informazioni su, non dico tanto, ma almeno sulle piante che crescono nella Laguna de Los Patos, l'immane rete globale mi ha saputo dire... niente. Niente, eccetto che vi crescono dei giunchi e che è parecchio inquinata. Stavo pensando di allestirla con tre canne e due sacchi di monnezza, ma mia madre mi avrebbe fatto notare che in salotto avrebbe stonato. Questo dico.. le informazioni vanno bene, ma cerchiamo anche di divulgare un tipo diverso di informazioni che vadano oltre "la Caridina vive nei ruscelli montani asiatici"... ma che cavolo vogliono dire info come questa?

Avrei ancora molto da dire, ma per ora ve lo risparmio e anzi se siete giunti fin qui vi ringrazio con le lacrime agli occhi; credo in definitiva che la strada del vero acquario biotopo sia lunga, difficile e richieda una grande e costante dose di informazione e improvvisazione, ma che alla fine possa condurre a risultati di enorme soddisfazione e di inaspettata estetica.

TuKo 03-06-2007 13:26

Secondo me dire che riprodurre alla lettera un qualsiasi biotopo è impossibile,è come aver scoperto l'acqua calda,per le ragioni che sono state gia scritte.
Personalmente quando definisco la mia vasca un sud-americano,mi riferisco ai soli pesci.L'allestimento,e la conduzione, sono mirate al loro benessere,le piante hanno il loro ruolo,ma fondamentalmente al pinnuto poco gli interessa se in vasca c'è una pianta africa o asiatiaca,invece di una sud-americana,questo concetto ovviamente è nettamente differente dall'abbinare i pesci con provenienza geografica(continenti) diversa,politica che faccio molta difficoltà a digerire, ma che ahimè vedo in molte vasche.
Attualmente mi sto interessando ad una conduzione della vasca che rispetti determinati canoni come la variazione di temp. tra giorno e notte,stagione delle pioggie(con tutto quello che comporta),piena e periodo di secca.Sarà sicuramente più piacevole ed interessante una cosa del genere,che rispettare il biotopo.

Nebulus 03-06-2007 13:34

Questo è un interessante punto di vista; nota solo che lo fai non per i pesci, in realtà, ma per te.
Sulla politica dei pesci di zone molto differenti in realtà sono d'accordo, ma secondo te ha più senso abbinare una specie asiatica e una africana di acque stagnanti o due specie asiatiche di cui una dei torrenti montani e una delle pozze?

Guarda che c'è chi ha dei Colisa e dei Garra e dice che ha una vasca asiatica, eh...


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