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Tommaso66 25-09-2006 17:17

L'Antartide e il misterioso Krill
 
La quasi totalità della vita animale antartica è legata al mare, a quelli che si possono definire "i pascoli" dell'Antartide. Questa zona, che occupa una superficie di 19 milioni di km2, è considerata una delle aree più produttive degli oceani, soprattutto, e per certi aspetti sorprendentemente, in prossimità del ghiacciaio. Ma anche questa stranezza non è più un mistero. Infatti, si è scoperto che al momento della fusione dei ghiacciai l'Oceano Antartico è localmente arricchito da masse d'acqua a bassa salinità, che mutano le condizioni idrologiche della colonna d'acqua soprattutto in vicinanza della superficie, rendendole particolarmente stabili. In queste condizioni il plancton vegetale può accrescersi rapidamente, fruttando l'abbondanza di nutrienti rimasti inutilizzati durante il periodo invernale e le condizioni ottimali di illuminazione. Sono soltanto poche decine 30-40 i giorni favorevoli, ma in questa breve estate antartica la vita esplode, tanto che quando viene prodotto corrisponde alla quasi totalità della produzione annuale di sostanza organica. Il graduale scioglimento dei ghiacciai che procede da nord verso sud è così accompagnato da fioriture di alghe planctoniche unicellulari, soprattutto diatomee, la cui rapida moltiplicazione determina la formazione nell'oceano di vere e proprie oasi di vita sempre più vaste, dove si arrivano a contare fino a 200 milioni di cellule per litro. Qui si concentrano tutti gli organismi alla base delle catene alimentari ai quali si unisce una componente unica nel mondo marino.
Il misterioso Krill


Sotto questo termine si nasconde un gruppo di crostacei tra i più famosi e più importanti del nostro pianeta: gli Eufasiacei, gamberetti planctonici di cospicue dimensioni (fino a 8 cm di lunghezza) che in Antartide sono rappresentati dalla specie Euphasia superba, molto frequente nella zona di divergenza antartica, ma che si rinviene già a 50° di latitudine sud. Sfruttando in parte anche dall'uomo in base alle direttive emanate dal CCAMLR (Convention for the Conservation of the Antarctic Marine Living Resources), l'organizzazione per la conservazione delle risorse marine, il Krill antartico è stato paragonato più a un pesce che a un crostaceo. Infatti, esso si raggruppa generalmente in sciami che possono raggiungere densità incredibili, fino a molte tonnellate per metro cubo, ed estendersi per oltre 100 chilometri cubi, tanto che alcune navi di ricerca sono state circondate per ore e ore da questi gamberetti nel corso dei loro spostamenti da un punto all'altro dell'oceano. Si tratta di migrazioni favorite dalle correnti che forse non hanno uguali nel mondo. Organismo erbivoro per eccellenza, l'Euphasia superba si riproduce tra gennaio e febbraio, i mesi che nell'emisfero australe corrispondono alla tarda primavera e all'estate. Ogni femmina depone molte migliaia di uova che iniziano a precipitare verso il basso per centinaia di metri mentre si sviluppano fino a quando non schiudono liberando il nauplio, una forma larvale che costituisce il primo stadio del complesso ciclo di sviluppo della specie. A questo punto le larve risalgono verso la superficie passando dallo stadio di metanauplii a quello di calytopsis, a cui seguono altri tre stadi fino a quello denominato furcilia, lungo circa 7 mm. A due anni di età gli animali, lunghi circa 3-5 cm, sono completamente maturi e pronti alla riproduzione. Con lo scioglimento estive della banchisa il Krill tenderà a formare densi sciami variamente distribuiti tra i 20 e 60 m di profondità per difendersi dai predatori e ottimizzare la ricerca del cibo. Questo è rappresentato essenzialmente da fitoplancton, anche se la specie per mezzo delle sue sottili appendici filtranti è in grado di raccogliere una grande varietà di particelle commestibili costituite da uova, larve, detriti, zooplancton e perfino individui morti o vivi delle stesso Krill. (I gamberetti del krill sono l'elemento essenziale per tutta la fauna antartica, dai pesci alle gigantesche balenottere azzurre).

gioacchino72 19-10-2007 13:28

#25 Bravo molto chiaro preciso e conciso, esposto proprio come un professore di biologia marina Complimenti vivi.

Alessandro Falco 06-03-2008 22:30

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#13


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