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SamuaL 27-01-2011 01:00

Manuale d'uso e produzione di cibo vivo - Introduzione
 
1. INTRODUZIONE

Patrick Lavens and Patrick Sorgeloos
Laboratory of Aquaculture & Artemia Reference Center
University of Gent, Belgium

Mentre negli anni ’70 la produzione di pesci e gamberi allevati in serra si basava quasi esclusivamente sulla cattura di avannotti selvatici e di conseguenza, stoccati e fatti crescere in laghetti, vasche e gabbie, il completo addomesticamento di svariate specie marine e d’acquacoltura salmastra, è stato ottenuto solamente negli ultimi venti anni. Tuttavia, da allora la produzione controllata di larve in cattività, o in altre parole la produzione di avannotti in serra, è diventata un’operazione di routine per la maggior parte dei pesci e molluschi allevati; miliardi di larve di pesci e molluschi sono oggigiorno prodotte all’interno di serre in tutto il Mondo.

La coltura di larve è solitamente eseguita sotto condizioni controllate in vivaio e richiedono specifiche tecniche di coltura che sono differenti dalle procedure convenzionali di allevamento, specialmente nel rispetto della zootecnia, strategie di alimentazione e controllo microbico. La necessità di queste cure particolari nasce dal fatto che lo sviluppo delle larve è così effettivamente piccolo, estremamente fragile e di solito non fisiologicamente sviluppato appieno. Ad esempio, la loro piccola taglia (bocche minuscole), lo sviluppo incompleto dei loro organi percettivi (occhi, chemorecettori) ed apparato digestivo, sono fattori limitanti per la selezione del cibo durante il loro svezzamento. Inoltre, per specie come i gamberi, oltre ai problemi dello sviluppo larvale bisogna affrontare le diverse metamorfosi larvali, assecondando il cambiamento da erbivori filtratori a predatori carnivori. E’ chiaro dunque che l’alimentazione, e soprattutto il sensibile svezzamento delle larve, è il principale ostacolo alla piena commercializzazione di molti pesci e molluschi d’allevamento. E questo è illustrato nei seguenti esempi:

- Dimensioni della bocca delle larve durante lo svezzamento

La dimensione della bocca al momento dello svezzamento restringe meccanicamente la scelta di cibo che può essere ingerito. Generalmente, la dimensione della bocca è correlata alle dimensioni del corpo, che a loro volta dipendono dal diametro dell’uovo e al periodo di nutrimento endogeno (sacco vitellino). Ad esempio le uova di salmone atlantico sono quattro volte più grandi di quelle dell’orata, e di conseguenza la schiusa produce grandi larve di salmone con grandi riserve nel sacco vitellino (contengono riserve di nutrimento endogeno sufficienti allo sviluppo delle prime tre settimane), mentre le larve di orata a causa della scarse riserve del loro sacco vitellino, possono nutrirsi endogenicamente per soli tre giorni. Ad esempio avannotti di salmone possono ingerire particelle di cibo di 1 mm, mentre le larve di orata solo di 0,1 mm.

Tabella 1.1. Dimenione delle uova e lunghezza delle larve in allevamento di diverse specie di pesci
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Figure 1.1. Larva di salmone atlantico con sacco vitellino


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Figure 1.2 Larva di orata con sacco vitellino

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Figure 1.3. Salmone atlantico e orata allo svezzamento

- Tratto digerente funzionale

Lo stato di sviluppo del sistema digerente di una larva al momento dello svezzamento, detta la possibilità o no di digerire il cibo ingerito. Ad esempio, l’avannotto di un salmone ha già ben sviluppato il tratto digerente con sistemi enzimatici funzionanti che gli permette la digestione del cibo. Al contrario, le larve di orata (come molte altre larve di pesce) non hanno uno stomaco funzionale, ma solo un breve tratto digerente con un sistema enzimatico poco efficiente. Pertanto queste larve dipendono da una risorsa di cibo che: 1) sia almeno parzialmente e facilmente digeribile (il cibo deve contenere grandi quantità di aminoacidi liberi e oligopeptidi, invece di molecole di proteine complesse difficilmente digeribili), 2) contenga un sistema enzimatico che permetta l’autolisi (autodistruzione delle particelle di cibo) e 3) fornisca in abbondanza tutti i nutrienti essenziali necessari al predatore larvale.

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Figure 1.4. Sviluppo ontogenetico del tratto digestivo di un pesce ciprinicole (carpa comune)

In ogni caso, i mangimi artificiali generalmente non soddisfano tutte queste esigenze e provocano una scarsa crescita e percentuale di sopravvissuti. D’altra parte il cibo vivo sembra rispondere positivamente a tutti i criteri necessari a queste piccole larve. Tuttavia il cibo, per essere ingerito dalla larva, deve essere individuato autonomamente, quindi il grado di sviluppo degli organi di senso come i recettori ottici (occhi), i chemorecettori (organi olfattivi, papille gustative) e meccanorecettori (linea laterale) è cruciale. Ad esempio, gli occhi di una larva di pesce solitamente contengono nella retina soltanto coni, provocando una scarsa visibilità; mentre gli occhi di un giovane pesce contengono anche i bastoni con maggiori pigmenti visivi. Gli organismi che costituiscono il cibo vivo creano un miglior contrasto rispetto ai mangimi artificiali e solitamente creano con il loro continuo movimento un effetto scatenante. Allo stesso momento, il nuoto continuo del cibo vivo, assicura una buona distribuzione di cibo all’interno della colonna d’acqua, facilitando quindi frequenti incontri con le larve in via di sviluppo, che in molti casi hanno una scarsa mobilità.

Lo scopo di questo manuale è di descrivere le varie tecniche impiegate per la produzione e l’utilizzo del cibo vivo applicate alla larvicoltura. La dieta naturale della maggior parte dei pesci e molluschi allevati consiste in una grande varietà di fitoplancton (diatomee, flagellati, etc.) e zooplancton (copepodi, rotiferi, ciliati), che si possono trovare in abbondanza nel plancton in natura. Questa abbondanza e diversità di organismi di differenti dimensioni e composizioni nutrizionali provvedono a una grandissima possibilità di soddisfare tutti i fabbisogni delle larve predatrici. Anche se l’approvvigionamento e/o la produzione di plancton naturale usato come nutrimento nelle serre commerciali può sembrare l’opzione più ovvia, in pratica l’uso di plancton naturale comporta molti vincoli che saranno esposti in dettaglio nel capitolo 5. Per la larvicoltura industriale di pesci e molluschi deve essere selezionata prontamente e in quantità consistenti una dieta di cibo vivo pratica e funzionale.

La scelta di una dieta adatta e nutriente deve essere basata su un certo numero di criteri. Molti di questo sono stati discussi precedentemente ad eccezione del criterio “purezza”. Non solo considerando le impurità causate da particelle estranee, ma anche la condizione igienica della dieta.
La contaminazione batterica del cibo vivo non è necessariamente nociva ma può avere un impatto deleterio sulla popolazione microbica del materiale di coltura e sulla flora intestinale del pesce/gamberetto, e di conseguenza sullo stato di salute e sulle capacità digestive della larva.
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Figura 1.5. Criterio di selezione per il cibo larvale dal punto di vista dell’allevatore e dalla larva allevata

Dal punto di vista pratico dell’allevatore, una buona dieta dovrebbe essere facilmente reperibile, redditizia, semplice tanto quanto versatile. La consistente disponibilità di quantità sufficienti di organismi (cibo vivo) è estremamente importante per una produzione continua in serra. Riguardo ciò, la raccolta e il dosaggio di plancton catturato in natura si è rivelato un metodo inaffidabile e non sempre pratico.

Negli scorsi anni, le prove e gli errori commessi hanno portato a preferire una dieta per la larvicoltura che tenga conto dei criteri elencati in figura 1.5. Oggi tre tipi di cibo vivo sono correntemente utilizzati nell’industria della larvicoltura di pesci e molluschi:

- Differenti specie di microalghe (da 2 a 20 μm) per:
- Bivalvi
- Gamberi peneidi
- Rotiferi, copepodi, …
- Pesci

- Rotiferi Brachionus plicatilis (da 50 a 200 μm) per:
- Crostacei
- Pesci marini

- Nauplii di Artemia (da 400 a 800 μm) per:
- Crostacei
- Pesci

A parte questi gruppi principali, altri tipi di cibo vivo sono usati in scala limitata per specifiche specie in larvicoltura, inclusi Brachionus rubens, Moina spp., dafnie e cisti di artemia decapsulate per pesci di acqua dolce e larve di gamberetto, biomassa di Artemia per larve di aragosta, postlarve di gambero e riproduttori, e piccoli pesci marini. Negli ultimi anni varie formulazione di supplementi e prodotti sostitutivi sono stati aggiunti alla lista anche se questi hanno dato risultati sempre più soddisfacenti nella larvicoltura di gamberi, ma il loro uso per lo svezzamento di pesci marini rimane tuttavia ancora molto limitato.

Infine, un criterio di selezione che va considerato, soprattutto per il competitivo mercato dei prezzi degli avannotti è il costo del cibo per le larve, che a seconda delle specie e dalle tecniche di coltura adottate, possono incidere fino al 15% nel prezzo totale di produzione . Quindi l’ottimizzazione della produzione di cibo vivo e il suo uso nelle serre, è diventato ancora più importante. Questo argomento sarà elaborato successivamente in altri diversi capitoli di questo manuale.

Alex_Milano80 27-01-2011 01:26

bellissimo e interessantissimo :-))

ALGRANATI 27-01-2011 08:10

Bravissimo Samu....ma lo vuoi tradurre tutto??

SamuaL 27-01-2011 12:35

Beh la sezione fitoplancton è già praticamente finita e sicuramente farò anche quella dei rotiferi e dell'artemia. poi è da vedere cosa può essere interessante / applicabile in ambito acquariofilo.;-)

man mano che studio trascrivo in italiano e cerco approfondimenti in giro per la rete su argomenti/particolari che non conosco.. per me è un ottimo modo di imparare l'argomento e lo condivido volentieri!

Stefano G. 27-01-2011 16:02

interessantissimo bravo #25

Jean05 28-01-2011 01:06

molto interessante bravissimo !!!

Athos78 28-01-2011 01:50

Ottimo lavoro .... sto dando nel mio piccolo una mano per reimpaginarlo ricostruendo le tabelle e mettendolo su WORD per renderlo facilmente scaricabile e stampabile ..... poi se interessa bene. Questa prima parte l'ho gia impaginata.

SamuaL 28-01-2011 02:46

Tabella sistemata e chiaramente il file word impaginato pronto alla stampa ce l'ho già pronto io. è inutile fare i lavori due volte ;-)

ALGRANATI 28-01-2011 09:26

Samu,magari, in fondo a ogni topic, allega il file word.

SamuaL 28-01-2011 16:13

Sarà fatto! ;-)


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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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