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-   -   elettrovalvola quando usarla (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=549639)

apaches70 12-03-2024 12:57

elettrovalvola quando usarla
 
Ciao ragazzi,
sono nuovo del forum sto allestendo una vasca 50x30x30
vorrei utilizzare la co2 ho una bombola ricaricabile, un micronizzatore askoll e riduttore di pressione, ho anche l'elettrovalvola ma ho il dubbio se usarla o no a cosa serve nello specifico? e' necessaria montarla o posso anche non istallarla sull'impianto? grazie mille.

apaches.

ilVanni 12-03-2024 13:37

L'elettrovalvola non è obbligatoria. Puoi anche lasciare la CO2 aperta 24 ore su 24 (nei limiti della nota tabella pH - KH - CO2, per evitare di gasare i pesci).
L'elettrovalvola serve, oltre che a risparmiare CO2, a garantire che il pH rimanga costante, per cui spesso si usa ABBINATA AD UN PHMETRO che misura continuamente.

L'elettrovalvola + pHmetro ha senso quando la CO2 è utilizzata come acidificante, per abbassare il pH e tenerlo basso (ossia tipicamente in casi in cui il KH è basso in modo che non offra un grosso effetto tampone sul pH, per cui l'abbinamento elettrovalvola + pHmetro stabilizza il pH).

Se invece la CO2 è usata come "fertilizzante", compatibilmente con i valori e la fauna ospitata, si può:
- tenere un KH un po' più alto e tenere stabile il pH (volendo anche a livelli alcalini) e erogare sempre,
oppure:
- usare COMUNQUE l'elettrovalvola (abbinata al pHmetro) e risparmiare un minimo di CO2.

L'ultima opzione è preferibile al collegare l'elettrovalvola direttamente al timer, per erogare solo di giorno, il che offre un risparmio ma espone la vasca a potenziali sbalzi di pH (dipende dal KH). Va da sé che un KH elevato farà oscillare poco il pH, un KH basso espone a rischi sbalzi molto di più (la CO2 assorbita - o NON assorbita di notte - è di solito minoritaria rispetto a quella che se ne va attraverso il pelo dell'acqua, per cui chiudendo l'erogazione di notte possono esserci degli sbalzi di pH).

In ogni caso, l'uso di pHmetro ed elettrovalvola offre una erogazione sicura solo se il KH è stabile (se per qualche ragione aumenta perché qualcosa va in soluzione, ti gasa la vasca).
E ovviamente (ma questo vale anche senza l'elettrovalvola) devi sapere BENE cosa succede alla CO2 una volta in vasca.

apaches70 12-03-2024 15:27

Grazie mille IlVanni ,
percio' visto che sono alle prime armi sarebbe meglio erogare co2 tipo 5...6 bolle al minuto (in base alle piante presenti in vasca) senza elettrovalvole "semplicemente" tenendo controllata la tabella PH -KH poi quando avro' preso piu' dimestichezza magari potro' passare all'elettrovalvola con PHmetro??
giusto??




Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062977226)
L'elettrovalvola non è obbligatoria. Puoi anche lasciare la CO2 aperta 24 ore su 24 (nei limiti della nota tabella pH - KH - CO2, per evitare di gasare i pesci).
L'elettrovalvola serve, oltre che a risparmiare CO2, a garantire che il pH rimanga costante, per cui spesso si usa ABBINATA AD UN PHMETRO che misura continuamente.

L'elettrovalvola + pHmetro ha senso quando la CO2 è utilizzata come acidificante, per abbassare il pH e tenerlo basso (ossia tipicamente in casi in cui il KH è basso in modo che non offra un grosso effetto tampone sul pH, per cui l'abbinamento elettrovalvola + pHmetro stabilizza il pH).

Se invece la CO2 è usata come "fertilizzante", compatibilmente con i valori e la fauna ospitata, si può:
- tenere un KH un po' più alto e tenere stabile il pH (volendo anche a livelli alcalini) e erogare sempre,
oppure:
- usare COMUNQUE l'elettrovalvola (abbinata al pHmetro) e risparmiare un minimo di CO2.

L'ultima opzione è preferibile al collegare l'elettrovalvola direttamente al timer, per erogare solo di giorno, il che offre un risparmio ma espone la vasca a potenziali sbalzi di pH (dipende dal KH). Va da sé che un KH elevato farà oscillare poco il pH, un KH basso espone a rischi sbalzi molto di più (la CO2 assorbita - o NON assorbita di notte - è di solito minoritaria rispetto a quella che se ne va attraverso il pelo dell'acqua, per cui chiudendo l'erogazione di notte possono esserci degli sbalzi di pH).

In ogni caso, l'uso di pHmetro ed elettrovalvola offre una erogazione sicura solo se il KH è stabile (se per qualche ragione aumenta perché qualcosa va in soluzione, ti gasa la vasca).
E ovviamente (ma questo vale anche senza l'elettrovalvola) devi sapere BENE cosa succede alla CO2 una volta in vasca.


ilVanni 12-03-2024 16:52

Non è questione di dimestichezza, ma di cosa vuoi allevare e che valori vuoi tenere.
Non è che serva "più" oppure "meno dimestichezza", e comunque NON puoi prescindere dalla tabella.

Se NON intendi usare un pHmetro, io la userei sempre aperta (quindi senza elettrovalvola), però è una scelta.
C'è chi la usa (felicemente) con un semplice timer (con la tacita consapevolezza che non è soltanto "perché di notte non c'è consumo"): c'è sempre "consumo" di CO2 (nel senso che la vasca la "perde" di continuo, di notte un po' meno. La domanda è: questa diminuzione fa diminuire il pH? (risposta: DIPENDE DAL KH, ossia dai valori che terrai, quindi dalla gestione e dalla eventuale fauna).

Si può usare CO2 per acidificare (e allora serve KH basso, ma non nullo), e come effetto collalterale quello di fertilizzare le piante.
S può usare CO2 SOLO per fertlizzare (e allora si fissa il KH al valore che serve). Puoi usare CO2 anche con acqua dura e alcalina (se allevi guppy ad esempio), basterà tenere un KH maggiore (per impedire al pH di scendere - e oscillare - troppo).
Un plantacquaro spinto avrà invece acqua tendente all'acido (ma vicina alla neutralità) con acqua poco tenera e conducibilità bassa (qundi KH non altissimo, così come il GH), perché sono condizioni ideali per le piante: in questo caso il pHmetro fisso può aiutare ad avere più stabilità.

Personalmente, non userei elettrovalvola + timer. Consiglio pHmetro OPPURE sempre aperta.

Solo, assicurati di averne capito la chimica di base.

apaches70 12-03-2024 18:17

si grazie optero' anche io per la soluzione sempre aperta vorrei piantumare tanto percio' mi regolero' con la tabella vorrei tenere un kh intorno al 3 tagliano con l'osmosi ho fatto cosi' anche nella mia vaschetta precedente e mi sono trovato bene poi in base alla tabella mi regolo con la co2
potrebbe andare o sono troppo basso secondo te?

grazie




Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062977237)
Non è questione di dimestichezza, ma di cosa vuoi allevare e che valori vuoi tenere.
Non è che serva "più" oppure "meno dimestichezza", e comunque NON puoi prescindere dalla tabella.

Se NON intendi usare un pHmetro, io la userei sempre aperta (quindi senza elettrovalvola), però è una scelta.
C'è chi la usa (felicemente) con un semplice timer (con la tacita consapevolezza che non è soltanto "perché di notte non c'è consumo"): c'è sempre "consumo" di CO2 (nel senso che la vasca la "perde" di continuo, di notte un po' meno. La domanda è: questa diminuzione fa diminuire il pH? (risposta: DIPENDE DAL KH, ossia dai valori che terrai, quindi dalla gestione e dalla eventuale fauna).

Si può usare CO2 per acidificare (e allora serve KH basso, ma non nullo), e come effetto collalterale quello di fertilizzare le piante.
S può usare CO2 SOLO per fertlizzare (e allora si fissa il KH al valore che serve). Puoi usare CO2 anche con acqua dura e alcalina (se allevi guppy ad esempio), basterà tenere un KH maggiore (per impedire al pH di scendere - e oscillare - troppo).
Un plantacquaro spinto avrà invece acqua tendente all'acido (ma vicina alla neutralità) con acqua poco tenera e conducibilità bassa (qundi KH non altissimo, così come il GH), perché sono condizioni ideali per le piante: in questo caso il pHmetro fisso può aiutare ad avere più stabilità.

Personalmente, non userei elettrovalvola + timer. Consiglio pHmetro OPPURE sempre aperta.

Solo, assicurati di averne capito la chimica di base.


ilVanni 13-03-2024 11:18

Se vuoi tenere un pH legegrmente acido, KH 3 va benissimo. Regolati per avere CO2 sufficente (sopra 20 mg/l indicativamente) ma non troppa (sotto 30 - 35 mg/l circa).
Poi, una vasca con piante meno esigenti e/o meno "pompata" (in termini di luce e fertilizzazione) si giova anche di una concentrazione minore di CO2, con opttimi risultati. Se invece vuoi un olandese (o un plantacquario con "pratini" e robe simili, o comunque una cosa più "spinta") dovrai dosare un po' di più (e parallelamente aumentare luce e nutrienti, in modo bilanciato).


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