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-   -   Calcificazione dello scheletro del corallo duro (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=46185)

Rama 07-06-2006 23:05

Calcificazione dello scheletro del corallo duro
 
Ok, vorrei cercare di schiarirmi bene le idee su quello che riguarda la formazione dello scheletro da parte dei coralli duri...
Parlando di come il corallo deposita il carbonato di calcio , egli altri elementi, cosa stimola e cosa rallenta la formazione del calcio e quindi la crescita dei corali.

NIKO 08-06-2006 02:41

.....

Benny 08-06-2006 15:42

NIKO, complimenti sul serio

NIKO 08-06-2006 15:49

Si ma la devo portare avanti io sta discussione ?

non vedo molti interventi, e in ogni caso quello che ho scritto io si trova nei libri di biologia, non e' che sono uno scenziato :-)

max81 08-06-2006 16:42

per chi ha voglia di approfondire...
http://www.gatorino.com/Meccanismi%2...biochimici.pdf

biologia a parte
a volte bastano piccoli accorgimenti da "aquariofilo" per fare crescere un corallo in maniera differente.
ad esempio incollare le talee parallele allla base
sembrerà una ******* ma in natura quando si spezza un ramo e casca è difficile che atterri in verticale #24 enn so se mi spiego :-))

credo che portare anche esempi pratici di questo tipo possano aiutare...
in fondo siamo solo hobbysti nn scienziati :-))
imho

ik2vov 08-06-2006 17:39

La domanda posta da Rama a mio avviso, perdonami Rama, e' posta in modo troppo ampio, se Rama e gli altri fossero concordi io spaccherei almeno i tre la domanda:

la prima e' la calcificazione e tutto cio' che influisce nella stessa, dal bloccarla allo stimolarla
la seconda e' quali siano le condizioni (ed il perche') che fanno si' che si rigeneri una colonia come in natura partendo da una talea o da una planula

la terza e' l'influenza che hanno luce e movimento, nel nostro caso pompe e lampade, nella calcificazione, nella crescita e nella forma.....

Non so, probabilmente sbaglio io, ma messa cosi' vedo una discussione con un potenziale talmente ampio che potrebbe facilmente sviare....

Alcuni spunti di riflessione.... riguardo il primo punto i Po4, il calcio, il bilanciamento dei valori, gli scompensi, il nutrimento....
riguardo il secondo punto farei mente locale riguardo il modo di alimentarsi del corallo e di cosa si alimenta
riguardo il terzo punto penso alle differenti forme prese dai coralli nel nostro "piccolo mondo" pur essendo talee della stessa colonia.... quindi analizzerei le posizioni e le condizioni, cosa influisce e come influisce....

La terza e' la piu' semplice ed a mio avviso si risponde anche brevemente, penso tutti abbiamo messo una talea piu' lontana dalla luce, questa a prescindere dal colore ha iniziato a "colare" (termine che normalmente utilizziamo per definire l'estendersi della base del corallo sul substrato), questo avviene in quanto il corallo cerca di mettersi in condizione di ricevere la maggiore quantita' possibile di luce in quanto la luce e' la fointe principale di alimentazione per il corallo stesso, maggiore sara' la base, maggiore sara' l'esposizione alla luce, un corallo che cresce con un ramo dritto verso il centro del bulbo (condizione normale per animali sotto una sola lampada e posto in zona alta) espone alla luce una superficie minore.
Le pompe danno un'altro tipo di "reazione", ma laciamo scrivere qualcun'altro....

Ciao

geronte 09-06-2006 09:33

per chi si vuole divertire con qualche "malato" consiglio di leggere qualche post di mesocosm sul forum Zeovit.com, quello è proprio malato......

fappio 19-08-2006 17:59

Rama, la luce!...., praticamente le alghe simbionti nel proceso di estrazione dall'acqua di co2 dissocia la molecola di idrogeno carbonato di calcio, fino ad ottenere co2 e h20... ma a metà strada si trova in mano il carbonato di calcio che viene ceduto al corallo .anche la quantità di po4 influisce perchè inibiscono il processo di calcificazione....

raffaele85 23-09-2006 09:45

girando per internet (in realtà ero seduto :-)) ) ho trovota questo
Accerscimento dei coralli attraverso l'elettrotipia.
Dategli una occhiata è iper interessante... e, poi commentate che sono curioso di sapere cosa ne pensate

raffaele85 23-09-2006 09:45

scusate mi sono dimenticato il link #12
http://66.249.93.104/translate_c?hl=...l%3Dit%26lr%3D

aster73 31-10-2006 01:02

Volevo riprendere il post, e parlare meglio della calcificazione, che è sicuramente il processo principale da cui scaturisce la crescita del corallo e la formazione della cosiddetta barriera.
Domanda:
perchè il processo di calcificazione avviene solo durante le ore diurne?
o almeno così dicono anche i sacri testi.

Grazie

NIKO 31-10-2006 01:15

......

fappio 31-10-2006 22:34

aster73, come tiho già risporto le zooxantelle tramite decalcificazione biogena , traggono carbonio (co2)dal carbonato , per fare questo occorre la luce

ceriantus 07-12-2006 16:05

Quote:

Volevo riprendere il post, e parlare meglio della calcificazione, che è sicuramente il processo principale da cui scaturisce la crescita del corallo e la formazione della cosiddetta barriera.
Domanda:
perchè il processo di calcificazione avviene solo durante le ore diurne?
o almeno così dicono anche i sacri testi.
La mia spiegazione ( e non solo la mia ) è che oltre al fattore luce interviene il fattore temperatura .
Secondo il mio personalissimo Guru -69 il massimo della calcificazione avviene intorno ai 28.5°

FIAT600 23-11-2007 10:47

ceriantus, scusa la curiosità, ma 28,5 non è spesso una temperatura che i più qui sul forum eviatiamo? se la max calcificazione avviene a quella temperatura potrebbe significare che il corallo ne possa trarre giovamento? #24 #24

jackdaniel 19-10-2010 20:30

come mai un topic come questo è caduto nel dimenticatoio, nonostante sia uno di quelli posti in evidenza?

Stefano G. 19-10-2010 20:45

Quote:

Originariamente inviata da jackdaniel (Messaggio 3227525)
come mai un topic come questo è caduto nel dimenticatoio, nonostante sia uno di quelli posti in evidenza?

#36# vero le domande sono interessantissime forza guru illuminateci :-))
a me sembra che i coralli crescano maggiormente di notte #13 forse debbo cambiare le lenti :-D

ALGRANATI 19-10-2010 21:45

in questo topic ci sono 4 o 5 guru reali dell'acquariofilia italiana.

Stefano G. 19-10-2010 21:49

sarebbe interessante ampliarlo con le esperienze ad oggi ;-)

buddha 19-10-2010 22:21

scusa fappio mi spieghi cosa significa decalcificazione biogena..
la mia temperatura attuale è 24 gradi e tale resterà tutto l'inverno, ho preso un hystrix in offerta poichè marrone, ha messo un sacco di punte in una settimana, come la mettiamo?

zucchen 19-10-2010 22:25

ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.
La nostra attuale comprensione del processo di calcificazione, come proposto
da Ted McConnaughey, è basata su un modello trovato in molte alte specie,
incluse le alghe e altre creature terrestri.
Conosciuta come trans calcificazione, questo processo genera protoni (ioni H+)
che vengono ‘pompati’ dal tessuto del corallo nelle cavità corporee del polipo
dove abbassano il pH e causano la formazione di CO2 dal bicarbonato.
In questo modello, gli ioni di idrogeno vengono scambiati in un rapporto 2:1
col calcio usando l’enzima Calcium ATPase.
Ulteriormente, la CO2 rilasciata è poi resa disponibile come energia
per la fotosintesi dalle zooxantelle.

2H+ + 2HCO3- --> 2CO2 + 2H2O

Nel processo di pompaggio dei protoni, l’area dove avviane la calcificazione
mantiene un pH alto che favorisce la precipitazione di materiale scheletrico.
La calcificazione prende luogo nello strato inferiore di tessuto epidermico
chiamato epitelio calicoblastico.
Questa è l’area dove la superfice esterna del polipo che è in contatto con
l’acqua incontra lo scheletro.
Per calcificare, il calcio e la sorgente di carbonati devono essere disponibili a
queste cellule epidermiche.
L’acqua entra nella cavità corporea attraverso la bocca, dove le componenti
necessarie divengono poi disponibili per l’assimilazione.
Gli scheletri dei coralli crescono verso l’esterno come piatti verticali o spire,
occasionalmente uniti da elementi orizzontali, col risultato di un intreccio o
una stratificazione di carbonato di calcio.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i coralli non producono calcare solido,
ma scheletri variabilmente porosi.
In vari momenti della giornata e della notte, con vari ratei, e attraverso diversi
tipi di processi, sezioni del tessuto corallino dalla parte della calcificazione vengono
sollevati dallo scheletro in piccole aree chiamate lappets.
Da questi piccole tasche, che sono sigillate all’acqua, gli ioni di calcio (Ca 2+)
sono portati all’interno e quelli di idrogeno vengono esportati (H +),
pompandoli nella membrana corallina.
Il pH e la concentrazione di ioni calcio aumenta sostanzialmente nei lappets,
creando le condizioni ideali per la cristallizzazione di carbonato di calcio.
Attraverso una complessa serie di processi enzimatici e biochimici, il calcio
ed i carbonati vengono precipitati sulla superficie esterna delle cellule
calicoblastiche come aragonite.

Stefano G. 19-10-2010 22:31

Quote:

Originariamente inviata da zucchen (Messaggio 3227801)
ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.
La nostra attuale comprensione del processo di calcificazione, come proposto
da Ted McConnaughey, è basata su un modello trovato in molte alte specie,
incluse le alghe e altre creature terrestri.
Conosciuta come trans calcificazione, questo processo genera protoni (ioni H+)
che vengono ‘pompati’ dal tessuto del corallo nelle cavità corporee del polipo
dove abbassano il pH e causano la formazione di CO2 dal bicarbonato.
In questo modello, gli ioni di idrogeno vengono scambiati in un rapporto 2:1
col calcio usando l’enzima Calcium ATPase.
Ulteriormente, la CO2 rilasciata è poi resa disponibile come energia
per la fotosintesi dalle zooxantelle.

2H+ + 2HCO3- --> 2CO2 + 2H2O

Nel processo di pompaggio dei protoni, l’area dove avviane la calcificazione
mantiene un pH alto che favorisce la precipitazione di materiale scheletrico.
La calcificazione prende luogo nello strato inferiore di tessuto epidermico
chiamato epitelio calicoblastico.
Questa è l’area dove la superfice esterna del polipo che è in contatto con
l’acqua incontra lo scheletro.
Per calcificare, il calcio e la sorgente di carbonati devono essere disponibili a
queste cellule epidermiche.
L’acqua entra nella cavità corporea attraverso la bocca, dove le componenti
necessarie divengono poi disponibili per l’assimilazione.
Gli scheletri dei coralli crescono verso l’esterno come piatti verticali o spire,
occasionalmente uniti da elementi orizzontali, col risultato di un intreccio o
una stratificazione di carbonato di calcio.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i coralli non producono calcare solido,
ma scheletri variabilmente porosi.
In vari momenti della giornata e della notte, con vari ratei, e attraverso diversi
tipi di processi, sezioni del tessuto corallino dalla parte della calcificazione vengono
sollevati dallo scheletro in piccole aree chiamate lappets.
Da questi piccole tasche, che sono sigillate all’acqua, gli ioni di calcio (Ca 2+)
sono portati all’interno e quelli di idrogeno vengono esportati (H +),
pompandoli nella membrana corallina.
Il pH e la concentrazione di ioni calcio aumenta sostanzialmente nei lappets,
creando le condizioni ideali per la cristallizzazione di carbonato di calcio.
Attraverso una complessa serie di processi enzimatici e biochimici, il calcio
ed i carbonati vengono precipitati sulla superficie esterna delle cellule
calicoblastiche come aragonite.


[QUOTE=zucchen;3227801]ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O


qui mi ero gia perso #12
puoi rispondere alla mia domanda :-))
a me sembra che i coralli crescano maggiormente di notte #13

buddha 19-10-2010 22:39

solo per pignoleria ed onor del vero correggo le formule chimiche

[QUOTE=zucchen;3227801]ha detto giusto fappio ;-)

faccio copia incolla
La calcificazione nei coralli zooxantellati richiede tre processi biologici di base:

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CnH2nOn (che è la formula grezza di un carboidrato, in particolare sarà glucosio C6H12O6+ H2O
2. Respirazione: CnH2nOn + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2+ + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

in questo interessante articolo non parla della temperatura..quinidi il problema è solo la luce? o neanche perchè se tengo il kh alto e quindi molta CO2 e di conseguenza bicarbonati dovrebbe calcificare ugualmente se il corallo trae energia eterotrofa ad es..

ALGRANATI 20-10-2010 07:22

Ragazzi vi prego ....non quotate ogni volta tutto il post degli altri altrimenti diventa un topic illeggibile.

morganwind 21-10-2010 16:23

1. Fotosintesi: CO2 + H2O --> CH2O + H2O
2. Respirazione: CH2O + O2 --> CO2 + H2O
3. Calcificazione: Ca2 + 2HCO3- --> CaCO3 + CO2 + H2O

La produzione di CO2 nelle ultime due reazioni può essere convenientemente
usata come ‘carburante’ nella fotosintesi.

Domanda: nella reazione (3.) di calcificazione se viene fornito al sistema carbonato di sodio (Na2CO3) e non idrogenocarbonato (NaHCO3), viene a mancare solo ed esclusivamente lo ione H senza impatti sulla creazione di CO2, vero carburante del processo do fotosintesi?

buddha 21-10-2010 23:25

il passaggio di idrogeno serve cosi' come a noi) a produrre energia, senza non avrebbero l'energia per vivere e tantomeno per calcificare..

morganwind 21-10-2010 23:51

Buddha...mi spieghi meglio?
vuoi dire che se do carbonato e non bicarbonato mancherebbe la parte energetica?

buddha 22-10-2010 07:09

No in realtà pensavo volessi dare carbonato in quantità e meno luce, dare carbonato o bicarbonato a livello chimico cambia perché il carbonato di sodio alza di più il pH , si danno jn miscela per farne un tampone..

zucchen 22-10-2010 19:45

Quote:

Originariamente inviata da morganwind (Messaggio 3230649)
1

Domanda: nella reazione (3.) di calcificazione se viene fornito al sistema carbonato di sodio (Na2CO3) e non idrogenocarbonato (NaHCO3), viene a mancare solo ed esclusivamente lo ione H senza impatti sulla creazione di CO2, vero carburante del processo do fotosintesi?

ste cose non le mastico cono :-)

buddha 22-10-2010 20:28

Come ti ho già risposti in privato il problema e' togli il sistema tampone carbonati/bicarbonati, il che e' un disastro per gli sbalzi di pH

morganwind 22-10-2010 23:09

E' meglio avere un delta valori ph di 0,35 gradi (con min 7,90 e max 8,25) o un delta di 0,20 con un massimo di 8,10?
Per capire...0,35 è da considerarsi un delta pericoloso?

buddha 23-10-2010 06:41

E' un oscillazione uguale, probabilmente sta anche dentro l'errore strumentale..non cambia niente il problema e' che se sballi il tampone carbonati/bicarbonati (specie se non hai il reattore) poi si che il delta Sara' enorme e addìo vasca

david81 06-04-2011 16:10

è stata citata anche la temperatura, ma non ho ben capito alla fine qual'è quella migliore per i nostri ospiti, a che temperatura bisognerebbe tenere la vasca? Se è vero che la massima calcificazione si ha a 38,5 C quindi ritengo sia la temperatura idale per i nostri animali, esatto?

buddha 06-04-2011 18:53

38,5 proprio no.. Al Max 28,5... Che secondo me e' comunque alta.. Io starei sui 26,5 .
Tutto l'inverno non supero i 24 gradi di notte e sta tutto bene..

david81 06-04-2011 19:45

si, beh, ho sbagliato a scrivere, a 38,5 hanno la febbre :-))

Stefano G. 06-04-2011 20:18

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 3550943)
38,5 proprio no.. Al Max 28,5... Che secondo me e' comunque alta.. Io starei sui 26,5 .
Tutto l'inverno non supero i 24 gradi di notte e sta tutto bene..

io li tengo a 23 e continuano a crescere :-))

zagab 17-08-2011 11:43

Quote:

Originariamente inviata da stefano66 (Messaggio 3551158)
Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 3550943)
38,5 proprio no.. Al Max 28,5... Che secondo me e' comunque alta.. Io starei sui 26,5 .
Tutto l'inverno non supero i 24 gradi di notte e sta tutto bene..

io li tengo a 23 e continuano a crescere :-))

Anche io a 23 in inverno (anche se ilprossimo vorrei portare a 24), in estate al max arrivo a 28.
Se non si superano valori soglia con alte temperatura dovrebbe crescere il metabolismo e di conseguenza la crescita, almeno così avevo letto.

Vutix 21-08-2011 09:14

qualcuno è in grado di spiegarmi per quale motivo i po4 inibiscono la crescita del corallo?
grazie

alex noble oblige 28-12-2011 22:31

uppo... mi sembra un topic molto importante per lasciarlo dimenticare.. la temperatura penso influenzi il metabolismo... e ovviamente se i coralli a 29 danno i primi segni di sofferenza a 28 e mezzo ci sarà il metabolismo più veloce al limite della sopportazione del caldo dei coralli

Blasko 09-03-2012 14:21

Per lavoro e per esperienza non sono tenuto a ritenere assolute e attendibili le riviste scientifiche, nemmeno le piu recenti quando schiaffano fior di foto ed esperimenti.
Parallelamente la mia scetticita' aumenta in modo esponenziale quando come fonti per approfondimenti scientifici si citano forum o blog di appassionati che, senza nulla togliere alla grande competenza e alla forte esperienza diretta di alcuni, hanno purtroppo lo svantaggio di dare la parola a una maggioranza di gente inverosimilmente incompetente. il che crea una gran confusione nonche la difficolta di discernere il vero dal falso (cosa di per se gia molto difficile anche dentro gli atenei piu rinomati).
Altro dramma dell'informazione da forum e' la scarsissima abitudine di fornire adeguate referenze!

Dopo essermi concesso questa personale introduzione penso che possa essere interessante condividere con voi questa immagine

http://s13.postimage.org/yu73bz7tf/calcification2.jpg


ottenuta dal sito http://www.coralscience.org/main/art...how-reefs-grow

la cui schematizzazione trova un certo fondamento nell'articolo:

J Exp Biol. 2000 Nov;203(Pt 22):3445-57.
Sources and mechanisms of inorganic carbon transport for coral calcification and photosynthesis.
Furla P, Galgani I, Durand I, Allemand D.
Source

Observatoire Océanologique Européen, Centre Scientifique de Monaco, Avenue Saint-Martin, MC 98000 Monaco, Principality of Monaco.

Saluti


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