AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Chimica, biocondizionatori ed integratori dolce (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=41)
-   -   acido acetico come fonte di carbonio organico per le piante (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=536065)

sergio43 04-12-2018 21:26

acido acetico come fonte di carbonio organico per le piante
 
Volevo chiedere se ci sono esperienze di uso di acido acetico come fonte di carbonio organico per le piante?

Lo sto usando da un mese in un acquario senza CO2 e mi pare che le piante prosperino. Ho pensato di usarlo invece dei fertilizzanti che usano come fonte di carbonio l'aldeide glutarica.

Esperienze?

DUDA 05-12-2018 10:17

@ilVanni

ilVanni 05-12-2018 16:07

La glutaraldeide usata nei prodotti contenenti "carbonio liquido" e simili alternative alla CO2?
Non so nulla o quasi di chimica organica, ma non credo che l'acido acetico entri nella catena di composti della fotosintesi. Aspetto eventuali smentite in tal senso.
Se non vi entra, è solo pappa per batteri (lo si usa nei denitrificatori, al pari di alcool, zucchero, ecc.). E' una fonte di carbonio organico (quindi alla fine "diventa" CO2) ma non credo influisca sulla catena della fotosintesi (come invece fa la glutaraldeide).

DUDA 05-12-2018 16:31

Volevo proporre in effetti il easy life tappo rosso, l'ho usato per un certo periodo dosandolo con estrema parsimonia, non so quanto sia veramente "glutaraldeide", nel dubbio ho smesso di usarlo, sul flacone non scrivono nulla e nemmeno sul sito. Occhio che la glutaraldeide, fa male male...io andrei sui super collaudati impianti di CO2, con controller...risultato certo e testato.

sergio43 07-12-2018 08:53

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062922489)
La glutaraldeide usata nei prodotti contenenti "carbonio liquido" e simili alternative alla CO2?
Non so nulla o quasi di chimica organica, ma non credo che l'acido acetico entri nella catena di composti della fotosintesi. Aspetto eventuali smentite in tal senso.
Se non vi entra, è solo pappa per batteri (lo si usa nei denitrificatori, al pari di alcool, zucchero, ecc.). E' una fonte di carbonio organico (quindi alla fine "diventa" CO2) ma non credo influisca sulla catena della fotosintesi (come invece fa la glutaraldeide).

Grazie. Ho fatto solo un esame di biochimica umana, ma credo che l'acetil-CoA sia ubiquitario nei cicli metabolici come per esempio l'ossidazione dei grassi. Ma non mi interessa ipotizzare tutte le vie dove il metabolita può entrare. Vorrei sapere se empiricamente è stato usato da qualcuno e con quali risultati.

Al momento lo sto utilizzando in questo acquario
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=370118

e mi pare che i risultati siano molto buoni.

Personalmente se fossi un produttore di fertilizzanti per acquari non sceglierei l'acido acetico come molecola fonte di carbonio organico per le piante acquatiche, perché in breve tempo tutti userebbero aceto come fonte, ma preferirei un'altra molecola e la glutaraldeide si presta allo scopo proprio per la sua scarsa maneggevolezza.

Non mi pare di aver visto niente in internet sull'uso di acido acetico come fonte di CO2, per questo ho provato a cercare nel forum.

PS, L'Acetil-CoA (e le altre fonti di carbonio organico) diventa CO2 nelle vie cataboliche e molecole organiche varia nelle vie anaboliche.

ilVanni 07-12-2018 11:20

L'acido acetico, che io sappia, è uno degli acidi organici più semplici, ed è un "mattone" di quasi tutti i metabolismi, animali, vegetali, batterici, ecc. ecc. (mi scuso per le eventuali imprecisioni, ma non sono "del ramo").

Però bisognerebbe chiedersi se sia fruibile dalle piante (e credo di no). Faccio un esempio: per un batterio responsabile della fermentazione, l'acido acetico è il punto di arrivo (il batterio parte dagli zuccheri, ne trae energia ossidandoli ad alcool e poi li fa diventare aceto, e la catena finisce qui). Per noi (in quanto eucarioti, e anche qui "con le pinze" perché lo so per sentito dire) l'ossidazione degli zuccheri arriva fino alla CO2 (il ciclo "si chiude").

Premesso questo, se dai luce e CO2 ad una piante, essa ne gode. Se la dai a me, non me ne faccio di nulla. Idem per l'acido acetico: se lo dai ad organismi capaci di trarne energia, lo utilizzano, altrimenti no (o magari per loro è già un "prodotto di scarto").

Prima di "sperimentare", IMHO dovresti stabilire se teoricamente la cosa ha un senso, altrimenti è come sperimentare la macumba o la benedizione della vasca.
Dire "ho una bella vasca" non significa nulla. Dovresti fare un controllo tra 2 (o un numero statisticamente rilevante) di vasche con la stessa gestione, in cui l'unica variabile sia il dosaggio di acido acetico (ossia un gruppo di controllo "cieco"). E anche lì, i "vantaggi" potrebbero venire dal fatto che semplicemente l'aceto viene degradato a CO2 dai batteri, e fruito dalle piante come CO2 (quindi un processo ben differente da quello del "carbonio liquido").

Naturalmente, sto solo elencando delle perplessità, non è che voglio "smontare" nessuno.
Altre perplessità:
- perché proprio acido acetico? Lo zucchero (glucosio) è un composto del carbonio (ed ha legami con maggiore energia), ma non mi risulta che uno possa "nutrire" una pianta a glucosio.
- perché scomoderebbero la glutaraldeide se bastasse un composto del carbonio più comune? Basterebbe non dirlo in etichetta (come molti fanno con la glutaraldeide, oppure utilizzandone una forma molecolare alternativa non meglio specificata: il ben noto "isomero" di glutaraldeide, ma non si sa quale, né se essere un isomero ne cambi le proprietà).

Per sintetizzare, credo che il giochino funzioni solo con alcuni composti che entrano nella catena della fotosintesi (quindi NON l'acido acetico, che segue vie diverse, in differenti strutture della cellula vegetale). Ma naturalmente IMHO.

sergio43 07-12-2018 21:56

Grazie, IlVanni.
Non voglio fare uno studio controllato.:-)
Anche se il mio campo di ricerca è molto lontano da quello che stiamo trattando ho una buona cognizione della metodologia della ricerca. Certamente nessuno inizierebbe lo studio di qualcosa con un trial controllato. Quindi non voglio neppure discutere il razionale di un ipotetico studio. Se volessi scrivere il razionale di uno studio studierei tutte quelle cose di cui stai parlando consultando le banche dati della letteratura scientifica.
Se vogliamo mantenere il parallelismo con la ricerca, diciamo che sto cercando i casi clinici di una malattia sconosciuta, o più in generale, i case study di un fenomeno. Quindi una fase molto preliminare rispetto a qualsiasi ricerca.

Quindi il case study che sto cercando è: qualcuno ha usato l'acido acetico come fonte di carbonio organico?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:33.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,17534 seconds with 14 queries