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-   -   [ALLESTIMENTO] Terra da giardino in acquario: pro e contro (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=238740)

buondottore 04-04-2010 16:21

[ALLESTIMENTO] Terra da giardino in acquario: pro e contro
 
salve

mio zio mi ha appena dato una strana dritta.

devo allestire il nuovo 250 l e volevo comprare un terreno fertile da mettere sotto la ghiaia....mi ha lasciato un pò perplesso il suo "io ho sempre usato la terra del giardino"....cosa strana è che le sue piante in effetti sono floride e mai malate o cose simili....dite che mi conviene? di giardino ne ho tanto e non mi costa 8€ 3 kg -.-

faby 04-04-2010 16:30

la cosa è possibile ovviamente, ma ha alcuni problemini gestionali.

nel senso che andrebbero conosciute un po' di caratteristiche del terreno che prelevi e quindi capire cosa realmente metti, poi può compattarsi di più, puoi portare microrganismi e parassiti non voluti...

buondottore 04-04-2010 16:45

e infatti immaginavo che ci potessero essere di questi problemi...comunque che tu sappia che tipo di valori dovrebbe avere un terreno per poter stare in acquario? ti spiego ho un laboratorio di analisi quindi potrei tranquillamente controllarla

faby 04-04-2010 17:40

dipende dalle finalità che hai...

io farei un'analisi completa...

pH
N
sostanza organica
carbonati
CSC
scambiabili (k, Mg, Ca)
tessitura
fosforo (magari metodo olsen)

questa è una analisi del suolo standard, però alcune cose non so se le puoi rilevare e cmq dipende anche da quello che vuoi ottenere ecco...
certo che personalmente non metterei una sabbia di cui non so nulla in vasca.

ciao
------------------------------------------------------------------------
ah dimenticavo, sarebbe molto interessante anche sapere le percentuali dei microelementi contenuti, peccato che l'analisi è piuttosto cara...

già tutte le analisi precedenti hanno il loro costo.

Ad ogni modo in alcune regioni esiste la mappa dei suoli della regione in cui sono date indicazioni di massima delle zone principali, quì in piemonte c'è, da te non so...

ciao

ilVanni 04-04-2010 19:18

Per sterilizzarla, una passata in forno ti lascia tranquillo per la presenza di eventuali patogeni.
Occhio, però, agli inquinanti. In alcuni testi la terra da giardino è consigliata (v. Diana Walstad). Personalmente l'ho provata, senza animali, in una piccola vaschetta (meno di 20 lt), senza troppo successo (però era terriccio, particolarmente ricco di materia organica, quindi era un esperimento un po' "al limite").

Paolo Piccinelli 04-04-2010 20:00

A mio modo di vedere, se ti fai menate su batteri, parassiti, animaletti indesiderati, ci perdi il sonno per nulla e impazzisci di seghe mentali.
Se non te la senti di rischiare (parliamo sempre di rischi remoti e lievi) usa un terriccio per acquari e stop.
Se vuoi provare con la terra, prendila dal giardino di casa e mettine un 2-3 cm sul fondo, senza nessun altro accorgimento; ricopri con 5-7 cm di ghiaietto di quarzo a grana medio/fine e inserisci le piante (tante e diverse fra loro)
Poi lasci girare senza fare nulla per ALMENO 8 settimane... dopodichè fai un bel cambio del 50% e i test dell'acqua.

In base a quanto dicono i test decidi se iniziare a popolare o meno.


NB si tratta comunque di avviare una vasca che avrà una gestione un pò particolare e non adatta ad un neofita... a questo proposito ti consiglio di fare un cerca qui sul forum e di leggerti "ecology of the planted aquarium" della dott.ssa Diana Walstad;-)

Paolo Piccinelli 04-04-2010 20:02

PS nel mio blog vedi le foto del mio allestimento da 576 litri con terreno organico.

faby 04-04-2010 20:41

Paolo
sì hai ragione, ma sono sempre un po' dubbioso sul consigliare questo a occhi chiusi, e quindi non lo faccio.

La dicitura che hai messo in fondo va benissimo, è una gestione non adatta a neofiti...
Anche perchè poi diventa difficilissimo capire il perchè succedano certe cose quando poi ce lo venite a chiedere.

(il mio discorso non era riferito ai parassiti ecc che sono relativi, ma alla composizione che può essere perfetta ma può essere quasi inutile come addirittura dannosa se inquinata)

ciao!:-)

Raf28 04-04-2010 21:44

guarda siccome ho anche una specie di laghetto ti dico che per le ninfee e le altre painte da laghetto (che sono quindi come quelle d'acquario) è consigliato da sempre non il terriccio torboso da giardinaggio (cioè il terriccio universale) ma la terra pesante argillosa di campagna, quindi con una concentrazione di materia organica molto più bassa ripsetto al terriccio universale. Ho prelevato delle Sagittaria teres dall'acquario e messe in un vaso con questo tipo di terra in una vasca all'aperto e i risultati sono stati ottimi: painte più grandi e con un tasso di progazione assai superiore rispetto all'acquario. il libro della Walstad l'ho letto anche io (anche se mi interessava dipiù la parte sull'allelopatia visto che l'ho studiata all'univ con l'unico professore italiano cher la studia citato dalla walstad all'inizio del libro) e in effetti lei consiglia di usare la terra ricoperta da un o strato di ghiaietto per non far entrare in contatto l'acqua colla terra direttamente. certamente un substrato di terra è più fertile di qualsiasi substrato completamente inorganico , dopottutto le piante acquatiche in natura vivono più che altro in substrati terrosi (raro che atteschinano nelle ghiaie dei fiumi), però è un tipo di allestimento da prendere con le pinze per un neofita come giustamente ti hanno detto tutti, però è sicuramente un approccio all'acquariofila diverso da tenere in considerazione

faby 04-04-2010 22:51

sì se la terra che prelevi è di buona qualità certamente;-)

la cosa migliore possibile sarebbe una alta percentuale di argille, magari formate da minerali argillosi ad alta CSC, e una ottima dotazione di sostanze organiche umificate. Si avrebbe un accumulo di sostanze nutritive sulle superfici colloidali dei minerali e della SO, per effetto della CSC.
Il problema è che una terra del genere in acqua si compatta subito e va in anossia.

senti Raf28, posso chiederti a che professore fai riferimento? anche per MP ;-)

ciao!

Paolo Piccinelli 06-04-2010 09:34

Quote:

Originariamente inviata da faby (Messaggio 2953829)
Paolo
sì hai ragione, ma sono sempre un po' dubbioso sul consigliare questo a occhi chiusi, e quindi non lo faccio.

La dicitura che hai messo in fondo va benissimo, è una gestione non adatta a neofiti...
Anche perchè poi diventa difficilissimo capire il perchè succedano certe cose quando poi ce lo venite a chiedere.

(il mio discorso non era riferito ai parassiti ecc che sono relativi, ma alla composizione che può essere perfetta ma può essere quasi inutile come addirittura dannosa se inquinata)

ciao!:-)

Partiamo dal fatto che non ho consigliato ad occhi chiusi (anzi, non ho consigliato prioprio, ma ho solo commentato un eventuale uso del materiale:-))), ma ho scritto di prendere la terra "dal giardino di casa", e cioè solitamente terra non inquinata, nè trattata con pesticidi o fertilizzanti agricoli e, soprattutto, caratterizzata da una bassa frazione organica.

...e proseguiamo dicendo che ho messo precisi paletti e cioè almeno 8 settimane di maturazione, la consapevolezza che non si tratta di una gestione facile e magari la lettura preventiva del testo della Walstad.

Infine, anche eseguendo tutte le analisi che hai "prescritto", riesci forse ad avere un'idea su una piccola parte delle proprietà del terreno in esame... i "pericoli" maggiori come batteri patogeni, vermi e parassiti, inquinanti chimici o metalli pesanti non saresti comunque in grado di rilevarli, quindi tanto vale non stare a sbattersi.#13

Quanto scritto da Raf28 e dallo zio di buondottore conferma quello che ho detto... terra da giardino senza tante preoccupazioni, ma ben sapendo PRIMA DI FARLO cosa si mette in vasca e regolarsi di conseguenza.:-)

dario1988 06-04-2010 09:46

Ho provato ieri in una vaschetta da 25 litri la terra classica per vasi..

2 centimetri di terra più 5 di sabbietta da acquario sopra di essa..

Vediamo un pò come andrà :-)

(Vasca soltanto per l'allevamento di piante e lumachine)

faby 06-04-2010 20:01

Paolo
non ho detto che tu l'hai consigliata, ho solo detto che io non la consiglio, è diverso. :-)

Permettimi solo di dissentire dalla dicitura "terra di giardino non inquinata" perchè non è così detto perchè le variabili sono molte e un po' complicate, e non dovute solo agli inquinamenti.

Il mio discorso sulle analisi è anche per avere un idea di quali caratteristiche presenta il suolo e quindi potersi regolare e capire i perchè di certi comportamenti successivi.
Perchè la terra non è solo terra e basta, un terreno può essere talmente diverso da un altro da comportare una marea di accorgimenti anche nell'agricoltura, con varie conseguenze nel nostro caso.

Per i patogeni ecc, basta sterilizzarlo a vapore o in forno;-)

Ad ogni modo io sono d'accordissimo sull'uso della terra, porta tanti vantaggi soprattutto se sappiamo cosa stiamo mettendo e quindi ci regoliamo di conseguenza, continuo solo a dire che la cosa va fatta pensando per avere buoni risultati, altrimenti si rischia di avere un fondo quasi privo di sostanze nutritive oppure all'opposto talmente ricco da avere le alghe a pennello che escono dalla vasca e arrivano a terra.

ciao:-)

Paolo Piccinelli 07-04-2010 07:48

Faby, io continuo a non pensarla così... a mio parere così l'acquario lo vivi male.

Alle piante alla fine servono ferro, carbonio, potassio, azoto e fosforo, più una serie di microelementi in quantità piuttosto ridotta.
In qualsiasi (salvo eccezionalmente eccezionali eccezioni) terreno organico nostrano questi elementi sono presenti in quantità tale da poter supportare la crescita vegetale per anni o decenni e, quelli che non sono presenti in abbondanza, vengono reintegrati in abbondanza dalla... cacca dei pesci! :-))

Per questo motivo consiglio qualche lettura propedeutica e nessuna ulteriore precauzione.
Per quanto riguarda la bollitura invece, è dimostrato (vedi, "L'acquario segreto" di Maurizio Gazzaniga, alias linneo qui su AP) che molti ceppi batterici e virali sopravvivono a molti minuti (anche 45) di bollitura... quindi meglio non bollire affatto che bollire male!

buondottore 07-04-2010 09:28

e se invece comprassi la terra? viene molto meno e ne avrei molta di più...e a rigor di logica dovrebbe essere "pulita"

faby 07-04-2010 09:41

Paolo

non so che dirti, si vede che sono io esigente su queste cose, forse dettato sempre dall'ottenere il massimo possibile dal fondo visto il tipo di vasche che allestisco.

Per quanto riguarda le bolliture... sì ok, non è propriamente così, lo è se fai una bollitura a 100°C e quì ti do ragione, ma se fai 160#180°C per 30 minuti ad esempio o temperature superiori per tempi minori (in forno pasteur o in autoclave) c'è proprio poco che riesce a resistere, al massimo qualche spora di qualche batterio che in natura vive sulle bocche dei vulcani o batteri termali, ma sono parecchio più rari. (sono i sistemi di sterilizzazione usati nei laboratori e in medicina)

ciao!
------------------------------------------------------------------------
dimenticavo, tra l'altro nella maggior parte dei casi i batteri più pericolosi per i nostri ambienti acquatici non sono termofili e quindi non sopportano le alte temperature, i funghi anche non sopportano le alte temperature. Le uova di insetti ed invetrebrati già a 50°C sono quasi sicuramente fuori gioco. Per i virus dipende un po' da che tipologia è, però alle temperature che ho scritto sopra è difficile che riescano a uscirne ancora infettivi...

Ad ogni modo ad esempio anche in floricoltura, di solito si opera la sterilizzazione del substrato con vapore di solito a 120°C, questo per eliminare appunto tutti gli insetti e invertebrati, quasi tutti i funghi e parte dei batteri e virus, questo basterebbe per le nostre vasche senza cercare la perfetta sterilità.

Paolo Piccinelli 07-04-2010 09:55

si, infatti... chi non ha un'autoclave o un forno Pasteur in cucina!!!:-D

Paolo Piccinelli 07-04-2010 09:56

buondottore, cosa intendi con "comprare la terra"?!?

Ti vuoi comprare un campo?!? #24

Nio nio 07-04-2010 11:41

Ho letto un pochino e nonostante la mia scarsa esperienza vorrei dire la mia....

Secondo me non ci dobbiamo preoccupare troppo di quello che si mette nell'acquario,(certo, a meno di mettere terra, in questo caso, che sappiamo essere "contaminata"), questo perché la natura ci dimostra sempre di sapersi adattare anche a condizioni "poco" favorevoli e soprattutto perchè io non credo affatto che tutti quei prodotti che ci vendono nei negozi siano super sterili, super controllati ecc...
Basti pensare al semplice mangime per i pesci (chissa veramente cosa c'è dentro!).

Credo che mettere della terra, se si è sicuri che non siano mai state usate sostanze strane, non crei assolutamente problemi.
... anche perchè nei fiumi e nei laghi VERI, cosa fa da fondo?

botticella 07-04-2010 12:12

io gia ho allestito vasche al parco wwf con terra argillora e sabbia (il parco si trova a 300mt dal mare) ho utilozzato anche della melma presa da un fosso e devo dire che piante e pesci ringraziano
la gestione non è semplice e poi hai un problema di rimescolamento quindi okkio se pianti echinodorus o crypto e poi vuoi toglierle diventa un macello!!

faby 07-04-2010 12:28

allora ragazzi...

io capisco e posso condividere in parte quello che avete detto anche se non è così semplice e riduttivo. Ad ogni modo prendete la terra da dove vi pare e mettetene quanto vi pare, per me non è assolutamente un problema (tanto non mi riguarda).

Capisco che per chi non ha mai studiato un suolo certi discorsi siano un po' astratti, ma il suolo è uno dei sistemi più complessi che esistano sulla terra. Purtroppo non ci si può mettere a spiegare la chimica del suolo, la microbiologia del suolo, l'entomologia del suolo, la micologia del suolo, la virologia del suolo, le componenti agronomiche del suolo, la fertilità del suolo, l'idraulica del suolo, quì sul forum, però il discorso è davvero molto complesso.
Sicuramente anche usando un suolo di cui non sappiamo nulla si possono ottenere buoni risultati, se la fortuna assiste, ma la probabilità di trovare una ottima situazione o una mediocre o una pessima è la medesima... Invece con un po' di razionalità si può restringere il campo...

Torno solo a dire che mi sembra veramente poco furbo mettere qualcosa di cui non si sa nulla, vista l'ampia variabilità che c'è...

Paolo, molto sarcastico, ma basta un forno casalingo che supera ampiamente i 250°C

Nio nio 07-04-2010 12:58

Ho capito il tuo discorso, e fila, naturalmente...

Certo,l'ideale sarebbe sicuramente andare in quel dato fiume di cui si vuole creare un biotopo, analizzare le caratteristiche del fondo e utilizzarne uno uguale (o simile).

Ma quello che acquistiamo, ci può dare effettivamente delle sicurezze oppure magari dentro ci sono veleni peggiori di quelli che noi temiamo?

E poi quello che credo sia contronatura è il fatto di acquistare delle cose che " non sono più vive": nel senso che noi andiamo a comprare una sacchetta di fondo che magari è imbustata da due anni e ormai non è più " terra viva" (non so se sono riuscito a spiegarmi!).
E' come quando ai pesci diamo la roba del barattolino (anche quella morta chissa da quanto ) oppure cibi freschi e artemie...
la stessa cosa con le piante credo!:-)

buondottore 07-04-2010 13:04

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 2957072)
buondottore, cosa intendi con "comprare la terra"?!?

Ti vuoi comprare un campo?!? #24

MA LOL!NO NO CHE DICI #19#19#19

intendevo comprarla già confezionata, con i valori scritti sopra, ovviamente scartando la terra fatta dalla decomposizione del compost #28g

comunque in due parole che tipo di valori dovrebbe avere per essere buono?
tipo carbonio e azoto organico, salinità, ph ecc cosa mi serve avere???

anche perchè come avete detto nei fiumi ci sta la TERRA #19

Nio nio 07-04-2010 13:13

Io penso che la cosa migliore sia prendere la terra del giardino:

La fai seccare al sole, stendendola su qualcosa, poi la sminuzzi (quasi polverizzandola, lo puoi fare benissimo con le dita!) ed elimini tutti i residui di foglie e animaletti che si decomporrebbero.
Alla fine dovresti ottenere del terriccio che con l'acqua diventa una sorta di fanghiglia....

Io credo che questa sia la cosa migliore, però se sbaglio correggetemi pure, sto qui per imparare!:-))

Paolo Piccinelli 07-04-2010 13:59

Nel libro della dott.ssa Walstad c'è scritto più o meno: "prendi due secchi di terra del giardino, li rovesci in vasca e li stendi".
Io ho fatto così.
Nel mio caso ho aggiunto della torba perchè il biotopo che ho riprodotto è acido.

Devo annotare che ho avuto una bella infestazione algale dal 30° giorno, che era ampiamente prevedibile e che ho lasciato sfogare.
Un paio di settimane fa ho iniziato ad aumentare i cambi d'acqua che prima erano il 10% al mese e le alghe stanno diminuendo velocemente.

Il risultato dopo 3 mesi e rotti è questo:
http://s3.postimage.org/GA50.jpg

Paolo Piccinelli 07-04-2010 14:08

Faby, sarò sarcastico, ma tu prova a dire a mia moglie che vuoi cuocere nel forno della SUA cucina due secchi di terra e le conseguenze saranno ben più serie di un acquario con problemi.

Perchè tu studi agraria (e non smetti mai di ricordarcelo...) e noi no, non vuol mica dire che siamo tutti ignoranti o incoscienti.

Quote:

Purtroppo non ci si può mettere a spiegare la chimica del suolo, la microbiologia del suolo, l'entomologia del suolo, la micologia del suolo, la virologia del suolo, le componenti agronomiche del suolo, la fertilità del suolo, l'idraulica del suolo, quì sul forum, però il discorso è davvero molto complesso.
Che non lo si possa fare è tutto da dimostrare... tu provaci e magari il topic finisce in approfondimenti dove interverranno anche altri.
Che sia utile per quanto riguarda il caso in esame è ancora più opinabile!
Nella mia vasca ho avuto una esplosione di idre dopo una settimana dall'avvio: altri sarebbero impazziti a cercare aiuto per trovare un rimedio... io ho inserito una ventina di cardinali i quali sono stati ben felici di mangiarsele senza che gli avessi spiegato come fare!

Il punto saliente è che immettendo la terra, crei un microcosmo in vasca e questo microcosmo ha bisogno di tempo per raggiungere l'equilibrio... ma alla fine lo trova.
La cosa importante è sapere a cosa si va incontro e, in caso di guai, sapere come muoversi.
Le cautele vanno benone, ma se per allestire un acquario devo prendere altre tre lauree... #06


PS buondottore, se vuoi tagliare la testa al toro la terra già insacchettata la trovi nei negozi e si chiama "terriccio fertile per acquari" o "fertilizzante da fondo per acquari"... le marche sono tutte più o meno buone :-)

faby 07-04-2010 15:24

Quote:

Faby, sarò sarcastico, ma tu prova a dire a mia moglie che vuoi cuocere nel forno della SUA cucina due secchi di terra e le conseguenze saranno ben più serie di un acquario con problemi.
questo è un altro discorso ed esula dalle cose fatte bene e dall'acquariofilia cmq.

Quote:

Perchè tu studi agraria (e non smetti mai di ricordarcelo...) e noi no, non vuol mica dire che siamo tutti ignoranti o incoscienti.
non l'avevo detto fino a quando come sempre non ti pizzichi appena vieni contraddetto, mi spiace tanto, ma è così, ad ogni modo, se ti da così tanto fastidio torna pure a fare come facevi prima, ignora i miei post...

Quote:

Che non lo si possa fare è tutto da dimostrare... tu provaci e magari il topic finisce in approfondimenti dove interverranno anche altri.
Che sia utile per quanto riguarda il caso in esame è ancora più opinabile!
Nella mia vasca ho avuto una esplosione di idre dopo una settimana dall'avvio: altri sarebbero impazziti a cercare aiuto per trovare un rimedio... io ho inserito una ventina di cardinali i quali sono stati ben felici di mangiarsele senza che gli avessi spiegato come fare!
Per il topic di spiegazione dopo questo tipo di risposte dubito proprio che mi metterei a farlo...
Anche perchè come dici tu sarebbe inutile no? e allora perchè dovrei spiegare una cosa che è "inutile"? me la tengo per me...
Per le idre, hai fatto bene, è normalissimo cmq.

Quote:

Il punto saliente è che immettendo la terra, crei un microcosmo in vasca e questo microcosmo ha bisogno di tempo per raggiungere l'equilibrio... ma alla fine lo trova.
La cosa importante è sapere a cosa si va incontro e, in caso di guai, sapere come muoversi.
Le cautele vanno benone, ma se per allestire un acquario devo prendere altre tre lauree...
il microcosmo lo crei anche senza inserire la terra da giardino, ma cmq è ovvio che tenderà a stabilizzarsi, il discorso è diverso...
Anche le discariche di rifiuti vengono coperte di terra e vengono poi coltivate, magari dopo 200 anni sono depurate, però nel frattempo hanno rilasciato tutto ciò che dovevano rilasciare.

Detto ciò tolgo il mio disturbo da questo topic, rimango come sempre a disposizione per qualsiasi cosa, non ho voglia di stare sempre a battibeccare...

ciao

buondottore 07-04-2010 15:31

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 2957406)
PS buondottore, se vuoi tagliare la testa al toro la terra già insacchettata la trovi nei negozi e si chiama "terriccio fertile per acquari" o "fertilizzante da fondo per acquari"... le marche sono tutte più o meno buone :-)

si si lo so che esistono va volevo evitare magari di dover spendere 8€ a sacchetto da 2,5 kg quando per avere almeno 2 cm di fondale in un 120x50 almeno ne devo comprare tre mentre con la terra normale 4€ e neanche, lo riempio quanto serve e ne avanza pure per un piccolo vaso :-D

comunque sarebbe bello avere una guida sui terreni e su che cosa devono o non devono contenere

Ale87tv 07-04-2010 15:38

faby e paolo non ditemi che mi tocca bacchetarvi!
comprendo anch'io il discorso di faby, anch'io studio agraria e so cosa c'è dietro un terreno, in fondo avete ragione tutti e due, solo che affrontate il problema da due ottiche diverse, entrambi con un punto di vista diverso da quello di un neofita. posso essere d'accordo con te paolo nell'inserire la terra tal quale, conscio dell'esplosione algale e successivi stadi che poi possono portare all'acquario definitivo, ma sei consapevole che ci vuole tanto. un neofita non lo fa, si aspetta che tutto parta bello bello spendendo poco. faby giustamente vuoi sapere cosa c'è nel terreno che inserisce in vasca, per sperimentare una cosa nuova, ma il neofita non spenderà mai i soldi per un analisi, come dici te per cui conviene che si compri il fondo fertile. in fondo avete ragione entrambi! non litigate! :D
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adesso metto un pò di carne al fuoco... se invece della bollitura, procediamo con una vera e propria cottura del terreno, eliminando con il calore la sostanza organica, perderemo probabilmente anche dell'azoto e della sostanza organica, lascieremo però i microelementiche infondo sono loro che ci servono. e in questo caso potremo inserirlo in un acquario già avviato?, rifacendolo intendo... svuoto inserisco il fondo, reinserisco tutto in giornata...

Paolo Piccinelli 07-04-2010 15:51

Quote:

se ti da così tanto fastidio torna pure a fare come facevi prima, ignora i miei post...
I tuoi post non li ho mai ignorati, per il semplice motivo che fa parte dei miei compiti leggerli e perchè spesso e volentieri scrivi cose intelligenti.
Il problema è che se qualcuno non la pensa come te tu ti metti a dire "che non puoi spiegare", che "in un forum non vale la pena di approfondire"... questo mi fa arrabbiare del tuo modo di fare.

Se sconsiglio le analisi di un qualsivoglia terreno non è perchè non capisco o non so... è perchè magari mi sono già documentato da diverse fonti e tali analisi risolvono solo in parte il problema o lo spostano solo un pò più in là, o magari perchè studiavo ingegneria ambientale e biologia quando tu facev ancora le medie, ma non te lo sbatto in faccia.

8 settimane di maturazione danno il tempo ad eventuali problemi di emergere, e parliamo di problemi la cui individuazione non è semplice o a portata di acquariofilo.
Non lo dico io, lo dicono diversi forum tematici che si occupano proprio di questo... se non mi credi, chiedi qualche riferimento ad elmagico82 per esempio, che alla Walstad scrive email da anni in forum anglosassoni.

Paolo Piccinelli 07-04-2010 15:53

buondottore, una guida dei terreni è impossibile da realizzare qui.

Il libro che ti ho consigliato all'inizio del topic lo trovi in rete in lingua inglese se cerchi bene, oppure su www.neogea.it in italiano.

Lì c'è tutto spiegato per filo e per segno, fidati che è un libro che vale la pena di leggere.

faby 07-04-2010 16:10

faccio una sola eccezione a ciò che avevo scritto prima, che non avrei risposto, solo per rispondere a ciò che dice paolo.

Quote:

I tuoi post non li ho mai ignorati, per il semplice motivo che fa parte dei miei compiti leggerli e perchè spesso e volentieri scrivi cose intelligenti.
Il problema è che se qualcuno non la pensa come te tu ti metti a dire "che non puoi spiegare", che "in un forum non vale la pena di approfondire"... questo mi fa arrabbiare del tuo modo di fare.
della prima parte, se lo dici tu mi fido.
Per la seconda parte, scusami tanto ma allora i miei post non li leggi, perchè la cosa che faccio più spesso è cercare di spiegare il più possibile i perchè delle cose e mi sembra che in questa discussione è anche ben evidente come in quasi tutte. Quindi se questa è la scusa è un po' ristretta visto che non è vero in assoluto, capita a volte che taglio un po', perchè alle volte si va a finire in argomenti complessi che per essere ben spiegati prenderebbero troppo tempo per la scrittura e la lettura anche da parte degli altri. In altri casi è perchè non sempre ho il tempo per scrivere tutto... e credo che capiti anche a gli altri.

Quote:

Se sconsiglio le analisi di un qualsivoglia terreno non è perchè non capisco o non so... è perchè magari mi sono già documentato da diverse fonti e tali analisi risolvono solo in parte il problema o lo spostano solo un pò più in là, o magari perchè studiavo ingegneria ambientale e biologia quando tu facev ancora le medie, ma non te lo sbatto in faccia.
Il fatto che tu sia laureato mi fa moltissimo piacere io ho sempre un profondo rispetto per chi studia e si impegna. Il fatto che le analisi risolvano solo in parte è vero fino ad un certo punto, perchè i dati da soli non dicono nulla, è la combinazione degli stessi che dice molto di più. Questo non lo dico io ma lo dice anche la mia proessoressa di chimica del suolo che è anche la presidente dell'associazione chimica del suolo italiana e europea.

Quote:

8 settimane di maturazione danno il tempo ad eventuali problemi di emergere, e parliamo di problemi la cui individuazione non è semplice o a portata di acquariofilo.
Non lo dico io, lo dicono diversi forum tematici che si occupano proprio di questo... se non mi credi, chiedi qualche riferimento ad elmagico82 per esempio, che alla Walstad scrive email da anni in forum anglosassoni
.
appunto perchè l'individuazione non è semplice che io sto facendo tutto questo discorso...
Per quanto riguarda la Walstad, ok lei ha le sue teorie e i suoi metodi, ma la differenza è che sa quello che fa e sa darsi le spiegazioni e porvi rimedio, cosa non così semplice.

Paolo Piccinelli 07-04-2010 16:21

Quote:

i dati da soli non dicono nulla, è la combinazione degli stessi che dice molto di più.
BRAVO!!!
QUI TI VOLEVO!!!
Sono quelle che in matematica si chiamano "condizioni al contorno" che qualsiasi analisi non potrà mai chiarire e in acquariofilia le "condizioni al contorno" pesano per il 75% del risultato finale!

Ti faccio un esempio: prendo due vasche identiche, in entrambe metto tot litri di terreno, in una pianto un tipo di pianta e nell'altra un tipo diverso, in una uso ghiaietto da 4mm di granulometria, mentre nell'altro uso ghiaietto da 2 mm... tu mi insegni che otterrò due risultati completamente differenti, anche se le analisi di aprtenza sono le stesse.
Quindi, perchè stare ad impazzire?
Qualche paletto all'inizio l'ho dato (terra del giardino di casa, 5-7 cm di ghiaia sopra, 8 settimane di maturazione, cambio del 50% e test prima di popolare, gestione non da neofita...).
Continuo a ritenere che queste precauzioni da sole bastino, e sono supportato sia da un sacco di letteratura specifica che dall'esperienza diretta.
Non ti fidi ancora?
Chiedi ad Andrea (Entropy), a Maurizio Gazzaniga (linneo), a cyana, a botticella che hanno fatto esperienze simili.

Dai (date) anche una letta qui: http://www.acquariofiliaemicroscopia...ticolarem.html

faby 07-04-2010 16:31

io intendevo la combinazione tra i dati delle analisi, ma cmq certo i dati non ti possono dire proprio tutto...

L'esempio che fai tu però ha un piccolo difetto, la tessitura del terreno è proprio il contenuto percentuale delle varie componenti di granulometria diversa, se le pietre sono troppo grosse si parla di scheletro e si da una percentuale, quindi anche in questo caso le analisi me lo dicono. Cmq sì i risultati saranno probabilmente diversi.

Ti ho detto da subito che quello che avevi scritto era corretto, mai da nessuna parte ho scritto che avevi detto cose non vere, e ti credo non ho bisogno di leggere da nessuna parte, anche perchè so di cosa stiamo parlando, il punto era solo che per completezza di informazione m sembrava giusto riportare quali sono i parametri principali di cui conviene tenere conto, poi come ho già detto, anche senza controllare nulla si possono avere buoni risultati, ma con meno certezze... Ad ogni modo (e l'ho detto da subito) io ragionavo in quel modo per gli utilizzi in vsche di piante spinte (plantacquari) in cui si richiede un particolare bilancio di sostanze nutritive e una costante attenzione, poi ovvio che parlando di una normale vasca con piante ma non così esigente il discorso cambia totalmente.

Ad ogni modo, se rileggi tutto il topic vedrai che tutte queste cose le avevo già scritte e che mai da nessuna parte ho detto che hai torto o dici fesserie e nn ti ho nemmeno attaccato direttamente, se non in risposta ad un attacco diretto.

ciao

buondottore 07-04-2010 16:56

ma lol è la seconda volta che nascono discussioni in una mia richiesta di informazioni :-D mi sa che devo starmi zitto la prossima volta :-D

comunque paolo, sono neofita si lo ammetto però...da come stai descrivendo le cose che dovrei fare mi fai sembrare un emerito pirla :-D proverò comunque come dici tu (tanto ne ho di tempo dato che l'acquario che sto allestendo è il secondo e non ho NECESSITA' a livello di celerità)

comunque mio padre pure mi ha dato qualche dritta e sono tutte cose che posso tranquillamente fare dato che comunque analisi e tutto non mi verrebbe a costare nulla se non davvero poco dato che ho il laboratorio sopra casa :-D la massimo prendo fuoco-04

comunque evito di mettermi in mezzo alla vostra discussione :-)) appena mi sarà possibile comincerò ad OPERARE e se volete vi posso tenere informati...magari poi ne esce una bella guida al fai da te :-D

Paolo Piccinelli 07-04-2010 17:20

Ma va!!!

il forum esiste proprio per confrontarci e discutere... non sono mica un adolescente che si incazza!
Dico la mia, magari anche con trasporto, ma non vuol dire che se vi incontro per strada vi inseguo con un piede di porco!:-D

Se riesci ad analizzare il terreno (prendi come riferimento il link che ho messo sopra come "optimum dei valori") tanto meglio!
In allestimento e manutenzione dovremmo partire fra poco con delle vasche standard e una gestione NO-TECH... magari esce fuori una bella analisi comparativa e in quel caso i tuoi dati sarebbero preziosi.
Ne parlammo in autunno con luca2772 ed Entropy; partiremo con vasche da 40x40x40 senza filtro, senza illuminazione nè riscaldamento e con terreno organico... e poi vediamo come vanno:

parte I: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020
parte II: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=211521

ovviamente ogni pazzo che si unisca è il benvenuto.

Entropy 07-04-2010 17:21

Mi inserisco sommessamente nella discussione per cercare di focalizzare i reali problemi e tentare di ottimizzare quanto finora detto (e si è detto molto e bene).
L’uso della comune terra da giardino è senz’altro possibile nell’allestimento di un acquario. Ma è altrettanto vero che non tutte le terre sono uguali. O meglio: ci sono delle accortezze da seguire e delle metodologie da attuare per avere dei buoni (o anche degli ottimi) risultati senza correre troppi rischi.
Non servono di certo tutte le analisi tipiche di un laboratorio di pedologia per poter utilizzare della terra da giardino, ma occorre solo osservare e ponderare alcune sue proprietà.
Innanzitutto si dovrà evitare (a meno di allestimenti particolari e voluti in tal senso) una terra troppo argillosa, perché alla lunga potrebbe compattarsi e creare anossia intorno alle radici, con conseguenze facilmente immaginabili. La prova della terra nel pugno chiuso è sempre valida: prendete un po’ di terra, bagnatela e comprimetela forte nel pugno: se poi rimane comunque compatta nonostante voi la manipoliate ripetutamente in mano, evitate di inserirla. Solitamente questo non accade nelle comuni terre da giardino, proprio perché sono “da giardino”, quindi adatte a far crescere un ampio ventaglio di specie vegetali. Però dalle nostre parti (in Italia) esistono anche bellissimi giardini su terreni alquanto argillosi (molte piante aromatiche e/o mediterranee ad esempio ci si trovano benissimo), che però non sono adatti ad una “vita sommersa”. Dalle mie parti , ad esempio, ci sono lembi di terreno (derivati da depositi alluvionali) molto argillosi eppure ricchissimi di vegetazione.
Punto secondo: si dovrà fare attenzione all’eventuale contenuto di sostanze nocive nel terreno. Magari nel giardino avete qualche albero o cespuglio ornamentale che avete trattato (anche sporadicamente) con un insetticida ad ampio spettro d’azione (i più pericolosi) o con un anticrittogamico, ed è facile che tali sostanze siano potute arrivare anche alla terra. Oppure voi non li usate affatto, ma il vostro vicino si diverte parecchio con tali prodotti e per colpa del vento, o per eventuali pendenze del terreno o perché molto materiale vegetale (trattato) del vicino vola nel vostro giardino e li si decompone, o perché gli insetti colpiti vengono a morire da voi (purtroppo succede), tali sostanze ve le ritrovate lo stesso. In tal caso, ovviamente, l’inserimento di queste terre in un acquario è da evitare.
Punto terzo: occorre considerare il contenuto di sostanza organica indecomposta. Se nella terra in questione c’è troppo materiale vegetale (ed animale) non decomposto, il rischio di una sua marcescenza nel fondo è reale. Non che sia un problema la decomposizione di un po’ di sostanza organica, ma se questa è troppa, la gestione della vasca potrebbe divenire un serio problema. Controllate quindi che non ci siano TROPPE foglie morte, TROPPI pezzi di legno, eventuali frutti o rizomi e radici consistenti.
Punto quarto: i microorganismi sono utili e vanno bene, ma molta della mesofauna un po’ meno, perché in acqua affogherebbe ed inquinerebbe facilmente l’acquario. Quindi appurate che nella terra che andrete ad inserire in vasca non ci siano TROPPI vermi, larve, insetti, ragni, isopodi e animali simili.
Punto quinto: è assolutamente necessario (a meno di allestimenti “ad hoc” e riservati a chi possiede un po’ di esperienza) ricoprire la terra da giardino con un consistente strato di sabbia non troppo grossa, in modo che le sostanze contenute nella terra non vadano a sciogliersi direttamente in colonna. Dovranno essere le piante ad assorbirle gradualmente nel tempo.
Punto sesto: se mettete terra da giardino, non dimenticate di inserire in vasca MOLTE piante che si nutrono prevalentemente o esclusivamente dalle radici. Sembra scontato, ma è meglio ribadirlo.
Punto settimo: anche questo è scontato, ma una volta allestita la vasca, lasciatela maturare per un paio di mesi (anche 1 mese se avete “occhio clinico” ed esperienze accumulate) e fate tutti i test necessari prima di inserire (gradualmente) la fauna.
Infine, per quanto riguarda l’eventuale bollitura/cottura del terreno, male non fa, ma personalmente non l’ho (quasi) mai effettuata, perché la trovo poco utile per l’utilizzo in acquario (ben diverso se invece si utilizza il terreno per semine, margotte, talee e trapianti, dove è spesso fondamentale e risolutiva).
Tutto questo, ovviamente, è solo il mio punto di vista ;-)

Ale87tv 07-04-2010 18:17

Quote:

Originariamente inviata da Entropy (Messaggio 2957755)
Punto terzo: occorre considerare il contenuto di sostanza organica indecomposta. Se nella terra in questione c’è troppo materiale vegetale (ed animale) non decomposto, il rischio di una sua marcescenza nel fondo è reale. Non che sia un problema la decomposizione di un po’ di sostanza organica, ma se questa è troppa, la gestione della vasca potrebbe divenire un serio problema. Controllate quindi che non ci siano TROPPE foglie morte, TROPPI pezzi di legno, eventuali frutti o rizomi e radici consistenti.
...
Infine, per quanto riguarda l’eventuale bollitura/cottura del terreno, male non fa, ma personalmente non l’ho (quasi) mai effettuata, perché la trovo poco utile per l’utilizzo in acquario (ben diverso se invece si utilizza il terreno per semine, margotte, talee e trapianti, dove è spesso fondamentale e risolutiva).
Tutto questo, ovviamente, è solo il mio punto di vista ;-)

secondo me la cottura, tipo in forno potrebbe limitare il problema di troppa sostanza organica indecomposta, aumentando la mineralizzazione della stessa, sbaglio?
#24

faby 07-04-2010 19:34

quello che mi sembra però sottovalutato, è che di solito gli elementi che rendono il suolo "fertile" e quindi ricco di nutritivi di solito non derivano dai minerali che compongono il suolo (solo in parte in quanto la maggiorparte delle molecole che formano i minerali sono altamente stabili e quindi insolubili nella maggiorparte dei casi) ma dalla capacità che questi hanno di trattenere le molecole adsorbite sulla superficie, la tanto citata CSC.
Nel suolo hanno questa capacità le parti di suolo fine (realmente solo le argille), la sostanza organica umificata, i minerali di ferro e alluminio (per questo motivo che l'akadama, che è una terra allofana formata principalmente da minerali di ferro e alluminio, ha una alta CSC).

Questo lo sto riportando perchè è realmente inutile inserire un suolo sabbioso, non avrebbe quasi nessuna rilevanza sulla nutrizione, in quanto apporterebbe pochissimo e tratterrebbe nulla.

Come giustamente dice Entropy, l'argilla può compattarsi, però dal punto di vista nutrizionale l'argilla e la SO sono fondamentali, siccome tendiamo a tenere bassa la percentuale di SO, se evitiamo anche l'argilla facciamo nulla, tanto vale mettere il quarzo, o quasi.

Solo per informazione, vi aggiungo che nel suolo ad esempio il fosforo viene trattenuto sul complesso di scambio come fosfato, quindi il fosforo che possiamo trovare nel suolo non deriva solo esclusivamente dalla sostanza organica, ma può esserci una "banca" depositata sul complesso di scambio, appena mettiamo in una soluzione poco nutritiva questa terra il fosforo comincia a essere rilasciato...
Il contenuto di fosforo può essere molto basso, ma anche elevatissimo; mi è capitato di commentare una analisi che presentava 108 mg/kg di P quando si considera già elevata una quantità di 15mg/kg... questo è solo per dare l'idea della variabilità e questo non vale solo per il fosforo.

Dal punto di vista microrganismi e sterilizzazioni, sì certo hai ragione Entropy, non tutta è dannosa e quindi ovviamente il discorso è corretto, certo però che magari evitare di trovarsi subito patogeni vegetali e animali potrebbe anche essere utile, visto che nel terreno possono essere anche parecchio elevati...

ciao!

Entropy 07-04-2010 23:20

Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 2957862)
secondo me la cottura, tipo in forno potrebbe limitare il problema di troppa sostanza organica indecomposta, aumentando la mineralizzazione della stessa, sbaglio?
#24

La cottura e/o la bollitura non decompongono (=mineralizzano) la sostanza organica, ma semplicemente la "cuociono", rendendo i composti organici più malleabili e "lavorabili" (=digeribili) e, a volte, più semplici nella struttura (ma non sempre).
Una zucchina cotta ti inquina l'acquario tanto quanto una zucchina cruda ;-)
Se si vuole invece digerire la sostanza organica e mineralizzarla, si dovrebbe usare l'acqua ossigenata (quella minimo al 30% però); con questo metodo, ad esempio, si fanno le analisi in laboratorio per calcolare la % di sostanza organica presente nei suoli. Ma non è certo un metodo pratico (parlo per esperienza personale....#06) e praticabile, e non ci interessa nemmeno molto.

Quote:

Originariamente inviata da faby
Questo lo sto riportando perchè è realmente inutile inserire un suolo sabbioso, non avrebbe quasi nessuna rilevanza sulla nutrizione, in quanto apporterebbe pochissimo e tratterrebbe nulla.

faby, non confondiamo il suolo con la sola tessitura dello stesso. Qui stiamo parlando di TERRA DA GIARDINO, formata da composti organici (decomposti e non) ed inorganici, quindi in grado di nutrire le piante. Non di sola tessitura del suolo (intesa come scheletro, sabbia, limo e argilla) e quindi semplice sabbia. E' normale che se mettiamo in acquario il "suolo" delle dune dietro una spiaggia, in pratica mettiamo solo sabbia. Ma se in un suolo ad alta concentrazione di sabbia c'è anche sostanza umica, allora questa avrà l'importante funzione di scambio cationico.

Quote:

Originariamente inviata da faby
Come giustamente dice Entropy, l'argilla può compattarsi, però dal punto di vista nutrizionale l'argilla e la SO sono fondamentali, siccome tendiamo a tenere bassa la percentuale di SO, se evitiamo anche l'argilla facciamo nulla, tanto vale mettere il quarzo, o quasi.

La capacità di scambio cationico di un suolo deriva, oltre che dalle argille, dalle particelle organiche, ma quelle decomposte e non da tutta la sostanza organica in generale. Quello che dobbiamo evitare è l'eccesso di sostanza organiga INDECOMPOSTA, che non partecipa agli scambi cationici e di elementi nutritivi. Le sostanze umiche sono invece le benvenute (altrimenti che suolo sarebbe?). Anzi in una "terra da giardino" rappresentano una porzione preponderante.
In un qualsiasi suolo poi, una percentuale di argilla ci deve essere e solitamente c'è sempre, ma non deve rappresentare la componente maggiore (rispetto a sostanza organica, limo, sabbia e scheletro), altrimenti si ritorna al rischio anossia di cui sopra.
Il pregio di terre allofane come l'akadama (che è di origine vulcanica e non sedimentaria come la maggior parte delle argille) è che possiedono un alto scambio cationico pur rimanendo coese in granuli, senza quindi avere il difetto di sbriciolarsi a compattarsi in singole particelle d'argilla.

Quote:

Originariamente inviata da faby
Solo per informazione, vi aggiungo che nel suolo ad esempio il fosforo viene trattenuto sul complesso di scambio come fosfato, quindi il fosforo che possiamo trovare nel suolo non deriva solo esclusivamente dalla sostanza organica, ma può esserci una "banca" depositata sul complesso di scambio

Il fosfato legato agli ioni alluminio e ferro presenti nelle particelle di suolo, deriva comunque dalla sostanza organica. Solo che i cationi presenti nel suolo (come lo sono alluminio e ferro) lo scambiano con i loro gruppi ossidrile (OH-) e lo accumulano mano a mano. Ma se le argille non vengono a contatto con la sostanza organica DECOMPOSTA, il fosfato (come il solfato) non si accumula.

Quote:

Originariamente inviata da faby
Dal punto di vista microrganismi e sterilizzazioni, sì certo hai ragione Entropy, non tutta è dannosa e quindi ovviamente il discorso è corretto, certo però che magari evitare di trovarsi subito patogeni vegetali e animali potrebbe anche essere utile, visto che nel terreno possono essere anche parecchio elevati...

Molti dei patogeni vegetali ed animali, non risultano tali se sommersi in acqua. La maggior parte degli insetti nocivi alle piante, in acqua muore presto. Stesso discorso per molti funghi patogeni e diversi batteri.
Poi, come ho detto prima, una corretta sterilizzazione si può tranquillamente effettuare ;-)


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