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-   -   ph piante.....da facebook al forum (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=469529)

steek 13-09-2014 13:11

ph piante.....da facebook al forum
 
riporto qui una discussione iniziata su facebook, per avere il parere degli "esperti"....
in questa discussione si parla del ph giusto delle piante....avevo un idea, ma magari sbaglio, anche perchè di imparare non si finisce mai....

girando in rete ho sempre letto che per una buona crescita delle piante, si consiglia un ph inferiore a 7 poichè, un ph sotto il 7 permette al ferro di rimanere chelato, al di sopra di ossiderebbe, quindi le piante dovranno ritrasformare ( fe3 in fe2 ) per poterlo assimilare, disperdendo così preziose energie.

mentre su questa discussione un utente sostiene, e riporto le citazioni corrette:
in natura il pH tende all'acido solo di notte, di giorno si alza ben sopra la neutralità, io lo tengo sempre sopra il 7,5 e non ho mai visto carenze nutrizionali, anzi in acqua tendente all'acido i tessuti meristematici delle piante sono ben più deboli e alcune piante addirittura si sfaldano anche perchè si abbassa la durezza carbonatica

Negli ecosistemi acquatici in presenza di piante (non i grandi laghi africani) il pH e la durezza dell acqua variano tra notte e giorno. Le piante realmente da acqua tendente all avido sono pochissime, il 90% preferisce pH superiori e durezze non certo basse, questo gli permette di formare i tessuti. In acquario si fanno tanti sforzi per controllare pH e durezza non sapendo di andare incontro a situazioni innaturali.

dove sta la verità?

ilVanni 13-09-2014 14:50

Alcune cose sono vere in casi particolari (e quindi andrebbero circostanziate, come quella del ferro). Altre sono (in generale, non in casi particolari) minchiate, per esempio:

Quote:

Originariamente inviata da steek (Messaggio 1062485769)
in natura il pH tende all'acido solo di notte, di giorno si alza ben sopra la neutralità

In generale è falso. DIpenderà dai tamponi presenti (bicarbonati, acidi umici e torbe, ecc.)

Quote:

Originariamente inviata da steek (Messaggio 1062485769)
in acqua tendente all'acido i tessuti meristematici delle piante sono ben più deboli e alcune piante addirittura si sfaldano anche perchè si abbassa la durezza carbonatica

Di nuovo, in generale falso, ci sono piante evolutesi in acque acide e piante da acque dure e alcaline. Sicuramente ai PH presenti in natura i tessuti non "si sfaldano", non è quello il motivo, bensì la capacità di assorbire carbonati dalla CO2 disciolta oppure (anche) dai bicarbonati disciolti (e il rapporto tra le due concentrazioni dipende fortissimamente dal PH).
Al proposito ci sono ottimi post di Entropy che vanno nel dettaglio mlto meglio di quanto saprei fare io.

Quote:

Originariamente inviata da steek (Messaggio 1062485769)
Negli ecosistemi acquatici in presenza di piante (non i grandi laghi africani) il pH e la durezza dell acqua variano tra notte e giorno. Le piante realmente da acqua tendente all avido sono pochissime, il 90% preferisce pH superiori e durezze non certo basse, questo gli permette di formare i tessuti. In acquario si fanno tanti sforzi per controllare pH e durezza non sapendo di andare incontro a situazioni innaturali.

Vedi sopra.

PS: è vero che in molte vasche si "fanno sforzi" per mantenere situazioni innaturali, ma gli "sforzi" non sono solo e necessariamente questi.
Basta leggere cose come: "abbasserei di 1/2 grado il PH ai guppy", "per usare CO2 ci vuole KH basso", "meglio sempre usare acqua di RO", "i batteri vanno comprati e aggiunti a ogni cambio", ecc. ecc.
Cose, appunto, da Facebook.

steek 13-09-2014 18:55

grazie mille della risposta piu che esaudiente.....quindi in linea generale qual è il ph ottimale?....

non è che sapresti indicarmi i link di entropy che dicevi?

ilVanni 14-09-2014 16:27

Il PH ottimale è quello ottimale per i tuoi pesci (o piante). L'ottimale a prescindere in acquariofilia non esiste.
Il post lo trovi qui: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=225045
C'è altra roba in "approfondimenti dolce".

steek 15-09-2014 10:52

Ancora grazie!

Entropy 16-09-2014 16:20

La verità, come sempre, sta nel mezzo.
Occorre prima fare una premessa. La maggior parte delle specie vegetali oggi coltivate negli acquari sono in realtà specie che in natura crescono emerse o semiemerse. E, in acqua (a differenza dell’aria), l’elemento fondamentale che scarseggia sempre è la CO2 (e molte piante, con la semiemersione, riescono a sequestrare molta CO2 proprio con le foglie emerse, per poi distribuire tale elemento a tutti i tessuti). E, guarda caso, la concentrazione di CO2 risulta molto maggiore in acque tenere ed acide piuttosto che in acque dure e alcaline. Ecco perché si consiglia sempre di tenere il pH dell’acqua sotto la neutralità. Per favorire l’assimilazione di carbonio. Ma se utilizziamo per i nostri acquari VERE piante acquatiche, ecco che l’approvvigionamento di CO2 risulta essere efficiente anche in acque alcaline, anche perché molte di queste specie acquatiche utilizzano gli ioni carbonato e bicarbonato per estrarre il carbonio di cui tanto hanno bisogno. Ovviamente c’è poi un discorso di provenienza e originarie condizioni ambientali di crescita. Una felce del genere Microsorum è abituata ad acque correnti e piovane molto tenere ed acide, mentre una Vallisneria stenterà parecchio a crescere nelle medesime condizioni. Quindi un optimum generale non esiste.
Riguardo poi all’assimilazione di micro e macro elementi, c’è da ricordare che se è vero che per la maggior parte di essi l’assorbimento avviene in maniera ottimale in ambiente subacido, è vero anche che la piante (soprattutto quelle “false” acquatiche) preferiscono di gran lunga l’assorbimento radicale a quello fogliare (eccezioni a parte, che riguardano comunque le epifite e le VERE acquatiche) e che nel substrato le condizioni sono quasi sempre subacide (o comunque dovremmo cercare di averle tali).

steek 16-09-2014 19:02

Quote:

Originariamente inviata da Entropy (Messaggio 1062487705)
Ecco perché si consiglia sempre di tenere il pH dell’acqua sotto la neutralità. Per favorire l’assimilazione di carbonio. Ma se utilizziamo per i nostri acquari VERE piante acquatiche, ecco che l’approvvigionamento di CO2 risulta essere efficiente anche in acque alcaline,.

su questa frase mi sono soffermato in particolare, (può darsi che dica delle boiate, perdonami)....
se l'approvviggionamento in acque alcaline risulta efficente, significa che comunque la stessa pianta in acque acide o sub acide, starebbe ancora meglio visto che troverebbe ancora piu co2?

altra domanda.....pensavo che le piante di cui parliamo di solito erano TUTTE acquatiche, non sapevo di questa distinsione....cosi per curiosità me ne potresti elencare due tre che noi consideriamo acquatiche ma non lo sono e viceversa?
grazie ancora

adri rtg 16-09-2014 19:08

Ceratophyllum, egeria, vallisneria sono acquatiche.
Hydrocotyle, anubias, microsorum, echinodorus, cryptocorine, higrophyla, limnophila, tutti i muschi, saggittaria, bolbitis, rotala... sono semi acquatiche

steek 17-09-2014 18:10

Quote:

Originariamente inviata da adri rtg (Messaggio 1062487807)
Ceratophyllum, egeria, vallisneria sono acquatiche.
Hydrocotyle, anubias, microsorum, echinodorus, cryptocorine, higrophyla, limnophila, tutti i muschi, saggittaria, bolbitis, rotala... sono semi acquatiche

ma pensa te....giuro che ne ho lette di cose ma questa proprio no....o forse non ci avevo fatto mai caso....quindi le piante semi acquatiche sono piante che sono state forzatamente adattate dall uomo a vivere sommerse o comunque vivono bene nonostante la loro predisposizione sia semi acquatica?

ho visto vari articoli di gente che nel giro di qualche mese con una tecnica forzava piante semi acquatiche a riuscire a vivere anche completamente emerse.....è lo stesso procedimento (cioè le ha semplicemente portate alla loro natura d'origine) o parliamo di altro?

adri rtg 17-09-2014 18:14

In natura vivono in zone alluvionali, ossia per un periodo dell anno stanno alla asciutto e per un altro periodo stanno nella acqua. Ma si adattano anche a vivere costantemente in acqua


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