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-   -   Acquario Pesci rossi con minima manutenzione (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=531237)

MaxBon 24-02-2018 16:38

Acquario Pesci rossi con minima manutenzione
 
Dopo circa 1 anno e mezzo di prove e verifiche, vi mostro un acquario per pesci rossi che ho allestito con l'obiettivo di renderlo poco impegnativo nella gestione ma soprattutto poco stressante per i piccoli ospiti.
In pratica, nell'ultimo anno non ho mai sifonato il fondo, mai cambiato la lana di perlon, mai attivato il riscaldatore o l'aeratore.
Rabbocco una volta a settimana l'acqua evaporata con l'acqua di rubinetto e ogni due settimane pulisco un po' il vetro con due calamite e sciacquo la spugnetta superiore di lana di perlon, lasciando quella sotto nel filtro (che è riempito al 70% di cannolicchi).
L'unico consumo è quello della pompa da 10W e della lampada LED da 7W (accesa 10 ore al giorno).
Naturalmente do giornalmente qualcosa da mangiare ai pesciotti (granuli di due marche differenti, alternati mattina e pomeriggio).
I pesci sono un Carassius Auratus comune, un Black Moor e due Oranda, che mi sembrano abbastanza soddisfatti, anche se probabilmente tra non molto dovrò cambiare vasca per garantirgli il giusto spazio.
Attualmente sono ospitati in una da 60 litri, modificata sollevando il coperchio di 10 cm con dei supporti realizzati con la stampante 3D, al fine di poter inserire alcuni rametti di Pothos che si sono ben adattati, crescendo sia sommersi che in superficie, e che hanno il merito di mantenere l'acqua limpidissima e la crescita delle alghe sotto controllo. Queste ultime, le lascio crescere liberamente su tutti i supporti, esclusi i vetri anteriori, e sono una fonte di cibo aggiuntivo, gradito soprattutto dal Black Moor.

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Asterix985 24-02-2018 17:36

Secondo me ci sono diverse cose da rivedere di cui la piu' importante e' la gestione .
Che i pesci sopravvivano non vuol dire che l'acquario e' gestito bene , i cambi vanno fatti perche' e' importante un ricambio dell'acqua con acqua fresca e questo sia per gli animali che per le piante .

Il rabbocco che fai non fa' altro che mandarti alle stelle la concentrazione di sali e non elimini la concentrazione di scarti che si accumula in vasca .

Quelle alghe nere che ricoprono tutto sono la dimostrazione che così come gestisci l'acquario non va bene dato che non si vedono spesso così numerose , anzi ..

Una vasca con un sistema chiuso completo , cioe' dove si compie il ciclo dell'azoto e non hai praticamente scarti ... richiede molte piante a crescita rapida - una popolazione adeguata e una gestione nel complesso attenta , e comunque ci vogliono anche lì dei cambi d'acqua per integrare quello che gli animali e le piante assimilano dall'acqua cioe' ci vuole acqua "fresca ".

Tu hai un 60 litri sovrappopolato , senza piante e dove non cambi mai l'acqua .
Hai provato a fare i test dell'acqua recentemente ?

Phem82 24-02-2018 17:45

ciao, Carassius Auratus era meglio non metterlo ,sono da lagetto.
è troppo piccolo 60 lt per esempio io ho 300 litri e ne metto 6 ornamentali

MaxBon 24-02-2018 21:51

Sono consapevole dei limiti del mio acquario, e soprattutto della mia gestione. Il Carassius Auratus proveniva da un acquario ancora più piccolo, quindi sicuramente ha passato l'ultimo anno in condizioni migliori, prossimamente vedrò di trovargli un acquario più ampio.
Riguardo alle condizioni dell'acqua, non ho mai misurato i valori, ma le piante (Pothos) crescono abbastanza bene e rapidamente, e l'acqua è sempre limpida, pertanto ritengo che assimilino buona parte delle sostanze di scarto. Il filtro è maturo (ho osservato al microscopio una goccia di acqua presa dal vano filtro ed era un brulicare di batteri di varie tipologie). I pesci mi sembrano stiano abbastanza bene, meglio di quelli che ho visto nei negozi di acquari, sono vispi ed esplorano continuamente tutti gli angoli della vasca. Hanno sviluppato una volta l'ittio (quando ho inserito una Anubias comprata nello stesso negozio dove ho preso il Black Moor) e sono guariti da soli, senza alcun medicinale, in compenso dopo un mese si sono mangiati la pianta. Con i Pothos convivono invece abbastanza bene, non mangiano le foglie ma solo le punte delle radici nuove.
Forse è un po' un esperimento, però mi sembra che anche senza particolare manutenzione, grazie alla presenza dei Pothos, ed anche delle alghe, che ho volutamente lasciato proliferare su alcune pietre e sulla pianta di plastica, si sia instaurato un buon equilibrio. Non sono particolarmente interessato all'estetica "tradizionale" dell'acquario, punto piuttosto ad una livello di "benessere" accettabile dei quattro ospiti senza apportare variazioni nell'ambiente. Da quando non ho toccato più nulla non hanno manifestato né malattie ne sintomi di stress.

Astronotus1979 24-02-2018 22:39

Mi dispiace, ma 60 litri per 4 pesci rossi sono niente...
Se vuoi garantirgli un futuro decoroso devi tenere solo i 3 ornamentali in una vasca da almeno 150 litri e con un buon sistema filtrante.
Va bene anche una tinozza: anche da sopra sono bellissimi.
In ogni caso, bisogna sempre tener d'occhio no2 e no3, sifonare il fondo è fare cambi con regolarità.
Il fatto che siano animali resistenti non vuol dire che debbano tribulare per forza [emoji16]
Considera che hanno un'aspettativa di vita di oltre 30 anni e possono diventare molto grandi (vedi l'immagine)https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...da0825281c.jpg

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malù 24-02-2018 23:26

MaxBon, la gestione che hai adottato è senz'altro fattibile però, nel tuo caso, le condizioni non sono idonee.
E' la stessa gestione che "abbraccio" da anni con molta soddisfazione, le basi di partenza a grandi linee devono essere queste:
-Acquario grande
-pochi pesci
-molte piante vere
-alghe
-"mani in tasca e non in vasca"

Tanto per cercare di fare chiarezza, questa vasca è gestita come dicevamo, valuta le differenze con la tua:
Sono presenti 3 piccoli carassi ormamentali in 180 litri:
http://www.acquariofilia.biz/album.p...ictureid=17439

malù 25-02-2018 00:27

Mi permetto un piccolo OT.
Ormai siamo sommersi dalla tecnologia e l'acquariofilia non si sottrae a questo trend, tuttavia il modo più semplice e redditizio di gestire un'acquario rimane sempre quello descritto da Konrad Lorenz molto tempo fa, cito da "l'anello di re Salomone":
"Il pregio dell'acquario consiste proprio nell'autosufficienza biologica di quel piccolo
universo, cui dall'esterno non occorre alcun aiuto, a parte il nutrimento degli
animali e la pulizia della vetrina anteriore del recipiente
: se infatti vi domina il
giusto equilibrio, l'acquario non ha bisogno di essere pulito! Rinunziando ai pesci
più grossi, specie a quelli che sommuovono il fondo, nessun danno si avrà se gli
escrementi animali e i tessuti vegetali in decomposizione costituiranno a poco a
poco uno strato fangoso; anzi, tanto meglio, perchè questo strato penetrerà e
renderà fertile il fondo, originariamente sterile. Nonostante il fango, l'acqua
rimarrà inodore e conserverà la limpidezza cristallina di uno dei nostri laghetti
alpini."

C@rmin& 25-02-2018 00:58

Certo che è strano che i pesci siano vivi e senza problemi.. devono essere veramente di ferro #24

MaxBon 25-02-2018 10:00

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062897165)
MaxBon, la gestione che hai adottato è senz'altro fattibile però, nel tuo caso, le condizioni non sono idonee.
E' la stessa gestione che "abbraccio" da anni con molta soddisfazione, le basi di partenza a grandi linee devono essere queste:
-Acquario grande
-pochi pesci
-molte piante vere
-alghe
-"mani in tasca e non in vasca"

Tanto per cercare di fare chiarezza, questa vasca è gestita come dicevamo, valuta le differenze con la tua:
Sono presenti 3 piccoli carassi ormamentali in 180 litri:
http://www.acquariofilia.biz/album.p...ictureid=17439

Ecco, il tuo acquario sarebbe il mio sogno, infatti sono consapevole delle piccole dimensioni della mia vasca e sto valutando l'acquisto di almeno un 150l. Quello che però ho riscontrato in 3 anni di gestione dell'acquario è che da quando ho adottato un metodo di gestione "minimale", lasciando però proliferare in modo controllato le alghe e lasciando perdere l'introduzione di piante acquatiche comprate in negozio (portatrici per lo più di virus e batteri), e soprattutto dopo l'introduzione dei Pothos, le condizioni generali sia dell'acqua che dei pesci sono nettamente migliorate.
E lo noto soprattutto dal comportamento dei quattro ospiti, vivace e senza stress. Vanno a dormire la sera e la mattina si svegliano quando alzo la serranda. Picchettano il vetro quando vogliono il mangime e scorazzano curiosi per tutta la vasca. Secondo me i Carassi sono i migliori pesci "da compagnia", sono più interattivi di tutti i tropicali che ho visto dai miei amici (per non parlare di tutti i loro problemi di gestione dell'acquario e delle morie periodiche, nonostante tutte le attenzioni, e le spese che affrontano...)

veleno983 25-02-2018 10:18

Quote:

Originariamente inviata da MaxBon (Messaggio 1062897183)
Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062897165)
MaxBon, la gestione che hai adottato è senz'altro fattibile però, nel tuo caso, le condizioni non sono idonee.
E' la stessa gestione che "abbraccio" da anni con molta soddisfazione, le basi di partenza a grandi linee devono essere queste:
-Acquario grande
-pochi pesci
-molte piante vere
-alghe
-"mani in tasca e non in vasca"

Tanto per cercare di fare chiarezza, questa vasca è gestita come dicevamo, valuta le differenze con la tua:
Sono presenti 3 piccoli carassi ormamentali in 180 litri:
http://www.acquariofilia.biz/album.p...ictureid=17439

Ecco, il tuo acquario sarebbe il mio sogno, infatti sono consapevole delle piccole dimensioni della mia vasca e sto valutando l'acquisto di almeno un 150l. Quello che però ho riscontrato in 3 anni di gestione dell'acquario è che da quando ho adottato un metodo di gestione "minimale", lasciando però proliferare in modo controllato le alghe e lasciando perdere l'introduzione di piante acquatiche comprate in negozio (portatrici per lo più di virus e batteri), e soprattutto dopo l'introduzione dei Pothos, le condizioni generali sia dell'acqua che dei pesci sono nettamente migliorate.
E lo noto soprattutto dal comportamento dei quattro ospiti, vivace e senza stress. Vanno a dormire la sera e la mattina si svegliano quando alzo la serranda. Picchettano il vetro quando vogliono il mangime e scorazzano curiosi per tutta la vasca. Secondo me i Carassi sono i migliori pesci "da compagnia", sono più interattivi di tutti i tropicali che ho visto dai miei amici (per non parlare di tutti i loro problemi di gestione dell'acquario e delle morie periodiche, nonostante tutte le attenzioni, e le spese che affrontano...)

Sposo in pieno questa filosofia, io ho un pond proprio per non dovermi preoccupare nemmeno della pulizia del vetro.
Tuttavia valuta anche qualche altra pianta...il pothos non cresce così velocemente da consumare gli inquinanti.
Potresti provare con qualche galleggiante oltre al classico myrophillum

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Asterix985 25-02-2018 12:07

Se la prima preoccupazione di chi ha un acquario è come evitare di pulirlo e mantenerlo .. al punto di scegliere un pond per non pulire i vetri o di non fare i cambi d'acqua , e non fa niente se l'acquario è evidentemente trascurato .. , bhe questo non vuol dire tenere ai propri animali .
Ogni uno fa come crede e questa è la mia opinione comunque quell'acquario non lo terrei mai in casa , pieno di alghe da non vedere più nemmeno gli arredi .. allestito senza un minimo di cura ( ma tanto poi sarebbe stato tutto lasciato a se stesso ) .
Oltre alla cura dell'estetica , che spesso và a braccetto con quella degli animali .. bisogna pensare al benessere degli animali stessi , mi può anche andar bene il discorso di Malu perché ha specificato che l'acquario deve essere pieno di piante , pochi pesci e comunque una cosa ragionata ( i cambi , anche se distanziati , ci vogliono per me ) .
In questo caso è fatto proprio solo per evitare il fastidio di cambiare l'acqua e pulire l'acquario , e ci può stare per carità .. ma no con gli animali dentro .

MaxBon 25-02-2018 12:39

Quote:

Originariamente inviata da Asterix985 (Messaggio 1062897188)
Se la prima preoccupazione di chi ha un acquario è come evitare di pulirlo e mantenerlo .. al punto di scegliere un pond per non pulire i vetri o di non fare i cambi d'acqua , e non fa niente se l'acquario è evidentemente trascurato .. , bhe questo non vuol dire tenere ai propri animali .
Ogni uno fa come crede e questa è la mia opinione comunque quell'acquario non lo terrei mai in casa , pieno di alghe da non vedere più nemmeno gli arredi .. allestito senza un minimo di cura ( ma tanto poi sarebbe stato tutto lasciato a se stesso ) .
Oltre alla cura dell'estetica , che spesso và a braccetto con quella degli animali .. bisogna pensare al benessere degli animali stessi , mi può anche andar bene il discorso di Malu perché ha specificato che l'acquario deve essere pieno di piante , pochi pesci e comunque una cosa ragionata ( i cambi , anche se distanziati , ci vogliono per me ) .
In questo caso è fatto proprio solo per evitare il fastidio di cambiare l'acqua e pulire l'acquario , e ci può stare per carità .. ma no con gli animali dentro .

Ho aperto la discussione proprio per stimolare un po' il confronto tra filosofie diverse di gestione dell'acquario. Io seguo un po' quella di Lorenz, e considero la mia una vasca di transizione in attesa di una più grande. L'obiettivo è quello di creare un ambiente confortevole per gli animali, anche sacrificando un po' l'estetica.
So che alla fine il risultato è quello di avere un pond dentro casa, ma vi assicuro che osservare il comportamento dei pesci in un ambiente più simile a quello naturale è abbastanza gratificante.
Se osservate un laghetto in montagna, le pietre sono ricoperte di alghe e il fondo è limaccioso. Riflettiamo anche sul fatto che stiamo tenendo tutti degli animali in cattività, e nessun acquario, neanche uno da 1000 litri, potrà mai essere paragonabile ad un lago o un fiume in termini di benessere degli animali.
Tuttavia, confrontando il comportamento dei grossi Carassi di alcuni anni di età ospitati presso tre negozi di acquari che frequento a Palermo, all'interno di acquari molto ampi allestiti e gestiti in modo "standard", i miei sembrano più vivaci e "naturali".

veleno983 25-02-2018 12:45

Quote:

Originariamente inviata da Asterix985 (Messaggio 1062897188)
Se la prima preoccupazione di chi ha un acquario è come evitare di pulirlo e mantenerlo .. al punto di scegliere un pond per non pulire i vetri o di non fare i cambi d'acqua , e non fa niente se l'acquario è evidentemente trascurato .. , bhe questo non vuol dire tenere ai propri animali .
Ogni uno fa come crede e questa è la mia opinione comunque quell'acquario non lo terrei mai in casa , pieno di alghe da non vedere più nemmeno gli arredi .. allestito senza un minimo di cura ( ma tanto poi sarebbe stato tutto lasciato a se stesso ) .
Oltre alla cura dell'estetica , che spesso và a braccetto con quella degli animali .. bisogna pensare al benessere degli animali stessi , mi può anche andar bene il discorso di Malu perché ha specificato che l'acquario deve essere pieno di piante , pochi pesci e comunque una cosa ragionata ( i cambi , anche se distanziati , ci vogliono per me ) .
In questo caso è fatto proprio solo per evitare il fastidio di cambiare l'acqua e pulire l'acquario , e ci può stare per carità .. ma no con gli animali dentro .

Io nel mio pond faccio la manutenzione necessaria, ricambio d acqua e pulizia del fondo.
È pieno di piante vere, quindi di che parli?
Non è che uno ama gli animali solo se si compra i test del ph e dei nitriti.


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Asterix985 25-02-2018 14:02

Nel tuo caso Veleno il problema non è che non fai i cambi ma che hai scritto tu che : " per non pulire i vetri mi sono fatto un pond " , di questo parlo .


Se a Lorenz gli davano un pratiko 400 probabilmente avrebbe ragionato diversamente MaxBon , a quei tempi i cambi dacqua dovevano essere più frequenti a meno di ragionare su come far sì che il sistema si mantenesse da solo quindi come dicevo con piante e gestione attenta .
Però appunto , a quei tempi era più impegnativo gestire un acquario , nel 2018 con la tecnologia che abbiamo e' tutt'altra storia .
Se l'obbiettivo è quello di offrire un ambiente confortevole per i tuoi pesci secondo me non l'hai ottenuto .
Confortevole non vuol dire solo ambiente palustre e melmoso simile a quello naturale ma anche e soprattutto la qualità di vita , 60 litri in 4 e senza cambi d'acqua .
1000 litri non sono la libertà ma sono molto diversi da 60 .

Non ce l'ho con te MaxBon , secondo me dire riduco al massimo la manutenzione così senza un ragionamento ma semplicemente lasciando a loro stessi acquario e pesci .. è proprio sbagliato e soprattutto è di cattivo esempio per chi non ha mai avuto un acquario e legge questo post .
Avere un acquario è l'opposto di come lo intendi tu secondo me e attenzione non dico che non possano esserci le "autovasche" , che mi appassionano anche come progetto .. ma bensì che bisogna averne cura e non deve pesare fare i test dell'acqua , la manutenzione e la cura in generale .

malù 25-02-2018 14:47

In parole povere l'acquario di Lorenz è quello che adesso si definisce "autovasca '.
Sia questi che quelli a bassa/nulla manutenzione hanno uno scopo ben preciso, l'obiettivo primario è quello di stabilire un equilibrio chimico/biologico (cosa ben differente dalla trascuratezza), negli anni ho constato che anche i cambi concorrono a stravolgere questo equilibrio, da qui la scelta di piante semplici (in gran numero), che possano vivere bene anche con i soli rabbocchi.
Visto che si cerca di approfondire.... spesso non si tiene conto che anche la flora batterica (parlo di tutti i batteri presenti in vasca), alla fine raggiunge un equilibrio (anche qui ci sono prede e predatori) però occorre lasciare quella "melma" di cui parlava Lorenz.
Se non si guarda all'estetica, Lorenz avrebbe senza dubbio preferito un filtro di Amburgo piuttosto che il Pratiko 400.
Io vi ho mostrato una delle mie vasche, andate a vedere quelle dell'utente @T_M e leggete bene come le gestisce.
Ultima cosa, le vasche "autonome" (intendo senza co2, fertilizzazione e altri ammennicoli), diventano così stabili che per controllarne l'andamento, non servono più neanche i test.

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malù 25-02-2018 21:46

Un assaggio:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=492959

malù 25-02-2018 21:50

Rimarco le frasi finali dell'articolo linkato:
"Qualche dato tecnico mai come in questo caso poco interessante.
Vasca 80x40x40 circa, filtro interno amburgo lento ricircolo, lampada led 6 w.
Fondo sabbia sugar size misto ghiaino mescolato a foglie di quercia e catappa.
Numerosi legni in vasca, vegetazione affidata a semplici microsorum, demersum e galleggianti varie.
STOP.
Cambi d'acqua? ancora da fare....."

Il buon Massimo li definisce dati poco interessanti ma, in sintesi, descrivono i pricipi di una vasca autosufficiente.

MaxBon 26-02-2018 12:19

Premesso che do ragione ad Asterix sulla necessità di aver cura dell'acquario e non abbandonarlo a se stesso insieme ai pesci, e che condivido buona parte degli spunti offerti da Malù, lancio un'ulteriore provocazione:

"Far crescere volutamente le alghe in acquario potrebbe apportare notevoli vantaggi al benessere dei pesci."

Naturalmente questa strategia contrasta con tutti i criteri estetici tradizionali e farà inorridire gli appassionati di Acquascaping. Però io mi vorrei mettere nei panni dei pesci, in particolare dei Carassi, e valutare se per loro sia più confortevole un ambiente con una presenza importante di alghe (insieme a piante) e con una manutenzione ridotta al minimo che tenda a far stabilizzare le condizioni della vasca e ad incrementare la presenza di microorganismi, oppure un ambiente quasi asettico, senza piante e con notevoli interventi esterni (misura dei vari parametri dell'acqua e correzione con cambio frequente dell'acqua, uso di biocondizionatori, sifonamento del fondo, lotta continua alle alghe, raschiamento dei vetri, pulizia degli arredi, termostatazione, azionamento dell'aeratore, aggiunta di prodotti chimici e medicinali ai primi sintomi di malattie, ecc.).
A parte i costi ed il tempo da dedicare per la seconda strategia, a me sembra che il risultato finale sia un inutile stress per i pesci, che alla fine moriranno lo stesso e avranno vissuto un periodo triste in un acquario povero e sempre rimaneggiato.
Lasciare invece sviluppare le alghe nei luoghi voluti (per esempio i legni, le pietre, le parti inferiori delle piante, le pareti del filtro e su qualche pianta finta, che ne incrementa la superficie utile) può portare ad una notevole stabilità chimica e biologica della vasca, che a quel punto può necessitare di cure minime (rabbocco acqua evaporata, somministrazione mangime e pulizia dei vetri anteriori).
Non vuole essere trascuratezza, ma una gestione un po' diversa e minimale dell'acquario, finalizzata a privilegiare il benessere dei pesci rispetto all'estetica (naturalmente l'acquario deve rimanere quantomeno presentabile, magari non da salotto, ma "guardabile").
Il mio, per esempio, lo tengo nello studio ed è molto apprezzato dai bambini, soprattutto per l'interattività dei pesci. Inoltre il Black Moor gradisce molto le alghe, e mi sembra che contribuiscano a fargli mantenere un bel colore nero vellutato.

Non ho mai analizzato l'acqua, ma sto valutando di acquistare il kit per verificare se la mia teoria è corretta, ossia che i valori dell'acqua si mantengono stabili ed entro valori accettabili.

tommaso83 26-02-2018 13:05

Quote:

Originariamente inviata da MaxBon (Messaggio 1062897328)
Premesso che do ragione ad Asterix sulla necessità di aver cura dell'acquario e non abbandonarlo a se stesso insieme ai pesci, e che condivido buona parte degli spunti offerti da Malù, lancio un'ulteriore provocazione:

"Far crescere volutamente le alghe in acquario potrebbe apportare notevoli vantaggi al benessere dei pesci."

Naturalmente questa strategia contrasta con tutti i criteri estetici tradizionali e farà inorridire gli appassionati di Acquascaping. Però io mi vorrei mettere nei panni dei pesci, in particolare dei Carassi, e valutare se per loro sia più confortevole un ambiente con una presenza importante di alghe (insieme a piante) e con una manutenzione ridotta al minimo che tenda a far stabilizzare le condizioni della vasca e ad incrementare la presenza di microorganismi, oppure un ambiente quasi asettico, senza piante e con notevoli interventi esterni (misura dei vari parametri dell'acqua e correzione con cambio frequente dell'acqua, uso di biocondizionatori, sifonamento del fondo, lotta continua alle alghe, raschiamento dei vetri, pulizia degli arredi, termostatazione, azionamento dell'aeratore, aggiunta di prodotti chimici e medicinali ai primi sintomi di malattie, ecc.).
A parte i costi ed il tempo da dedicare per la seconda strategia, a me sembra che il risultato finale sia un inutile stress per i pesci, che alla fine moriranno lo stesso e avranno vissuto un periodo triste in un acquario povero e sempre rimaneggiato.
Lasciare invece sviluppare le alghe nei luoghi voluti (per esempio i legni, le pietre, le parti inferiori delle piante, le pareti del filtro e su qualche pianta finta, che ne incrementa la superficie utile) può portare ad una notevole stabilità chimica e biologica della vasca, che a quel punto può necessitare di cure minime (rabbocco acqua evaporata, somministrazione mangime e pulizia dei vetri anteriori).
Non vuole essere trascuratezza, ma una gestione un po' diversa e minimale dell'acquario, finalizzata a privilegiare il benessere dei pesci rispetto all'estetica (naturalmente l'acquario deve rimanere quantomeno presentabile, magari non da salotto, ma "guardabile").
Il mio, per esempio, lo tengo nello studio ed è molto apprezzato dai bambini, soprattutto per l'interattività dei pesci. Inoltre il Black Moor gradisce molto le alghe, e mi sembra che contribuiscano a fargli mantenere un bel colore nero vellutato.

Non ho mai analizzato l'acqua, ma sto valutando di acquistare il kit per verificare se la mia teoria è corretta, ossia che i valori dell'acqua si mantengono stabili ed entro valori accettabili.

Per quanto apprezzi l'idea che sta alla base della discussione e il concetto di autovasca, mi dispiace dovertelo dire ma secondo me tu sei molto lontano...

Sentir parlare di equilibrio chimico e biologico da chi non misura i valori dell'acqua e rabbocca acqua evaporata con acqua di rubinetto mi sembra un'eresia.

L'equilibrio si crea in vasca, essendo SICURI di cosa si sta facendo e di farlo a beneficio dei pesci e non sulle loro squame. Mi spiace, ma senza piante a crescita rapida e con solo un pò di pothos pucciato in vasca avrai i valori di nitrati sopra 100, e i valori di GH e KH alle stelle. I pesci reggono, anche i cinesi che respirano l'aria di Pechino reggono, ma non per questo sono contenti...

Ci vuole ben più di qualche alga lasciata crescere per pensare di star fornendo un ambiente naturale e dignitoso ai nostri amici pinnuti

DUDA 26-02-2018 13:26

Esatto, non confondiamo vasche "non seguite per comodità" con "autovasche"...il fatto che gli inquilini non schiattino non la definisce "autonoma"...sappiamo bene che i rossi vivono anche nelle bocce senza movimento dell'acqua.

Asterix985 26-02-2018 13:34

Meno male che qualche d'uno mi dà manforte perché quasi quasi mi convincevo che ero io in errore .
Cioè non stò dicendo che non è un sistema fattibile "l'auto vasca" anzi , ho anche detto che è un modo di gestire l'acquario che mi interessa parecchio e aggiungo che qualche esperienza l'avevo già letta in merito .
Si discute di questo caso in particolare e le cose dette da tommaso le ritrovate scritte qualche risposta più in alto .
L'autovasca va ragionata , non è che lasci tutto a se stesso e se vá vá ..

Poi sono comunque in disaccordo sui cambi d'acqua , ci vuole acqua " fresca" per reintegrare sali che sono utilizzati da pesci e piante e più banalmente l'acqua , come l'aria diventa "viziata" e ogni tanto ( a seconda dei casi più o meno spesso ) vá cambiata .

Puoi avere gli inquinanti a valori accettabili e stabili ma avere carenze di nutrienti non misurabili coi test .

MaxBon 26-02-2018 13:40

Chiariamo, sono lontanissimo dall'autovasca, attenzione, che non era un mio obiettivo e che ritengo impossibile da realizzare con una vaschetta da 60 litri ed i pesci rossi, per i quali sto valutando di predisporre un acquario più grande.
La mia era piuttosto una riflessione tra un "accanimento terapeutico" su una vasca comunque piccola per questi pesci ed una gestione meno invasiva e possibilmente più rispettosa delle reali esigenze dei pesci.
Tra l'altro, come facciamo a valutare il benessere dei pesci? Non credo che solo i valori dell'acqua possano dare una risposta, se non è integrata con l'osservazione del loro comportamento.
Nel mio caso, sembra che stiano bene osservandoli, ma mi manca l'informazione sui valori dell'acqua e per questo mi è venuta la curiosità di misurarli per verificare la mia ipotesi.
Magari avrò scritto una serie di cavolate, ma lasciatemi verificare e vi farò sapere.

Asterix985 26-02-2018 13:54

Ma proprio perché si parla di 60 litri con dentro 4 carassi che è necessario quello che tu chiami "accanimento terapeutico" e che io definisco manutenzione ordinaria .
È questo il punto .
I pesci non hanno espressività del viso e non possono dirti o farti capire se stanno bene .
Osservi colori e comportamenti ok , basta ?
No , l'acquario è anche misurazione dei valori e tecnica se no si va o su autovasche oppure si resta al livello del bambino che mette i pesci nelle bocce o nelle vaschette .
La salute degli animali quindi è data proprio dalla misurazione dei valori dell'acqua , è quello che previene possibili problemi che dopo si che noteresti da colori e comportamenti ... ma magari è troppo tardi .

malù 26-02-2018 14:19

Non facciamo confusione, un conto è la gestione a bassa manutenzione, un altro è la vasca dell'utente...... che è molto lontana dal potersi chiamare tale.

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tommaso83 26-02-2018 14:35

Ciao malù sono intervenuto solo perchè mi sembrava che le due questioni si stessero sovrapponendo e intrecciando troppo.

Alla base dell'autovasca (secondo me come ogni metodo di gestione di un acquario) ci DEVE essere la conoscenza della qualità dell'acqua che forniamo ai pesci (almeno all'inizio e poi per estrapolazione)

Una cosa è dire "non cambio l'acqua perchè so che è pulita, che i valori sono a posto e ho trovato un equilibrio."

Tutt'altra è: "io l'acqua non la cambio, quanto è inquinata non lo so, ma i pesci sono ancora vivi quindi va bene così."

Ultima cosa... Per la storia della manutenzione..

Immaginate un bambino con il pannolino. Se sai che il pannolino resta sempre asciutto non ha senso andare ogni 5 minuti a cambiarglielo, lavarlo, metterlo sul fasciatoio etc... Fai più danno che altro.
Ma se il pannolino è sporco, non si può non cambiarlo perchè si dice "almeno non lo stresso cambiandolo"

Per questo bisogna sapere se il pannolino è sporco!

E con questa chicca puericultur-acquaristica mi congedo almeno per il momento :-D

malù 26-02-2018 14:43

Infatti Tommaso, i discorsi si stavano sovrapponendo.
In definitiva il consiglio che darei all'utente, sarebbe di sistemare la popolazione, gestire la vasca in modo "canonico", e poi con il tempo e l'esperienza, si può anche sperimentare.

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DUDA 26-02-2018 15:03

D'altro canto, onestamente, condivido a pieno l'idea di gestione di Malù, per quanto poco possa conoscerne dai pochi scambi di vedute sul forum, ovvero:
- proporzione litraggio/fauna a fortissimo vantaggio della prima
- foltissima piantumazione
- buon movimento dell'acqua
- non sifonare il fondo
- pochi cambi d'acqua

Diciamo che l'unico compromesso difficile da far accettare è quello di popolare pochissimo ed ovviamente 4 carassi sarebbero un bel carico anche per vasche di litraggio doppio o triplo di quello che stiamo considerando ma se, e dico SE, io avessi adesso in mano un 60 litri da allestire farei un monospecifico per palla nani, trovassi una coppia ovviamente...
Nulla di infattibile comunque, pur rimanendo su litraggi "commerciali" da 240 o 300 litri, viene furi benissimo una vasca a manutenzione zero.

malù 26-02-2018 15:11

DUDA, se alle "regole" che hai citato aggiungi :
Lunga maturazione all'avvio.
Condizioni stabili da non meno di un anno.
Niente co2.
Nessuna fertilizzazione.
Niente areatore o altri ammennicoli.
Hai la ricetta della vasca semplice, destinata a trasformarsi in "autonoma".


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malù 26-02-2018 15:21

@DUDA .... altro piccolo OT...
Per tenere assolutamente costanti le durezze (ovviamente il discorso calza con i pesci che allevo), ho inserito in vasca i gusci d'uovo sminuzzati.
Si sciolgono in funzione alla co2 presente in vasca e , visto che non ne immetto artificialmente, gh 10 e kh 5 fissi da anni.
Non importa quante lumache ci siano o quante mute facciano le caridine, il sistema si autoregola.

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DUDA 26-02-2018 17:13

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062897358)
@DUDA .... altro piccolo OT...
Per tenere assolutamente costanti le durezze (ovviamente il discorso calza con i pesci che allevo), ho inserito in vasca i gusci d'uovo sminuzzati.
Si sciolgono in funzione alla co2 presente in vasca e , visto che non ne immetto artificialmente, gh 10 e kh 5 fissi da anni.
Non importa quante lumache ci siano o quante mute facciano le caridine, il sistema si autoregola.

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Avevo fatto la stessa cosa con dell'aragonite che mi avanzava.
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Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062897356)
DUDA, se alle "regole" che hai citato aggiungi :
Lunga maturazione all'avvio.
Condizioni stabili da non meno di un anno.
Niente co2.
Nessuna fertilizzazione.
Niente areatore o altri ammennicoli.
Hai la ricetta della vasca semplice, destinata a trasformarsi in "autonoma".


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Beh, si li davo per scontati, per pigrizia uso sempre la minor tecnica possibile. Quello che però è fondamentale, ho sempre notato è un ottimo ricircolo d'acqua, per assurdo, in una vasca con un bel fondo maturo e una popolazione molto rada, preferirei rinunciare al filtro in favore di una pompa di movimento piuttosto che ad altro.

malù 26-02-2018 17:26

Concordo!!!

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MaxBon 27-02-2018 12:46

Ringrazio Tommaso per la sua "chicca puericultur-acquaristica", che mi è piaciuta molto e che mi ha convinto ad affrettarmi nell'acquisto di un kit base della SERA per la verifica dei valori dell'acqua di quella che da oggi battezzerò "Vasca Pechino" per la cattivissima qualità che sicuramente riscontrerò, alla quale però sembrano essersi adattati abbastanza bene i miei ospiti cinesi.
Il negoziante ringrazia per avermi visto spendere più ieri che negli ultimi 2 anni (ben 16 euro di striscette) ma lo considero il giusto prezzo per i sensi di colpa che mi avete fatto venire #12

Asterix985 27-02-2018 12:55

Con 25 / 30 comperavi la vapigetta sera con tutti i test a reagente , le striscette sono poco affidabili .
In pratica i risultati che ti danno sono alla buona , meglio a questo punto portare lacqua in negozio e farla analizzare a loro coi reagenti .

tommaso83 27-02-2018 13:22

Facci sapere come sono i valori... E' vero che le strisce non sono il massimo... Ma se hai anche solo un decimo dei nitrati e fosfati che immagino, dovrebbero essere entrambi ben rilevabili...

MaxBon 27-02-2018 13:22

Non avevano la valigetta SERA, ma solo i test singoli (avrei speso circa 40 euro), ma tanto devo misurare i valori di Pechino, giusto per capire quanto è grave la situazione, e quanto sono forti questi cinesi.

A parte gli scherzi, se dobbiamo ragionare in termini di rispetto degli animali, dovrebbero chiudere tutti i Pet Shop e soprattutto i negozi di acquari.
Da quando ho visto come vengono trattati i pesci, e non solo i bistrattati Carassi, ritengo che tutti i ragionamenti che si fanno su questo Forum è come se si svolgessero su un altro pianeta.
Proprio ieri, in questo negozio che si professa "attento al benessere degli animali", ho visto spacchettare i nuovi arrivi: pesci di diverse specie, tra cui molti Carassi e Guppy, imballati a decine in sacchettini da pochi litri (massimo 4), inseriti in box di polistirolo e senza etichette esterne che indicassero che il pacco contenesse animali vivi. Dopo un viaggio di 3 giorni dal nord Italia, sballottolati senza alcuna attenzione, sono stati travasati in due minuti prima in un secchio e poi direttamente in una vasca da esposizione, alla faccia dell'acclimatamento. Ho contato 20 esemplari da 3 cm in 50 litri, dove rimarranno fino a quando non saranno stati venduti (o morti). Ho chiesto anche informazioni sulla qualità dell'acqua, ed il ragazzo addetto al prelievo dei pesci mi ha detto che non la controllano, tanto è quella di rubinetto.
A quel punto mi sono sentito meno "cattivo", visto che stavo investendo 16 euro per controllare le condizioni in cui detengo i miei 4 cinesi.

MaxBon 28-02-2018 09:31

Ho verificato la qualità dell'acqua con il Quick Test della SERA, e sono confermate le considerazioni di Tommaso e Asterix: il pannolino è sporco!
I miei cinesi sono proprio dei duri, però è confermata anche la mia ipotesi: in vasca è presente una notevole attività batterica e biologica in generale.

Vi riporto i valori, tenetevi forte, perché dubito che qualcuno li abbia mai rilevati nella propria vasca:

Ph 6.5
kH 3°d
GH >16°d
NO2 <1 mg/l
No3 >250 mg/l
Conducibilità circa 4000 µScm-1 (ma è dovuta principalmente alla presenza di un po' di sale marino aggiunto un anno fa).

Altri parametri "a naso ed occhio": acqua limpidissima colore giallino molto chiaro, odore appena percettibile, nessuna bollicina o materiale in sospensione, ghiaietto di fondo molto pulito e pochissimi escrementi (2 o3) ancora visibili.

I nitrati alle stelle ed i bassi nitriti sembrerebbero confermare un'elevata attività batterica, ed allo stesso tempo giustificano la notevole presenza di alghe. Tenete conto che la settimana scorsa ho un po' esagerato con la somministrazione di mangime, pertanto ora vorrei provare a mantenerli un po' a dieta per una settimana e verificare se i nitrati si riportano a valori misurabili (la cartina va oltre il fondo scala).
Già ieri sera non gli ho dato il mangime e tutti e quattro i miei cinesi, da bravi survivor hanno cominciato a mangiarsi le alghe, e stamattina avevano tutti 5 cm di cacchina verde (altro che spirulina...).
Se tra una settimana i parametri non migliorano, inizio a cambiare 2 litri di acqua al giorno, mantenendo sempre la filosofia delle "minime variazioni" della vasca Pechino.

Ho verificato la qualità dell'acqua di rubinetto, e rientra perfettamente nei parametri di accettabilità per i Carassi, quindi va bene per i cambi:

Ph 7.5
kH 15°d
GH >16°d
NO2 0 mg/l
No3 10 mg/l
Conducibilità circa 600 µScm-1

tommaso83 28-02-2018 10:19

Ciao Max,
due cose:
- bisognerebbe capire se i nitriti sono veramente presenti. Se così fosse significherebbe che non hai abbastanza attività batterica per trasformare i NO2 in NO3 e questo è un problema. Giusto per capirci i nitriti si legano al sito dell'emoglobina preposto all'accettazione dell'ossigeno sostituendolo e quindi di fatto "soffocando" i pesci. Quindi se i nitriti non diminuiscono e li vedi continuamente metti almeno un aereatore e fai cambi continui tutti i giorni ma anche di 5-10 litri..
(non di più perchè i pesci vanno secondo me riportati in condizioni normali lentamente)
- la conducibilità a 4000 non è data dal trattamento con il sale ma con i continui rabbocchi con acqua di rubinetto.. Io ho fatto un trattamento con il sale mesi fa direttamente in vasca e la conducibilità mi è salita da 180 a 300. Tu hai già un'acqua molto dura da rubinetto... Non va assolutamente usata per i rabbocchi... Mettiti il cuore in pace e per i rabbocchi d'ora in poi usa osmosi...

Inutile ripetere che ancora prima della gestione, andrebbe rivisto litraggio e filtrazione, ma questo lo sai già e sta a decidere...

Capisco la buona volontà nella ricerca di una gestione naturale, ma come puoi vedere i parametri chimici della tua acqua sono veramente pericolosi per la salute dei tuoi pesci

Ultima considerazione: i rossi sono resistenti, ma tu li stai mettendo davvero a dura prova!

I tuoi quattro amici secondo me si meritano il massimo, visto anche la resistenza con cui hanno dimostrato di voler stare al tuo fianco. Adesso un pò di dritte su come migliorare ce le hai, se te ne servono altre, siamo qui!

;-)

Asterix985 28-02-2018 15:24

Quei test contano poco perché dire no2 < 1 non va per niente bene . Già a 0.5 sono pericolosi e devono essere a 0 fisso , diversamente il filtro non stá lavorando ma non è questo il caso , sono i test a non essere precisi .
Gli altri valori non li commento perché sono troppo approssimativi secondo me .

MaxBon 04-03-2018 12:40

Ciao, negli ultimi giorni ho rimesso le mani in vasca, e volevo condividere alcune riflessioni, che faranno al solito rabbrividire i veri acquariofili, soprattutto Tommaso ed Asterix ;)

Vorrei anche chiarire il senso del mio primo post, con cui ho aperto la discussione: io non penso che il mio sia un bell'acquario, né tantomeno che lo gestisco bene, tutt'altro.
Volevo solo condividere una riflessione: se in una vasca sottodimensionata nella quale vengono ospitati dei piccoli Carassi (e ribadisco piccoli, i miei erano lunghi 3 cm due anni fa) si riduce gradualmente la manutenzione, alla fine i pesci si adattano abbastanza bene (in termini di comportamento e resistenza alle malattie) e si instaura un certo equilibrio chimico-biologico, nel quale bisogna tollerare anche la presenza delle alghe, che sono allo stesso tempo un evidente segnale di eccesso di scarti organici/nutrienti, ma svolgono anche un'attività "tampone" assimilandone una parte, insieme alle piante ed ai protozoi.
E' logico che la qualità dell'acqua alla fine sarà pessima, e le misurazioni che mi avete convinto a fare lo dimostrano, però nel caso specifico, i Carassi sono pesci che si adattano in natura anche agli stagni ed alle piccole pozze senza ricambio di acqua. Naturalmente stiamo parlando si sopravvivenza e non di vita in condizioni ideali, però in natura vigono le leggi dell'adattamento e della selezione naturale, quindi quando parlavo di gestione più "naturale" dell'acquario intendevo riferirmi più a Darwin che a Lorenz.
Non fraintendetemi, ora sto cercando di riportare l'acquario a condizioni più "sane" per i piccoli ospiti, però ho notato che comunque l'equilibrio che si è instaurato ha determinato una certa "robustezza" sia dei pesci che degli altri organismi presenti in vasca.

Faccio alcuni esempi:

- Ho verificato la quantità di sale marino grezzo che avevo introdotto l'anno scorso, nell'arco di un mese, ed era abbastanza cospicua, circa 150 grammi, che ha portato ad una salinità di circa il 3 per mille. Ho letto che il cloruro di sodio compete con l'assorbimento dei nitrati a livello delle branchie dei pesci, pertanto questo potrebbe spiegare perché, nonostante i livelli elevatissimi di nitrati in vasca, i pesci non manifestino alcun sintomo di anossia.

- Ho provato ad aspirare il fondo, ma ho trovato pochissimi sedimenti e per lo più frammenti di alghe, sia verdi che rosse. Ritengo pertanto poco utile perseverare in questa attività di manutenzione che avevo sospeso molti mesi fa, perché secondo me tolgo solo organismi utili.

Continuerò a cambiare due litri di acqua al giorno, e vi farò sapere se almeno i nitrati scendono a valori più accettabili. Penso invece di mantenere una certa salinità, pertanto aggiungerò un po' di sale marino all'acqua dei cambi, dovrebbe contribuire a mantenere bassi gli effetti di tossicità dei nitrati.

Del resto penso che portare i miei 4 cinesi in poco tempo da Pechino al Tibet possa comportare rischi maggiori per la loro salute, non sono più abituati all'acqua pura...

Asterix985 04-03-2018 17:51

Mi pare parecchio sarcastico il tuo intervento , alla fine dei conti l'acquario è tuo quindi non sentirti obbligato a modificare una gestione che ritieni " rodata " .
Il fatto che tu stesso definisci la qualità dell'acqua nel tuo acquario " pessima " rende praticamente inutili tutti gli altri discorsi , e non te lo dico perché sono un vero acquariofilo ma perché la qualità dell'acqua è la cosa più importante nella gestione di un acquario .

Tra l'altro mi pare he tu sia rimasto ai valori dei test a striscette quindi non sai nemmeno se veramente l'acqua è così pessima come dici ..

Per ragionamenti tipo : adattamento e tempra dei tuoi pesci a quello che gli offri e agli ipotetici benefici dati da questo tipo di condizioni , non sono per niente d'accordo .

Ripeto l'acquario è tuo quindi come lo allestisci e cosa ci metti deve piacere te alla fine , se hai degli animali dentro però dovresti garantirgli condizioni di vita più che buone .


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