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Johnny Brillo 26-02-2017 10:51

In un tuo vecchio post ti definivi "un pò talebano". Beh, direi che questo post più talebano di così non poteva essere. #18
Ovviamente si scherza, mi fa molto piacere che tu sia intervenuto portando con te la tua grande esperienza.

Secondo me, però, hai un pò generalizzato. Mi sembra di capire, correggimi se sbaglio, che le tue vasche siano incentrate su specie che richiedono valori un pò estremi, acque molto tenere e pH molto bassi.
In questo caso posso anche capire una gestione di questo tipo. Ogni intervento esterno può portare ad uno squilibrio in vasca.

In altri tipi di allestimento, invece, è praticamente impossibile mantenere una vasca in questo modo.
Ad esempio nel mio caso, se continuassi a non fare cambi mi troverei col tempo ad avere le durezze talmente basse da non poter mantenere più stabile il pH, non usando torba & co. per acidificare.
Stesso discorso lo si potrebbe fare in una vasca per poecilidi ad esempio. O ancora meglio per chi alleva i ciclidi dei grandi laghi africani. Ques'ultimo caso forse è l'esempio più estremo che si possa fare.

I cambi hanno anche altri vantaggi: possono stimolare la riproduzione di alcune specie, in una vasca con piante poco esigenti vanno a reintegrare importanti nutrienti per la loro crescita....giusto per fare i primi due esempi che mi vengono in mente.

Un'altra cosa che vorrei sottolineare è che hai parlato di vasche da 20 litri riproduttive
. I pesci non passano l'intero corso della loro vita lì dentro. Altrimenti su AP succede un casino. E' da anni che si predica di non allevare pesci in meno di 30 - 40 litri e che abbiano certe misure per il lato lungo.

Comunque, questo tipo di gestione mi incuriosisce molto. A piccoli, piccolissimi, passi mi ci sto un pò avvicinando anche con un certo scetticismo.

I punti fondamentali mi sembra di aver capito che siano tre o quattro:
- tante piante, sommerse ed emerse
- alimentazione, vivo o microfauna e comunque parsimoniosa
- popolazione scarsa in relazione al litraggio
- vasche molto mature

malù 26-02-2017 13:02

L'acquariofila di Max e molto interessante, diversa da quella che si pratica comunemente, ma molto simile a quella di Lorenz.
In passato sono stato il primo ad "osteggiarlo" principalmente per "proteggere" i neofiti, ma adesso, complice il tuo post e la tua vasca, ho voluto chiedere lumi sulla sua gestione....... vediamo la reazione.

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malù 26-02-2017 17:40

Su ragazzi intervenite, intendevo la vostra reazione ...... chi ha dubbi o vuole precisazioni è il benvenuto, vediamo di aprire nuovi orizzonti!!!

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Avvy 26-02-2017 19:38

Sto seguendo interessato. Secondo me uno dei passaggi cardine è la presenza di alghe, con la loro influenza su assorbimento delle sostanze, presenza di ossigeno e substrato per la microfauna.

Emiliano98 26-02-2017 22:03

Io ritengo che i cambi siano necessari in vasche giovani, quando sono mature e stabili non li faccio spesso.
Questo nelle vasche piccole con pochi pesci piccole, ad esempio nella vasca con ciclidi e loricaridi facevo cambi abbastanza consistenti, sia per l'alimentazione più "consistente" che per il fatto che sono pesci che sporcano di più.
Dipende sempre dal tipo di vasca secondo me

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Mattegenova 26-02-2017 22:06

300 litri per tetrazona
 
Secondo me uno dei punti focali è "il modo in cui vengono alimentati".
Mi è capitato spesso di tornare dalle ferie, 7 giorni senza cibo, (preferisco il digiuno al danno che può fare un parente somministrando troppo cibo) galleggianti che prendono il sopravvento, e pesci in super salute.



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https://www.youtube.com/channel/UCH4...SxvjDrJHWr9Opg

malù 26-02-2017 22:07

In realtà uno dei passaggi cardine è rinunciare alle vasche "da cartolina", cosa sgradita ai più.
In queste gestioni la vasca non deve essere obbligatoriamente brutta, ma l'estetica passa sicuramente in secondo piano, della sua vasca esterna Entropy dice:
"Da notare, nelle foto, l'evidente strato di fanghi, che evito accuratamente di aspirare, vista l'enorme utilità che riveste, in termini di approvigionamento cibo, rifugio per grandi e piccini, biofiltro naturale e riserva di nutrienti per le piante".
La differenza sta nel considerare i fanghi utili, non sporcizia.

Emiliano98 26-02-2017 22:15

In alcune vasche ho fatto pochissimi cambi, mai sifonato. Ma in alcune lo ritengo necessario, soprattutto quando si parla di grosse specie che inquinano molto, una vasca di grossi loricaridi, grandi ciclidi o pesci palla, dubito si riesca a gestire in modo quasi autonomo, per quanto possa essere matura la vasca

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Johnny Brillo 27-02-2017 15:19

Penso che si sia un pò tutti d'accordo che la parola chiave è: dipende. Ci sono molti tipi di vasche in cui una gestione di questo tipo è impensabile.
Vuoi per l'assenza di piante (Malawi, Tanganyika), vuoi per l'alimentazione (discus in accrescimento, loricaridi).

Come ci sono molte altre che posso invece essere gestite in questo modo con determinati accorgimenti.
Credo che la presenza delle alghe conti, ma fino ad un certo punto. A meno ché non si abbia la vasca completamente invasa. Insieme ai muschi rivestono sicuramente un ruolo importante per la microfauna, ma per quello che riguarda l'assorbimento di inquinanti e ossigenazione credo che abbiano un ruolo più marginale.

Da questo punto di vista sono senz'altro da preferire le piante a crescita rapida. Le alghe le vedo più come una conseguenza di una gestione di questo tipo.

Come diceva malù, c'è da fare un salto mentale e iniziare a vedere diversamente cosa c'è all'interno di un acquario. Magari rinunciando a quelli che sono i "canoni" comuni.

E' sicuramente un approccio da provare per ogni acquariofilo che abbia maturato una certa esperienza.

Nel mio caso specifico, la gestione di questa vasca non credo di estremizzarla fino a questo punto. Tengo tanto ai miei pesci quanto alle mie piante.
Se non dovessi più effettuare i cambi ,mi ritroverei col tempo ad avere valori instabili e se non dovessi più fertilizzare, le piante ne risentirebbero non poco.

Resto comunque dell'idea di intervenire solo quando strettamente necessario.

Ho ancora un trenta litri in attesa di essere allestito. Con qualche caridina e gasteropode è un esperimento fattibilissimo. :-)

malù 27-02-2017 21:44

Per quanto riguarda le alghe la miglior risposta l'avremmo da Entropy........per quel che ne so metabolizzano i fosfati molto più in fretta delle piante e, per la produzione di ossigeno, teniamo presente che sono il "polmone" del pianeta e tra le prime ad apparire nell'evoluzione.......non sono propenso a dargli un ruolo marginale.

Hai detto bene Jonny, molti acquariofili non hanno la minima idea di cosa succede realmente nella propria vasca, e neppure delle potenzialità che può esprimere con una particolare gestione.
Per poter fare chiarezza su questo punto, mi permetto di segnalare un sito (Maurizio è membro del forum da parecchio) e il suo libro "L'acquario segreto", ottime fonti per approfondire.
http://www.la-natura-al-microscopio.it/
http://www.la-natura-al-microscopio....uario-segreto/


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