Mollo tutto e vado in campagna!
 

Ciao ragazzi, tra di noi ci sono imprenditori agricoli? Alla fine del mio percorso di studi in archeologia mi sono reso conto di aver sbagliato strada, gli archeologi non hanno prospettive, il mercato è fermo e soprattutto non c'è rispetto per un lavoro come questo che - praticamente - è come se non esistesse... Basti pensare che l'Italgas ha assunto a progetto degli archeologi per SETTE EURO LORDI l'ora... Ma chi me lo fa fa?!
Oggi credo sia importante inventarsi nuove strade quindi mi sono messo a ragionare, a cercare tra i bandi europei e le varie agevolazioni, ho abbozzato un progetto ed ora l'ho inoltrato al mio commercialista (uno con molta esperienza nel settore e con le palle squadrate). Probabilmente dal prossimo anno dovrei avere i finanziamenti (l'idea in Europa è piaciuta molto a quanto pare!) per cominciare questa attività, mollare la città e andarmene in campagna a produrre principalmente olio... Ovviamente il progetto è molto più articolato e complesso, tecnologico e votato alla sostenibilità ambientale, al biologico, alla qualità in ottica di esportazione...
Beh, vorrei sapere da voi, se avete esperienze, cosa devo aspettarmi da una vita di questo tipo, non intendo dal punto di vista economico visto che il business plan è in elaborazione, ma proprio di impatto nello stile di vita. Non conosco la campagna, ho collaboratori che mi aiutano dal punto di vista tecnico, ma sapere da voi l'esperienza di vita vissuta è un'altra cosa... Voi al posto mio lo fareste??

Jacopo... TI DEVI FARE UN CULO COSI'!!!

Io sono cresciuto in cascina, i miei nonni sono coltivatori diretti e mio padre è stato allevatore di bovini da carne per 15 anni... la giornata inizia alle 5 e finisce... quando hai finito!
La settimana lavorativa è di 7 giorni... altro che 40 ore!

La terra ti lascia alcuni mesi di tregua d'inverno, invece se hai animali... quelli mangiano ogni giorno che il buon Dio manda su questa terra.

Però, se crei qualcosa di tuo e ci credi, questo lavoro ti darà enormi gratificazioni a livello personale e professionale... e credo anche economico se studi bene il da farsi e sei bravo a fare i conti.
Occhio però, oggi qualsiasi settore è saturo e ipercompetitivo... non ci si improvvisa imprenditori dall'oggi al domani. Metti in conto anche qualche scoppola. ;-)

Io sono "imprenditore" (se ancora ha un senso il termine in questo paese) da 27 anni... e una cosa l'ho imparata:

In Italia
-le spese sono certe
-gli incassi sono incerti
-essere pagati è del tutto facoltativo

Io sono un "imprenditore agricolo", e la prima domanda che mi viene da farti è, hai mai lavorato in campagna?
Magari come stagionale o anche solo per la vendemmia o la raccolta delle mele o dei pomodori?
E' importante capire se hai un idea di ciò che ti aspetta, per prepararti mentalmente al cambio di vita che ti potrebbe aspettare.
L'agricoltura ha dei fattori fortemente condizionanti

1 l'aspetto metereologico
2 la stagionalità
3 la produzione a carattere spesso annuale

1- l'andamento metereologico influenza in modo drammatico ogni decisione, è una variabile random che si impara a gestire solo con molta esperienza e all'inizio può essere fonte di forte stress o scoraggiamento

2- il lavoro va fatto quando deve essere fatto, non esiste che vado al mare la domenica se devo potare le piante

3 - Se una produzione va male a causa di un errore di gestione (maltempo a parte), la prossima produzione disponibile potrebbe essere solo l'anno successivo.
Questo ha 2 conseguenze enormi:

a- se manchi il raccolto non ne avrai un altro da vendere e per un anno potresti avere grosse difficolta economiche

b- le possibilità di provare e imparare sono tante quanti i raccolti, dopo dieci raccolti son passati dieci anni e ogni anno e diverso perchè le variabili son diverse, la curva di apprendimento è molto lunga
(non tutte le colture sono annuali, sto estremizzando)

In ultimo aggiungo che spesso chi lavora in campagna vive lontano dalla maggior parte dei servizi, come scuole supermercati ospedali e pub dalla birra sopraffina, in un progetto di vita secondo me va considerato, poichè in futuro se avrai dei figli ad esempio, una scuola lontana è sicuramente un disagio in piu'.

Detto ciò ci sono anche diversi vantaggi, per esempio per me stare lontano dalla gente per diverse ore al giorno è motivo di salute mentale.

Per cui fai bene ad informarti e valuta bene, non aver timore e prendi la decisione dopo una attenta analisi, ma con un pochino di slancio che aiuta a superare sempre i momenti difficili.

#rotfl#

Lo diceva sempre anche mio padre... che preferiva la compagnia dei vitelli a quella di certi uomini!

Ciao io non sono ne imprenditore agricolo , ne nulla di simile, i miei anche , ma mio padre aveva una piccola azenda , niente di paragonabile, posso solo dirti che è faticoso , la terra come dicevano i nostri vecchi ( mio zio era si un agricoltore nel mantovano) è bassa e spacca la schiena, e la giornata non finisce mai se non quando la sera sei stravolto ( e non è come essere stravolti dopo una giornata di lavoro davanti a un pc ) e hai solo la forza di sdraiarti a letto.
Non voglio scoraggiarti e Dio me ne guardi bene , penso che abbiamo bisogno di tornare alla terra, ma come hanno gia scritto prendi in considerazione tutto e sopratutto le fatiche che dovrai affrontare sia fisiche che morali , che anche di portafogli.
...mi hai fatto venir ein mente un bellissimo film ....

L'albero degli zoccoli .....

e comunque un grosso augurio e che Dio ti dia un sostegno

A me è venuto in mente questo invece:


Clicca per vedere il video su YouTube Video

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#rotfl##rotfl##rotfl#

Non occorre avere animali basta avere un vigneto, e sei già apposto per 365 giorni all'anno.
Lavoro con il mondo agricolo, che in mezzo al campo, e a riguardo alla stagionalità di dico che ogni anno è a se.
Duro e duro, il motore di tutto come al solito è la passione. ;-)

papo89, io come puoi vedere dall'età di esperienza ne ho poca, però ho sempre vissuto in campagna, mi sono fatto diverse stagioni lavorando in campagna, e mio padre è agronomo, quindi anche se non ha un'azienda, lui è dentro il giro dell'argricoltura fino al collo. Lui avrebbe potuto inserirmi facilmente in quel settore, ma io non ho voluto, per il semplice motivo che non vedo futuro, ma nella maniera più assoluta. Un po' l'ho visto lavorando, quindi con esperienze dirette, ma in realtà basta guardare come va il mondo adesso per capirlo, ormai importiamo tutti i prodotti agricoli dall'estero.
Poi mi sfugge una cosa nel tuo raggionamento: non trovo logico che lascia l'archeologia per buttarti sull'agricoltura. E' come andare dalla padella alla brace, nel senso che ti butti su una cosa ancora più difficile e rischiosa....

Però si ci credi veramente vai, l'Italia ha proprio bisogno di gente coraggiosa che investe in questo paese. Non conosco il tuo progetto, ma magari se è qualcosa di speciale ed esclusivo puoi farcela... è questo secondo me l'unico modo per riuscire, distinguersi e proporre qualcosa di nuovo.

Jacopo ammiro la tua determinazione... molto... ma non la condivido assolutamente :-D
Mio padre è agricoltore diretto, mio nonno, il padre di mio nonno e risalendo l'albero genialogico hanno tutti zappato la terra e prodotto il miglior olio d'Italia: Olio Extravergine DOP della Sabina Romana.
Ti dico subito che se vuoi la terra te la vendo io. Quanti ettari ti pare, pieni di olive giovani e secolari... come preferisci.

Il fatto che tu mi dici, che non conosci la campagna... non è un buon inizio.
Io ho lavorato aiutando mio padre e mia madre per alzare i soldi per divertirmi con gli amici da quando ero piccolo piccolo... a 10 anni portavo il trattore... a 14 anni raccoglievo le pesche contento perchè mi servivano i soldi per mettere benza al motorino...
A 16 anni ne avevo già le palle piene di svegliarmi l'estate alle 5 quando ero rincasato alle 3...
A 19 anni mi sono iscritto a ingegneria per sfuggire dalla terra :-D :-D :-D #rotfl##rotfl#

Chiedi esperienze di vita vissuta... eccoti accontentato.
Avere collaboratori che ti supportano dal punto di vista tecnico vuol dire poco purtroppo.
Puoi avere gli operai, ma se il titolare non li guarda gli operai non lavorano.
Come in tutte le attività al momento in italia poi, gli operai costano troppo, e i prodotti del tuo sodore te li pagano niente, sopratutto se vendi all'ingrosso.
Il discorso dell'esportazione, come della vendita a fornitori di catene commeciali è una cosa molto difficile, perchè per fare queste cose devi garantire annualmente ettolitri di olio, e non giochi con qualche quintale.
Il consorzio delle mie parti sono anni che prova a trovare un fornitore, ma non riesce e questo consorzio lavora con gli agricoltori di 5 comuni tutti insieme... e parliamo sempre del miglior olio d'Italia.

Ti lascio in fondo il meglio...
Quest'inverno ci mettiamo in contatto e ti porto a raccogliere le olive da me :-D
Sveglia alle 7 alle 8 in campagna dove c'è la ruggiada ghiacciata sugli alberi perchè fanno -2°C
Quando alle 9 si scioglie, ovviamente ti si scioglie addosso :-D
Tutto il giorno a reggere un asta in carbonio lunga 3 metri con in cima 3 Kg di manette che tremano... mal di schiena assicurato già dal primo giorno.
Ovviamente la prova è gratuita eh Jacopo :-D

Vabbè... forse ti ho demoralizzato... in realtà non volevo... ma volevo metterti in guardia che il mondo agricolo non è tutta questa felicità.
Se hai bisogno di qualsiasi altra informazione non esitare a contattarmi :-)