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elettricità ! aumenta la crescita dei coralli ??
oggi è venuto un mio amico e sapendo che sono appassionato di acquari di barriera mi racconta che ieri su sky a visto un programma che parlava di come con una rete elettrica collegata alla luce ( 220 v) i coralli si sviluppino molto + velocemente e siano + resistenti di quelli in natura
ne avete mai sentito parlare ? ho cercato un pò su internet e l'unico articolo che ho trovato e questo CONTATTO! BASTA UN PO' DI ELETTRICITÀ PER CREARE UN NUOVO REEF - È quanto stanno realizzando nell'oceano Indiano il biologo marino Thomas Goreau e Wolf Hilbertz, architetto e ingegnere, specializzati nella costruzione di reef artificiali in tutto il mondo. Il loro metodo è davvero curioso: partono infatti da un'anima metallica, alla quale attaccano qualche pezzo di corallo, e vi fanno passare l'elettricità prodotta da pannelli solari in superficie. Il passaggio di corrente innesca una reazione chimica fra l'acqua marina e il metallo della struttura che in poco tempo si ricopre di un velo di calcare, l'aragonite, che i coralli sembrano trovare irresistibile. Cinque centimetri all'anno è il tasso di crescita dell'aragonite sulla struttura metallica. Dopo pochi anni la struttura viene completamente ricoperta dai coralli, con una varietà del tutto simile a quella dei reef naturali. Questi reef artificiali, sostengono i loro costruttori, sono facili da preparare, poco costosi e si irrobustiscono man mano che passa il tempo. E in un momento in cui le barriere coralline mondiali sono sotto assedio (il Global Coral Reef Monitoring Network stima che più di un quarto delle barriere mondiali sia morto negli ultimi decenni, e che almeno un altro quarto perirà nei prossimi venti anni) questi reef artificiali "elettrici" potrebbero rivelarsi preziosi. Alcuni studi dimostrano che la corrente elettrica fa bene ai coralli e li renderebbe addirittura più resistenti: l'energia risparmiata per la deposizione dello scheletro calcareo verrebbe infatti indirizzata alla crescita e nella riproduzione. Goreau e Hilbertz stimano che la crescita di questi reef artificiali sia tre o quattro volte superiore al normale. "In gran parte dei reef maldiviani, ad esempio, meno del 5% dei coralli è riuscito a sopravvivere al catastrofico evento di "bleaching" del 1998" afferma Goreau, "mentre nelle nostre strutture più dell'80% dei coralli non solo è sopravvissuto, ma si è anche accresciuto". |
fabio.pa, Mi raccomando non mettere la 220 volt in acqua #23
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nn lo farei mai .......
ma secondo voi e reale che la corrente aiuti i coralli ?? |
Sì, è vero!!!
Scosse elettriche stimolano i coralli nei loro processi.... E' anche un metodo utilizzato da molti allevatori per velocizzare la produzione di talee!!! ;-) In passato (qualche anno fa ormai) qualcuno qui nel nordovest italiano l'ha provato nel proprio acquario!!! Risultato: Mi sembra che ad oggi questa persona non ha più la vasca in quanto completamente andata con una riproduzione di massa!!! #23 Non so se poi se ne sia rifatta un'altra o meno... #13 Commuque, funzionare funziona.... ma farlo in mare o in grossi impianti è un conto... farlo nel piccolo è un altro!! ;-) |
è una cosa nuova x le mie orecchie.
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ho visto anche io un documentario su sky, in Australia c'è un progetto che si chiama bioreef. Fanno crescere i coralli su una maglia dove passa corrente (non so però gli aspetti tecnici). La corrente deionizza l'acqua favorendo la calcificazione (almeno così hanno spiegato #24 ) A questa maglia attaccano delle talee e producono una barriera corallina "artificiale". Questo , a detta loro, per la conservazione della natura e per il rinnovo delle barriere distrutte. (secondo me qualche taleina da vendere al mercato europeo e americano la fanno ;-) )
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http://globalcoral.org/Pemuteran%20A...%20Project.htm
ecco il sito ufficiale della ricerca oggiornato ad a oggi !! quardate le foto |
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5 cm all'anno mi sembra un tasso di crescita basso....
le montipore ad esempio mi crescono di 1-2 cm al mese. |
jmasterj2, devi tenere conto dei livelli di crescita naturali, non quelli delle vasche
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Magari si potesse fare qui da noi :-( :-(
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Sull'ultimo numero di Geo c'è un articolo che parla un pò di questa cosa
Ciao |
Ragazzi e dai adesso anche la sedia elettrica ai poveri coralli per farli crescere di più #24 non ci si accontenta mai eh? #24
:-D |
MA che ragazzi, quella di cui state parlando non è calcificazione, ma solamente una reazione di ossidoriduzione indotta da una corrente elettrica , è la stessa che si usa per placcare gli oggetti, in particolare si fa passare una corrente elettrica con una certa tensione e si induce la rottura del legame tra la molecola di acqua e lo ione in questo caso calcio che si riduce a calcio metallico e si deposita sul conduttore , ma quello che si deposita è semplicemente calcio e altri ioni non certo qualcosa di vivo , l'ho visto anchio su sky
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keronea, Se questa tecnica servisse per ripopolare i reef danneggiati o crearni di nuovi ben venga altro discorso se lo si fà a scopi commerciali anche se così facendo non verrebbero toccati quelli naturali, mah staremo a vedere!
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Il canale di Sky è Animal Planet e la serie è Avventure nel Grande Oceano.
Visto molto interessante, però andiamoci piano ;-) ;-) ;-) ;-) |
secondo me anche il solo fatto che si tenti una cosa del genere è lodevole, poi ho visto che ci sono delle colonie molto grandi ed effettivamente un buon numero di pesci e animali che ci girano intorno.
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#24 -e15 un po' rischioso giocare con la corrente!!
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Quote:
Ciao |
Se volessero avere piu' credibilita' dovrebbero usare griglie non elettrificate per confronto: se i coralli crescono eguale con e senza elettricita' non sarebbe quella a farli crescere. Ma in realta' fanno solo una affermazione marginale in cui confrontano i coralli "elettrici " con quelli in natura o su griglie con cali di tensione.
Poco scientifico, purtroppo. Bella comunque l'iniziativa, se funziona. |
ma come poco scientifico ??
il progetto e stato diffuso ad almeno 7 barriere coralline e da 5 anni sta dando davvero ottimi risultati, credo addirittura che i coralli che noi acquistiamo provengano proprio da questi "reef artificiali " ...continuo a tradurre e poi vi faccio sapere ... |
finalmente un post interessante
il confronto con un campione "bianco" sta alla base della ricerca scientifica, risulta strano pensare che non l'abbiano fatto anche perche qualsiasi pubblicazione in merito verrebbe immediatamente demolita |
Probabilmeente ho letto male e mi e' sfuggita questa informazione:
per definire che una cosa (terapia) funziona biisogna applicarla su un gruppo in studio e non applicarla (o applicarne unì'altra ) in un gruppo di controllo. Solo se i risultati sono statisticamente (non ad occhio) migliori nel gruppo su cui e' applicata la cosa (terapia) allora e' scientificametne dimostrata la sua efficacia. Quindi prendano due gruppi di coralli e li mettano su due griglie, una la elettrifichino ed una no e misurino la crescita con appositi strumenti in tutte e due le colture (e cio' lo faccia un ricercatore che non sa quale e' elettrificata per evitare di barare involontariamente). Se trovano una differenza statisticamnete significativa ok, se no si conclude che ha ragione Keronea et al. che dicono che e' meglio lasciar perdere. Il risultato "ad occhio sembra che funzioni" lascia spazio a molti dubbi. PS se la crescita e' significativa l'articolo e' da pubblicare almeno su Nature |
• IEEE,Journal of Oceanic Engineering,1979
(Electrodeposition of Minerals in Sea Water:Experiments and Applications) Hilbertz, Wolf H., Fletcher, D., Krausse, C., • Royal Swedish Academy of Sciences,1991 AMBIO,A Journal of the Human Environment (Solar-generated Building Material from Sea Water as a Sink for Carbon) Dr.T.J.Goreau,Prof.W.H.Hilbertz • Smithsonian Tropical Research Institute,1996 8th International Coral Reef Symposium, Panama City (Reef Restoration using Sea-water Electrolysis in Jamaica) Dr.T.J.Goreau, Prof.W.H.Hilbertz Queste direi che sono pubblicazioni abbastanza refertate, almeno quanto Science, sebbene di nicchia, o atti di simposi dove una fregnaccia di solito viene fatta segno di una fitta sassaiola e non certo pubblicata negli atti, che di solito sono editati, tra scrittura dei lavori, referaggio e stampa, un anno o due dopo: quindi passibilissimi di severe critiche sul metodo. E' indubbio che gli animali di fronte ad una fonte di calcio in forma libera devono compiere uno sforzo minore per cristallizzarlo nel loro scheletro, e quindi crescono più rapidamente. Anche se lo scopo principale del metodo alla nascita era proprio quello di ricavare del materiale da costruzione lapideo già bello pronto dall'acqua di mare, e quindi far "autocostruire" in loco strutture di difesa costiera. La crescita facilitata dei coralli sarebbe solo un effetto collaterale. |
Stefano Rossi,
Non si tratta di pubblicazioni di nicchia ma di due (il primo e l'ultimo) lavori ben fatti ed interessanti. Il primo pubblicato su un giornale abbastanza importante (e' un peer rewied, ma non lo ho potuto leggere perche' si ottiene solo a pagamento) , ma preliminare, il secondo attuativo e chiaro, leggibile al sito http://www.globalcoral.org/reef_rest...g_seawater.htm . Li trovo interesantissimi e ti ringrazio per il suggerimento !!! (io non ero riuscito a trovare nulla) Sono certo che prima o poi faranno un sistema applicabile alle vasche. Per ora gli effetti collaterali sembrano eccessivi (il sistema libera acido cloridrico dissociato che nel grande mare ha poca importanza, ma nelle vasche fa danni) ma sono certo che si possono evitare (ci sono almeno un paio di soluzioni appena qualcuno lo vorra' sfruttare commercialmente). |
Quote:
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:-)) bè insomma Science che citavi , come anche Nature, non sono "di nicchia", ma ad ampio spettro, ma le altre... :-)) concordo che il problema dell'acido cloridrico sia pesante in una vasca ristretta, perchè alla fine può venir tamponato... dal carbonato depositato #23 ! Staremo a vedere. Adesso mi incuriosirebbe sapere se hanno mai provato ad applicare il metodo agli allevamenti sperimentali di corallo rosso mediterraneo.
ciao |
Stefano Rossi, si, purtroppo si tratta di lavori scientifici con diversi limiti, anche se interessanti, se fatti bene non stonerebbero su giornali piu' importanti. Tuttavia i due periodici hanno un Impact factor (0,4 e 1,7 rispettivamente) quindi sono quotati a livello internazionale e il metodo appare funzionare. Speriamo diano delle conferme e il metodo si applichi su larga scala. Tuttavia i ritmi di crescita anche con tali metodi sono pari o inferiori a quelli in acquario come giustamente notavano prima. Cio' significa che anche se non applichamo la corrente ai nostri coralli, faciamo comunque in mdo da accellerare la loro crescitaa ritmi non naturali.
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ho letto ma mi sembra di averlo visto anche in foto che la corrente e' generata da pannelli solari e che sia a bassa tensione, qualcuno sa' percaso qunti volts arrivano nell'acqua?
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sè ricordo bene si parlava di un consumo pari ad una lampadina da 60 w nell'arco di un mese ma nn continuo, solo un 5/6 ore al giorno in un volume d'acqua grandissimo ( mare) è impensabile ricrearlo in un acquario ..-..
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si si aiuta tantissimo!!!
ho letto l'articolo su focus di qst mese... ma non parla di corrente a 220volt... -05 afferma che "basta inserire una maglia metalllica percorsa -05 a bassissima corrente elettrica circa 12/14 volt per favorire il deposito del calcio disciolto in acqua sulla maglia....cio creerebbe un ottimo substrato o punto di approdo-partenza per la nascita e la crescita di nuovi coralli" non mettete la 220volt in acquario!!! #06 |
Quote:
Ciao |
ho aperto il topic proprio dopo aver letto focus ed aver cercato in rete un po' di info in merito ma l'argomento era gia' stato trattato e non mi sono accorto che andava avanti....
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Attenzione, non comprate l'ultimo numero di focus per leggere l'articolo sull'argomento, perchè ne parla solo per qualche riga, dicendo che l'articolo è pubblicato su un numero passato. Purtroppo ho lasciato focus nel bagno della camera dell'albergo e non so dirvi che numero è. Magari Luigitall ce lo può dire. Ciao ;-)
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ceeeeeeeerto... allora l'articolo completo è sul FOCUS N° 125
IO L'HO LETTO TUTTO... ed è MOLTO INTERESSANTE! buona lettura ;-) |
Re: elettricità ! aumenta la crescita dei coralli ??
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Alcuni anni fà (poco più di tre, per la precisione) accadde una cosa strana: una mattina mi reco al lavoro e trovo la corrente staccata. Provo a riattaccarla e stacca di nuovo dopo un po' di secondi. Cerchiamo la causa e, passando davanti all'acquario (240x60x60) notiamo acqua a terra. Una tubo era riuscita a scavalcare il pettine e ad entrare nello scarico. Quando questo si riempiva l'acqua trcimava dalla vasca e cadeva su una ciabatta provocando passaggio di corrente in vasca. Fino a quel momento avevamo ottenuto: colori spettacolari, estroflessione dei polipi nella media, crescita nella norma. Alcuni pesci erano stecchiti (4 su 6) ma le acropore avevano una estroflessione spettacolare, mai vista prima. Da quel momento, prima del dramma delle turbellarie, si innescò un processo di crescita rapidissimo. C'entrerà qualcosa? geppy |
beh si potrebbe provare ad inserire una piccola maglia 10*10 in acquario dove passa una piccolissima corrente (da 8 a 12 volt)
non crea danni ai pesci cosi bassa! #36# et voilà!!! si potranno vedere crescere i coralli DA SOLI!!! proprio come il progetto che c'è su focus |
nn mi fido anche sè la cosa è molto interessante ....
ma credo che bisognerà prima studiare sulla quantità di corrente e il modo meno drammatico x cominciare, sono sicuro che 8 /12 volt siano già troppi .... magari cominciare con una maglia finissima attaccata ad una batteria (pila) da 1,5 alternando 5 ore e 5 ore di stacco e vedere cosa succede ..... ma la prova nn la faccio di certo io ..... :-D :-D :-D |
ma la maglia di cosa la fareste? ferro...? e il rilascio di metalli in vasca? #24
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basta un qualsiasi metallo conduttore!!!
anche zincato!!! non si ossida |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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