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Fornitura Energia Elettrica ENI
Ho ricevuto stamani il plico informativo dell'Eni... che si propone come societa' alternativa nella fornitura di corrente...
Che ne pensate ? qualcuno ha esperienza e sa dirci se ci sono vantaggi... ? |
che io sappia a Roma regna solo l'ACEA....
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pure a me è arrivato....mi tengo aggiornata sul topic ;-)
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secondo me sarebbe meglio aspettare ancora un pochino... saranno in diversi a proporsi...
come azienda ho cambiato l'anno scorso per sorgenia e ad oggi risparmio circa il 7,5 per cento.. non è molto direte voi... il mio consumo aziendale si aggira sui 5000 al mese... la differenza si sente eccome |
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... per chi non lo sapesse... l'ACEA è controllata totalmente dall'ENEL... #36# #36# |
sei sicuro ?? dal sito indica Comune di Roma al 51%
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fraesa, sono sicurissimo... ;-)
Per lavoro ho seguito l'unificazione delle 2 reti... #36# In pratica l'ACEA si occupa della maggior parte dell'area urbana (Roma Centro) ed Enel gestisce il restante. Dove abito ora infatti abbiamo avuto il cambio di gestore (da Enel ad Acea) in automatico. Qualche mese fà poi ho scoperto questo giochino :-) 'stardi... Sono molto tentato di vedere le tariffe degli altri gestori, ma molti sono rivolti solo alle aziende... |
WindboY, sai quando entrera' in funzione totalmente il discorso dei nuovi contatori acea ?
Per chi non lo sapesse, al momento, i nuovi contatori... sono senza limitazione di utilizzo KW/ora... ;-) |
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Non lo so... più che altro perchè in questo modo riescono a farci più soldi... In ogni caso approfittando del trasloco cercherò di cambiar gestore... vediamo un pò... |
se volete risparmiare davvero andate con l'IP ;-)
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:-)) |
infatti se convinco il criceto, ho il piano superiore del caponnone vuoto.. quasi quasi si apre un piccolo allevamento..
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Re: Fornitura Energia Elettrica ENI
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A naso direi che si tratta del solito tentativo di accaparramento sfruttando il fattore tempo, quando l'utente ancora non ha la più pallida idea di come si svilupperà il mercato. La proposta contrattuale andrebbe esaminata con attenzione, ma avrai comunque notato che manca l'indicazione delle tariffe. In sostanza si cerca di lucrare il fatto che il cliente si trova per la prima volta nella possibilità di "cambiare", ma a parte qualche euro di carburante e un'ora di sconto al giorno per un anno (con una serie di clausole piuttosto equivoche), non si capisce perchè il cliente dovrebbe passare ad Eni. L'utente accorto secondo me dovrebbe aspettare: a cambiare si farà sempre in tempo, e almeno lo si potrà fare a ragion veduta. In ogni caso mi permetto una chiosa: anche questa della liberalizzazione della vendita di energia elettica si risolverà a mio avviso in un clamoroso flop, più o meno come avvenuto con la telefonia e con le frequenze televisive. Staremo a vedere. A presto |
condorfly, oggi ho ricevuto anch'io la lettera dell'ENI e ti propongono un risparmio del 4,17% sul prezzo ENEL (ma su quale, dei tanti che compongono la tariffa finale?) cioè nel depliant ti dicono che ti regalano un'ora al giorno di energia pari a 365 ore all'anno (ovvio!!)
Ciao |
bibarassa,
alcune curiosità. Il contratto inviato, in realtà non è un contratto, ma una proposta di contratto. Ad essere pignoli non è una proposta dell'Eni al cliente ma, al contrario, del cliente all'Eni, che potrà aderire o meno. Lo sconto promesso è quello di un'ora al giorno per un anno, sul prezzo base. Quel 4,17% è la sua trasformazione matematica. Resta il fatto fondamentale che non è specificata la tariffa, nè tutte le altre miriadi di voci che compongono una bolletta. Da notare che lo sconto è sul "prezzo base", che corrisponde al costo di acquisto di energia. Qualcosa mi dice che tale prezzo base non sarà il prezzo pagato dal cliente, visto che non credo rivenderanno l'energia a prezzo di acquisto, e che quindi quel 4.17% sia ancora più indefinito di quanto già non appaia. Dato interessante: il diritto di recesso, subordinato per il suo esercizio come al solito in modo vessatorio ad una raccomandata, deve essere esercitato, udite udite, con un preavviso di ben centocinquanta giorni. Ripeto con i numeri: 150 giorni. Sono cinque mesi. Così, giusto per dirne qualcuna. A presto |
sono d'accordo con condorfly, aspettiamo altri operatori per valutare la vera concorrenza
non lasciatevi prendere dalla voglia di cambiare per partito preso |
La lettera è arrivata anche a me...
La cosa più interessante è per chi ha anche come gestore del Gas la ENI, potendo unire le 2 cose. Per le tariffe ovviamente bisognerà vederle nel dettaglio, per legge dovranno per forza pubblicare una tabella con indicate tutti i costi e le voci. |
Condorfly, dici bene, perchè gli stessi problemi, e più gravi, si hanno con il meracato liberalizzato del gas, dove ENI ne ha fatte di cotte e di crude per "limare" i concorrenti, che, dopotutto, ci sono, anche se sostanzailmente devono fare consorzi così grossi (soprattutto per lo stoccaggio) che di fatto ci troviamo di fronte a cartelli regionali. ENI di investimenti deve farne pochi, il grosso del gas per le centrali a cogenerazione è loro. E fai bene a sospettare del prezzo base, perchè è un minimo; pensa alle benzine: il prezzo base è circa 1/5 di quanto si paga alla pompa. Secondo me questi contratti pionieristici hanno più il valore di una indagine di mercato o, peggio, devono rimpolpare qualche grafico da presentare alle borse, giochino in cui ENI è molto abile nonostante quasi tutte le società del gruppo abbiano utili stratosferici.
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A presto |
condorfly, Cmq resterò con la mia cara e vecchia ENEL, anche perchè se ci sarà concorrenza vera anche l'ENEL sarà costretta a rivedere al ribasso le sue tariffe. E quindi aspettiamo che gli altri si rompino a cambiare compagnie....noi aspettiamo...raccoglieremo i frutti ;-)
Ciao |
secondo me non ci sarà nessuna diminuzione di tariffe, ci saranno solo promozioni temporanee per accaparrarsi molti clienti, tipo compagnie telefoniche, e le tariffe saranno tutte livellate
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Quello che inquieta sono i precedenti: dove sono calati i costi per gli utenti a seguito di liberalizzazione di un mercato? Tutte le volte che se ne parla non riesco mai a portare un esempio. A volte tento con il settore aereo, di cui qui si è già parlato, ma è un esempio ingannevole. A presto |
condorfly, il problema è che qui in Italia non abbiamo mai avuto vere liberalizzazioni di mercato. Ci fossero state per davvero ne avremmo visti i vantaggi, quasi sicuramente.
Ciao |
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Mi piacerebbe però che qualcuno mi facesse degli esempi concreti in cui il mercato avrebbe funzionato, anche all'estero, per capire meglio come stanno le cose e dove sbagliamo. E questo a prescindere dall'opportunità, prima politica ma poi anche economica, di ammettere il mercato in determinati settori. Dove c'è il mercato infatti c'è il privato, con tutti i suoi rischi. Finchè si tratta di latte o di componenti elettronici, poco male. Quando si comincia a parlare di energia, comunicazioni e sanità, la questione a mio avviso cambia. A presto |
condorfly, sulla telefonia ci sono stati dei vantaggi...
Io anni addietro passai da Telecom a Fastweb, sono passato da bollette da circa 200 euro ad una bolletta fissa da 150 euro senza fare telefonate ai cellulari (per quelle uso il cellulare). In più ho internet senza limiti H24. Poi dopo pochi mesi sono usciti altri abbonamenti di telefonia ed si può scegliere quello che più si avvicina alle nostre esigenze. Quindi non diciamo che Quote:
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condorfly, penso ci siano le Authority, che "dovrebbero" sorvegliare anche sulla qualità dei servizi erogati
Ciao |
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Quello che nella telefonia non è avvenuto è la riduzione del costo medio. Sfido chiunque, e dico chiunque, a sostenere che oggi paga di telefono meno, in media, di quanto pagasse nel 95. Basta leggersi le tariffe di oggi e di allora, tenendo conto del tasso di inflazione. Inoltre dobbiamo fare molta attenzione ad un dato che non è facile tenere in considerazione: il progresso. Non bisogna infatti confondere la naturale evoluzione della tecnologia, che porta a delle economie, con le economie derivanti dalla liberalizzazione del mercato. A presto |
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Io però dubito che: 1) se anche fossero in grado di operare liberamente, riuscirebbero nell'intento 2) che il sistema "in sè" sia fondamentalmente corretto ed efficace. Quello che penso, e temo, è che in una democrazia fondata sul diritto, la disponibilità di denaro determina la possibilità di condizionare il sistema. La considero una conseguenza inevitabile, e di cui uno Stato dovrebbe tener conto prima di svendere o affidarsi al "mercato" per risolvere problemi che a volte non ha saputo risolvere, e che a volte non aveva proprio. A presto |
condorfly, il libero mercato va sempre regolamentato, se no privilegia pochi a danno di molti.
Ciao |
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Per le famiglie che hanno un gran consumo di telefonate FW è ottimo... ovvio che se sei uno che fà una telefonata ogni 3 giorni ci rimetti! |
però escluso i cellulari, se aggiungi quella spesa non penso che pagheresti come nel 90
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ricevuto anch"io!.... e sono molto dubbiosa...... avevo notato alcune delle "imprecisioni" contrattuali che ho letto anche qui. #24 Non enso di cambiare per ora. #07
certo che con le spese di corrente delle vasche la liberalizzazione vera farebbe prorio comodo! #19 #19 #19 #19 |
ricordiamoci comunque che le linee elettriche fino al contatore sono di proprieta dell'enel quindi x distribuire la corrente qualunque altro operatore dovra pagare l'affitto delle linee all enel quindi non so con quale risparmio #07
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Io ho avuto il primo cellulare nella primavera del 94. Pagavo meno di oggi. A presto |
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Ora che ci penso io il primo cellulare l'ho avuto nel 95, contratto Tim Family, etacs, circa 2000 lire al minuto e non sempre avevo campo, la batteria si scaricava in 2 ore scarse e il telefono aveva lo stesso peso di un foratino... adesso pago circa 15 centesimi al minuto e cambio il cellulare quando diventa troppo pesante. Scusate l'OT, torniamo a parlare di energia elettrica... |
WindboY,
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Per quanto riguarda le tariffe, io ricordo prezzi diversi. Del resto oggi con una delle tariffe più economiche sul mercato, la wind10 (fra poco 12), al sessantesimo secondo ti ritrovi ad aver pagato 540 lire (per usare una moneta che stimola i ricordi). Inoltre tieni conto che un calo delle tariffe sarebbe comunque normale perchè si è esteso il numero degli utenti ed il cellulare ha praticamente soppiantato il casalingo. Un mercato in espansione porta economie di scala che però restano cosa ben diversa dalle economie derivanti dalla concorrenza. A presto |
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Per quanto riguarda le tariffe del cellulare anche lì pago forfettario... (io) sono la rovina delle compagnie telefoniche... In ogni caso la CONCORRENZA in questi casi (telefonia e fornitura elettrica) è DIRETTA CONSEGUENZA della LIBERALIZZAZIONE... o no? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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