AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Il mio primo acquario d’acqua dolce (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=35)
-   -   Primo acquario tropicale acqua dolce (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=540746)

ellypsys 16-11-2019 21:30

Primo acquario tropicale acqua dolce
 
Buonasera a tutti,
Sono Roberto, e da poco sono stato contagiato dalla passione per l'acquariologia.
Vorrei allestire la mia prima vasca, ho diverse idee, ma vorrei avere conferme da chi ha più esperienza e conoscenze di me.
Parliamo di un acquario tropicale di acqua dolce, in cui vorrei mettere rocce, prato in qualche punto, piante galleggianti, altre piante da scegliere e qualche ramo o radice, oltre zone di sabbia o ghiaia.



Le specie di pesci che mi affascinano e vorrei inserire sono:
6/10 Danio Margaritatus
4/6 Otocinclus Cocama
6/10 Pseudomugil Luminatus
6/10 Tanichtys Micagemmae
6/10 Trigonostigma Hengeli
6/10 Nannostomus Mortenthaleri
una coppia di ciclidi nani non aggressivi (avrei pensato ad una coppia di Apistogramma Baenschi Inca)
un Bariancistrus o un Hypancistrus Zebra.

Considerate che sono già in possesso di
2 Betta Splendens maschi (in vasche separate ovviamente)
6 Neon
2 Golden Molly
2 Endler
8 Pangio Semicincta
3 Pangio Oblunga
1 Hypostomus Plecostomus 3cm
1 Ancistrus sp 1cm
2 Neritina

Vorrei sapere innanzitutto se queste specie possono coesistere in uno stesso acquario (sia quelle che ho che quelle che vorrei inserire, con un Betta solo) e quanto grande e capiente debba essere.
Consigli su cosa eliminare, sul numero degli esemplari e se inserire qualcosa in più o di alternativo o se eliminare qualcosa.

Grazie in anticipo
Farò tesoro dei consigli
A presto

francy-samu 16-11-2019 23:52

Mi sai dire di quanti litri è la vasca?

ellypsys 17-11-2019 01:06

La devo comprare,
volevo dei consigli in merito, e vorrei metterci quei pesci che ho elencato.

dave81 17-11-2019 12:53

Quote:

Considerate che sono già in possesso di
2 Betta Splendens maschi (in vasche separate ovviamente)
6 Neon
2 Golden Molly
2 Endler
8 Pangio Semicincta
3 Pangio Oblunga
1 Hypostomus Plecostomus 3cm
1 Ancistrus sp 1cm
2 Neritina
questi pesci stanno in uno stesso acquario? se sì, questo è già un fritto misto e in acquariofilia non va bene. hai pochi esemplari di tante specie, cioè il contrario di quello che dovrebbe essere. dovresti invece scegliere poche specie (diciamo due o tre) e acquistare tanti esemplari della stessa specie. anche esteticamente ti garantisco che l'effetto visivo è migliore: 6 neon in un acquario medio-grande praticamente non li vedi nemmeno. invece un gruppo di 40 neon fa un effetto straordinario, ma serve una vasca un po' grande

mi sembra di capire che sei neofita: se sei alle prime armi, non correre!!!! per carità, non avere fretta di riempire la vasca di pesci. è la cosa peggiore che puoi fare. quello che devi fare è studiare i pesci, documentarti sulle loro esigenze e poi fare un acquario "pensato" per quei pesci. l'acquario non è una "scatola per pesci", da riempire a tutti i costi: dovrebbe essere la riproduzione di un ambiente acquatico, finalizzato al benessere dei pesci.

ti consiglio di leggerti tutte le guide sul forum e gli approfondimenti per neofiti (qui sul forum)#70

Quote:

Vorrei sapere innanzitutto se queste specie possono coesistere in uno stesso acquario (sia quelle che ho che quelle che vorrei inserire, con un Betta solo) e quanto grande e capiente debba essere
.

assolutamente no. non puoi metterle tutte insieme, non ha nessun senso

devi fare un scelta, per esempio potresti fare un acquario "asiatico" con i pangio e le Rasbore e magari anche i Colisa (dipende dalle dimensioni della vasca)

per quanto riguarda l'acquario da comprare: ti garantisco che con un acquario sotto i 100 litri (che a te forse sembreranno tanti ma sono molto pochi) ci fai ben poco in acquariofilia. per fare qualcosa di decente e per poter ospitare pesci di una certa grandezza servono acquari più grandi. come abbiamo detto milioni di volte, l'acquario grande non è uno sfizio ma un'esigenza per rispetto verso i pesci. siccome l'acquario alla fine è una gabbia, noi non vogliamo ingabbiare gli animali in gabbie troppo piccole ovviamente. il consiglio è di prendere la vasca più grande possibile, in base al tuo portafoglio e in base allo spazio in casa. da questo punto di vista, non c'è un limite. se adesso compri una vasca molto piccola per risparmiare, poi magari tra qualche anno ne vorrai una più grande.. perchè ovviamente la vasca piccola ti limita moltissimo nella scelta dei pesci.

adesso è inutile parlare di pesci, perchè non hai manco la vasca: prima compri la vasca (più grande possibile) e poi inizieremo a parlare di gestione , di allestimento, di maturazione, di filtraggio e tante altre cose importanti

comincia a comprare l'acquario, in base al tuo portafoglio e in base allo spazio in casa. sicuramente non inferiore ai 100 - 120 litri.
per esempio un acquarietto decente, che potrebbe andare bene per iniziare, è il rio 180, misura circa 100x40x50 e non è affatto grande, è un acquario normalissimo, di dimensioni medie. c'è anche il rio 125 ma è lungo solo 80 cm

dave81 17-11-2019 16:53

diciamo un acquario tipo il rio 180 potrebbe essere una soluzione, ma è solo un esempio,non devi comprare per forza quello, compra quello che vuoi#70

dopodichè, quando avrai la vasca, possiamo iniziare a ragionare sui pesci e sull'allestimento#70

oh per me puoi anche prendere il rio 240....vedi tu...

ellypsys 22-11-2019 18:18

Scelta Vasca
 
Buonasera a tutti, ho cercato di documentarmi come possibile per quel che riguarda l'acquario da acquistare.

Mi hanno molto impressionato gli AQUATLANTIS.
In particolare sono indeciso e vorrei maggiori informazioni su questi modelli:

Elegance 100 o 120 con filtro biobox ed easyled 2.0 ed eventualmente sistema di raffreddamento dei led opzionale H20.

Style Led Plus 120 sempre con filtro biobox ed easyled 2.0 ed sistema di raffreddamento dei led H20.

Fusion 100 o 120 anche essi con filtro biobox ed easyled 2.0 sempre con eventuale sistema di raffreddamento dei led H20 in aggiunta.

In alternativa Juwel Rio 180 Led oppure Rio 240 Led e Ferplast Dubai 100 Led o 120.

In particolare vorrei sapere a parte i costi, quale è il migliore?
Quali filtri sono più affidabili e quale sistema led è qualitativamente superiore
E riguardo l'Aquatlantis in cosa differiscono i tre modelli che ho preso in considerazione?
Perché sinceramente non l'ho capito.
Inoltre il sistema di raffreddamento dei led ottenuto con l'acqua della vasca è veramente utile oppure superfluo?

Purtroppo a Roma, non riesco a trovare un rivenditore che abbia gli Aquatlantis, e che mi possa dare informazioni in merito, e poter fare un confronto con gli altri che ho preso in considerazione.

Se poi ci fossero altri marchi che potrei valutare sarei ben lieto di ricevere consigli.

A presto.

ellypsys 27-11-2019 12:46

In seguito agli articoli introduttivi che ho letto, ho rivisto di nuovo le cose.

A questo punto vorrei prendere una vasca artigianale in vetro extra chiaro (8mm), misure 80x40x40, circa un centinaio di litri.
Per l’illuminazione avrei pensato ad una lampada in sospensione o ad appoggio della twinstar a led (se non ricordo male la 600 della linea S).
Vorrei un consiglio sul filtro, (meglio esterno con riscaldatore?) e sul produttore di C02.
Inoltre, seguendo i consigli, opterei totalmente per l’acqua di osmosi.
Come biotopo mi piace molto sia l’amazzonico fluviale che sud est asiatico.
Pensavo di utilizzare prato, rocce e legni, con piante moderatamente fitte.
Introducendo alla fine pesci di piccola taglia, quindi rasbore, pseudomugil, tanychtys, trigonostigma, nannostomus, endler, neon, ovviamente selezionando solo 2 o 3 specie in piccoli branchi da 10/15 esemplari, un cinquantina in tutto, compreso qualche ancistrus, qualche caridina e qualche lumaca.
Devo correggere qualcos'altro secondo voi?

Un caro saluto

dave81 27-11-2019 21:20

secondo me stai correndo troppo,poi ovviamente tu sei libero di fare quello che vuoi e di spendere i tuoi soldi come vuoi, però a mio avviso sei partito in quarta.

mi parli di "prato", di impianto di Co2, di acqua di osmosi, etc etc...

la domanda sorge spontanea: sei sicuro di avere bisogno della CO2? devi fare per forza un prato?


Quote:

Elegance 100 o 120 con filtro biobox ed easyled 2.0 ed eventualmente sistema di raffreddamento dei led opzionale H20.

Style Led Plus 120 sempre con filtro biobox ed easyled 2.0 ed sistema di raffreddamento dei led H20.

Fusion 100 o 120 anche essi con filtro biobox ed easyled 2.0 sempre con eventuale sistema di raffreddamento dei led H20 in aggiunta.
ti dico solo una cosa: per fare acquariofilia servono 5 vetri incollati e una lampada. tutto il resto è marketing. io ho iniziato 25 anni fa con un acquario artigianale e una lampada T8. quindi se chiedi a me cosa ne penso di un acquario a led supertecnologico "raffreddato ad acqua".. non ho nessuna opinione in merito, per me puoi comprare quello che vuoi. #70

ma io spenderei i miei soldi per una vasca artigianale NON extrachiaro 120 x 40 x 50 ben incollata. poi,a parte, mi compro il filtro esterno (privo di riscaldatore) e la plafoniera da appoggiare al vetro. stop. cose semplici....solo cose semplici...

ellypsys 28-11-2019 17:38

Grazie per la risposta, ma c'è qualcosa che mi sfugge.

Non essendo esperto ho letto quello che ho trovato in rete o che mi è stato detto dei negozianti ai cui mi sono rivolto, che non mi sembrano tutti incompetenti e scorretti.

Sulla scelta dell'acqua, mi è stato esplicitamente detto che con i valori dell'acqua del rubinetto di Roma, non posso ospitare nessun pesce tranne qualche guppy e poche altre specie, o fare un acquario biotopo malawi dove la durezza dell'acqua può essere sopportata, a cui però non sono interessato.
Mi hanno detto ed ho letto che senza l'utilizzo della CO2 è impossibile per la maggior parte delle piante avere una crescita rigogliosa.
E' ovvio che non devo per forza fare un prato, ma è un tipo di ambientazione che mi piace molto e se possibile vorrei realizzarla.

Circa l' acquisto di un acquario commerciale a cui avevo pensato in un primo momento, ho fatto marcia indietro, poiché la posizione che ho scelto in casa dove posizionarlo richiede delle misure particolari e soprattutto un peso che non vorrei eccedesse i 150 kg complessivi, per cui mi serve una vasca di 80x40x40 che è difficile trovare nella produzione industriale.
Motivo per cui ho valutato la scelta di farlo fare artigianalmente.
Circa la scelta del vetro, è vero che su spessori molto piccoli sotto gli 8mm, le differenze tra il float ed extra chiaro sono ridotte, ma ci sono.
E dato che la differenza di prezzo non è insopportabile, anche nell'ottica di rivenderlo un domani, mi sembra la scelta migliore.
E' altresì ovvio che si possa fare un acquario anche in maniera più spartana, ma ci sono reali controindicazioni tecniche oppure altri motivi?
Perché a me che scrivo a questo forum interesserebbe sapere, perché il prato no? Quali sono le difficoltà tecniche?
Perché l'acqua di osmosi no? è meglio quella di rubinetto? Perché?
Perché la CO2 no? E' difficile da gestire? O altre considerazioni simili.
Certamente la spinta commerciale in ogni settore è forte, ma è anche vero che l'acquariologia di 30 anni fa era completamente diversa.
Ricordo che, negli anni '80, i miei avevano un acquario, ed era molto complicato da gestire e lo dismettemo nel giro di poco tempo. Ma progressi ne sono stati fatti da allora, e non tutti sono solo specchietti per le allodole.
Quindi vorrei consigli più tecnici e meno considerazioni filosofiche se possibile.

Ovviamente non è mia intenzione fare polemica, ma semplicemente capire un po' di più le difficoltà davanti alle quali potrei trovarmi, facendo una scelta piuttosto che un' altra.

Saluti

Johnny Brillo 28-11-2019 18:56

Quello che vuoi fare tu è correre senza prima imparare a camminare. Le piante da pratino sono generalmente molto esigenti. Richiedono una buona quantità di CO2 disciolta e una buona fertilizzazione sia del fondo che dell'acqua.

Quindi ti troverai a destreggiarti con un impianto di anidride carbonica: bombole, riduttori di pressione, atomizzatore e, per un buon impianto, anche elettrovalvola e pHcontroller.
Dovrai inoltre tenere sotto controllo diversi valori oltre a classici pH KH Gh NO2 e NO3 per dosare bene i vari fertilizzanti e prendere un impianto luci di tutto rispetto per poter garantire alle piante esigenti che intendi coltivare un'adeguata illuminazione.

Tutto questo come se non fosse già difficile, per qualcuno alle prime armi, gestire una vasca: prendere confidenza con la coltivazione delle prime piante, pulizia del filtro, cambi d'acqua, controllo valori base, alimentazione dei pesci.

A questo aggiungici la manutenzione e gestione dell'impianto di osmosi inversa che ti hanno consigliato, nonché la taratura e regolazione di un impianto di CO2.

La questione è semplice: non hai ancora le conoscenze e l'esperienza per poter gestire un acquario semplice, figuriamoci un acquario spinto dedicato a piante esigenti.

Nella maggior parte dei casi il risultato di quello che stai facendo si traduce in un tuo post nel mercatino dove vendi tutto o nella dismissione nell'abbandono del tuo acquario e della tecnica, che hai pagato a caro prezzo, in cantina.

Iniziare con una acquario semplice da gestire è la cosa migliore e "semplice" non vuol dire brutto. Si possono tranquillamente coltivare tante belle piante anche senza CO2. L'acquario da 300 litri che trovi nella mia firma ne è un esempio. Modestia a parte.;-)

Inizia a prendere dei test a reagente di buona qualità (JBL o Sera) e controlla che valori ha la tua acqua. Si parte sempre da qui.

Anche le misure della vasca che cerci non mi sembrano così impossibili da trovare. Se poi vuoi buttare i tuoi soldi in tecnica inutile o in vasche in super extra chiaro, sei libero di farlo.
Il primo acquario è come la prima auto. Serve per fare esperienza e qualche ca***ta.

Sarai sempre in tempo, una volta acquisita un po' d'esperienza, a prendere una seconda vasca o riallestire la prima e fare qualcosa di più impegnativo, ma con consapevolezza e le dovute conoscenze.

dave81 28-11-2019 23:56

Quote:

Originariamente inviata da Johnny Brillo (Messaggio 1062942655)
La questione è semplice: non hai ancora le conoscenze e l'esperienza per poter gestire un acquario semplice, figuriamoci un acquario spinto dedicato a piante esigenti.

mi basta questa frase, per riassumere il concetto

non posso che concordare

dave81 29-11-2019 00:13

Quote:

Sulla scelta dell'acqua, mi è stato esplicitamente detto che con i valori dell'acqua del rubinetto di Roma, non posso ospitare nessun pesce tranne qualche guppy e poche altre specie, o fare un acquario biotopo malawi dove la durezza dell'acqua può essere sopportata, a cui però non sono interessato.
questo può anche essere vero, anzi non lo metto in dubbio. purchè tu sappia una cosa: devi acquistare un impianto e poi gestirlo. ed è un costo in più. "gestirlo" significa cambiare i filtri e la membrana a intervalli regolari, vuol dire misurare la qualità dell'acqua con un misuratore di TDS etc. l'impianto va collocato in modo stabile e fisso in un luogo della casa che dispone di uno scarico e un rubinetto. (es. vicino ad una lavatrice). se la tua acqua di rete è molto dura e tu vuoi fare un acquario di acqua tenera, giustamente l'unica soluzione è l'acqua da osmosi inversa





Quote:

Mi hanno detto ed ho letto che senza l'utilizzo della CO2 è impossibile per la maggior parte delle piante avere una crescita rigogliosa.
questo è falso

la verità è che la CO2, intesa proprio come molecola, è carente nella stragrande maggiorparte degli acquari. ovvero per avere una quantità elevata di Co2 per le piante, tu devi forzare l'equilibrio chimico e immettere una quantità enorme di CO2 24 ore su 24. è dunque una forzatura.

questo non significa che serva per forza l'impianto di CO2. gran parte delle piante crescono anche senza impianto. e comunque le piante non sono tutte uguali. ci sono quelle poco esigenti e lente, e quelle esigenti e veloci. il problema è informarsi e conoscere le piante! ( e questo, credimi, non lo fa quasi nessuno....)


Quote:

Circa l' acquisto di un acquario commerciale a cui avevo pensato in un primo momento, ho fatto marcia indietro, poiché la posizione che ho scelto in casa dove posizionarlo richiede delle misure particolari e soprattutto un peso che non vorrei eccedesse i 150 kg complessivi, per cui mi serve una vasca di 80x40x40 che è difficile trovare nella produzione industriale.
Motivo per cui ho valutato la scelta di farlo fare artigianalmente.
Circa la scelta del vetro, è vero che su spessori molto piccoli sotto gli 8mm, le differenze tra il float ed extra chiaro sono ridotte, ma ci sono.
E dato che la differenza di prezzo non è insopportabile, anche nell'ottica di rivenderlo un domani, mi sembra la scelta migliore.
E' altresì ovvio che si possa fare un acquario anche in maniera più spartana, ma ci sono reali controindicazioni tecniche oppure altri motivi?
infatti io ho scritto che puoi comprare quello che vuoi. ovviamente non ho nulla contro gli acquari tecnologici. ho solo detto che non sono indispensabili. se a te piacciono, comprali pure. il mio dovere è solo quello di dirti che, se vuoi, puoi fare un bell'acquario spendendo molto poco.

a mio modesto parere, le controindicazioni ci sono eccome. più un acquario è tecnologico, più sarà difficile (o impossibile) da riparare se si rompe. gli acquari semplici hanno costi zero e sono facili da riparare. riparare un impianto a neon T5 è una *******. basta cambiare il neon o il reattore. Invece mi piacerebbe sapere come la gente comune possa riparare una plafonera a led supertecnologica, quando si rompe. secondo me puoi solo gettarla nell'immondizia....

Quote:

Perché a me che scrivo a questo forum interesserebbe sapere, perché il prato no? Quali sono le difficoltà tecniche?
Perché l'acqua di osmosi no? è meglio quella di rubinetto? Perché?
Perché la CO2 no? E' difficile da gestire? O altre considerazioni simili.
siccome ne abbiamo viste di tutti i colori su questo forum, nell'arco degli anni (gente inesperta che ha fatto morire i pesci o che ha avuto la vasca piena di alghe) a me interessa solo che tu non fallisca. secondo me stai correndo e rischi di sprecare i soldi. questa è la mia opinione. che non è il Vangelo. è solo la MIA opinione personale.. qui ognuno può dire la sua....

per il resto, a me la CO2 piace moltissimo:-D la uso da anni :-D quindi non posso essere contrario alla CO2 .......
anche qui: sappi che la CO2 comporta una conoscenza dei valori, va somministrata con attenzione, perchè può essere pericolosa. tutto qua.
se vuoi, puoi usarla. magari prima di mettere i pesci, devi fare un po' di pratica. quindi magari prova a fare qualche mese senza i pesci e solo con piante.

dave81 29-11-2019 00:34

aggiungo una cosa (ci tengo molto): se sei NEOFITA, significa che non hai mai fatto acquariofilia.quindi non hai mai provato, non sai quello che ti aspetta.

vorresti iniziare, ma in realtà non sai se ti piacerà davvero e non sai se questa passione durerà nel tempo...quindi è inutile e rischioso comprare troppa roba...

io ho visto decine di ragazzi spendere un sacco di soldi all'inizio, travolti da una "forte passione", per poi mollare dopo un anno e vendere tutto sul mercatino.....

ellypsys 29-11-2019 16:28

Grazie per i consigli, e sull' ultima riflessione concordo.
Bisogna sempre valutare se poi il colpo di fulmine si tramuta in vero amore oppure no.

In effetti ho omesso di dire che sono un bonsaista da quasi 40 anni, ed ho notato una certa similarità soprattutto con l'aquascaping.
Sono pratico quindi di protocolli di concimazione, potature, ed una certa affinità nella riproduzione di ambienti naturali.
Conoscendomi non penso sia una passione passeggera.

La variabile acqua è sicuramente una bella gatta da pelare, da quello che sto capendo, e non c'è una vasca uguale all'altra. Quindi devo imparare tramite i consigli e l'esperienza di chi lo sa fare.

Non voglio partire in quarta, né peccare di presunzione, come potrei oltretutto, avendo visto sia la vasca di Johnny brillo che tutte le cose fatte da Dave, dalle mangrovie alla riproduzione di ambienti naturali bellissimi e complicati.
Devo solo farvi i complimenti, sia per la bravura tecnica, che per il senso "artistico".

Non voglio partire in quarta, né peccare di presunzione, come dicevo, ma neanche partire da una vasca dove evitare ogni complicazione tecnica ed operativa.
La scelta di un prato, per esempio, è una cosa che vorrei fare.
So che è più complicato di alcune altre essenze botaniche, ma sono sicuro che ci saranno dei tipi di prato più semplici, per esempio. E lì che mi servirebbero i vostri suggerimenti.
E così per il resto.

Capisco da me che un erogatore in plastica nera o in vetro chiaro svolgono la stessa funzione, ma costano in maniera sensibilmente diversa, ma su questo devo fare delle scelte tenendo conto anche delle mie personali esigenze.
In sintesi quello che mi piacerebbe avere, se possibile, e sfruttare la vostra pluriennale esperienza per trovare delle scorciatoie (se ci sono) senza dover aspettare molto tempo, per ottenere dei risultati buoni.
Per esempio, riparlando di CO2, perché è tanto complicata la sua gestione?
E come cambia la chimica in un acquario in cui la si eroga?
Se invece la evito, ottengo gli stessi risultati (mi sembra strano) o contrariamente cosa cambia nella crescita delle piante e per la salute dei pesci?
Avete dei link o dei piccoli trattati da suggerirmi in merito, se è complicato parlarne sul forum?

Grazie ancora in anticipo

Johnny Brillo 29-11-2019 20:07

Avendo già il pollice verde parti leggermente avvantaggiato, ma è ben diverso coltivare piante in acqua. Essendo un bonsaista il tuo punto di arrivo saranno sicuramente vasche alla Takashi Amano: ryoboku o iwagumi, però di tratta per l'appunto di un punto di arrivo (scusa il gioco di parole).
Personalmente sono per fare le cose in modo graduale. Spendere un mucchio di soldi e non ottenere i risultati sperati può essere molto scoraggiante. Ovviamente la scelta finale spetta a te.

La CO2 in acquario svolge la stessa funzione di quella atmosferica per le piante: fornisce carbonio. La maggior parte delle piante che noi coltiviamo in acqua, non sono propriamente piante acquatiche, bensì palustri. Questo significa che vivono solo per brevi periodi durante l'anno del tutto o parzialmente sommerse. In emersione hanno tutta l'anidride carbonica di cui necessitano potendola prendere dall'atmosfera, in acqua la concentrazione è molto più bassa e quindi bisogna forzare una sua immissione disciogliendola tramite un atomizzatore.

L'impianto in se per se non è troppo complicato, ma capisci da solo che per un neofita che sta imparando i primi rudimenti quindi la chimica di base dell'acqua, il funzionamento di un filtro biologico, fertilizzazione, illuminazione, alimentazione dei pesci e loro esigenze, ecc ecc, diventa complicato metterci sopra anche il funzionamento di un impianto di CO2 e di osmosi inversa. E' troppa carne al fuoco.

Se le tue intenzioni sono queste, allora non hai altro da fare che studiare. Nel vero senso della parola. In ogni sezione ci sono dei topic in evidenza che possono esserti molto utili, così come le guide e gli approfondimenti sul portale. Altre fonti sono i libri: Enciclopedia delle piante per l'acquario di Peter Hiscock non è molto approfondito, ma può essere una buona base di partenza e poi ci sarebbe la "Bibbia" delle piante che è il libro di Christel Kasselmann - Piante d'Acquario, ma è difficile se non impossibile trovare una copia in italiano e sarebbe comunque datata (io sono riuscito a trovarlo dopo anni di ricerche).

Io sulle piante da pratino non posso darti una mano più di tanto. Non mi sono mai piaciute e quindi non le ho mai coltivate nonostante abbia avuto un acquario olandese stracolmo di piante esigenti.
Tra le più semplici ci sono: Marsilea hirsuta, Echinodorus tenellus (che mi sembra abbia anche cambiato nome), Cryptocoryne parva, Eleocharis acicularis. Sono tutte piante che però non restano rasenti al suolo come altre varietà più "blasonate": le prime che mi vengono in mente sono: Hemianthus callitrichoides, Glossostigma elatinoides.

Leggi più che puoi, leggi anche vecchie discussioni sul forum o fai delle ricerche in rete. Poi per qualsiasi dubbio c'è il forum. Scorciatoie, mi dispiace dirtelo, ma non ce ne sono.
------------------------------------------------------------------------
Tornando per un attimo alla mia vasca, era per farti un esempio di vasca gestita in modo semplice con piante semplici. Quella vasca è riempita con acqua di pozzo, non ho mai erogato CO2, fertilizzazione molto blanda con fertilizzante unico, illuminazione scarsa e piante semplici.
Non mi sembra che le piante stentino a crescere quindi chi ti ha detto che senza un'impianto non puoi coltivare piante ti ha detto una gran put***ta.

dave81 29-11-2019 21:31

Quote:

ci sarebbe la "Bibbia" delle piante che è il libro di Christel Kasselmann
io quel libro l'ho comprato in tedesco...pur di averlo, ho iniziato a studiare tedesco...:-D

Johnny Brillo 29-11-2019 22:52

:-D In bocca al lupo. :-))

Io l'ho cercato in lungo e in largo. Arrivai anche a scrivere una mail, usando Google Translate, alla Kasselmann chiedendole una copia in italiano o se ne avrebbero mai tradotto una nuova edizione nella nostra lingua. Purtroppo la risposta, come puoi immaginare, fu negativa.

Alla fine, gironzolando per negozi, ne trovai ben tre copie impolverate su uno scaffale. Immaginati la mia faccia. Dopo anni a cercarlo in tutti i modi, a supplicare gente di vendermelo su vecchi annunci online, mi ritrovo TRE COPIE di cui uno o due ancora sigillate e IN ITALIANO.#h1

Peccato che non beccasti il post dove se ne parlava. Le altre due copie le comprai e spedii a due utenti del forum.

dave81 01-12-2019 11:42

Quote:

La scelta di un prato, per esempio, è una cosa che vorrei fare.
So che è più complicato di alcune altre essenze botaniche, ma sono sicuro che ci saranno dei tipi di prato più semplici, per esempio. E lì che mi servirebbero i vostri suggerimenti.
E così per il resto.

Capisco da me che un erogatore in plastica nera o in vetro chiaro svolgono la stessa funzione, ma costano in maniera sensibilmente diversa, ma su questo devo fare delle scelte tenendo conto anche delle mie personali esigenze.
In sintesi quello che mi piacerebbe avere, se possibile, e sfruttare la vostra pluriennale esperienza per trovare delle scorciatoie (se ci sono) senza dover aspettare molto tempo, per ottenere dei risultati buoni.
Per esempio, riparlando di CO2, perché è tanto complicata la sua gestione?
E come cambia la chimica in un acquario in cui la si eroga?
Se invece la evito, ottengo gli stessi risultati (mi sembra strano) o contrariamente cosa cambia nella crescita delle piante e per la salute dei pesci?
se non ci sono pesci, puoi fare tutto quello che vuoi

per esempio, visto che sei fortemente intenzionato a fare un pratino e usare la CO2, potresti iniziare ad allestire una specie di "plantacquario" con pratino e CO2, ma senza pesci. può essere una soluzione, senza il rischio di danneggiare i pesci. nel frattempo, tu impari a dosare e gestire la CO2, poi si vedrà

un pratino facile io l'avevo fatto con la Acicularis, che però richiede un fondo molto fine e deve essere piantata a piccoli ciuffi con una pinzetta.
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=466022

ellypsys 01-12-2019 20:45

Mi avete aperto le porte di un mondo molto suggestivo, con tutte le segnalazioni che mi avete dato.
Grazie.
Sto cercando di capire le interazioni tra le varie specie botaniche fra di loro,
e quelle più adatte per partire.
Ho controllato le essenze che mi avete segnalato.
Comprerò il libro della Kellermann, penso in inglese, e poi procedo subito dopo Natale con l'acquisto della vasca e della tecnica.

Due ultime domande:

Ma la piantumazione delle varie essenze, deve avvenire tutta insieme all' inizio oppure differirla nel tempo?
E con quale logica o protocollo?

Secondo poi, la tanto discussa CO2 -14- ovviamente è tossica per i pesci, quindi la difficoltà in questo caso è gestire la dose ideale per le piante, senza raggiungere quella letale per i pesci.

Mi domando, ci sono piante la cui necessità di CO2 è talmente alta per la crescita in immersione, che sono incompatibili per la coabitazione con i pesci?
Inoltre, somministrando un dose minima, non letale per i pesci, non favorisco in ogni caso una crescita delle piante anche se non ottimale?
Questo lo chiedo perché mi sono fatto l'idea che comunque potrei somministrare una bassissimo dosaggio di CO2 che non leda i pesci ma che in qualche modo favorisca le piante.

Terzo, posso mettere le piante anche subito con vasca e filtri nuovi non maturi?
Perché ho letto da qualche parte che per inserire alcune piante bisogna farlo a filtro maturo;
è vero?

Dopo questa ultima raffica di domande vi do tregua fino all'Epifania ;-) Se ci riesco

Buone cose a tutti

Johnny Brillo 01-12-2019 21:06

Le piante mettile fin da subito. Se proprio ce ne fosse qualcuna che ha uno scopo prettamente decorativo ed è molto delicata, allora puoi anche inserirla in un secondo momento.

Cosa che non deve mancare appena avvii una vasca sono le piante a crescita veloce. Queste piante, crescendo velocemente per l'appunto, rubano nutrienti alle alghe che in fase di avvio sono sempre dietro l'angolo.

La CO2 non è tossica, è un gas asfissiante come per noi anche per i pesci. Per dosarla devi far capo a questa tabella. Misuri i valori di pH e KH e li incroci sulla tabella. Devi restare nella zona verde per avere una buona concentrazione, ma che non sia eccessiva per i pesci. Ovviamente meglio restare nella fascia più vicina a quella blu che a quella azzurra. Parti con poche bolle al minuto, aspetti qualche ora, fai i test e, in base ai valori riscontrati sulla tabella, vedi se aumentare o diminuire il dosaggio. Poi rifai i test, ecc ecc fino a trovare il dosaggio giusto.

Utile può essere un pHcontroller con una elettrovalvola. Imposti un valore di pH desiderato sul pHcontroller e l'elettrovalvola apre e chiude l'erogazione per mantenere quel valore stabile. Questo perchè la CO2 ha come "effetto collaterale" quello di abbassare il pH.
Ovviamente pH, KH e GH dovranno essere consoni per le specie che vorrai allevare.

Non avere fretta di fare acquisti. Leggi più che puoi le guide, gli articoli e le vecchie discussioni sul forum. Per giochicchiare con i valori dell'acqua bisogna sapere cosa e perchè lo si sta facendo.

Esistono piante che necessitano di una concentrazione maggiore di CO2 e maggior cura nella fertilizzazione, nonché anche di una illuminazione particolarmente intensa. Le piante da pratino ne sono un'esempio, come anche quelle rosse. Ti ripeto, però, che ce ne sono tantissime altre per le quali puoi fare proprio a meno dell'impianto e cresceranno comunque benissimo.

Dai uno sguardo, a tal proposito, all'articolo sulle piante semplici che ho in firma.

dave81 02-12-2019 09:17

Quote:

Originariamente inviata da ellypsys (Messaggio 1062942784)
il libro della Kellermann

Kasselmann !

in realtà non è obbligatorio avere quel libro eh... sicuramente per noi appassionati è importante possederlo perchè è una "Bibbia" in tema di piante, però alla fine si tratta di una piccola enciclopedia piena di piante, molte delle quali non entreranno mai nei nostri acquari. alla fine le piante coltivate in acquario sono sempre le stesse e sono abbastanza poche, e poi dipende da quello che offrono i negozi al momento. e i negozi più o meno offrono sempre le stesse piante. quindi se tu compri specie ben note e collaudate, non hai bisogno di studiare libri particolari.

detto questo, quel libro è stupendo, fatto bene, con criterio scientifico, forse il miglior libro per le piante di acquario.

ellypsys 03-12-2019 00:16

#25
Scusa per il refuso

ellypsys 25-04-2020 16:59

Salve a tutti,
Ho allestito, la mia prima vasca, dopo i consigli ricevuti da alcuni di voi.
E' 70 litri, con filtro interno, diciamo al momento senza co2, illuminata da una plafoniera led.
Per il fondo ho usato il 33% di akadama, 33% di zeolite, 33% di lapillo vulcanico.
Ho allestito utilizzando delle rocce calcaree (che mi trovavo in giardino), ed acqua metà rubinetto (Roma) e metà osmosi.
Ho provato subito a piantumarla con delle essenze particolari.
Le piante che ho inserito sono 2 Rotala (Wallichii e Vietnam), Eriocaulon Cinereum, 2 Ludwigia (Arcuata e Repens Ruby), Nechamandra Alternifolia, Ammania Pedicellata, Hydroctyle Tripartita, Hygrophilla Serpyllum, Rotala Sahydrica, Micrantheum Glomeratum, oltre ad una piccola Bucephelandra, due Cryptocoryne (becketii ed undulata), ed una Vallisneria.

Dopo due mesi ho questi valori:
Ph 7,5
Kh 4
Gh 9
NH4 - NH3 0
NO2 0
NO3 10mg/l
PO4 0,10 mg/l
Fe 0,20 mg/l
Cl 0

Alcune piante sono "esplose" Tipo Micrantheum, Nechamandra, Ludwigia Repens Ruby ed ovviamente Vallisneria.
Altre stanno abbastanza bene, diciamo nella media.
Le difficoltà le ho riscontrate con l'Eriocalulon che è morto pochi giorni fa (mi viene il dubbio che lo abbia mangiato qualche pesce o qualche lumaca).
Le Rotale Wallichi, che sono parecchio asfittiche.
Le Rotale Vietnam dopo un primo momento in cui sono letteralmente esplose triplicando la loro altezza in meno di un mese, sono improvvisamente collassate (una completamente, l'altra sta messa male).
La Rotala Sahydrica, l'Ammania Pedicellata e la Ludwigia Arcuata sono abbastanza ferme.

Sto avendo difficoltà con le alghe filamentose, che rimuovo meccanicamente non senza problemi.
Oltretutto si ricreano in continuazione.
Sicuramente ho sbagliato il fotoperiodo iniziale somministrando molta luce, 10 ore circa.
La plafoniera è una Chihiros wrgb 60 II da 67 watt (altezza vasca 40cm).
Ora ho ridotto, a circa 6 ore dividendo i fotoperiodi in due fasi (2 ore al mattino e 4 in tardo pomeriggio).
La fauna è rappresentata da un betta maschio che convive con due femmine (si è anche riprodotto)
qualche Guppy che avevo in precedenza (anche loro si sono riprodotti) 2 Sewellia Lineolata, 1 Pleco ed 8 Caridine Japonica, oltre alle lumache spontanee.
Gli Avannotti li ho spostati subito in delle vasche diverse per cercare di mantenere costante il numero dei pesci.
Ho fertilizzato con 2 sfere a lentissimo rilascio di NPK nel terreno ed aggiungo quotidianamente 1 ml di microelementi in forma liquida
I pesci alternano pochissimo mangime in granuli a qualche grammo di verdure sbollentate.
Ho inserito una foglia di Catappa.

Vorrei farvi qualche domanda:
Quali potrebbero essere i motivi per cui alcune piante non vanno o muoiono?
C'è qualcosa che posso fare per eliminare le alghe filamentose o devo avere solo pazienza?
Vorrei introdurre la Co2, e poiché al momento utilizzo la bomboletta della Tropica col diffusore angolare a campana, vorrei utilizzare il sistema autocostruito che sfrutta la fermentazione dello zucchero ad opera del lievito, con rubinetto a spillo, contabolle e pietra porosa come erogatore terminale; è efficace?
E' corretto erogare la luce in due fasi oppure è meglio un'unica fase più lunga?
Qualche altro consiglio o considerazione?

Un caro saluto a tutti

Manu1988 25-04-2020 19:45

Ciao le filamentose nella fase iniziale sono abbastanza normali andranno via con il tempo, diciamo che in linea di massima entro gli 8 mesi la vasca sarà completamente matura e le filamentose non troveranno più l ammonio di cui si nutrono perché gli verrà rubato prima dai batteri che andranno a occupare ogni millimetro della vasca. Per il fotoperiodo io ti direi di non farlo spezzato Piuttosto meglio partire da 4 ore consecutive e alzare di mezz'ora a settimana. La scelta di introdurre pietre calcaree non mi sembra saggio in quanto se vorrai introdurre la co2 il ph diventerà più acido e inevitabilmente le pietre rilasceranno bicarbonati che alzeranno il kh, quindi sarai sempre lì a cambiare acqua con osmosi per abbassare il kh per tenere il giusto rapporto ph/ kh/ co2.

ellypsys 25-04-2020 19:54

Temevo questa cosa,
il fatto è che sono molto belle, ma a questo punto mi tocca smontare tutto.
In effetti, al fatto che peggiorasse la situazione se si abbassa ancora il ph (che è un mio obiettivo) non ci avevo pensato.
Ma se prima di smontare tutto, monitoro un po' l'andamento, arrivando a valori tipo ph 7 kh 7 gh 10/12?
------------------------------------------------------------------------
Temevo questa cosa,
il fatto è che sono molto belle, ma a questo punto mi tocca smontare tutto.
In effetti, al fatto che peggiorasse la situazione se si abbassa ancora il ph (che è un mio obiettivo) non ci avevo pensato.
Ma se prima di smontare tutto, monitoro un po' l'andamento, arrivando a valori tipo ph 7 kh 7 gh 10/12?

Manu1988 25-04-2020 20:33

Diciamo che da ph acido fino a ph neutro le rocce calcaree rilasciano bicarbonati piano piano sempre meno fino a fermarsi, ciò non vuol dire che a ph 7,1 si ferma lo scioglimento di colpo.
Con kh 7 e ph 7 saresti giusto come co2 e con un lento rilascio 1uasi nullo quindi potrebbe essere una buona soluzione per non smantellare tutto nel tuo caso.
------------------------------------------------------------------------
Volevo aggiungere una cosa, i microelementi che inserisci puoi fare una foto del retro del flacone? Penso siano un po troppi un ml al giorno, se vedi alghe polverose sui vetri ne stai dando troppi.
Si chiamano microelementi o oligoelementi proprio perché sono richiesti in dosi molto basse dalle piante.

ellypsys 25-04-2020 21:18

Inserisco 7 gocce al giorno (un po' meno di un ml)

https://i.postimg.cc/PLpPQzYv/Scherm...e-21-14-16.png

Manu1988 25-04-2020 22:04

Ok in realtà non è solo un fertilizzante di microelementi ci sono anche potassio e magnesio e elementi in tracce, diciamo che è un tutto in uno.
Segui pure le indicazioni scritte a questo punto.

Manu1988 25-04-2020 22:14

Le difficoltà le ho riscontrate con l'Eriocalulon che è morto pochi giorni fa (mi viene il dubbio che lo abbia mangiato qualche pesce o qualche lumaca).

Il problema per questa pianta è che per farla crescere bene serve un illuminazione molto intensa, fondo fertile e buon livello di co2 oltre al fatto che preferisce ph acido tra 5 e 6.
Diciamo che non è proprio una pianta per neofiti

ilVanni 26-04-2020 11:09

Quote:

Originariamente inviata da Manu1988 (Messaggio 1062950862)
Il problema per questa pianta è che per farla crescere bene serve un illuminazione molto intensa, fondo fertile e buon livello di co2 oltre al fatto che preferisce ph acido tra 5 e 6.
Diciamo che non è proprio una pianta per neofiti

Tieni conto che un pH del genere NON è raggiungibile con CO2 (soffocheresti i pesci). Dovresti torbare in maniera pesante e usara acqua a KH nullo per lasciare l'effetto tampone agli acidi umici (se fossi interessato, cerca "gestione OTRAC"). Come avvuiene del resto in natura.
Va da sé che questo ti po di vasche non è adatto a molte piante, anzi, in natura questo tipo di ambienti è spesso un "deserto acquarico" pieno di foglie, legni e radici, senza piante acquatiche ma con molte piante emerse.

ellypsys 26-04-2020 11:35

Grazie per la risposta.
Si sono d'accordo.
Probabilmente quello che vorrei realizzare è impossibile.
Mi sto sempre più convincendo che dove ci sono alcune specie di piante particolarmente esigenti non è possibile inserire i pesci che si desidera e viceversa.
Il fatto è che seppur leggendo molto e provando a seguire consigli e suggerimenti, la strada maestra passa sempre tramite l'esperienza diretta, e questo prevede anche dei possibili fallimenti.
A questo punto, inserisco la co2, cercando di trovare un dosaggio ottimale, e poi provo ad inserire di nuovo qualche pianta.
Intanto vedo come evolvono i pesci che ho attualmente e poi decido.

Vi chiedo se qualcuno ha esperienza con l'impianto co2 autocostruito con zucchero e lievito, e se funziona.

Grazie

ilVanni 26-04-2020 12:41

IMHO, l'impiantino fai da te va bene per provare (in vasche contenute) a fertilizzare con CO2.
Per tenere basso il pH (compatibilmente con concentrazioni tollerabili di CO2) meglio un impianto serio a erogazione costante. Non servono sistemi con pHmetri ed elettrovalvole. Un KH sufficentemente basso da poter acidificare e sufficentemente alto da garantire stabilitaà (KH 3 - 4) basta a portare il pH un po' sotto la neutralità e garantire i 20 - 30 mg/l di CO2 24 ore su 24, notte e giorno.

E' fondamentale documentarsi bene su come funziona la CO2 e come usare la famosa tabella CO2- pH - KH).

ellypsys 26-04-2020 14:43

Grazie mille,
sintetico ma chiarissimo.
Procedo così.
Grazie a tutti a prestissimo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 05:40.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,16587 seconds with 13 queries