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Filtro interno fai da te
Buongiorno a tutti! Ho ereditato da un amico una vasca da 60 litri che sto iniziando a sistemare. Il filtro non c'era, quindi stavo pensando possibili soluzioni. Sarei orientato sulla possibilita` di costruirne uno interno utilizzando lastre di plexiglas da siliconare alla vasca. L' idea e' quella di creare una scatola filtro a due scomparti come nello schema allegato.
In pratica la freccia rossa indica la direzione dell' acqua, i rettangoli blu il materiale filtrante e quello blu la pompa. Fondamentalmente si tratterebbe di un filtro "classico" ma privo del vano del riscaldatore. Prima di cimentarmi nella costruzione volevo chiedere il vostro parere, pensate che sia fattibile da un punto di vista teorico? A me sembra dovrebbe funzionare tutto ma preferisco avere conferma dai piu esperti!! #36# Grazie a tutti in anticipo! https://i.postimg.cc/k2BSp7cn/schema-filtro.jpg |
Penso che con una 40ina di euro ti puoi prendere online un hydor prime 10 e non esci pazzo..il filtro in questione è esterno quindi non ti crea ingombro in vasca e non ti da quel brutto impatto visivo dei filtri interni ;-)
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per evitare la solita scatola nera peró avevo pensato di ricavarlo sfruttando le pareti della vasca e pannelli di plexiglas...unico dubbio riguarda la correttezza del "progetto"...in poche parole....funzionerebbe? |
Ok :-)
Si lo schema è giusto anche se l’acqua che aspirerebbe sarebbe solo quella più superficiale.. |
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Ne dubito..quanto meno dovresti provare a fare dei fori anche a metà..
E poi devi testarlo e vedere se i fori che fai sono abbastanza in proporzione all’aspirazione della pompa in modo tale da avere sempre le camere piene d’acqua |
Io ti direi di costruiti il classico filtro a tre scomparti, in modo da avere il pescaggio sul fondo, dove l'acqua è meno ossigenata e dove non hai problemi col livello dell'acqua. Altrimenti potresti provare a costruire un filtro di Amburgo
https://www.acquaportal.it/filtro-damburgo/ |
Ok, la brutta, solita scatola nera sta tornando una possibilita' concreta #17
Grazie per i consigli!! #36# |
Se vai con la solita scala nera, volendo la puoi ricoprire...Mi pare che ci sia sul forum qualcuno che l'ha ricoperta incollandoci su la sabbia o una retina su cui ha legato del muschio...
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Giusto per complicare ancora di piu la scelta...cosa ne pensate invece di quei filtri interni di dimensioni contenute tipo per intenderci gli Hydor Crystal o gli Eheim Aquaball? Non mi convince tanto il fatto che abbiano un volume filtrante abbastanza limitato pero' nelle specifiche sono indicati anche per acquari con litraggio elevato...
Come dicevo nel mio caso si tratterebbe di un 60 litri lordi, in cui inserirei guppy ed eventualmente qualche altro Peciliide (ma in un secondo momento)...mi chiedo se una soluzione del genere potrebbe andare... |
Come intuisci, il risicato volume filtrante non è mai una buona scelta, soprattutto in una vasca di guppy che arriva facilmente alla sovrapopolazione.
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#36# ...come immaginavo, grazie!
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Concordo [emoji1360] |
Anche io ti consiglio l'Amburgo. Magari angolare o posteriore.
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Dopo essermi documentato documentato sul filtro di Amburgo sono abbastanza convinto di seguire il vostro consiglio: mi sembra un ottima soluzione e decisamente facile da costruire!! #70
Unica perplessita che rimane riguarda la manutenzione richiesta: non ci sono problemi di "intasamento" della spugna dal momento che manca completamente una filtrazione meccanica!? in questo caso come si procede? lavando la spugna per eliminare lo sporco si finirebbe anche per eliminare parte dei batteri insediati immagino....#24 Se avete esperienze dirette a riguardo sarei curioso di conoscerle! #36# |
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La spugna NON va lavata mai. Tieni conto che necessita del canonico mese per maturare, ma di 6 mesi - 1 anno per raggiungere la funzione de-nitrificante.
Può succedere che si copra di alghe e/o il carico organico sia particolarmente elevato, per cui il livello dell'acqua nella camera del filtro si porti a un livello leggermente più basso di quello in vasca (entra meno acqua di quella che esce). Il dislivello non diventa mai troppo grande (la differenza di pressione "spinge" l'acqua attraverso la spugna con maggiore pressione, per cui la situazione trova un suo equilibrio (per intenderci, non si "svuota" come i filtri interni classici). Diventa problematico solo se il livello si abbassa troppo (il flusso nella parte "utile" della spugna diventerebbe veloce, e rischierebbe di intasarsi, abbassando ancora di più il livello). E' comunque una situazione rara, che non ho mai osservato nel mio. Per ovviare a questa situazione si può: - sovradimensionarlo, - sifonarlo un po' quando si fa il cambio (ristabilisce un buon flusso). L'operazione descritta si fa ogni 6 mesi circa, o anche mai se non ve ne è bisogno. Per il resto, lo si lascia fare e non richiede interventi (anzi, sono da evitare). Se lavora "veloce" perde la capacità denitrificante (che non sempre è desiderata, perché concorre con le piante se la vasca ha buona piantumazione e abbastanza luce) ma rimane un ottimo filtro a manutenzione praticamente nulla. Attenzione alla costruzione: i vincoli sono: lo spessore della spugna (circa 5 - 6 cm è quello raccomandato e sufficiente), la velocità del flusso (che fissa l'area della spugna) e il flusso della pompa (tale da far girare l'acqua della vasca almeno 2 volte l'ora, ma meglio di più, per evitare l'accumulo di ammoniaca), ossia se la vasca è da 100 lt e voglio 5 volte il filtraggio dell'intera vasca ogni ora, la pompa deve far girare 500lt (100 * 5) in 1 ora (quindi si scegliera da 500 lt/h). Meglio sovradimensionare leggermente la superficie della spugna, per tenere conto della resistenza data da eventuali tubi (nella mia vasca un tubo trasparente porta l'acqua di uscita all'altro estremo della vasca, per simulare un flusso di corrente unidirezionale o quasi lungo la diagonale della vasca, dal vertice superiore al vertice opposto (ho un amburgo angolare). Se dovessi rifare il mio, lo farei leggermente più grande, quindi consiglio di eccedere con l'area (e prendere di conseguenza una pompa più veloce visyo che la velocità del flusso d'acqua nella spugna è fissata). LO farei anche sollevato dal fondale, come questo: http://www.seriouslyfish.com/a-basic...-mattenfilter/ Uno delle guide più attendibili al ruiguardo rimane questa (da tradurre con Google per chi, come me, non sa il tedesco): http://www.deters-ing.de/Filtertechnik/Mattenfilter.htm Ne esiste online anche una traduzione letterale inglese, che però non trovo più. Potrebbe essere interessante prevedere uno strato esterno sottile e sostituibile (tipo tessuto non tessuto) nel caso si copra di alghe a pennello (dalla rimozione manuale difficoltosa). E' una soluzione che non ho mai visto ma su cui ho "fantasticato" un po', senza costruire nulla. L'alternativa dei pigri è ombreggiarlo con piante o coprirlo con una retina di plastica su cui far crescere del muschio. Col tempo si copre comunque di film batterico e diatomee, diventando marrone/verde. E' consigliabile comunque partire con una spugna scura, preferibilmente nera se la si trova (almeno, a me infastidirebbe una spugna gialla fosforescente). Per spendere poco, la spugna "da filtro" (sintetica, con porosità media o a pori grandi, non piccoli perché si intasano) la si compra nei negozi di accessori per moto da enduro / cross (la spugna si usa per proteggere il carburatore dalla polvere). Almeno dalle mie parti, è la stessa dei filtri da acquario ma costa meno. ------------------------------------------------------------------------ Ah, occhio ai pesci che saltano (ed eventuali gasteropodi tipo le ampullarie): se finiscono nel filtro rischiano di soffocarci, dato che l'acqua, lì, è VERAMENTE povera di ossigeno (la cosa è vera per ogni filtro biologico ossidante, ma PARTICOLARMENTE per l'amburgo, visto che il flusso lento è volto ad ottenere proprio una condizione di carenza di ossigeno). Nel caso, con un ultimo pezzo di spugna, lo si chiude sopra. |
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Va ben "pensato" prima. Comunque come manutenzione non ha paragoni (e in più è interno: in caso di problemi NON allaga la casa). Certo, quando l'hai messo, l'hai messo, e non si "toglie" più fino a dismissione dell'allestimento. Anzi, se uno lo fa con le "pareti" ad angolo conviene silicopnarlo BENE (non con tre punti, come ho fatto io,"così se non mi piace lo tolgo").
Nella intercapedine tra plastica e vetro ci si infilano (e si incastrano) i pesci, e poi per liberarli devi scollarlo, e poi devi svuotare per rincollarlo, e poi ci va la terra sotto e non sta più aderente, ecc. ecc. Incollatelo bene e non lasciate "acqua" tra la parete di plastica del filtro e il vetro. Oppure NON usate le pareti di plastica, come nei link postati sopra (tranne in un paio di casi). |
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Non mi e`totalmente chiaro da cosa dipende il maggior tempo di maturazione richiesto...sempre di insediamento di batteri si tratta, solo su un diverso substrato rispetto ai "classici"cannolicchi. Sicuramente sto tralasciando qualcosa... #24 Detto questo credi che il tempo di maturazione potrebbe diminuire se utilizzassi (almeno parzialmente) acqua da una vasca gia' avviata? Anche io avevo pensato di inserire un primo strato di filtrazione (in aggiunta alla spugna principale) che potesse avere la funzione della lana nel filtro classico e avevo pensato a una spugna a trama molto piu larga, ma in effetti anche il tessuto non tessuto potrebbe essere una soluzione. Molto utili anche i due link, ho gia' iniziato a fare alcuni calcoli dopo aver letto velocemente il sito in tedesco (grazie a google translate :-))) Un`ultima domanda: da cosa deriva il suggerimento di costruire un filtro rialzato? La mia idea sarebbe quella di costruire un filtro angolare e alzarlo dal fondo comporterebbe ovviamente l'aumento di ingombro in larghezza per mantenere la giusta superficie filtrante... |
Se è il primo che fai, fallo semplice (IMHO). Spugna (e relativo supporto/scheletro di plastica) e pompa.
Si fa rialzato perché se devi ri-posizionarlo non devi (come me) fare un cantiere in vasca per evitare che il fondo ci finisca sotto quando lo ri-posizioni. Oltretutto la parte sommersa nel fondo non funziona bene come quella a contatto con l'acqua (tutta l'acqua passa "da sopra"). Ma non è un "must". Il maggior periodo di maturazione per la parte denitrificante si spiega col fatto che PRIMA la popolazione di batteri deve insediarsi, poi devono prodursi abbastanza nitrati, poi questi due fenomeni, uniti al fatto che l'acqua negli starti interni è carente di O2, spinge i batteri ad usare il nitrato come accettore di elettroni per ossidare ioni H+ (che vengono per es. da carbonio organico) in H2O (e N2 gassoso). Ci vuole parecchio tempo perché tutto vada a regime. Se fai male i conti sui flussi, avrai un ambiente totalmente anaerobico ove ALTRI batteri ossideranno il solfato in solfuro (e addio vasca). Qundi meglio un filtro un pelo più veloce (e meno nitrificante) che troppo lento. L'anossia è comunque una condizione rara per una spugna, avviene più facilmente in un fondo compatto. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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