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Pmdd e frequenza cambi d'acqua
Ciao ragazzi tempo addietro mi sono confrontato con dei miei amici che fertilizzando in colonna tramite il pmdd riescono a diradare i cambi d'acqua addirittura riescono a superare dei mesi senza cambiare ( presumo solo rabboccare ).
Personalmente io ho sempre saputo che un acquario, senza cambi regolari d’acqua, ( anche molto diluiti nel tempo 20 gg ) non può comunque esistere.... dopotutto con i protocolli commerciali si finisce sempre per riversare in vasca molti nutrienti che se non assimilati restano li e diverrebbero novici mente con il pmdd ( dicono ) che si riversa in vasca solo ciò che occorre e quindi non si presentano mai eccessi. Voi come la pensate a tal riguardo? Grazie |
Classico dubbio ;-)
Prima di tutto dipende da quanto vecchia è la vasca: - vecchia di anni -> sarebbe anche possibile fertilizzare solo in colonna, sapendo esattamente quello che si fa, e diradare i cambi acqua fino anche ad annullarli (escluso i rabbocchi dell'acqua evaporata) - vasca giovane -> occorre fare cambi acqua e fertilizzare in modo appropriato Parliamo di una vasca che ha 5 o 6 anni alle spalle ed a cui non si sifona ogni settimana il fondo ... diciamo che non si sifona mai ... ed in cui si sono formati tutti i processi di metabolizzazione, si potrebbe dire in cui è avvenuta una maturazione completa. Tutto quello che resta sul fondo viene, nel tempo, metabolizzato e quindi mineralizzato andando a "fertilizzare il fondo" riempiendolo delle sostanze utili (ma anche inutili in base a quello che nel frattempo si è inserito in vasca) Questa comunque è teoria, varrà anche in pratica ma difficilmente porterà ad avere una vasca "esteticamente accattivante" ... posterò qualche foto della mia vasca "abbandonat"a per più di un anno che praticamente campava da sola, senza cambi e senza fertilizzanti (ho approfittato di un periodo di poca voglia per sperimentare anche questo) ... ma non è certo "bella da guardare" ... diciamo che era un mezzo schifo, almeno per la parte inferiore #23 ... e non dico le lamentele di mia moglie :-D In una vasca giovane abbiamo a stento il ciclo dell'Azoto che ci fornisce, alla fine del ciclo, gli NO3 ... occorre inserire tutto il resto ed ovviamente eliminare gli inevitabili eccessi a meno di non conoscere perfettamente quello che mettiamo in acqua. Semplice se non abbiamo pesci ma solo piante, meno semplice se abbiamo anche i pesci (a meno di non sapere anche cosa c'è nel mangime e fare calcoli inserendo anche tali componenti) Per quanto si possa (a dirla tutta in alcuni casi lo si fa in malafede) assimilare l'acquario ad un lago ... un conto è un "lago" di 200 litri ben altro un lago reale di milioni di ettolitri ;-) Ritengo quindi sempre valida la regola di fare cambi acqua del 10% settimanali #36# Ricordo inoltre che l'impianto di osmosi, per quanto possa essere buono, non elimina completamente tutti i sali disciolti in acqua ma (cercare in rete o sul portale) la membrana ha una ben definita percentuale di ritenzione a seconda degli elementi e questa non raggiunge mai il 100%, quindi comunque percentuali di elementi, utili o meno, saranno presenti nell'acqua in uscita dall'impianto. |
Grazieee per la risposta esaurientissima infatti stavano per venire meno tutto ciò sul quale avevo basato la mia cultura acquariofila.
Infatti da questo confronto questi amici erano soliti insistere su determinati punti : 1) Che le fertilizzazioni commerciali sono molto deleterie rispetto al pmdd 2) Solo con il pmdd si inserisce ciò che cmq occorre in vasca poichè vedi cosa effettivamente sta mancando alla pianta. 3) Che così facendo si riescono sempre più a diluire i cambi d'acqua fin quasi ad annullarli ...questa cosa sinceramente mi ha lasciato alquanto di stucco. 4) La inutilità di un impianto ad osmosi in quanto basta la semplice acqua di rubinetto ( io uso osmosi ricostruita con sali ...ultimamente sto con gli elos in forma liquida che mi permettono di intervenire separatamente sul gh e kh ..prima utilizzavo i dennerle), in quanto sempre a detta loro i microelementi con un impianto ad osmosi vengono meno nuocciono alla non regolare crescita delle piante ( fermandomi un attimo poi a pensare mi son detto io però i micro gli rentroduco anche se in minima parte con i fertilizzanti trace della seachem ad esempio sbaglio ? ). Grazie |
C'è da tenere conto anche dello squilibrio ionico.
Se prendo un'acqua "naturale", gli ioni disciolti dipendono dalla "storia" di quell'acqua: in quali terreni si è raccolta, quanto c'e stata, ecc. ecc. Se prendo l'acqua di osmosi e aggiungo sali, sono vincolato a usare sali solubili. Ad esempio: se mi si abbassano le durezze perchè ho le ampullarie in crescita presumibilmente manca carbonato di calcio. Ovviamente NON posso ri-aggiungere carbonato di calcio (è poco solubile). L'alternativa è: - usare un reattore di calcio per ripristinate SOLO carbonati e calcio (poco pratico); - aggiungerò sali solubili contenenti carbonati (per esempio bicarbonati di sodio o potassio), e sali solubili contenenti calcio (per esempio cloruro di calcio). L'acqua così ottenuta (coi sali) NON è uguale a quella di origine: ha in più cloruri e sodio o potassio. Alla lunga questo cambia la concentrazione di ioni dell'acqua (conducibilità, etc.) e l'unico modo di ripristinarla è fare cambi. NOTA: Per i motivi di cui sopra, mi fa un po' ridere quando leggo che l'acqua di osmosi + sali è "migliore" di quella del rubinetto. L'osmosi si usa per intenerire l'acqua del rubinetto oppure per sostituirla nel caso quella del rubinetto faccia veramente schifo (per inquinanti, metalli disciolti o altro). L'acqua "ricostruita" è il più delle volte peggiore, proprio perché deve addivenire a compromessi con la solubilità dei sali (e quindi ha ioni "in più" non voluti). |
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E visto che siamo in tema ti chiedo ma un acquario gestito con sola acqua di osmosi opportunamente ricostituita da quanto dici sempre se non ho capito male dovrebbe prima o poi collassare visto che l'acqua che immettiamo opportunamente ricostituita non sarà mai uguale a quella che sgorga dal rubinetto ( spero di non aver detto una castroneria ) in caso contrario ti chiedo se puoi meglio illuminarmi su tale argomento. Grazie |
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Ho detto che è concettualmente errato considerare l'uso di sola osmosi + sali una pratica "migliore" o un'acqua più "personalizzabile". Al contrario, è un'acqua su cui si fanno un pelino più "compromessi" sulla sua composizione (se proprio uno vuole farsi le seghe mentali). |
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Il problema è che confrontandomi con alcune persone mi hanno detto che usando la sola acqua di osmosi vado ad incorrere in carenza di microelementi. Però mi sono posto questo quesito non so se a torto o a ragione.....mi son detto ma a prescindere che nessuna membrana osmotica riesce a trattenere tutti i microelementi o cmq ne rimangono traccie, io alla fine i micro li reintegro con la fertilizzazione (Flourish Trace seachem ) quindi alla fine sinceramente non sono riuscito a capire dove possa presentarsi il problema a non utilizzare acqua di rubinetto oltre a ciò mi hanno detto che in pratica con la sola osmosi reintegrata di sali avrei nel 90% dei casi,un acqua che non serve al benessere di piante e pesci, ma solo a far apparire il valore giusto su un test e da ultimo mi è stato argomentato che con il pmdd si riesce a diradare i cambi d'acqua poichè si inseriscono solo le sostanze nutritive che verranno consumate tu cosa ne pensi al riguardo? Grazie |
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1) Nessuno dice che l'acqua "ricostruita" (solo osmosi + sali) fa male (si diceva che non è vero che è sempre meglio di rubinetto + osmosi + eventuali sali). 2)Non credo che il problema dei microelementi sussista, specialmente se li reintegri. 3) Il PMDD con l'osmosi o meno non c'entra nulla. Lo si può usare o meno a prescindere. |
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Quindi a fronte di questa mia affermazione molti dei miei capisaldi hanno diciamo un pò vacillato tutto qui. Comprendo perfettamente da me che poter utilizzare l'acqua di rubinetto sarebbe la soluzione più economica e veloce in assoluto ma purtroppo quando ci si trova con acque con valori sempre ballerini e piene di schifezze varie credo sia meglio evitare una eventuale immissione in vasca cosa che avverrebbe anche con il taglio con acqua osmotica + sali + acqua di rubinetto sbaglio? Circa i microelementi a me è stata paventato che appunto questa carenza alla lunga sarebbe un male poichè l'acqua osmotica ricostruita con i sali chimici che vengono usati per indurire l'acqua nel 90% dei casi, non servono al benessere di piante e pesci, ma solo a far apparire il valore giusto su un test. Grazie |
Tagliamo la testa al toro e affermiamo che tra l'acqua di rubinetto ed il PMDD fa molti più danni il PMDD.
I microelementi contenuti in tutti i fertilizzanti (specie quando sono costruiti per l'agricoltura) sono sia necessari alle piante ma sono anche tra le sostanze più tossiche che ci possono essere ... quindi basta realmente poco per fare danni. Dovrebbe esserci un topic vecchio in cui sono elencati i danni prodotti dai microelementi in eccesso ... poi basta prendere per esempio il Rame ed ecco che un minimo eccesso rischia di avvelenare l'intero acquario con tanti saluti a piante e pesci. Come ripeto sempre il PMDD, specie per i micro elementi, va usato solo se si ha piena conoscenza di quello che si fa ... basta solo porsi delle domande a riguardo per capire che è meglio usare prodotti commerciali specifici per gli acquari ... anche il discorso economico alla fine dei conti non ha regione d'esserci, si spende quasi lo stesso (e se si fanno danni si spende 10 volte di più) |
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Ma questo cosa che tramite questa fertilizzazione definiamola mirata si riesca a diradare i c.d. cambi d'acqua come deve intendersi realtà o puro e semplice miraggio. Io personalmente come ho avuto modo di dire ho sempre saputo che un acquario, senza cambi regolari d’acqua, ( anche molto diluiti nel tempo 20 gg ) non può comunque esistere.... ma ribadisco che nel confronto avuto secondo loro un acquario gestito in questo modo è come se fosse qualcosa di effimero e artificioso mentre condotto secondo quest'altra metodologia ci si avvicinerebbe molto più al sistema naturale. Io ovviamente ho ribadito tutte le mie riserve a tale condotta dell'acquario voi che ne pensate? |
IMHO con una gestione molto molto oculata si possono anche ridurre a pochissimi i cambi. Tanto da annullarli o quasi.
Solitamente una tale gestione cozza sia con l'uso di sola osmosi + sali sia con una fertilizzazione elevata, proprio perché mancherebbe il parziale "reset" della situazione dato dai cambi. In soldoni, è gestione molto più difficile, ma fattibile. Bisogna essere consapevoli veramente di tutto quello che entra e esce in/dalla vasca. |
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Inoltre cosa intendi che cozza con l'uso di sola osmosi + sali? Nel senso che riempita la vasca con tale sistema se poi la si rabbocca in continuo con acqua sempre con sali + osmosi non sarebbe cmq possibile fertilizzando con il pmdd diradare i cambi o cosa? potresti spiegarmi meglio questo passaggio temo di non aver ben compreso cosa tu voglia intendere. Grazie |
Forse non sono stato chiaro: non c'è legame tra osmosi e pmdd e una cosa non ostacola l'altra.
------------------------------------------------------------------------ "Cozza" nel senso che fertilizzando troppo squilibri la vasca. Rileggendo mi rendo conto che citare l'osmosi qui non aveva molto senso, mi si è intrecciato il discorso! |
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Ma se con l osmosi otteniamo pochi elementi traccia presenti in acqua è possibile reintegrarli con il pmdd? Nel commerciale abbiamo dei prodotti che penso rimedino a ciò ma nel c.d. fai da te la pratica è impossibile o cosa? Grazie |
Come ha già detto Scriptors, spesso aggiungere micro può fare più danni che non aggiungerli.
Quindi se si usa sola osmosi più sali o si usa un fertilizzante commerciale oppure ci si tiene la carenza di microelementi, che comunque in parte integri col cibo dei pesci. D'altra parte se qualcuno lamenta, chessò, carenze di molibdeno o rame, o sa veramente TUTTO sulla sua vasca oppure dice sonore minchiate. |
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Idem dicasi nel definire l'acqua osmotica opportunamente ricostruita con i sali sali chimici, che non serva al benessere di piante e pesci, ma solo a far apparire il valore giusto su un test, sbaglio? A me tale tipo di analisi mi è sembrato un pò troppo estremo tu cosa ne pensi a tal riguardo. Grazie |
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Ci sono però prodotti (tipo alcuni, ma non tutti, correttori di KH) che introducono in vasca borati invece che carbonati (tanto per fare un esempio). I borati aumentano l'alcalinità (e quindi il KH misurato dal test sale), fanno da tampone per il pH (come i carbonati) ma in acqua dolce solitamente NON ci sono se non in tracce, ed eventuali animali e piante che utilizzano i carbonati se ne trovano meno a disposizione (per esempio gasteropodi in crescita, o piante di acqua dura tipo l'egeria che usano i carbonati come fonte alternativa di carbonio inorganico al posto della CO2). |
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Credo che chi dice che il PMDD faccia male è colui che il PMDD non lo ha mai usato o saputo usare. Ne è conferma questa frase, infatti: Quote:
Descrivo brevemente costo e durata dei prodotti sopra elencati: Nitrato di potassio: 1 kg, 10 euro spedito. Durata: non quantificabile, da infinito in su! Rinverdente: 1 litro in tutti i supermercati, 4 euro. Durata: Non quantificabile, da infinito in su! Stick npk: 12 stick, 4 euro. Durata: Non quantificabile, da infinito in su! Cifo ferro: 1 bustina, 1 euro. Durata: Quantificabile in mesi, 2/3, anche più. Con 25/30 euro si ha un protocollo che praticamente non finirà mai ,Utile per ferilizzare decine di vasche piantumate come cristo comanda. Devo elencare i vari prodotti Dernelle Sera e compagnia bella? Dove solo il Profito costa 8 euro e dura un mese?! :-D Mi piacerebbe sapere dove sta ora il "si spende 10 volte di più...";-) Quote:
la differenza è che in una vi vendono acqua di rose, nell'altra, il composto c'è. Quote:
Dai ragazzi, siamo seri. Se non avete mai usato il PMDD o usato male, è inutile che ne parlate contro. Quote:
A) E' stra diluito B) Spesso è volentieri unisce tutto insieme, non calcolando se in vasca si ha Anubias o una foresta di Heterantera C) il più delle volte o è inutile o è deleterio ( leggasi Excel/easycarbo e così via) D) Costa un occhio della testa e vale meno dell'ultimo pelo sul piede. Per il discorso cambi d'acqua. A cosa serve resettare ogni volta la vasca con cambi settimanali? Se si insericono gli elementi in maniera sensata e non chiaramente in maniera commerciale, non vi saranno mai, o quasi mai accumuli e in ogni caso, tali accumuli verranno gestiti dalle piante. Perchè nei prodotti commerciali consigliano di cambiare il 10/15% di acqua a settimana secondo voi? Semplicemnte perchè essendo un accozzaglia di sostanze nutritive, è matematico che si creino accumuli e che per tal motivo spuntino le alghe. Fifatti consigliano il loro "carbonio liquido" che è un antialgale e consigliano di cambiare sempre e costantemente l'acqua. La Walstad, che di certo non usava porcherie chimiche, cambiava parzialmente l'acqua dopo mesi e mesi. Ma aveva acquario piantumati in maniera corretta. Piante rapide, più di una, per nutrirsi di tutti le sostanzenutrivive in acqua. Piante con apparati radicali per drenare il fondo ( in terra!! Non quei ghiaghini concimati a 30 euro al chilo...). Insomma, aveva creato un ecosistema, non unìinsieme di piante a caso, piantumate a caso imbottite di robaccia chimica. |
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Sarei molto interessato ad approfondire l'argomento. Grazie |
Vedi, la differenza sostanziale è che non c'è una misura minima. È la tua vasca che ti dice quanto ne vuole e di cosa.
Grosso modo, in base alla flora, no3 e po4 dovrebbero stare tipo 20/30 e 2. Magnesio e potassio, possono anche essere "alti",non hanno effetti negativi. Il rinverdente invece equivale agli oligoelementi. Io inizio sempre 2/3 ml. Poi mi regolo con le GDA. Se spuntano, solitamente calo ad 1/2 ml |
Sto iniziando anche io ad usare il pmdd.
Mi trovo abbastanza d'accordo con Luca. In fin dei conti, per i fertilizzanti commerciali usano osmosi + sali. Per l'iron seachem usano osmosi + ferro. Per il potassium osmosi + solfato (?) di potassio. Per il trace osmosi +boro, rame, ecc. Quindi per quale motivo i fertilizzanti fatti in casa sarebbero dannosi rispetto a quelli commerciali? Un eccesso crea danni in entrambi i casi, che si usi Iron e trace seachem o quelli fatti in casa |
Discorso acqua più sali.
Anche per il loro utilizzo, sono a sfavore. Si prende l'acqua del rubinetto, la si "depura" per poi portarla nuovamente ad avere quasi quei valori iniziali... E non contenti, si inserisce del sodio. Solo per leggere il valore desiderato nel test del kh... Insomma, lo si capisce da se che è un qualcosa di quasi ironico! Molto meglio tagliare l'acqua del rubinetto con sola osmosi. |
A mio parere la differenza sta nel fatto che col pmdd (che reputo comunque valido come sistema di fertilizzazione) hai molto meno margine su eventuali errori di dosaggio, visto che parti da elementi concentrati. Per questo non lo reputo adatto ai neofiti ed andrebbe sempre affiancato a dei buoni test.
E poi, come ho già scritto altrove, basta con questi assolutismo. In entrambi i casi né un sistema è la panacea, né l'altro è acqua sporca. Ognuno dei due metodi ha la sua ragion d'essere, basta essere consapevoli della propria scelta. Ps per finire il profito in un mese te lo bevevi a colazione? ;-) |
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Grazie |
Un mese era chiaramente ironico. In ogni caso, nulla a che vedere con la durata del rinverdente.
E comunque, bisognerebbe insegnare ai neofiti a leggere le piante, non i test. Se manca nitrati, le piante lo dicono idem ferro. Non sono così essenziali i test, certo aiutano, ma non sono la vera chiave di lettura di una vasca. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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Beh, però se ti basi solo sulle piante per far star bene loro potresti arrivare anche a far fuori i pesci (esempio drastico ma possibile).
Per i test invece li ritengo un ottimo punto di partenza sia per rendere ripetibile un'esperienza (vedi metodo scientifico, che è la base del sapere), sia per far convivere al meglio pesci e piante trovando un compromesso. Il metodo "spannometrico" lo reputo utilizzabile in sicurezza in acquari di sole piante o in vasi. |
Bellissima ed utilissima discussione questa#70.Rileggendola mi verrebbe da dare ragione un po' a tutti:-).Tralasciando il discorso economico(sul quale luca321 è poco ribattibile)la verita' è per me una sola,ogni vasca fa' storia a se' e non esiste una gestione migliore di un'altra,ma una serie di gestioni diverse in funzione dei risultati che si vogliono(o si riescono) ad ottenere.Io mi pongo nel mezzo,non per convenienza,ma perchè ho 4 vasche con 4 gestioni diverse.Avendo 4 vasche in casa non mi sogno nemmeno di fare cambi settimanali(non ne avrei il tempo),in nessuna uso acqua ricostruita(in 2 acqua tagliata con osmotica, in una acqua di fonte pura,la quarta è un Malawi e fa' storia a se'),uso il PMDD solo per i macro in uno+linea JBL,uso un protocollo di fertilizzazione(Saechem avanzato)ma non nelle dosi consigliate in un altro,non fertilizzo praticamente nella vaschetta; i cambi acqua variano tra 15giorni("spinta" )circa un mese(vaschetta e Malawi)circa due mesi (vasca grande con piante).
Insomma sono un po' piu' orientato verso gestioni "soft" e metto al primo posto il benessere dei pesci rispetto alle piante,ma sinceramente non mi sono mai spinto fino alla vasca "autogestita" ed alla rinuncia ai cambi dell'acqua(che ritengo tutt'ora utili, se non necessari, ma non necessariamente settimanali).In conclusione per me piu' si "spinge"la vasca(a prescindere dall'acqua usata)con la fertilizzazione(e di conseguenza la luce) piu' i cambi devono essere ravvicinati(quindi usando correttamente l'uno o l'altro sistema e non esagerando con la luce a disposizione,si possono diradare nei tempi). |
Ti chiedo questo, chi è più credibile un test che è poco più di un giocattolo o una pianta?
E poi, di grazia (!!) come seccherei i pesci badando alle piante che sono un filtro e una fonte di ossigeno inesauribile in vasca? Mettendo molto, bo, ferro? E me lo hanno chiesto le piante o me lo ha suggerito il test?! |
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Ipotizziamo che lavoriamo con un acqua di rubinetto particolamente dura che so gh 28 e kh 25 Se la memoria e i calcoli non mi ingannano dovremmo utilizzare, ca 60 litri di acqua ad osmosi e ca 40 litri di acqua di rubinetto per ottenere un valore di kh e gh pari 10 e 11, quindi se non erro la proporzione 1 a 9 non sembra fattibile attuarla pena valori certamente differenti da quelli ipotizzati. Gli elementi traccia appunto per loro natura " traccia " come li inserisci ed in che misura sopratutto? Credo si incorrerebbe nel caso fosse possibile dosarli incorrere facilmente in sovradosaggi o sottodosaggi non credi.... ma sopratutto come li misuri? Quindi per gli elementi traccia devi obtorto collo affidarti a preparati di natura commerciale sbaglio? Grazie |
[QUOTE=luca321;1062693041]
E comunque, bisognerebbe insegnare ai neofiti a leggere le piante, non i test. Se manca nitrati, le piante lo dicono idem ferro. Non sono così essenziali i test, certo aiutano, ma non sono la vera chiave di lettura di una vasca. ------------------------------------------------------------------------ E' questo è da straquotare#70 |
Elementi traccia sono 0,00x non esistono sali specifici. Cobalto e via dicendo li trovi gratuitamente nell'acqua del sindaco, che senso ha comprarli?
Per i valori, metti tanta osmosi quanta serve a diluire il tutto. Il rapporto era per farti capire come ragionare. |
Sull'osmosi più sali io non sarei così drastico. Conosco un ragazzo che alleva caridine, quindi animali molto suscettibili a tutti gli elementi di troppo. Lui utilizza solo osmosi più sali nelle sue vasche e si trova benissimo, fa anche cambi molto diluiti nel tempo, visto che in vasche mature e semplici trovo totalmente inutile il cambio settimanale, e lui ovviamentepure. Esemplari sani e crescita della piante rigogliose. Ovviamente fertilizzazione molto leggera.
Secondo me sono tutti metodi validi, che vanno valutati caso per caso |
Penso che il rapporto 9:1 fosse un esagerazione voluta per sostenere la sua tesi (che condivido).
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Col ferro ad esempio potresti fare parecchi danni, visto che piante ne gradirebbero una concentrazione maggiore di quella sopportata da molti pesci. E lo stesso ad esempio con gli no3.
È vero che le piante fanno da filtro, ma per poter filtrare, quelle sostanze devono anche trovarsele nell'acqua. Un po' come le cozze, a grandi linee. Il test, per concludere, non ti chiede nulla. Ti dice soltanto come stanno le cose. È la stessa differenza che andare da un medico invece che da un medium. |
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Marko il punto del mio discorso è che usare osmosi + sali non è di certo una scelta dannosa per fauna e flora.
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Quindi la proporzione per ottenere il valore non sarà più nove ad uno ma bensi quella che occorrera a determinare il valore desiderato di kh e gh finale giusto? Ipoteticamente potrei anche trovarmi nella condizione di usare un quantitativo di acqua del rubinetto maggiore dell'osmosi e ribadisco se l'acqua del rubinetto fa schifo ovviamente non è che così facendo dilavo le sostanze ma finiscono per quanto " diluite " scusa la ripetizione dritte dritte in vasca non trovi? Grazie |
Dici? Il ferro o butti dentro un barattolo intero o ai pesci interessato poco. I più sensibili sono gasteropodi e caridine. Se hai loro in vasca, va da sé non mettere piante rosse come l'althernantera... Se invece la metti, sei un furbo!!
Gli no3 e i fosfati credo sia una leggenda di 20 anni fa. Tutto è per causa loro. Ho pesci che vivono tranquillamente in vasche con 50 e più di nitrati e mai nessun morto. Le piante vanno a tutta forza, non vedo dove sia il problema. Discorso test, gli si da troppa importanza. Quelli a strisce sono più che validi, simil giochini che danno un valore attendibile. Quelli liquidi, be, basta mettere 5,2 ml di acqua in piu,o non scecherare bene la boccetta del reagente, o mettere 4,8 ml di acqua o avere, infine, i test scaduti, che il risultato è casuale! Per altro hanno lo stesso margine di errore perciò chi si fomenta a fare i test con solo i reagenti, lo fa più per placebo che per avere un valore reale. Tra tutti i reagenti, i migliori sono quelli a variazioni di colore. Come il. Kh. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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