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Passaggio da dolce a marino.Quanti pareri contrastanti...
Salve a tutti.Ho deciso dopo circa 20 anni di esperienza nel dolce , di passare al marino sfruttando la mia attuale vasca : è un MP Aquarien da 1 metro x 40 x 40 con filtro Eheim Professionel II da 950 l/h caricato con Siporax, pompe di movimento da 3500l/h , lampada uv-c sterilizzatrice , due neon T8 , nessuno skimmer.
L'idea è di fare un marino con soli pesci ( pochi e piccoli...) sfruttando il nanoreef che ho , nel quale ci sono solo 5 kg.di rocce vive , due ocellaris di allevamento e qualche actinodiscus. Rivoltomi ad un negoziante di fiducia , persona espertissima e molto stimata nel suo campo , gli ho posto l'annosa questione di come impostare la vasca soprattutto riguardo al metodo di filtraggio... gli ho chiesto se fosse possibile evitare il metodo berlinese classico e lui mi ha spiegato che è gestibilissimo un marino con soli pesci sfruttando il classico filtro esterno caricato a siporax , senza schiumatoio e con poche rocce vive...l'importante è non sovraffollarlo , fare cambi d'acqua costanti monitorando nitrati e fosfati , insomma gestirlo un pò come si fa per il dolce... Ovunque nei forum leggo che il filtro esterno caricato a cannolicchi è un generatore di nitrati superato , anzi controindicato, nella gestione di un marino... lui obietta che ci sono anche altri metodi di gestione e che il berlinese non è l'unico e che , nel caso di acquario di soli pesci , una quantità di nitrati intorno ai 25-30 non crea problemi ai pesci , nè agli actinodiscus e ad altri coralli molli... Morale della favola : mi ha convinto pienamente a partire con il materiale tecnico di cui sopra , ma i miei dubbi restano... Vi assicuro che questo negoziante è un vero esperto , anzi un guru dell'acquariofilia dolce e marina e dubito fortemente che mi abbia incoraggiato "a scopi commerciali"... Cosa ne pensate ? Vorrei il parere di persone che già abbiano esperienza nella gestione di un marino di soli pesci senza metodo berlinese. Grazie a tutti |
Il filtro esterno ti darà problemi di inquinanti...dovrai stare dietro alla vasca per mantenerli "accettabili"
Se metti un po' di rocce vive e uno skimmer adeguato, la gestione sarà più semplice e la vasca girerà meglio |
Grazie Yasser , quindi mi confermi che è fattibile questo tipo di gestione anche se mi costerà più fatica in termini di manutenzione.
Di certo aggiungerò col tempo qualche altra roccia viva . Sarà possibile anche aggiungere qualche piccola colonia di coralli molli resistenti , tipo Palithoa e Zoanthus , forse anche un Sarcophyton o questo potrebbe sovraccaricare troppo la vasca ? Tieni presente che come fauna ittica mi limiterei ai due ocellaris , un damigella , un paio di chromis e un centropyge loriculus , ovviamente aggiunti con gradualità nel giro di 4 - 5 mesi. Lo schiumatoio vorrei evitarlo almeno nei primi mesi per poi eventualmente aggiungerlo se non riesco a controllare a sufficienza i nitrati. Che tipo di skimmer mi consiglieresti ? Che ne pensi ? |
Il commerciante sicuramente e' uno di mia conoscenza,.....
Puoi gestire un acquario di soli pesci, con un solo filtro esterno, totalmente caricato con "Siporax". Il problema e' che gestire un grosso carico di inquinati, non e' facile per tutto il sistema, alghe perenni e manutenzione quotidiana, non sono l'ideale. Mi sorprende che non ti sia stata consigliata una gestione piu' semplice e duratura, il fatto che "si puo'", non vuol dire che sia facile portarla avanti. Corri il rischio di ritornare al dolce dopo un sicuro fallimento. Conosco persone che lo fanno, ma spendono un capitale in batteri e resine ed hanno il tempo per dedicarsi tutti i giorni alla vasca. Il miglior metodo, resta quella di abbondare in rocce ed utilizzare un ottimo skimmer, tutto il resto sono varianti. |
Caro vikyqua , saresti così gentile da spiegarmi il perché dei batteri e delle resine ? Alludi a resine anti-PO4 ? Ne sono ben provvisto.
Piuttosto quelle anti-NO3 mi sono state proposte da un altro negoziante , purchè utilizzate in filtro a letto fluido... ma ti dirò che in linea generale non sono un fan delle resine. Anche nella mia precedente vasca con Discus non le ho mai utilizzate. Riguardo ai batteri di cui parlavi vorrei che mi spiegassi meglio... Ho dimenticato di dire che ho anche acquistato 5 kg. di rocce aragonitiche della Caribsea inoculate di batteri , di cui si parla molto bene anche in forum internazionali. Pertanto partirei in maturazione con circa 10 kg. di rocce vive cui potrei aggiungerne in seguito altrettante con gradualità. Lo skimmer mi crea qualche difficoltà dato che la vasca ha il coperchio , ma potrei comunque aggiungerlo in corso d'opera. Pensavo ad un Tunze o un Hydor interno alla vasca. Mi dai qualche dritta ? Grazie |
La diritta che posso darti, e' che dopo 20 anni di dolce, si fa infinitamente piu' fatica a partire con un marino, date le grandi diversita' di gestione.
1) L'acqua di osmosi prodotta, deve avere un TDS pari a 000 e le resine deonizzati post filtro, sono un obbligo, in quando, soprattutti i silicati, non sono rilevabili nemmeno con il conduttivimetro. 2) Un acquario marino, deve avere una diversita' batterica, tale da garantire sempre la chiusura del ciclo dell'azoto, e questo l'ottieni soltanto adoperando metodi di gestione alla lettera. 3) Un acquario di soli pesci, produce tonnellate di organico, non basta trasformarlo in NO3, come avviene in un dolce, in quanto, se pur resistenti, i pesci marini si ammalano molto piu' facilmente dei pesci d'acqua dolce. 4) Rocce da sole o schimmer da solo, non servono a nulla, in quanto lo schimmer riduce drasticamente le proteine e rimuove gran parte dell'organico, mentre cio' che resta viene tranquillamente "trattato" dalle rocce, ed i batteri che muoiono, vengono rischiumati e rimossi, insomma e' un cerchio che si chiude soltanto con la collaborazione di entrambe. 5) Vasca chiusa proprio "NO", a meno che di non avere una grande sump, ben areata,.....resta inolte il problema illuminazione, che pesci o meno, oltre a servire ai coralli, serve ad accelerare ed aumentare l'ossidazione dell'organico. Insomma, purtoppo un marino non si puo' "arrangiare", altrimenti si buttano soldi e si esce sconfitti dalla sfida. Concettualmente, posso assicurarti "Essendo un ex allevatore di Discus", che un marino, richiede conoscenze cure a pasienza, infinite, ben oltre le aspettative. Ritornando alla tua domanda iniziale, alcuni usano gestire vasche di soli pesci, attraverso l'uso di biodigestivi e resine in letto fluido, ma questo comporta spese ben oltre l'investimento "sano", dato da un buon numero di rocce vive, ben popolate,....le caribsea, sono una gran bagianata. |
Aggiungo alla lunga e perfetta lista di risposte data da Vittorio Che un alto tasso di nitrati favorisce le aghe che in un marino non avendo competitori (leggi piante)sono libere di proliferare, inoltre una vasca con organico e inorganico alti é sempre tendente al marrone.
Per quanto riguarda le resine se si parla di resine da impianto ro ok,se invece intendi utilizzarle in acquario sappi che quelle per no3 in acqua salata non funzionano,per eccesso di sostanze che vi si legano. |
Se aggiungessi il solo schiumatore ,mantenendo il filtro esterno e i 10 kg. di rocce , potrei avere un miglioramento nella gestione della vasca ?
L'alternativa sarebbe quindi schiumatore con altri 10-15 kg. di rocce vive ed eliminare il filtro esterno...? Quindi un berlinese vero e proprio... Sono ancora più confuso di prima #07 |
Si, purtroppo e' cosi', gli unici metodi di gestione veramente funzionanti, sono Berlinese e DSB. Gli altri metodi "ad esclusione del non piu' usato jaubert,...precursore ed ispiratore del DSB", usano tutti solide basi quali il metodo berlinese. Come ti dicevo, l'obiettivo primario,o meglio, il motore di un marino, e' il coclo azotato perfetto. Quindi, noente filtro esterno, anche con skimmer, ti porterebbe ad un eccesso di NO3, che purtroppo non vengono skiumati, se non in piccola parte. A questo punto, o hai un eccesso di batteri anaerobici o sei fregato. In un marino, anche semplicemente inserire un braccio in acqua ( cosa normale nella piantumazione), potrebbe farti saltare gli equilibri della vasca. Quindi ti riconsiglio di partire bene, se non vuoi riallevare discus.
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L'acquariolfilo marino ha un forte vantaggio su quello dolce, e cioè ha la possibilità di chiudere il ciclo dell'azoto. Infatti, usando lo schiumatoio (cosa impossibile per il dolce per via delle bollicine troppo grandi) si possono ridurre gli inquinanti all'inizio del ciclo, permettendo al sistema di essere in grado di azzerarne il rimanente tramite le rocce vive o il dsb. Rinunciare a questo componente, che ha rivoluzionato i metodi di gestione di vasche marine, è semplicemente incomprensibile. Nel dolce, per chiudere il ciclo dell'azoto dovresti avere la vasca stracolma di piante e uno o due pesciolini, altrimenti l'accumulo di no3 è inevitabile.
Se uno volesse applicare lo stesso metodo nel marino potrebbe farlo: uno o due pagliaccetti e la vasca stracolma di macroalghe (soprattutto caulerpa), con detritivori a volontà (lumache, gamberi, stelle, ecc.). Ogni altra variante porta, prima o poi, inevitabilmente al crollo della vasca. Effettuare cambi acqua per tenere gli inquinanti sotto controllo, per un marino non è una soluzione in quanto ogni cambio è comunque uno stravolgimento di equilibri che porterebbe i peschi ad ammalarsi per stress. Non parliamo poi di luce, che deve essere necessariamente forte per tenere alto il redox e facilitare i processi di ossidoriduzione, ne di movimento, che deve essere anch'esso forte per evitare zone di ristagno dove si accumulerebbero detriti e anidride carbonica. ciao |
C'e' solo un piccolo dettaglio,....pesci da torbiera, nascono per vivere in determinate condizioni, non e' una costrizione.
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Se non ho capito male il tuo é un probema di budjet. Come ti hanno detto una vasca che accumula inquinanti tende ad essere esteticamente brutta.
Secondo me se vuoi spendere un po meno puoi fare un dsb che ncessita di meno rocce, ma devi lasciarlo maturare piú a lungo. Skimmer, osmosi decente e illuminazione saranno comunque fondamentali. Anche una vasca di soli pesci senza la luce adeguata sará triste. Ma aggiungo una cosa. A sto punto fai un passo in piú ed aggiungi anche qualche corallo facile. Tra i molli ce ne sono decine che non richiedono molto e sono stupendi. Una talea di un molle costa niente, e in 6 mesi ha raddoppiato la taglia. Per contro i pesci costano una sassata e richiedono molte piú cure. |
Non è solo una questione di budget... il problema è che mi piacerebbe creare una vasca con poche rocce , ariosa , dove i protagonisti siano i pesci , anche se di piccole dimensioni (dato il litraggio contenuto di soli 200 l.) . Non mi interessa fare l'acquario di barriera zeppo di rocce e coralli duri insomma.
Fatta questa premessa,ho provveduto ad eliminare i due neon T8 sostituiti da una plafoniera a led bianchi da 180 watt + una led strip bleu da 9 watt . Ho acquistato anche una cartuccia anti silicati da aggiungere al mio impianto di osmosi ed un TDS per controllare l'acqua in uscita. Sono convinto anche dell'importanza dello schiumatoio che acquisterò a settembre in quanto la vasca sarà riempita a fine agosto. Nel mio nanoreef da 30 litri,gestito con metodo berlinese puro , ho avuto seri problemi di invasione da parte di simpaticissime aiptasie... Ho impiegato mesi per eliminarle e questo è un altro motivo che mi blocca nell'acquisto di rocce vive nuove. Vorrei partire con i 5 kg. di rocce vive che ho da due anni con l'aggiunta di altri 5 kg. di rocce sintetiche inoculate di batteri della Caribsea che ho già comprato e che costituirebbero la base della mini-rocciata. Poi aggiungerei con gradualità altri coralli molli oltre gli actinodiscus che ho già presenti sulle mie rocce del nanoreef. Come cambi d'acqua inizierei con almeno 10 litri una volta la settimana. Ho letto anche che il Siporax nel filtro esterno dopo circa due mesi di maturazione sviluppa una flora anaerobica che riduce i nitrati chiudendo in parte il ciclo dell'azoto. Pertanto è considerato da alcuni come un possibile sostituto delle rocce vive o quantomeno come un buon aiuto al lavoro che esse svolgono in vasca. Cosa ne pensate voi esperti ? Posso proseguire così o è fallimento certo ?... |
Se vuoi fare un sistema con pochissime rocce vive in vasca devi sostituirle con qualcosa che svolga lo stesso compito,il siporax,la corallina jumbo,la sabbia,una criptica,sacchi di rocce spezzettate.
Tutti possono sostituire le rocce ma non messi dentro un filtro dove la velocità di flusso e quindi l'alta ossigenazione non possono creare giuste quantità di zone anaerobiche. Dovresti crearti una vasca a mo di refugium dove poter fare uno strato di uno di questi materiali che sia attraversato da un flusso lento e uniforme su tutta la superficie in modo che nelle zone più interne si creino le zone anaerobiche,naturalmente bisogna studiare per ogni sistema quantità e spessori,se fai ad esempio con la sabbia devi fare un dsb remoto quindi almeno 12 cm. Se fai così può anche funzionare,se fai dentro ad un filtro avrai una produzione di nitrati che date le poche rocce non saranno smaltiti. Cerca metodo abra,può interessarti |
Ho cercato informazioni sul metodo abra ma non riesco a trovare notizie dettagliate su come si debba organizzare questo particolare tipo di filtraggio.
Potresti darmi qualche link o spiegarmi tu come si realizza ? Grazie. |
Forse
@Abra
ha qualche link,dubito che avrà voglia di spiegarlo dal momento che lo ha fatto un sacco di volte, ma magari conserva il link a qualche discussione
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Qualcosa ho trovato
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=112672 |
Quote:
Ho letto alcuni post relativi al Siporax nei filtri esterni e diversi utenti affermano la validità di questi nel favorire la flora anaerobica purchè il passaggio dell'acqua avvenga molto lentamente. Cosa ne pensi ?... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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