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CONTERALLY 26-02-2014 14:55

L'incidenza dell'altezza sulla qualità biologica della vasca.
 
Le vasche si classificano in base ai litri principalmente ed ha assunto una più riconosciuta importanza la larghezza rispetto alle esigenze di spazio utile dei pesci. Non è ancora ben messa a fuoco l'incidenza della profondità dell'acqua sugli effetti che comporta.
Non possiamo trascurare che questo aspetto determina la pressione sul fondo, che è un fattore sensibile sia per la vita dei pesci, che per la qualità dell'attività batteriologica.
Rispetto a quest'ultimo aspetto bisogna osservare come una pressione più alta comprima maggiormente i residui sul fondale, i cui processi di trasformazione raggiungono uno stadio più avanzato, prima di alleggerirsi al punto da emergere, mobilitandosi nel momento in cui gli scambi gassosi sono più veloci ed abbondanti, senza lasciare in circolazione sostanze non mature.
Indubbiamente più è profonda una vasca meglio è.
Questo fattore può diventare decisivo nelle piccole vasche, in cui, compromette la qualità dell'acqua, fino a punti pericolosi ed è la ragione per cui è meglio rivolgersi a litraggi medi, in modo da avere anche una altezza e non solo una larghezza sufficienti.
L'unico aspetto negativo riguarda la manutenzione, che è il motivo per cui mediamente le vasche hanno una altezza abbastanza ridotta, ma oggi l'adozione di pesci pulitori ed una maggiore qualità del filtraggio, lo rende un fattore meno importante. In America, dove evidentemente non hanno sottovalutato questo aspetto, sono ancora diffuse vasche con altezze intorno al metro.

Mi chiedo se sia verosimile individuare una altezza di sicurezza, minima per un acquario, come standard di riferimento generico. Così ad occhio direi che il vetro dovrebbe arrivane a 40 centimetri di altezza, calcolando che tra margine superiore (5 centimetri) e fondo (3/4 centimetri), ne restano liberi poco più di 30.

Bob_82 26-02-2014 16:09

Lo spunto di riflessione è buono, però secondo me così è un discorso troppo generico e non è facile generalizzare in un campo così vasto.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
Le vasche si classificano in base ai litri principalmente ed ha assunto una più riconosciuta importanza la larghezza rispetto alle esigenze di spazio utile dei pesci. Non è ancora ben messa a fuoco l'incidenza della profondità dell'acqua sugli effetti che comporta.

Beh in realtà l'altezza viene presa in considerazione molto seriamente quando si ha a che fare ad esempio con una vasca da adibire all'allevamento di scalari o altum.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
Non possiamo trascurare che questo aspetto determina la pressione sul fondo, che è un fattore sensibile sia per la vita dei pesci, che per la qualità dell'attività batteriologica.
Rispetto a quest'ultimo aspetto bisogna osservare come una pressione più alta comprima maggiormente i residui sul fondale, i cui processi di trasformazione raggiungono uno stadio più avanzato, prima di alleggerirsi al punto da emergere, mobilitandosi nel momento in cui gli scambi gassosi sono più veloci ed abbondanti, senza lasciare in circolazione sostanze non mature.

Questo sicuramente è vero ed è un parametro che corrisponde a realtà laddove però non ci sono pesci che smuovono il fondo (non per forza pulitori), non ci sia una forte corrente generata dal sistema di filtraggio o comunque non ci sia un'azione umana (tipo pulizia del fondo, o altro).

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
Indubbiamente più è profonda una vasca meglio è.

Ecco questa è una delle generalizzazione che secondo me non si possono fare. :-) Dipende da cosa metti nell'acquario, sia pesci che piante. Ah e ovviamente anche da quanti kg porta il pavimento :-D

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
Questo fattore può diventare decisivo nelle piccole vasche, in cui, compromette la qualità dell'acqua, fino a punti pericolosi ed è la ragione per cui è meglio rivolgersi a litraggi medi, in modo da avere anche una altezza e non solo una larghezza sufficienti.

In realtà il motivo è che acquari con più litri di acqua assorbono meglio eventuali cambiamenti risultando sistemi più stabili. Un cambio d'acqua errato anche solo di poco su 40 litri può risultare uno shock fatale, su 400 litri difficilmente può alterare in maniera significativa il sistema.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
L'unico aspetto negativo riguarda la manutenzione, che è il motivo per cui mediamente le vasche hanno una altezza abbastanza ridotta, ma oggi l'adozione di pesci pulitori ed una maggiore qualità del filtraggio, lo rende un fattore meno importante. In America, dove evidentemente non hanno sottovalutato questo aspetto, sono ancora diffuse vasche con altezze intorno al metro.

Sinceramente credo sia anche per un discorso di scambio gassoso con l'esterno : a parità di litri un acquario più alto avrà ovviamente una superficie di scambio minore (se sono a parità di litri ovviamente aumentare l'altezza significa ovviamente diminuire le altre due dimensioni); e andare sotto un certo limite di superficie di scambio potrebbe essere davvero un serio problema per la salute dell'ecosistema.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062336890)
Mi chiedo se sia verosimile individuare una altezza di sicurezza, minima per un acquario, come standard di riferimento generico. Così ad occhio direi che il vetro dovrebbe arrivane a 40 centimetri di altezza, calcolando che tra margine superiore (5 centimetri) e fondo (3/4 centimetri), ne restano liberi poco più di 30.

Dipende dal biotopo : pesci diversi hanno esigenze diverse, piante diverse hanno esigenze diverse. Per alcuni si potrebbe dire che un'altezza di 50-60 cm sia indispensabile, per altri si potrebbe addirittura affermare che è meglio non eccedere con l'altezza perchè risalgono dal fondo per prendere l'ossigeno atmosferico.

Ciao! ;-)

dave81 26-02-2014 17:28

l'altezza della vasca di solito viene presa in considerazione solo per il discorso della penetrazione della luce e della facilità di manutenzione, questo aspetto della pressione non viene considerato forse perchè poco rilevante. le altezze degli acquari standard alla fine sono sempre quelle, 40 / 50 / 60 cm, sempre piuttosto modeste, a meno che uno non si faccia fare una vasca artigianale con altezze pazzesche (a che scopo?) ma poi ci potrebbero essere appunto problemi di manutenzione e di illuminazione (se devi coltivare piante sul fondo) etc etc
dovresti andare dentro con la muta da sub per pulire i vetri

Quote:

Originariamente inviata da Bob_82 (Messaggio 1062336985)
In realtà il motivo è che acquari con più litri di acqua assorbono meglio eventuali cambiamenti risultando sistemi più stabili. Un cambio d'acqua errato anche solo di poco su 40 litri può risultare uno shock fatale, su 400 litri difficilmente può alterare in maniera significativa il sistema.

quoto, il problema principale dei piccoli acquari è lo scarso litraggio che li rende meno stabili, il "problema" della scarsa pressione sul fondo è assolutamente secondario rispetto al fatto che i litri sono pochi. :-)

ilVanni 26-02-2014 17:51

Tra 1 m di colonna d'acqua e 30 cm la differenza di pressione è minima (1.1 atmosfere a 1 m di profondita, 1.03 atmosfere a 30 cm). E' una differenza di qualche percento, confrontabile con la differenza di pressione collina - pianura (o con la differenza di pressione atmosferica tra bel tempo e tempo variabile). Non credo possa influenzare l'attività batterica (o la pressione sui residui del fondale).

Casomai, il grosso problema sono gli scambi gassosi (inibiti) e la penetrazione della luce.

Agri 26-02-2014 18:59

io ritengo che l'altezza incida solamente sul fattore luce....oltre naturalmente agli ospiti

CONTERALLY 26-02-2014 19:22

Se si vuole trovare una esperienza significativa nel nostro sensibile, per quanto si possa riconoscere ben diverso da quello degli organismo acquatici, direi che possiamo fare una immersione subacquea per provare la sensazione sulla membrana timpanica con l'aumento della profondità. Credo basti a riconoscere la pressione idrostatica, ben più incidente in biologia, rispetto a quanto rappresenti una percentuale di unità di misura fisica, su un corpo umano sulla superficie terrestre.

ilVanni 26-02-2014 22:46

Allora, se si fa tanto per parlare, se fai una vasca in cui devi fare immersioni per arrivare al fondo, allora sì, la pressione si fa sentire.

Per il resto, non ho capito il senso della frase "Credo basti a riconoscere la pressione idrostatica, ben più incidente in biologia, rispetto a quanto rappresenti una percentuale di unità di misura fisica, su un corpo umano sulla superficie terrestre".

Se poi ti risulta che variazioni di qualche percento sulla pressione influenzano significativamente gli organismi acquatici (quali?) sarei felice di saperne di più... un link?

Jefri 27-02-2014 01:51

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062337124)
Casomai, il grosso problema sono gli scambi gassosi (inibiti) e la penetrazione della luce.

Questo è il punto. In un sistema così instabile come una vasca è fondamentale avere un rapporto superficie di scambio/volume il più alto possibile. Per questo di solito si preferiscono vasche moderatamente basse (oltre che per il discorso penetrazione luce ecc).

Nelle immersioni si sente la differenza, ma parliamo di decine di metri.

Il problema dell'attività dei batteri del fondo credo si risolva utilizzando substrati cospicui. Più che la pressione in questo caso penso incida il valore redox.

dave81 27-02-2014 10:11

esatto, la pressione che c'è in un acquario non è minimamente paragonabile a quella che c'è sul fondo di un grande lago, che può essere profondo decine e decine di metri, in acquario avere 40cm o 60cm di altezza è quasi la stessa cosa in termini di pressione, la differenza per noi è irrilevante

se la tua teoria è che il fondo svolga un'importante funzione "biologica" (se ben colonizzato) allora sono con te, del resto questa cosa non è una novità
ma sulla pressione non riesco a seguirti.#17
vorrei tanto sbagliarmi, ma temo che questa discussione non porterà a nulla...#24

CONTERALLY 27-02-2014 13:43

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062337553)
Allora, se si fa tanto per parlare, se fai una vasca in cui devi fare immersioni per arrivare al fondo, allora sì, la pressione si fa sentire.

Per il resto, non ho capito il senso della frase "Credo basti a riconoscere la pressione idrostatica, ben più incidente in biologia, rispetto a quanto rappresenti una percentuale di unità di misura fisica, su un corpo umano sulla superficie terrestre".

Se poi ti risulta che variazioni di qualche percento sulla pressione influenzano significativamente gli organismi acquatici (quali?) sarei felice di saperne di più... un link?

Precisando che l'atmosfera in quanto unità di misura, non ha da ottenere una relazione percentuale assoluta, ma relativa alla 0 ponibile al livello della superficie dell'acqua ed al 100 della profondità massima, in cui un organismo termina le sue facoltà, passo l'esempio più semplice e macroscopico, nella considerazione che, i meccanismi di adattamento di cui un biotopo si attrezza, sono poi i più disparati.
La vescica natatoria.

Jefri 27-02-2014 13:54

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY
Indubbiamente più è profonda una vasca meglio è.

È questa affermazione che non mi torna#24

Esattamente cosa vuoi dimostrare/capire?

ilVanni 27-02-2014 17:05

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338056)
Precisando che l'atmosfera in quanto unità di misura non ha da ottenere una relazione percentuale assoluta, ma relativa alla 0 relativo della superficie dell'acqua ed al 100 della profondità massima, in cui un organismo termina le sue facoltà

Ehhhh? #28f
E che è sta roba da 0 a 100? #24
1 atmosfera (unità di misura MOLTO ben definita e per nulla relativa) equivalente a:
- 760 mm di mercurio
- 101325 Pascal
- 1013,25 mbar

Nel mio esempio ho già considerato la pressione dell'aria oltre a quella data dalla profondità:
sul pelo dell'acqua: 1 atm,
a 30 cm di profondità: 1.03 atm,
a 1 m di profondità: 1.1 atm.

Continuo a pensare che la variazione di pressione tra 30 cm e 1 m sia ininfluente in vasche normali (con profondità minore di una decina di metri, diciamo), e che eventuali effetti della pressione passino SEMPRE in secondo piano rispetto a considerazioni sul litraggio, sullo spazio a disposizione dei pesci, sulla luce che arriva sul fondo, sugli scambi gassosi tra acqua e aria, ecc.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338056)
passo l'esempio più semplice e macroscopico, nella considerazione che, i meccanismi di adattamento di cui un biotopo si attrezza, sono poi i più disparati.
La vescica natatoria.

Qui, di nuovo, non capisco. Gli esempi non si "passano" e il biotopo non si "attrezza".
O scriviamo in Italiano, o evitiamo.
Non è proprio chiaro cosa vuoi dire (o chiedere): come dovrebbero essere, secondo te, le vasche?
Che c'entra la vescica natatoria?

CONTERALLY 27-02-2014 20:58

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062338356)
Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338056)
Precisando che l'atmosfera in quanto unità di misura non ha da ottenere una relazione percentuale assoluta, ma relativa alla 0 relativo della superficie dell'acqua ed al 100 della profondità massima, in cui un organismo termina le sue facoltà

Ehhhh? #28f
E che è sta roba da 0 a 100? #24
1 atmosfera (unità di misura MOLTO ben definita e per nulla relativa) equivalente a:
- 760 mm di mercurio
- 101325 Pascal
- 1013,25 mbar

Nel mio esempio ho già considerato la pressione dell'aria oltre a quella data dalla profondità:
sul pelo dell'acqua: 1 atm,
a 30 cm di profondità: 1.03 atm,
a 1 m di profondità: 1.1 atm.

Continuo a pensare che la variazione di pressione tra 30 cm e 1 m sia ininfluente in vasche normali (con profondità minore di una decina di metri, diciamo), e che eventuali effetti della pressione passino SEMPRE in secondo piano rispetto a considerazioni sul litraggio, sullo spazio a disposizione dei pesci, sulla luce che arriva sul fondo, sugli scambi gassosi tra acqua e aria, ecc.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338056)
passo l'esempio più semplice e macroscopico, nella considerazione che, i meccanismi di adattamento di cui un biotopo si attrezza, sono poi i più disparati.
La vescica natatoria.

Qui, di nuovo, non capisco. Gli esempi non si "passano" e il biotopo non si "attrezza".
O scriviamo in Italiano, o evitiamo.
Non è proprio chiaro cosa vuoi dire (o chiedere): come dovrebbero essere, secondo te, le vasche?
Che c'entra la vescica natatoria?

Essendo l'osservazione, rivolta all'incidenza della profondità dell'acqua, rispetto ad un organismo vivente, bisogna considerare in che intervallo questo si muove.
Sarebbe come osservare l'intervallo altimetrico in cui vegeta una pianta in natura.
L'unità di misura che adotto per conoscere l'intervallo non ha in se stessa, significati utili rispetto al soggetto osservato, nel caso esemplificativo una pianta, che supponiamo viva fino a 500 metri. Debbo fermare la mia considerazione a questa quota, e non a 8000 metri pur se raggiungibili, dall'uomo.
La statistica, usata con le percentuali, è un indice che mi può aiutare a sapere da quanto sto da dei limiti quale che sia la loro natura. Se raddoppio una quota altimetrica ad un organismo così sensibile devo usare un indicatore che me lo possa rappresentare, in modo da avere un'idea delle variazioni che si possono determinare nel suo sviluppo.

Per il resto quando proporranno dei romanzi su misura del proprio lessico, capirò come si fa a chiedere ad un altra persona, più dell'intelligibilità di quello promosso. Capisco che le reminiscenze del feudo scolastico in cui si é giaciuto, possano riemergere in modo incontrollabile, ma gli scopi principali e sovrastanti della propria formazione, non dovrebbero essere ignorati.

Mi hai chiesto un link pertinente l'influenza sugli organismi acquatici, della pressione idrostatica, ed io l'ho circostanziatamente proposto. Il resto è una formalità, libera da vincoli contestabili da chi rispetta la lingua italiana, più della propria.

malù 27-02-2014 23:01

CONTERALLY, qui non si tratta di rinnegare il proprio "indirizzo" scolastico o cultura, occorre capire che non tutti hanno la stessa preparazione ma hanno lo stesso diritto di poter partecipare alla discussione.

ilVanni 28-02-2014 00:04

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338736)
Per il resto quando proporranno dei romanzi su misura del proprio lessico, capirò come si fa a chiedere ad un altra persona, più dell'intelligibilità di quello promosso. Capisco che le reminiscenze del feudo scolastico in cui si é giaciuto, possano riemergere in modo incontrollabile, ma gli scopi principali e sovrastanti della propria formazione, non dovrebbero essere ignorati.

CONTERALLY, io fossi in te tornerei nel "feudo scolastico" e richiederei indietro i soldi: non si capisce nulla.
"Più dell'intelligibilità di quello promosso": "promosso" cosa? Nei "feudi scolastici" (quali?) non si "giace", e gli "scopi principali e sovrastanti della propria formazione" non ho idea di cosa siano (e neppure tu, mi pare).
Evita, se posso permettermi, di vomitarci addosso il dizionario sfogliato a caso.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062338736)
Mi hai chiesto un link pertinente l'influenza sugli organismi acquatici

...e tu ne hai fornito uno a caso.

Ora, tornando in argomento ("in topic", come diciamo noialtri sempliciotti), ce lo spieghi quanto, secondo te, dovrebbero essere profonde le vasche, e perché?

CONTERALLY 28-02-2014 00:17

Io non ho trovato nessuna difficoltà a riconoscere la pressione idrostatica un fattore incidente sulle caratteristiche biologiche dell'acquario considerando che essendo a 0 in superficie la differenza tra 30 centimetri e 100 è oltre tre volte superiore e sui suoi effetti si possono fare solo delle osservazioni scientifiche, per chi ne fa un sapere utile al proprio hobby.
Io non ho altri scopi.

Per un linguaggio, che non esce dalla netiquette, ne dalla grammatica, le soluzioni non le ho io.

ilVanni 28-02-2014 00:44

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339013)
Io non ho trovato nessuna difficoltà a riconoscere la pressione idrostatica un fattore incidente sulle caratteristiche biologiche dell'acquario considerando che essendo a 0 in superficie la differenza tra 30 centimetri e 100 è oltre tre volte superiore

La pressione non è per nulla 0 in superficie:
a 0 cm di profondità -> 1 atmosfera
a 30 cm di profondità -> 1.03 atmosfere (il 3% in più)
a 1 m di profondità -> 1.1 atmosfere (il 10% in più)

Dove la vedi la pressione 3 volte maggiore?

Di che "osservazioni scientifiche" parli? Hai fatto esperimenti su vasche più profonde di un metro? Quali esperimenti? Parlacene pure, ma evitiamo le supercazzole e le boiate anche in questo topic, per favore. Quelle del tuo storico messaggi bastano e avanzano (mi riferisco all'Otocinclus in 25 litri per mangiare le lumache e alle altre amenità, tutte condite da un Italiano a metà tra Gadda e Abatantuono).

CONTERALLY 28-02-2014 00:50

Non vedo come pensi di confondere la pressione idrostatica con la pressione atmosferica, rispetto a ciò che biologicamente entra in azione nell'acquario. Se ti metti una colonna d'acqua di 30 centimetri sul dito, credo potrai controllare anche tu, che ad un metro pesa oltre tre volte.

ilVanni 28-02-2014 01:16

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339055)
Non vedo come pensi di confondere la pressione idrostatica con la pressione atmosferica, rispetto a ciò che biologicamente entra in azione nell'acquario. Se ti metti una colonna d'acqua di 30 centimetri sul dito, credo potrai controllare anche tu, che ad un metro pesa oltre tre volte.

La pressione ad una certa profondità è quella atmosferica PIU' quella dovuta alla colonna d'acqua. Ma se non ti piace considera pure la sola pressione dell'acqua: A 30 cm ed 1 m è, rispettivamente, 0.03 atm e 0.1 atm (variazioni minime, comunque la si guardi: varia molto di più la pressione atmosferica durante un temporale o tra pianura e collina). Basta leggersi la definizione di pressione e fare il conto (e, se non ti fidi, controlla qui dove qualcuno ha fatto i conti per te: http://www.convertworld.com/it/press...d%27acqua.html).
Ma forse è più facile cercare paroloni su google e fare post a caso.

Ri-domando: che "esperimenti" o "studi" hai fatto sull'incidenza della pressione sugli abitanti del tuo acquario? Puoi descriverli? A che conclusioni sei giunto?

CONTERALLY 28-02-2014 01:28

Quando ci gonfieremo almeno le gomme di una bicicletta con l'atmosfera terrestre sarò lieto di andarci in giro.
Le variazioni di pressione hanno invece una rilevanza notevole a partire da quella che abbiamo al suolo, sia che aumentino sia che diminuiscano.
Gli esperimenti sono da fare su una base di cui ho esposto chiaramente gli argomenti portanti.
Rispetto ad un'acquario con pesci mi pare facilmente visibile che la differenza di pressione rispetto ai corpi in sospensione, è rilevante al punto da fare una notevole differenza.
Le percentuali sulla scala di misurazione della pressione se la guardano all'INRIM - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Non ho altro da sostenere.

ilVanni 28-02-2014 01:47

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339095)
Quando ci gonfieremo almeno le gomme di una bicicletta con l'atmosfera terrestre sarò lieto di andarci in giro.

A parte il fatto che le gomme SI GONFIANO con "l'atmosfera terrestre" (a meno che tu le tue non le gonfi con acqua, vino, o con l'atmosfera di Marte), senza scomodare le gomme, se ti bevi un succo di frutta con la cannuccia, vuol dire che c'è un'atmosfera che pigia...

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339095)
Gli esperimenti sono da fare su una base di cui ho esposto chiaramente gli argomenti portanti.

E se sono questi stiamo freschi... comincia tu, dai... poi ci racconti che esperimenti hai fatto, e in che vasche (con foto, mi raccomando).

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339095)
Le percentuali sulla scala di misurazione della pressione se la guardano all'INRIM - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.

O qualunque persona con un normalissimo barometro.

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339095)
Non ho altro da sostenere.

Mi pare che basti, in effetti... ;-)

CONTERALLY 28-02-2014 01:50

Buona notte.

jeff73 28-02-2014 02:15

mi sono letto con gusto tutta la discussione, l'evidenza più lampante è che qualcuno ha delle lacune nel campo della fisica e nonostante ciò cerca di insegnarla agli altri utilizzando un linguaggio simil forbito che a volte mi sa tanto di supercazzola.

CONTERALLY mi dispiace per il tuo immenso sapere di dubbia provenienza ma stai facendo una gran confusione.
La pressione atmosferica ha una valenza assoluta e riconosciuta, non puoi fare finta che non ci sia solo perché tu non l'avverti.
La pressione atmosferica a livello del mare equivale ad una colonna d'acqua di 10 metri che preme costantemente ed uniformemente su ogni cosa (10 tonnellate per metti quadro, per darti un'idea), quindi che ,l'acquario sia alto 30 cm o un metro in termini di pressione totale cambia ben poco.
Cambia enormemente invece, per esempio, il tasso di ossigenazione dell'acqua che sarà molto più omogeneo ed elevato in un acquari poco profondo mentre sarà fonte di problemi in un acquari profondo un metro in cui, in mancanza un forte movimento dell'acqua (nel dolce solitamente è poco), si formerebbe una zona con un tenore di ossigeno insufficiente in prossimità del fondo.
Il tuo affermare che sia meglio un acquario molto profondo mi pare quindi piuttosto assurdo

P.S. la pressione atmosferica è tranquillamente in grado di gonfiare le gomme di una bicicletta, anche quelle di una macchina, la verifica bisognerebbe però farla in assenza di pressione, quindi nel vuoto. (se non ci arrivi magari fatti delle domande)

buonanotte

Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk

CONTERALLY 28-02-2014 08:23

Buttiamoci giù la pasta.

Agro 28-02-2014 11:26

Sinceramente non capisco neanche io lo scopo della discussione.
Che gli animali sentono le variazione della pressione ci sta, ma che un acquario alto sia meglio di uno basso non lo trovo vero.
A un cory che vive sul fondo che gliene in porta di avere 20 cm o 100 cm sopra la testa, anche se ne ha 200 per lui sarebbe lo stesso, ne sarà consapevole? penso di si.
Ti sfido a lavorare ed illuminare vasche più alte di 70 cm, per quanto sia tecnicamente possibile è un lavoraccio.

TuKo 28-02-2014 11:44

Veramente questa riflessione sul l'incidenza della pressione, in funzione dell'altezza della vasca, mi ha sempre portato a delle notti insonni. Alla fine ho risolto mettendo il fondo a 2.2 in estate, mentre in inverno lo metto a 2. La differenza sta nel fatto, che nella stagione fredda il fondo, con i suoi passeggeri (leggi batteri), ha un maggior grip tenendo meglio il flusso della corrente. Ricordate che con la sicurezza non si scherza, quindi luci accese e casco ben allacciato. Chissà antani cosa ne penserà?

Inviato dal mio M532

Agro 28-02-2014 11:57

Quote:

Veramente questa riflessione sul l'incidenza della pressione, in funzione dell'altezza della vasca, mi ha sempre portato a delle notti insonni.
Lo so stuzzica :-D
Quote:

Chissà antani cosa ne penserà?
Penso che scriberà al vicesindaco #rotfl#

CONTERALLY 28-02-2014 12:13

Per le cose svelte, a pressione, ho portato la pentola.

http://immagini.webmobili.it/Immagin..._31120-B-1.jpg

ilVanni 28-02-2014 12:25

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339311)
Per le cose svelte, a pressione, ho portato la pentola.

Non si capisce se non citi anche il tuo (meraviglioso) sito:
Quote:

Rispetto invece alle considerazioni sull'incidenza della profondità del'acqua in acquario, ho constatato una fatica rifessiva, mai vista prima, in una discussione svolta in un forum, per risolvere la quale ho usato un esempio che permette a tutti di comprendere meglio il principio per cui la pressione idrostatica svolge una funzione importante nell'attività biologica della vasca. Ho scritto di buttarci la pasta, ovvero un elemento che conosciamo molto bene ed il cui utilizzo ci permette, di meglio comprendere il rapporto tra pressione e trasformazione in un tempo relativamente breve
Senza alcuna offesa: non c'hai capito un cosiddetto. Con scappellamento a destra come se fosse antani.

CONTERALLY 28-02-2014 12:31

Ho ulteriormente chiarito l'argomento e la vicenda, che spero aiuti gli acquariofili a sviluppare, la loro esperienza. Di più non ne so, ed altro non vengo qui a farlo.

Agro 28-02-2014 12:49

La vedo dura che qualcuno arrivi qui a spiegarti i vantaggi di avere 100 cm di colonna, visto che quasi tutti si fermano a 50, salvo casi eccezionali arrivano a 70 cm.

TuKo 28-02-2014 12:56

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339342)
...........Di più non ne so, ed altro non vengo qui a farlo.

Or su via, un fare cosi remissivo poco si confaccia alla vostra persona. Sottrarsi cosi al pubblico confronto financo al singolar tenzone, poco si addice alle vostre nobil vesti.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!

Quando si smarrisce la dritta via, è facile ritrovarsi nella selva oscura.

CONTERALLY 28-02-2014 13:02

Il valore 100 è stato utilizzato per effettuare delle considerazioni sulle variazioni di pressione a diverse profondità. Per parte mia, l'osservazione è utile per valutare, cosa possa cambiare in vasche piccole, che si sono va via diffuse, che hanno una altezza inferiore ai 40 centimetri complessivi del vetro, visto che tra sabbia e margine superiore lo spazio disponibile si riduce a poco più di 30.

dave81 28-02-2014 13:05

Quote:

Originariamente inviata da TuKo (Messaggio 1062339384)
Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339342)
...........Di più non ne so, ed altro non vengo qui a farlo.

Or su via, un fare cosi remissivo poco si confaccia alla vostra persona. Sottrarsi cosi al pubblico confronto financo al singolar tenzone, poco si addice alle vostre nobil vesti.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!

Quando si smarrisce la dritta via, è facile ritrovarsi nella selva oscura.

sapevo che saremmo finiti con Dante..me lo sentivo#rotfl##rotfl#

Conterally, se parliamo seriamente, la tua idea è rispettabile, ma mi pare che siano abbastanza chiare anche le nostre, molti hanno già espresso il loro parere, e cioè che questo fattore della pressione sia irrilevante per noi. oh magari ci sbagliamo. io per primo.
poi sull'importanza del fondo in acquario, tu hai pienamente ragione, su quello non si discute. magari possiamo discutere su quello, ecco. altrimenti è tempo perso.

ilVanni 28-02-2014 13:24

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339389)
Il valore 100 è stato utilizzato per effettuare delle considerazioni sulle variazioni di pressione a diverse profondità.

Sì, ma 100 cosa? atmosfere, noccioline, percentuale (e di che)?

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339389)
l'osservazione è utile per valutare, cosa possa cambiare in vasche piccole, che si sono va via diffuse, che hanno una altezza inferiore ai 40 centimetri complessivi del vetro, visto che tra sabbia e margine superiore lo spazio disponibile si riduce a poco più di 30.

E cosa vuoi che possa cambiare? Pensi che la differenza di pressione incida più del litraggio, del metodo di filtrazione (inutile dire che hai idee poco condivisibili anche su quello, visto che facevi andare il filtro ad intervalli), del tipo di gestione, del numero di pesci, della luce che arriva sul fondo? Ci sono pesci (o batteri, o piante, o altro) che vivono SOLO da 30 cm in su o in giù?

Comunque ri-ri-domando: cosa ti aspetti di vedere? Su cosa ti aspetti che incida la (minimissima) differenza di pressione? Sui batteri? Sui pesci? Sulle piante?
I batteri lavorano sia sotto 30 cm d'acqua che sotto 40. Cosa ti fa pensare che una variazione di pressione data da 10 cm di acqua cambi qualcosa? (se metti l'immagine di una pentola a pressione mi viene da pensare che tu abbia perso di vista l'ordine di grandezza dei parametri in gioco).
Ti hanno già scritto che il parametro maggiormente discriminante è data dalla quantità di luce che arriva sul fondo, per cui in vasce profonde diventa problematico coltivare piante. O tu, invece, hai vasche profonde un metro e piene di piante sul fondo?

Tanto vale (IMHO) che si parli dell'influenza del colore del divano sulla vita nella vasca (e senza far finta di parlar forbito, specialmente se non lo si sa fare).

CONTERALLY 28-02-2014 13:52

Se conosci la differenza tra parlare ed osservare, io ho solo da indicare degli esperimenti.
Con il fiato ci sostengo una pallina da ping pong.

ilVanni 28-02-2014 13:55

Quote:

Originariamente inviata da CONTERALLY (Messaggio 1062339460)
io ho solo da indicare degli esperimenti.

Cosa che ancora, dopo pagine di discussione, non hai fatto.
Ri-ri-ri-domando: quali esperimenti? Quali parametri monitoreresti? In che modo?

Agro 28-02-2014 13:59

CONTERALLY le vasche più piccole sono e più richiedono ragionamenti a parte.
E inutile palare di pressione 40/50/70 non cambiano molto la vita per gli abitanti della vasca almeno che sono siano specie particolari come scalari o alti peci che necessitano appositamente di acquari alti.
Se si vuole parlare di cosa comporta avere una vasca troppo alta si può parlarne, ma ritengo inutile di parlare di pressione, se non per motivi strutturali della vasca.

CONTERALLY 28-02-2014 13:59

Per ottenere un indice, basta usare un fazzoletto per un identico intervallo di tempo, sull'uscita delle pompe, su due vasche messe in comparazione, calcolando la parità degli altri fattori. Per le altre analisi i negozi specializzati, sono gli interlocutori a cui rivolgere la domanda.

jeff73 28-02-2014 14:01

io dico che stiamo solo perdendo tempo

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