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Il picco di Nitriti non esiste più...
Salve,
vi riporto all'incirca quanto detto dal mio negoziante esperto, di cui mi fido: "Spesso sui forum di acquariologia si leggono delle cose che non sono assolutamente vere oppure che lo erano, ma ad oggi superate. Mi riferisco ad esempio al c.d. <Picco di Nitriti>: questo negli acquari moderni non si verifica più da almeno una decina di anni, infatti la composizione dei prodotti starter e batteri di ogni marca combinata ai nuovi filtri ha eliminato totalmente il problema. Allo stato attuale se già al sesto giorno i valori dell'acqua sono buoni non c'è motivo per non iniziare ad inserire i primi ospiti, seppur in modo graduale" Che ne dite? |
Puoi capire che è una cazz... una cavolata dal fatto che il picco è di nitriti (NO2) e non dei nitrati (NO3). Sarà pure vero che con gli starter ecc.. il tempo di maturazione diminuisce, ma per insidiarsi i batteri hanno bisogno di almeno 2-3 settimane.
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si ho scritto male cambio il titolo
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Caspita! Si ved3 proprio che deve vendere a tutti i costi :-) è vero che alcuni prodotti consentono l'inserimeto dei pesci già dopo 24 ore. Ma credimi, provare per credere è sempre meglio una maturazione più lunga. Se è per quello vendono anche prodotti che permettono di non cambiare l'acqua per 6 mesi!!! Sfido chiunque a provare :-)
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Intanto faccio delle simpatiche premesse, citando (me ed altri):
Quote:
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...il tuo venditore sa come funziona il ciclo dell'azoto? Se sì, puoi farci un esempio di Quote:
Perchè se vuoi io te ne riporto altrettanti, presi dalla sezione Malattie/Primo acquario che non hanno funzionato. Il picco di nitriti esiste ancora, e il suo da decenni, mi fa un pò ridere. |
Va bene che siamo a Luglio ed un po di 'caxxeggio' male non fa ... direi solo di far leggere all'esperto i topic di quanti inseriscono i pescetti dopo aver messo prodotti miracolosi e si ritrovano puntualmente con picco NO2 in vasca e qualche pesce in fin di vita.
Non so se spostare il topic nel bar #24, se restiamo sul tecnico ripeteremmo cose già scritte mille volte, se restiamo sul caxxeggio il bar sarebbe il posto giusto ... |
io intanto l'ho seguito e dopo 7 gg ho messo una neritina dentro, vivrà? ieri stava bene.
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Ieri appunto. Ricordo che al fine di capire se un esperimetno (triste parlare di esperimento con esseri viventi...) funziona o meno, va controllato TUTTO e per lungo tempo e dovrebbe essere ripetibile.
Se tu controllassi tutti i giorni gli NO2, lo stato dei tuoi animali fino all'avvenuta maturazione e se i prodotti (che comunque non citi) da te usata su TANTI casi funzionano come su di te, potremmo dar ragione al negoziante. |
Sicuri che sia una discussione da Bar?
In verità esistono tanti articoli di chimici che parlano del fatto di iniziare a mettere pesci dopo solo 7 gg, eccone uno: http://www.walterperis.it/consigli_n...o_metterli.htm **** Tutti avrete sentito parlare del ciclo dell'azoto, anche se in acquario non sembra molto pertinente. Invece, pur essendo un po' differente, anche in acquario esiste un ciclo dell'azoto... ...Quello che non tutti dicono è che la flora batterica DIPENDE strettamente dalla popolazione ittica presente in vasca... Quindi, il popolamento di una vasca può anche essere accelerato, basta fare attenzione a incrementare il numero di pesci molto lentamente. Ad esempio, io suggerisco di allestire una vasca e di mettere subito a dimora tante piante. Dopo qualche giorno, magari una settimana, di funzionamento, si possono introdurre dei pulitori in funzione del volume della vasca, senza nutrirli per un paio di giorni. Dopo un'altra settimana si possono introdurre altri piccoli pesci, magari un branco di piccoli Caracidi e così via, sempre lasciandoli a digiuno per i primi due giorni, inserendo un branco alla volta, evitando di caricare eccessivamente in un colpo solo il filtro. *** |
Il picco dei nitriti mediamente (non è una regola) si ha tra la seconda e la terza settimana , e tu molto probabilmente ancora non l'hai avuto , sicuramente la lumachina non è viva e in forma grazie al prodotto in questione , e comunque non è detto che il picco sia così elevato e di lunga durata tanto da uccidere , quel che è certo è che il ciclo dell'azoto non è un optional , una teoria , un pensiero o una cosa da poter gestire ecc. è semplicemente un ciclo NATURALE e il picco dei nitriti ne fa parte!. E se questo picco di NO2 non uccide(ci vuole fortuna ma può capitare) , è stato solo per la capacità di sopravvivnza del povero essere che si trova a respirare "Veleno"...
Non ti stiamo dicendo queste cose per venirti contro , o per pregiudizi nei confronti del negoziante , a noi che tu sia costretto a comprare per più volte lo stesso animale non ci gonfia le tasche ne tanto meno ci guadagnamo se se seguirai i consigli ... #70 |
vorrei precisare che non c'è nessun "prodotto in questione" , nel senso che i batteri starter non li ho neanche comprati da questo negoziante, il discorso è in generale e concettualmente simile a quello riportato nell'articolo del chimico.
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A parte il fatto che uno che chiama i pesci pulitori può essere pure premio Nobel, ma perde di credibilità.
Lui non dice una cosa fondamentale nel suo gioco. Ha misurato gli NO2 in questo esperimento? Sai perchè si inseriscono i "pulitori" per primi? Un Pleco/Gibbiceps/Ancystrus non lo uccidi nemmeno volendolo. All'inizio dell'acquariofilia si facevano partire le vasche "sacrificando" un pesce, magari robusto come un carassio o un "pulitore" (che tristezza...). Questo non vuol dire che non ne risentono, anzi! Io te lo ripeto, se non citi i prodotti, non riporti dati, l'esperimento (se così lo vogliamo chiamare) non sarà che un caso, IMHO. Sai quante vasche vengono avviate male, senza nulla e i pesci si salvano per puro sedere? Scusa, quindi come l'hai avviata sta vasca? Che prodotti hai usato? Non è per puntiglio, ma se è uno dei classici attivatore batterici, quel miscuglio di "cibo", allora stiamo sinceramente parlando di aria fritta, a mio avviso. |
Bah.... diciamo che l'acquario fondamentalmente è pazienza... pazienza per tutto, dalla vegetazione alla riproduzione oppure la selezione, insomma perchè no la maturazione?? :-)
Dover correre all'inizio per "guadagnare" una ventina di giorni mi sembra rischioso, e anche un pò menefreghista (se campa bene, se muore vediamo che si può fare). In ogni caso nessuna morale e ognuno fa quel che pensa sia opportuno. Sappi però che la Sera fu condannata dal garante per pubblicità ingannevole, da pagina 92 trovi tutto http://www.agcm.it/trasp-statistiche...431-12-03.html. E per par condicio riiporto un intervento di un addetto ai lavori della Sera preso da un altro forum, magari può essere utile ;-) Nitrivec: questo sconosciuto Salve a tutti. Mi presento per chi non mi conosce: sono Maurizio Lodola, consulente scientifico per Sera Italia. Ho letto con attenzione i vari post di questa discussione (di cui sono venuto a conoscenza per caso) e credo che sia utile chiarire alcuni punti. Una premessa necessaria riguarda i batteri e la loro classificazione diciamo così, "alimentare". I batteri si possono distinguere in due categorie: eterotrofi ed autotrofi. I primi si nutrono di sostanze organiche e sono quelli che in natura, come in acquario, permettono la demolizione degli escrementi, degli avanzi di cibo e dei tessuti morti. Ce nesono di diversi tipi (Bacillus - Pseudomonas Micrococcacee - Acromobatteriacee) e specifici circa il substrato alimentare che utilizzano (proteine, albumine, aminoacidi, ecc.) tramite reazioni enzimatiche ad hoc (proteolisi e deaminazione). Ovviamente sono aerobi e quindi necessitano di un ambiente ossigenato. L'insieme dei processi prende il nome di solubilizzazione e sta ad indicare che questo materiale organico viene disciolto (solubilizzato) nell'acqua. Il prodotto finale è l'ammonio. Il secondo gruppo (gli autotrofi) utilizzano l'ammonio (prodotto non più organico ma minerale) che ossidano prima a nitriti (come acido nitroso) e poi a nitrati (come acido nitrico). Il processo prende il nome di mineralizzazione ed è aerobio anch'esso. I batteri che intervengono in questi processi sono Nitrosomonas - Nitrospira - Nitrosococcus per il primo passaggio (ammonio -> nitriti) e Nitrobacter - Nitrospira - Nitrococcus per il secondo (nitriti -> nitrati). I batteri di questo secondo gruppo, poichè si nutrono di sali minerali, non possono essere patogeni; sono sessili e quindi non possono vivere liberi in acqua ma necessitano di un substrato su cui ancorarsi. Fatta questa lunghissima premessa, veniamo al Nitrivec. E' una soluzione purificata (cioè ripulita dalla presenza di altri batteri) di Nitrosomonas (20%) e Nitrobacter (80%). La loro concentrazione, di ca.16x 10 alla 10, è tale da facilitare il dosaggio anche per acquari piccoli (non è diluito a caso...). Questi batteri, quindi, non potranno MAI innescare una proliferazione batterica patogena. Il prodotto va usato in successione all'Aqutan poichè quest'ultimo elimina il cloro e lega i metalli pesanti che potrebbero danneggiare i batteri (la tossicità dei metalli è data dalla loro capacità di sostituirsi all'idrogeno in molte reazioni metaboliche). Questa operazione garantisce l'incolumità dei batteri (che nel Nitrivec sono vivi, ma quiescenti) e la loro successica attività depurante e disinquinante. Questi termini stanno a indicare che i batteri presenti nel Nitrivec elimineranno il binomio ammonio/ammoniaca e i nitriti (tossici) trasformandoli in nitrati (non tossici se non a concentrazioni particolarmente elevate). Durante l'avviamento dell'acquario la somministrazione del Nitrivec (solo lui senza l'Aqutan) va ripetuta dal 2° al 10° giorno. Questo procedimento ha lo scopo di garantire la popolazione batterica sufficiente all'ossidazione delle sostanze azotate prodotte dai pesci che via via (e non tutti insieme) saranno inseriti nell'acquario. L'aggiunta di Nitrivec ad ogni cambio d'acqua ha lo scopo di compensare la perdita di batteri dovuta non solo alla loro eliminazione fisica tramite la pulizia del filtro e sifonatura del fondo, ma anche alle mutate condizioni generali dell'acquario proprio a seguito del cambio d'acqua; variazioni che saranno tanto maggiori quanto maggiore è la quantità d'acqua sostituita. Spero di aver risposto a tutti i dubbi. Per poca disponibilità di tempo mi sarà difficile seguire e rispondere in tempi ragionevoli ad eventuali sviluppi di questa discussione, ma resto a disposizione di chi mi voglia contattare all'indirizzo m.lodola@seraitalia.com . Buon fine settimana a tutti. ___________________________________________ Maurizio Lodola - consulente scientifico - Sera Italia Maggiori informazioni al sito www.seraitalia.com |
Apri la funzione cerca ed inserisci: picco nitriti no2
a me ha dato circa 500 risultati e, se ci fai caso, parecchi riguardano avvenimenti tragici e/o al limite per i poveri animali ps. fosse anche un solo singolo caso di moria per seguire determinati consigli, sembra ovvio che sul forum non può passare senza le opportune 'cazziate' del caso ;-) Se si hanno le dovute conoscenze, metodologia di misurazione ed esperienza per risolvere prontamente tutte le problematiche derivanti da inserimento degli animali prima dei 30 - 40gg canonici ... la cosa è anche tecnicamente possibile. Se le conoscenze di cui sopra mancano (non basta la presunzione di conoscenza ma la reale conoscenza maturata negli anni di esperienza diretta) meglio seguire le regole classiche ed attendere la naturale maturazione della vasca. |
Diaciamo che se dopo 7 giorni metti un solo pesce rosso potrebbe miracolosamente anche sopravvivere in quanto sono molto robusti. Tante altre razze.molto più delicate non ce la farebbero. Se al picco dei nitriti aggiungiamo resti di piante feci e resti di cibo diventerebbe un tripudio di tossicità! È abbastanza ovvio che ognuno tiri l'acqua al suo mulino come in questo caso il negoziante...il picco dei nitriti non è un ipotesi plausibile ma un dato di fatto!
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Io nonostante abbia insertito gli attivatori batterici, che come da propaganda dicono che dopo24h puoi inserire i pesci,(cosa da me non fatta) guarda un po, dopo 2 settimane di maturazione mi ritrovai i nitriti a 0.8 mg/l,di conseguenza ho aspettato le 4 settimane, una volta che i nitriti sono tornati a 0 ho popolato la vasca!!!
Lascia perdere le leggende metropolitane... |
Jessyka
Quote:
Comunque è vero, con i ceppi batterici giusti e vivi (alcuni prodotti purtroppo non li mantengono in vita quindi non servono a niente se non a fare girare l'economia), è possibile attivare perfettamente una vasca in una settimana. Se tutti e tre i ceppi sono attivi, eterotrofi-nitrosanti-nitratanti, il picco non si vede per le semplice ragione che sono già attivi i nitratanti che ossidano l'acido nitroso (nitriti) ad acido nitrico (nitrati), quindi dato che non c'è un accumulo di nitriti perchè vengono trasformati a nitrati, non c'è di conseguenza nemmeno il picco dei nitriti. Le conoscenze scientifiche hanno permesso questo, ma chissà perchè sembra un'eresia, quindi aspettate 40 giorni ma ricordatevi almeno che i batteri sono autolimitati in base ai nutrienti a disposizione, se ci mettete 3 grani al giorno di mangime potete aspettare anche 6 mesi inutilmente. |
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Io posso esser capita dai principianti anche citando i nomi e poi scrivendo "Cercare su Google", linkando una foto.
Purtroppo questo essere generici genera errori, incomprensioni. Se io leggo una cosa del genere penso che il corydoras pulisca veramente. "Perchè l'ha detto un sito serio." E poi, se di pulitori vogliamo parlare, l'Otocinclus è il "pulitore" per eccellenza, secondo queste classificazioni, eppure metti un Otocinclus ad acquario non avviato, poi ne riparliamo se vive. Se diceva mettere un carrarmato, faceva più bella figura. Perchè il concetto è quello, far subire il picco ad un pesce che può superarlo. La scienza è vero esiste, ma secondo me il problema è come viene usata. Vogliamo avviare un acquario velocemente, facciamolo, ma se ha senso farlo. Ho una covata improvvisa? Ho appena salvato una coppia di pesci rarissimi e vivo sul Tibet e quindi non so dove metterli? Ok. Ma se c'è tempo, gli attivatori batterici non aiutano. Perchè sono semplici palliativi (economici.). Se si vuole avviare una vasca in tempi più veloci si prendon materiali maturi e via. Prodotti più veloci di cannolicchi maturi non li ho visti. Se qualcuno me li cita son ben contenta di ricredermi. Però dopo la citazione di Dus... |
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Forse non hai bene afferrato cosa succeda quando un filtro è correttamente avviato, solo se tutti e tre i ceppi batterici sono insediati nel filtro e sono nella quantità sufficiente ad ossidare i rifiuti metabolici dei pesci puoi metterci i pesci. Dopo se vuoi metterci 40 giorni sei padronissimo di farlo, io ci metto una settimana e non ho alcuna perdita come invece evidenziato nel tuo link, poi se vuoi dire che sono un incompetente sei libero di pensarlo. Il "miracolo" è ottenibile per esempio con un prodotto 100% italiano che non nomino per non fare pubblicità (ma ce ne sono altri) che contiene 14 ceppi batterici belli pronti, ti assicuro che sono pronti perchè il prodotto l'ho testato personalmente e ho fatto delle osservazioni al microscopio per verificare se sono efettivmente vivi, e accidenti si muovono, segno inequivocabile di vita. Bastano pochi giorni perchè il glycocalyx permetta la perfetta colonizzazione dei supporti biologici, poi il raddoppio dei nitrosanti ogni 8 ore e dei nitratanti ogni 15 ore fa il resto, basta farlo bene. |
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Mentre per quello che dici , credo tu possa dire tranuillamente le marche(sopratutto se sono veramente efficaci) , in tutti i modi se esistono questi prodotti buoni saranno 3 su un milione allora . La mia esperienza è stata di avviare 2 acquari uno usando due diversi tipi di attivatori batterici per l'esattezza quello JBL e le pillole dell SHG . il valore dei nitriti è andato a zero dopo 35gg , il picco lo avuto durante la terza settimana (mettevo batteri tutti i giorni!) Il secondo acquario l'ho avviato senza attivatori ho soministrato solo per due volte un pizzico di mangime , risultato IDENTICO. quindi per me sulla prima vasca avrei potuto risparmiare la spesa! Per finire #25 a te che sei riuscito in una settimana, ma vista la grossa ignoranza sul nostro mondo che c'è sopratutto tra i neofiti , credo che consigliare il tuo metodo porti solo a morti decisamente evitabili di poveri animali. Quando uno invece potrebbe fare le cose per bene nel rispetto di tutti! |
Ragazzi il problema non è se si può fare o meno, il problema è se si è in grado di farlo o meno.
Un fertilizzante commerciale mediamente mantiene le sue promesse, se poi si dosa poco o troppo non è colpa dell'azienda ma dell'utente (non la penso proprio così ma il risultato è questo) In questo caso i prodotti possono essere buoni o meno, ma possono essere versati in vasche con cibo o senza, con ossigeno o senza, con già alte percentuali di batteri di un tipo o perfettamente asettiche ecc. ecc. Fino a che punto qualcuno può dire: versa questo in vasca e dopo 7 giorni puoi mettere i pesci ? Chi si prende la responsabilità ? fabiosca60, quello che dici non è sbagliato, ci mancherebbe, ma non è corretto farlo passare come sempre valido ... a meno che non decidi di andare con il microscopio a casa di tutti gli utenti che dovessero seguire il tuo ragionamento altrettanto valido il discrso di avviare la vasca mettendoci un pizzico di mangime per pesci e/o inserire le piante che qualche foglia marcia l'hanno sempre se si avvia una vasca perfettamente sterile e la si lascia tale la maturazione non avverrà neanche dopo anni (esagero ma è quasi così) |
questo topic rivoluzionerà l'aquariologia, comunque io sto seguendo questo "protocollo" e non ho problemi al momento.
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Il topic non rivoluziona niente perchè son cose che si sanno da decenni (magari esagero e non so se in eccesso o in difetto :-D)
Ti prendo come esempio, tu dici di seguire un 'protocollo' senza sapere quello che succede in vasca ... in pratica vai a 'sedere', se va bene significa che funziona ... se va male dirai che la cosa non funziona perchè a te non è andata bene (o l'esatto contrario). Il problema è che il risultato ottenuto non sarà un risultato scientifico quindi replicabile con gli stessi risultati ma dovuto al periodo temporale ed alla tua singola vasca. Almeno cerca di fare le misure di NH3/4+, NO2 ed NO3 tutti i giorni e vedere cosa succede (tieni il giornale di bordo). #70 |
Ma quotare per benino no?
Riporto altre frasi dal sito in questione (giusto per dire che il senso non è quello finora quotato): Quote:
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Naturalmente non sono gestioni che raccomanderei ad un neofita, bisogna studiare, bisogna sapere un pochino cosa succede in vasca, un minimo di chimica, ecc. Per la cronaca, se uno fa post col titolo "Il picco di Nitriti non esiste più" (un titolo a caso), l'unica cosa che ottiene è un aumento esponenziale di vasche azzoppate dal famigerato picco nella sezione "primo acquario". E francamente, doverlo rispiegare ogni settimana (perché ogni settimana un fenomeno "scopre" una gestione alternativa e puntualmente apre a raffica una serie di post che vanno da, appunto, "il picco non esiste più" a "siete degli stronzi che consigliate di aspettare un mese") è un tantino scocciante. Se volete parlare di gestioni alternative per far vedere che "le conoscete", fatelo e scrivetelo in maniera chiara, descrivendole, misure alla mano. Altrimenti consigliate il canonico mese (e il pizzico di mangime in vasca, ché il fishless cycling non si fa più da almeno 20 anni), perché più che la figura degli esperti, fate quella dei cialtroni. Quote:
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Naturalmente come dice scriptors non basta mettere acqua, la polverina magica e dopo una settimana i pesci, ci vuole una buona saturazione di ossigeno ed un pH corretto, le vasche wild naturalmente sono state portate al pH "amazzonico" solo ad avvio avvenuto. E' anche vero che apportando contemporaneamente tutti e tre i ceppi batterici necessari non si nota ne il picco dell'ammoniaca, ne quello dei nitriti. Scriptors forse mi sono espresso male, non intendevo dire che serve il microscopio per vedere se il filtro funziona, solo che essendo titubante (come voi) avevo controllato il nuovo prodotto, cioè ho verificato che sti batteri fossero veramente vivi, avevo preso una piccola quantità di prodotto, messa in acqua di rubinetto declorata e dopo una mezzoretta feci l'osservazione al microscopio, effettivamente i batteri si muovevano, contrariamente ad altri prodotti esaminati (che questi non nomino altrimenti mi denunciano) il prodotto contiene batteri inattivati che una volta messi in acqua (declorata che non si sa mai) si attivano in breve tempo. Prometto che non ne parlo più, è la seconda volta che lo faccio ed ogni volta gli animi si ..... riscaldano. :-D |
Che si riscaldino è più che normale visto che si fa tanto per far capire come avviare una vasca senza problemi ... e nonostante tutto di problemi simili ne leggiamo tutti i giorni ... e quindi leggere alcune considerazioni scritte qui diciamo che un po irrita >:-( :-D
L'importante è mantenere il rispetto reciproco, per il resto ci vuole tanta pazienza ... e con il caldo tende a diminuire ... |
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il modo di attivare vasche più velocemente c'è... non sono miracoli o rivoluzioni chi sa farlo non ha bisogno che gli venga detto come fare... ci si arriva se si ha abbastanza nozioni. Non viene detto per evitare che neofiti seguano l'esempio facendo le cose lette putno per punto, ma a pappagallo e senza conoscenze... spesso poi sbagliando, interpretando male io mi sono ritrovato a fare vasche di emergenza, e con l'aiuto di acquari maturi da anni si può fare molto prima dei canonici 30 giorni, ma se hai tempo... non vedo il problema di aspettare inoltre come dice Walter Peris ... inserendo gradualmente i pesci si crea l'ambiente in modo graduale ... si da tempo di creare ogni volta il "terreno" buono per il nuovo carico organico se vogliamo il picco di nitriti che uccide un animale lo vedo proprio un problema da neofita... proprio perchè non si è ancora entrati nell'ottica "giusta" e "matura" dell'acquariofilia. Se il tuo unico desiderio è vedere un bel pesce nell'acqua nel minor tempo possibile... personalmente ormai il picco dei nitriti non mi frega più da anniiii... aspetto, piantumo la vasca (che alla fine è la cosa che mi diverte di più) ...eppoi popolo al momento giusto ... sarà che non considero i pesci i soli protagonisti della vasca, per cui aspettare non lo vedo u problema |
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Addirittura mettere in firma questo post....ma dai...anche perchè che figura ci fai, uno legge il post miracoloso e alla fine capisce che non è vero! #24 Visto che sei di Roma, come me, posso sapere (anche in privato) chi è il negoziante in questione? Poi in ogni caso la frase e il metodo va contestualizzato per bene...parlarne come una verità assoluta è un grandissimo errore. Dire che il ciclo dell'azoto non esiste non ha senso, dire che può durare meno, in caso, è più corretto dal punto di vista logico... L'ultima cosa per non dilungare troppo il post: il fatto che alcuni pesci o dei gasteropodi non muoiano durante il primo mese di avvio non significa assolutamente che il picco non c'è ma, al contrario, che i pesci sono abbastanza resistenti per subirlo senza gravi danni. Infatti il picco dei nitriti non è un veleno che uccide per forza i pesci, i più robusti spesso si salvano, ma non sapendo prima se un pesce è robusto o meno conviene sempre far maturare la vasca alla vecchia maniera. |
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mi piacerebbe approfondire il discorso su questa frase di walter peris:
"Dato che le piante hanno la capacità di assumere ammoniaca e nitriti più facilmente dei nitrati" credevo che le piante assorbissero solo i nitrati... invece a quanto pare assorbono anche nitriti e ammoniaca, e secondo quanto dice walter addirittura più facilmente non lo sapevo, interessante #24 |
Per tutta la letteratura a riguardo che mi è capitato di leggere avrei qualche dubbio sugli NO2, confermo invece per l'Ammonio (ma molto più preferito dalle alghe, basta poco per provare quanto sia vero #70)
Comunque sono cose scritte molte volte sul forum |
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grazie #70 |
E' energicamente vantaggioso per la pianta assorbire l'ammonio invece del nitrato, e di preferenza assorbe il primo (di nuovo, v. D. Waldstadt per la gestione di vasche naturali senza filtro).
Ma la gestione è molto "particolare", ed è ben diverso che dire "il picco dei nitriti non esiste più" (v. la stragrande maggioranza delle vasche nella sezione "Malattie" e "Primo Acquario" in pieno picco, con pesci (morbondi) dentro, tutte attivate con "i batteri" (e poi quali? Nitrosomonas e Nitrobacter non sporificano, quindi NON possono essere tenuti in bottiglia, devono essere congelati: quelli acquistati in negozio in soluzione sono necessariamente ALTRI ceppi nitrificanti) |
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L'ho letto in inglese (è abbastanza chiaro anche per chi mastica poco la lingua di Guglielmo Squotilapera).
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Concordo, abbastanza semplice da leggere.
Al contrario esistono molti trattati scientifici, sempre in inglese, che oltre essere ostici per la profondità del discorso hanno anche l'aggravante della terminologia tecnica in inglese/americano. Usando bene la rete comunque si riesce anche a trovare molto materiale in italiano, visto che non siamo inferiori a nessuno, purtroppo la comunità scientifica ha da tempo scelto la lingua inglese come lingua universale ed anche gli italiani che vi scrivono si adeguano ;-) |
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sisi... l'ho letto in inglese... volevo appunto verificare se c'avevo capito qualcosa rileggendolo in italiano |
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Antonio Piccolo ha capito tutto infatti ... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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