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Paolo Piccinelli 08-03-2012 10:32

[IMPORTANTE]: CITES e forestale
 
Buongiorno!

Qualche giorno fa ho scritto agli uffici territoriali del Corpo Forestale di Verona e Milano chiedendo delucidazioni sul registro CITES per un privato e sulle modalità per registrare le talee di coralli duri fatte in vasca.

Come supponevo, non ho ricevuto alcuna risposta.

Copio qui il testo della lettera che ho inviato e vi invito a spedirla all'ufficio della vostra zona (indirizzi nel link).

Un domani, venisse qualcuno a rompervi i coglioni a casa, avrete almeno copia delle mail spedite alla Forestale in cui chiedevate aiuto e cui nessuno ha risposto e gliela potrete sbattere in faccia!!! -04-04-04

Quote:

Buongiorno,

sono un appassionato di acquari marini ed allevo coralli duri, regolamentati in allegato B del CITES.
I miei animali hanno raggiunto dimensioni tali da dover essere potati per evitare che si brucino a vicenda.

Gettare le potature è uno spreco, quindi è abitudine fra noi appassionati lo scambio delle talee ottenute dai nostri coralli.
Lo scambio avviene normalmente da oltre un decennio senza alcuna documentazione a corredo delle talee, ed è un vero peccato.

Mi piacerebbe poter corredare ogni talea di corallo duro con il codice CITES della colonia madre, in modo da cedere e scambiare animali dotati della regolare documentazione.

Cortesemente, potreste indicarmi la procedura corretta da seguire in questi casi?
Devo richiedere un registro CITES (sono un privato)?
Posso scaricare i moduli in rete e compilare il tutto per conto mio, presupponendo che quando acquisto gli animali in negozio mi forniscono i codice CITES delle colonie madri?
Se una talea mi viene regalata senza CITES è possibile "registrarla a posteriori"?
Quando taleo devo compilare una dichiarazione di nascita?

Operativamente come mi devo comportare?

Da appassionato e da amante della natura sarei felice di accollarmi la compilazione dei necessari moduli; sono convinto che se la cosa prendesse piede assisteremmo ad un sostanziale calo degli animali importati e del traffico che ci ruota attorno, rendendo maggiormente sostenibile il nostro bellissimo hobby.
Purtroppo non è ben chiamo come muoversi e diversi uffici pare diano diverse interpretazioni; se avessi una Vostra indicazione su come procedere sarà mia cura divulgarla per quanto nelle mie possibilità attraverso le comunità ed i forum acquariofili online.

Ringraziando, porgo

Cordiali Saluti

Paolo Piccinelli

...voi mettete il vostro nome però!!! :-d


Qui gli indirizzi:
http://www3.corpoforestale.it/flex/c.../IDPagina/1018

pietro romano 08-03-2012 10:48

Paolo i privati non hanno bisogno di alcun registro cites,la normativa a riguardo e'chiarissima,sussiste l'obbligo solo per coloro che cedono animali a fini commerciali,quindi lo scambio e'ammesso.

JeFFo 08-03-2012 10:48

FATTO! sezione Napoli

Paolo Piccinelli 08-03-2012 10:51

Quote:

sussiste l'obbligo solo per coloro che cedono animali a fini commerciali,quindi lo scambio e'ammesso.
Pietro, speravo intervenissi :-))

Il mio problema è quando io faccio una talea e la regalo a te (che notoriamente hai un nanoreef molto spoglio)... mi piacerebbe regalartela col suo bravo CITES.

Nessun ufficio mi ha spiegato come fare, o meglio... ogni ufficio mi ha dato una sua versione. #13

Tu come faresti?!? #24






Mitico JeFFo! ;-)

lupo.alberto 08-03-2012 10:56

Pur non essendo un "tecnico" credo che la tesi di Pietro Romano sia condivisibile in quanto nei nostri scambi/vendite non c'è fine di lucro. O almeno non dovrebbe esserci;-);-)

pietro romano 08-03-2012 11:01

Paolo il cites a te non serve se REGALI una talea,perché non ne ricavi profitto.al massimo potresti rilasciare una dichiarazione al beneficiario con l'indicazione del numero di cites della colonia madre,ma i privati non sono tenuti ad alcuna tenuta di registro e relativa compilazione.

Marco AP 08-03-2012 11:01

Quote:

Originariamente inviata da lupo.alberto (Messaggio 1061518794)
Pur non essendo un "tecnico" credo che la tesi di Pietro Romano sia condivisibile in quanto nei nostri scambi/vendite non c'è fine di lucro. O almeno non dovrebbe esserci;-);-)

Non è così, perchè non c'entra nulla il lucro, il cites prescinde totalmente da questo. L'identificativo Cites è una sorta di "carta di identità" dell'animale e va di pari passo con esso, ovunque il corallo si trovi.

Pietro, se hai 5 minuti, leggi questo articolo http://www.acquaportal.it/_archivio/...li-3/cites.asp che ho scritto un po' di tempo fa e dimmi se quanto scritto è corretto o meno. Tu sicuramente sai interpretare meglio il tutto. Grazie ;-)

Marco AP 08-03-2012 11:04

Aggiungo, che non devi tenere un registro cites (che è un registro, non è da confondere con il cites) solo se i tuoi coralli li regali, ma nel momento in cui lo regali devi sempre darlo via con il suo identificativo cites.

Daniel-T 08-03-2012 11:08

interessante.....

appena mandata al Cites di Verona.....

Achilles91 08-03-2012 11:12

io sapevo che se dimostri che fai qualche talea saltuaria non c'e nessun problema hai fini di un altro reddito da dichiarare pero rimane sempre il fatto che non abbiamo cites in partenza

lupo hai ragione infatti da quelli che sono andati parlo di privati era perche vendevano come un negozio senza niente


Paolo lo sai che c'e secondo me noi ci stiamo facendo troppi problemi al riguardo se uno spedisce una mail per spiegazioni e loro se ne fregano pensa a me a sto punto la cosa quanto mi puo interessare

Paolo Piccinelli 08-03-2012 11:16

Quote:

al massimo potresti rilasciare una dichiarazione al beneficiario con l'indicazione del numero di cites della colonia madre,ma i privati non sono tenuti ad alcuna tenuta di registro e relativa compilazione.
A me piacerebbe che ogni animale che circola avesse il suo bel codice.
Se basta una dichiarazione con data della taleazione, specie del corallo e richiamo del cites madre è ORO... solo vorrei che me lo scrivesse la Forestale, così stampo il foglio e lo conservo. ;-)
Non perchè non mi fido di te, ma perchè se un lontano domani capitasse un controllo gli posso dire "mi sono informato e VOI mi avete scritto QUESTO... arrivederci e buon lavoro!" :-))


Quote:

nel momento in cui lo regali devi sempre darlo via con il suo identificativo cites.
Appunto!
...come faccio ad "etichettare" le talee?!?

Esiste qualcuno alla Forestale che si prende la responsabilità di mettermelo per iscritto?!? -04

Paolo Piccinelli 08-03-2012 11:18

Achilles91, il profilo fiscale non mi interessa, a me interessa la salvaguardia ambientale e ancora di più la salvaguardia delle mie chiappe.


L'ammenda per la detenzione di un solo corallo senza cites va dai 7.500 ai 75.000 euro, più la confisca dell'animale.
Se un domani la forestale decidesse di far cassa come sta facendo la Finanza con gli ultimi blitz da operetta, sarebbero CA##I GRANDI COME DIRIGIBILI.


Anche senza la paura dei controlli... porca mignotta, se c'è un regolamento e della gente pagata da noi per farlo rispettare, io mi sento in obbligo di farlo e mi incazzo se chi viene pagato con le mie tasse per farlo rispettare non si degna nemmeno di rispondermi.

E' una richiesta legittima? ;-)

Marco AP 08-03-2012 11:24

Quote:

Originariamente inviata da Achilles91 (Messaggio 1061518829)
Paolo lo sai che c'e secondo me noi ci stiamo facendo troppi problemi al riguardo se uno spedisce una mail per spiegazioni e loro se ne fregano pensa a me a sto punto la cosa quanto mi puo interessare

Magari fosse così semplice il ragionamento ;-) La forestale potrebbe dire "cazzi vostri... non serve nemmeno che ti rispondo perchè i regolamenti parlano chiaro", cosa che non è del tutto vero... ma sono talmente ingarbugliati che alla fine girandoli nel verso giusto, si prendono sicuramente la ragione.

Paolo sopra ha spigato benissimo la situazione... se decidono di far cassa... poi realmente rischiamo di trovare scheletri di coralli tra le fogne della nostra città...

diegogiraud 08-03-2012 11:27

Mail inviata a Torino...

ZON 08-03-2012 11:34

c'e' gente che ha chiuso attivita' perche' e' passata la forestale a controllare i cites...e non solo dei coralli.

pero' prima che "passino " ai privati credo facciano piazza pulita di negozi e importatori..quando non vedremo piu un corallo o una serranda aaperta allora si paolo ci dovremo preoccupare di casa nostra eheh:-D

Paolo Piccinelli 08-03-2012 11:43

Quote:

quando non vedremo piu un corallo o una serranda aaperta allora si paolo ci dovremo preoccupare di casa nostra eheh
ne sei sicuro?
Da mia esperienza personale in Italia chi ruba tanto spesso la fa franca (perchè si paga la via d'uscita), chi ruba 2 galline va in carcere e ci rimane.

A prescindere da quello, se vuoi chiamala pure una "battaglia di civiltà"... siamo sempre tutti pronti a indignarci contro il saccheggio della natura e poi vi partecipiamo in silenzio. #13

4divpz 08-03-2012 11:47

io non so cosa dire..... secondo me è la classica legge che non viene applicata.
I primi a pagare sono i negozianti di sicuro, le serre e gli importatori noi siamo solo vittime.
Se a me non danno il cites neanche se lo chiedo chi paga io o chi mi vende il corallo??
Se fino ad adesso non è mai successo niente perchè dobbiamo andare a svegliare il can che dorme?

Paolo Piccinelli 08-03-2012 11:52

Quote:

Se fino ad adesso non è mai successo niente perchè dobbiamo andare a svegliare il can che dorme?

diceva la stessa cosa ancheil tizio che stava cadendo dal decimo piano...

...finora tutto bene...


...finora tutto bene...


...finora tutto bene...



SPLATT! #06




Io davvero non mi capacito di questo atteggiamento... perchè dobbiamo fare le cose solo per il terrore delle sanzioni?!?
E' una forma mentis solo italiana e ci ha portato sull'orlo del baratro.
Un tedesco se vede il cartello con il limite dei 50 va a 50... noi cerchiamo se c'è il vigile e se non c'è acceleriamo.

...davvero, non capisco perchè si ragiona così... :-( #07

ZON 08-03-2012 11:53

se si tratta di animali selvatici e/o prelevati in natura non posso essere che d'accordo con te..al 1000%

ma qua parliamo di talee fatte in casa,o coltivate in allevamento che sono animali tanto quanto le galline in batteria o le orate di acquacultura .

anzi..l'acquariofilia ha permesso a tante specie di coralli di moltiplicarsi di numero allevandole in acqua "domesiche" e sensibilizzato anche i nativi delle zone dove prima un'acropora era solo un fastidio per le loro reti o piedi ed ora ci mangiano grazie alle taleine colorate che vendono ai ciucci occidentali come noi..

Paolo Piccinelli 08-03-2012 11:57

Quote:

se si tratta di animali selvatici e/o prelevati in natura non posso essere che d'accordo con te..al 1000%
appunto.

se tu fai circolare animali senza una "carta d'identità", nel numero passano anche le selvatiche di contrabbando.
Se tutti i coralli hanno nome e cognome sarà ben più difficile commettere un illecito, no?!?

Poi... quanti LPS allevati in casa conosci oltre a qualche euphyllia?
Sono praticamente tutti selvatici... tu quanti cites hai in mano?!?

savo69 08-03-2012 12:02

La penso anche io come ZON, è difficile che arrivino a noi prima di essere passati da importatori, negozianti, operatori del settore, non solo di coralli/pesci, ma anche di tutti gli altri animali (non vorrei dire una minchiata ma mi pare che sto cites, riguardando la tutela delle estizioni delle specie, riguardi molti altri animali)

Tuttavia concordo con Paolo Piccinelli sul fatto che sarebbe quantomeno bello avere una regola ben chiara e applicata sulla gestione di tutti gli scambi/vendite degli animali. Avere veramente una carta d'identità dei coralli che abbiamo in vasca con luogo di provenienza, data del prelievo ecc. Ma vedo la cosa molto inapplicabile all'atto pratico, soprattutto se la cosa non parte a monte di noi "utenti finali".
Io di tutti i coralli che ho acquistato in negozio non ho mai visto un cites.... pirla io a non averlo mai richiesto, probabilmente... ma sta di fatto che se la regola prevede il rilascio del cites, correttamente dovrebbe essere il negoziante a rilasciarlo di sua iniziativa.

Riguardo al fatto di pararsi il deretano con una comunicazione della Forestale temo che in caso di infrazione valga sempre la regola che "la legge non ammette l'ignoranza".... se hai sbagliato, paghi, indipendentemente dall'avere una dichiarazione più o meno ufficiale (qui può essere sicuramente più preciso e risoluto il buon Pietro Romano).
Sarebbe come se lasciassi l'auto pargheggiata in sosta vietata e chiedessi al primo vigile che passa se la posso lasciare parcheggiata, poi passa un'altra pattuglia, mi mette la multa e andassi in Comune e dire che però l'altro vigile mi aveva detto che potevo lasciarla parcheggiata.....Se la sosta è vietata, è vietata..... se lo scambio di talee è vietato senza cites, è vietato, indipendentemente che abbiano risposto o meno alla lettera inviata.

4divpz 08-03-2012 12:04

Paolo non è perchè non voglio sanzioni... dico solo che non si è mai capito bene come comportarsi.
secondo te è colpa mia se quando compri un corallo non ti da il cites? io ho sentito che il negoziante non è tenuto a dare il cites al cliente.
Poi secondo te alla forestale che glie ne frega se tu hai coralli.
Prima di entrarti in casa devono avere un mandato e sicuramente la notizia girerebbe sul forum e tu faresti in tempo a reagire alla conseguenza.
Sono d'accordo con te sul regolarizzare la faccenda ma se non ti cagano quelli della forestale come facciamo noi disgraziati a risolvere il problema?
------------------------------------------------------------------------
Quote:

Originariamente inviata da savo69 (Messaggio 1061518982)
La penso anche io come ZON, è difficile che arrivino a noi prima di essere passati da importatori, negozianti, operatori del settore, non solo di coralli/pesci, ma anche di tutti gli altri animali (non vorrei dire una minchiata ma mi pare che sto cites, riguardando la tutela delle estizioni delle specie, riguardi molti altri animali)

Tuttavia concordo con Paolo Piccinelli sul fatto che sarebbe quantomeno bello avere una regola ben chiara e applicata sulla gestione di tutti gli scambi/vendite degli animali. Avere veramente una carta d'identità dei coralli che abbiamo in vasca con luogo di provenienza, data del prelievo ecc. Ma vedo la cosa molto inapplicabile all'atto pratico, soprattutto se la cosa non parte a monte di noi "utenti finali".
Io di tutti i coralli che ho acquistato in negozio non ho mai visto un cites.... pirla io a non averlo mai richiesto, probabilmente... ma sta di fatto che se la regola prevede il rilascio del cites, correttamente dovrebbe essere il negoziante a rilasciarlo di sua iniziativa.

Riguardo al fatto di pararsi il deretano con una comunicazione della Forestale temo che in caso di infrazione valga sempre la regola che "la legge non ammette l'ignoranza".... se hai sbagliato, paghi, indipendentemente dall'avere una dichiarazione più o meno ufficiale (qui può essere sicuramente più preciso e risoluto il buon Pietro Romano).
Sarebbe come se lasciassi l'auto pargheggiata in sosta vietata e chiedessi al primo vigile che passa se la posso lasciare parcheggiata, poi passa un'altra pattuglia, mi mette la multa e andassi in Comune e dire che però l'altro vigile mi aveva detto che potevo lasciarla parcheggiata.....Se la sosta è vietata, è vietata..... se lo scambio di talee è vietato senza cites, è vietato, indipendentemente che abbiano risposto o meno alla lettera inviata.

hai ragione deve essere il negoziante in primis ad essere corretto e rilasciare il cites cosi come per lo scontrino

savo69 08-03-2012 12:11

Sarebbe bello fare tutto in via telematica... con un bel sito dove avere un numero progressivo di CITES nazionale a cui tutti accedono con le dovute credenziali e registrano tutti i "movimenti" che avvengono nelle proprie vasche.... In questo caso ci sarebbe tracciabilità di tutto, si potrebbero costruire "alberei genealogici" di ogni corallo/animale e avere in un clic sotto controllo tutta la situazione.... utopia?.... probabile.... soprattutto in italia dove ad esempio il SISTRI si è già mangiato milioni di euro e va avanti a mangiarne a colpi di proroghe....

Paolo Piccinelli 08-03-2012 12:16

Quote:

Paolo non è perchè non voglio sanzioni... dico solo che non si è mai capito bene come comportarsi.
secondo te è colpa mia se quando compri un corallo non ti da il cites?
E allora cerchiamo di capirlo, no?!?

Sì, è colpa tua e anche mia... chiediamo lo scontrino al supermercato, chiediamo anche il cites in negozio.

Se su cento clienti lo chiede uno solo, viene mandato a cagare... se lo chiedono in 90 iniziamo ad avere un potere tale per cui il negozio o si adegua o chiude.

Come consumatori abbiamo un potere enorme, impariamo ad usarlo!!!

Quote:

io ho sentito che il negoziante non è tenuto a dare il cites al cliente.
ASSOLUTAMENTE FALSO.

Quote:

Sarebbe come se lasciassi l'auto pargheggiata in sosta vietata e chiedessi al primo vigile che passa se la posso lasciare parcheggiata, poi passa un'altra pattuglia, mi mette la multa e andassi in Comune e dire che però l'altro vigile mi aveva detto che potevo lasciarla parcheggiata.....Se la sosta è vietata, è vietata..... se lo scambio di talee è vietato senza cites, è vietato, indipendentemente che abbiano risposto o meno alla lettera inviata.
Secondo me è proprio per quello che non rispondono per iscritto.
Un documento SCRITTO che esprime il parere dell'ufficio territoriale del Corpo Forestale dello Stato non è proprio carta straccia. ;-)

savo69 08-03-2012 12:20

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 1061519015)
Secondo me è proprio per quello che non rispondono per iscritto.
Un documento SCRITTO che esprime il parere dell'ufficio territoriale del Corpo Forestale dello Stato non è proprio carta straccia. ;-)

Ricadiamo sempre nel solito discorso che nessuno vuole assumersi le proprie responsabilità, forse anche in virtù del fatto che sto regolamento è talmente incasinato e pieno di contraddizioni che nemmeno loro sanno esattamente quello che bisogna fare #23

ZON 08-03-2012 12:26

paolo adesso non ho manco piu la vasca ne animali..figurarsi i CITES

(cmq ho tenuto tutte le etichettine plasticose sulle varie talee che comprai in negozio sti anni)

Paolo Piccinelli 08-03-2012 12:27

Quote:

Ricadiamo sempre nel solito discorso che nessuno vuole assumersi le proprie responsabilità
Paolo, il punto è esattamentwe questo!
La forestale non si assume responsabilità, il negoziante nemmeno, noi consumatori men che meno.

Però da qualche parte bisogna pur cominciare, no?
Iniziamo noi, dal basso... chiediamo i cites all'acquisto, scriviamo alla forestale, cerchiamo di sensibilizzare più gente possibile.

Secondo me possiamo fare qualcosa per evitare barbarie come queste, e comunque è nostro dovere almeno provarci:

http://cebudailynews.files.wordpress...caled-1000.jpg

http://www.shellhorizons.com/process/coral8.jpg

http://asiancorrespondent.com/wp-con...04/coral19.jpg

4divpz 08-03-2012 12:37

scusa ma non ci sto il problema è a monte se noi chiediamo il cites e nessuno ce lo da dove andiamo a comprare i coralli?
Se io a casa mia voglio fare un taleario per vendere le mie talee o scambiarle con gli appassionati come me e lo STATO mi dice NO non puoi farlo perchè non hai la licenza e magari per avere la licenza devi sborsare soldi e partite iva registrazioni varie a camera commercio ecc...
li il semplice appassionato come me non può fare nulla perchè diventa troppo burocratico il discorso.
Non è giusto bisognerebbe premiare la gente che vuole riprodurre pesci coralli magari vendendoli a buon prezzo solo magari per aiutarsi nel gestire i costi della vasca...
(solo per chi lo fa per passione sia ben chiaro chi magari ha 2 taleari di modeste dimensioni, chi invece ha proprio un casino di vasche allora è giusto che faccia la licenza per vendere)
Chi vende per gestirsi i costi della vasca fa bene a se come all appassionato che risparmia dei soldi e aiuta il mantenimento dell ecosistema.

Scusa se "litigo con te" #12

savo69 08-03-2012 12:41

Paolo, sono pienamente d'accordo con te.... Anzi proporrei di svilupparlo noi un database unico a cui tutti gli utenti di AP possono aderire e registrare i propri coralli e le proprie acquisizioni/cessioni.
Io mi propongo, chi vuole unirsi si unisca e vediamo se si riesce a creare qualcosa di interessante.

----

Riguardo alla Forestale ed agli altri enti non c'e' che fa stendere un pietoso velo.....

Racconto un fatto accaduto circa 1 anno fa presso l'azienda dove lavoro.
I titolari della mia azienda hanno acquistato un terreno dove costruire un nuovo capannone industriale. Su questo terreno erano presenti degli alberi adiacenti alla sede stradale provinciale.
Un anno fa circa, passa un incaricato della commissione strade della provincia di bergamo e rileva che vi sono alberi secchi che minacciano la sede stradale e tramite lettera raccomandata invitano i proprietari del terreno ( i miei titolari ) a procedere al taglio ed alla rimozione di tali alberi.
Premetto che gli alberi non erano secchi ma spogli in quanto inverno!!!!
Riceviamo questa raccomandata e, immaginando le eventuali conseguenze ci preoccupiamo di avvisare la comunità montana locale inviando copia della raccomandata che abbiamo ricevuto dalla Provincia di Bergamo. Questi ci rispondono che non ci sono problemi e possiamo procedere.... Il giorno del taglio di questi alberi si presenta il Corpo Forestale con tanto di verbale di contravvenzione.
Dimostriamo, documenti alla mano, che quello che stavamo facendo era non solo autorizzato ma richiesto esplicitamente dalla Provincia ma non c'è stato nulla da fare....Questo per dire quanto la carta vale in questo Paese!!!! Corpo Forestale dello Stato, Provincia di Bergamo e Comunità Montana..... 3 enti profumatamente pagati con le nostre tasse che non comunicano tra loro e chi ne fa le spese siamo sempre e solo noi.

gianlca 08-03-2012 12:53

ci sono siti online, ad esempio..che dalle foto dei pezzi che vendono, si vede benissimo che hanno l'etichettina di plastica
iniziamo a comrpare solo da questi magari...

savo69 08-03-2012 12:55

Quote:

Originariamente inviata da gianlca (Messaggio 1061519089)
ci sono siti online, ad esempio..che dalle foto dei pezzi che vendono, si vede benissimo che hanno l'etichettina di plastica
iniziamo a comrpare solo da questi magari...

Non mi voglio precludere l'acquisto di un bel pezzo solo perche' non ha l'etichetta di plastica.
Sarebbe come rinunciare ad acquistare un bel paio di scarpe solo perchè il negoziante non rilascia lo scontrino.... Facciamo in modo invece di richiedere il cites a tutti i negozianti che ci vendono un animale.

ginorosso 08-03-2012 12:58

Ho allevato pappagalli che richiedevano Il cites, a parte piccole variazioni regionali funziona così: NON PUOI sanare Il pregresso, Il negoziante è obbligato a fornire il cites, se ti nasce un pappagallo (vedi talea
) vai alla finanza e denunci la nascita con i n. di cites dei genitori ed Il n.di protocollo della denuncia funge da cites, nessun registro se regali gli animali ma Il cites accompagna per tutta la vita l'animale

Paolo Piccinelli 08-03-2012 13:06

I pappagalli non nascono per taleazione purtroppo... #12

Io direi:

1 - chiediamo sempre il cites, è nostro diritto... e se non ce lo danno alziamo la voce, magari il sabato pomeriggio a negozio affollato!

2 - mandiamo la mail alla forestale, più ne arrivano e più sarà difficile ignorarci

3 - scarichiamo i moduli da internet e iniziamo a compilarli, è bello anche solo tenere conto di quello che ci passa in vasca

4 - aspettiamo che qualcuno si decida a risponderci...

lupo.alberto 08-03-2012 13:10

Una domanda:
quando ho comprato on line dei coralli SPS nella fattura d'acquisto, accanto all'articolo acquistato, trovavo un numero Cites. Purtroppo ora quei coralli sono crepati per errori miei nella gestione della vasca: cosa andrebbe fatto in queste occasioni?
Basta avere il numerino o serve un vero e proprio certificato?

Stasera provo a mandare anche io la mail alla Forestale.

ginorosso 08-03-2012 13:14

Non vi risponderanno mai, la procedura è la stessa sia per pappagallo, corali o piante. Bisogna solo vedere a livello di ufficio provinciale della forestale la procedura da seguire. P.s. è più difficile a dirsi che a farsi

Marco AP 08-03-2012 13:19

Quote:

Originariamente inviata da lupo.alberto (Messaggio 1061519124)
Una domanda:
quando ho comprato on line dei coralli SPS nella fattura d'acquisto, accanto all'articolo acquistato, trovavo un numero Cites. Purtroppo ora quei coralli sono crepati per errori miei nella gestione della vasca: cosa andrebbe fatto in queste occasioni?
Basta avere il numerino o serve un vero e proprio certificato?

Stasera provo a mandare anche io la mail alla Forestale.

Bella domanda... Se hai il registro cites segni il decesso sul tuo registro, diversamente, penso che la morte vada denunciata alla forestale che poi provvederà lei ad aggiornare i propri archivi... ma qui sto deducendo e nulla più, non ho la minima certezza su questo.

mioteo 08-03-2012 13:19

La mail alla forestale l'ho mandata anche io,vediamo se prima o poi decidono di rispondere e cominciare a indicare un a linea guida

lupo.alberto 08-03-2012 13:29

Con tutte 'ste mail che stiamo mandando, qualcuno si romperà le balle e ci manderà i controlli a casa!!!!!!!!!!!
Forza convertiamo, prima che sia troppo tardi, TUTTI le nostre vasche in vasche per pesci rossi!!!
:-D:-D:-D

Athos78 08-03-2012 13:40

In caso di decesso va denunciato allo stesso ente a cui si denuncia le nascite.
Chi alleva serpenti, canarini o altri animali simili, prima di denuciare le nascite aspettano 3/4 giorni perchè alle volte purtroppo non tutti i piccoli sopravvivono -35

Cosi evitano di denuciare la nascita e poi la morte, ma solo quegli elementi che sopravvivono.

pietro romano 08-03-2012 13:59

Quote:

Originariamente inviata da Marco AP (Messaggio 1061518808)
Quote:

Originariamente inviata da lupo.alberto (Messaggio 1061518794)
Pur non essendo un "tecnico" credo che la tesi di Pietro Romano sia condivisibile in quanto nei nostri scambi/vendite non c'è fine di lucro. O almeno non dovrebbe esserci;-);-)

Non è così, perchè non c'entra nulla il lucro, il cites prescinde totalmente da questo. L'identificativo Cites è una sorta di "carta di identità" dell'animale e va di pari passo con esso, ovunque il corallo si trovi.

Pietro, se hai 5 minuti, leggi questo articolo http://www.acquaportal.it/_archivio/...li-3/cites.asp che ho scritto un po' di tempo fa e dimmi se quanto scritto è corretto o meno. Tu sicuramente sai interpretare meglio il tutto. Grazie ;-)

Marco le cose non stanno proprio cosi',infatti l'intera materia e'regolata dalla legge 7 - 2 - 1992 n.150,modificata dal decreto-legge 12 - 1 - 1993 n.2,convertito in legge,con modificazioni,dalla legge 13 -3 - 1993 n.59 in cui viene specificato,all'art.2 che:
"salvo che il fatto costituisca piu'grave reato,e'punito con l'ammenda da lire 20 milioni a lire 200 milioni o con l'arresto da tre mesi ad un anno,chiunque,in violazione di quanto previsto dal regolamento (CEE)n.338_87 del Consiglio,del 9 - 12 - 1996,e successive attuazioni e modificazioni,per gli esemplari appartenenti alle specie elencate negli allegati B e Cdel regolamento medesimo e successive modificazioni:
.....omissis
F)detiene,utilizza PER SCOPI DI LUCRO,ACQUISTA,VENDE,ESPONE O DETIENE PER LA VENDITA O PER FINI COMMERCIALI,OFFRE IN VENDITA O COMUNQUE CEDE ESEMPLARI SENZA LA PRESCRITTA DOCUMENTAZIONE,limitatamente alle specie di cui all'allegato B e C del Regolamento..."
dal tenore letterale di tale legge e'evidente,come gia'detto,che i privati non hanno nessun obbligo di tenuta di registro cites ne'di relativa compilazione,laddove si tratti di scambi e-o cessioni gratuite.mi limito,inoltre,a rilevare come,il commerciante sia tenuto al carico e scarico degli animali dal registro,ma non vi e'alcun obbligo circa l'indicazione specifica del nominativo dell'acquirente.spero di essere stato sufficentemente chiaro ed esaustivo.:-))


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