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Filtro sovradimensionato - Troppo...problemi?
Ciao!
Ho fatto una cappella! Ho un acquarioda 80 litri il cui filtro interno mi si è rotto qualche mese fa. Avendo in casa un filtro interno di un altro acquario l'ho messo nella vasca da 80litri. Il problema è che la pompa è un 500l/h e, avendo inserito oggi i pesci (dopo piu di un mese di maturazione) penso che facciano fatica per l'eccessiva corrente! Purtroppo la pompa non è regolabile e, al momento, non ne ho di meno potenti. A giorni mi arriva un nuovo filtro interno piu indicato per la mia vasca. Che succede ai pesci? L'acqua è pronta..il nuovo filtro, quando arriva, devo lasciarlo insieme al filtro attuale a maturare o posso farlo partire da subito? |
Puoi prendere i materiali filtranti di quello che hai adesso e metterli nel nuovo così non devi farlo maturare.
Potresti provare a mettere qualcosa davanti l'uscita del filtro (tipo una spugna). Comunque se si tratta di pochi giorni non fa niente. |
Grazie!
Si, è per qualche giorno.. 2-3 e ricevo il filtro nuovo!... Comunque non è tanto l'uscita del filtro, che ho "spezzato" mettendo alla fine della pompa un tubo bucherellato che smorza la pressione dell'acqua... il problema non è la spinta DAL filtro/pompa, è il "risucchio" VERSO il filtro.. ;-) Potrei provare a mettere un sasso davanti alla bocchetta d'entrata del filtro, per qualche giorno, in modo tale da lasciare l'aspirazione ma diminuire lo stress per i pesci? |
Adesso ho capito!:-)
Prova con la pietra o comunque sempre con una spugna che ostruisca l'entrata. |
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Una pompa molto pontente può affaticare i pesci, e sfinirli. Bisogna regolare ridurre il flusso ed eventualmente l'intervallo di accensione. Per migliorare l'efficacia dell'impianto di filtraggio ho trovato molto valido, aumentare il numero degli intervalli di accensione. Lasciando decantare l'acqua nel filtro più volte, si ottiene una azione molto più incisiva. La soluzione è un'ottima alternativa alla scelta di usare filtri sovradimensionati, comunque utili ad aumentare il litraggio e ridurre la manutenzione, ma che si devono regolare con le apposite valvole, per evitare una eccessiva turbolenza in vasca. Hi.
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Mai sentita nemmeno io questa cosa , che poi scombussoli anche la vita degli animali che passano dalle rapide a uno stagno per piu' volte al giorno ...
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Perdona la mia invadenza CONTERALLY, ma questa soluzione è stata inventata da te o hai ricevuto l'infarinatura da qualcuno che ha già ricevuto il Nobel per la strage ?
Quello che dici tu, riguarda le pompe di movimento nelle vasche marine (prevalentemente) o nel dolce per quello che riguarda la simulazione di corrente nel fiume. La pompa del filtro deve e ripeto deve rimanere sempre in funzione, tranne in casi particolari in cui la pompa può essere spenta per operare le manutenzioni periodiche. Il fatto di fermare il flusso all'interno dei materiali ad intervalli e quindi di creare ristagno ha il solo effetto di creare sedimenti e fanghi che a lungo andare fanno ostruire i filtri con conseguente aumento della manutenzione. Per il fatto di aver sovradimensionato la portata del filtro, non è un problema. Pensa che se la vasca fosse da 200 litri, il flusso di acqua aspirata sarebbe lo stesso ed i pesci non sono li di certo per venire aspirati. I pesci sono nati con quella forma per nuotare, quindi non vedo cosa ci sia di male nell'assecondare la loro natura. Se il tuo problema è quello di preoccuparti per la corrente troppo vigorosa, ti consiglio di mettere una calza di lylon sulla bocchetta di aspirazione per rallentare il flusso in entrata e per ovviare alla tua preoccupazione che i pesci possano venire aspirati. Non ho mai sentito di pesci stremati dal nuoto ! Quoto Malù. ------------------------------------------------------------------------ Ps.: CONTERALLY, penso che tu sia l'unico utente del forum ad essere felice di avere i No2 a 0.5 |
Anche io sono d'accordo con Malù e con Atomyx, il filtro in acquario va tenuto sempre acceso, se non per brevi ed occasionali interruzioni!
Ma accendere e spegnere la pompa 6 volte al giorno è dannoso anche perchè si rovina in meno tempo! Ci sarà un motivo se nessuno lo fa, no? :-) |
Premetto che mi è capitato un caso in cui il flusso di aria troppo mirato alla circolazione abbia determinato una corrente abbastanza forte da far secco un pescolino, stremato dalla fatica. Indipendentemente dai litri/ora che fa andare una pompa la direzione incide sulla velocità della corrente.
La questione intervalli, l'ho individuata io, che mi tormento sul come togliere senza problemi gli impegni che determina un acquario. Come tutti ho notato che il filtro biologico ha un funzionamento particolare, che agisce non come una membrana, ma come una mangiatoia. Qualche giorno fa mi è venuta l'illuminazione che comunque l'acqua ferma nel filtro venisse completamente pulita per catalizzazione delle particelle e che quell'apparecchio con acqua in movimento facesse ben poco per la sua pulizia, se non con le pale della pompa, sminuzzando i materiali e favorendone la loro trasformazione. Da ciò ho conlcuso che l'azione filtrante più efficace fosse senza dubbio quella per catalizzazione che ripetuta più volte, ha dato il risultato conseguente. Anche in considerazione de osservazioni fatte sopra, in una delle quattro vasche che tengo, ora ho messo un pò più di sabbia, - che si pulisce con una periodica sifonatura - e la sola pompa per la circolazione appoggiata in un angolo con il tubo di uscita che giunge in superfice e dirige il flusso diagonalmente, provocando una buona ventilazione ed un corrente abbastanza lenta. A riparo dell'entrata della pompa c'è il ritaglio di una spugna da filtro con funzione di rete per evitare che entrino diametri pericolosi per le pale. Se fuziona come credo viene tolto tutto il problema di manutenzione del filtro, che resta comunque un giacimento di materiali velenosi ad un livello di concentrazione micidiale immerso in acqua. Anche questa scelta deriva da un'altra esperienza, in cui usando personalmente maschere filtranti, ho notato che ad un certo punto l'effetto si inverte ed i depositi catturati dal filtro aumentano la tossicità anzichè diminuirla. Debbo anche aggiungere che ho già fatto l'esperienza di vasca senza nessun apparato di movimento constatandone una soddisfacente resa, grazie anche a vasi da giardino in cotto pieni di sabbia con funzione di filtro biologico, anche quelli di mia concezione, in grado di pescare dal fondo e produrre una impercettibile lenta, ma costante circolazione. |
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Le "pale della pompa", che sarebbe poi la girante del filtro, non sminuzzano proprio niente, non è un frullatore! Servono solo per tirare l'acqua e farle fare il percorso nel filtro! #13 Quote:
Il filtro andrebbe pulito (e in un certo modo) solo se la portata dell'acqua cala troppo, altrimenti il filtro più è vecchio e meglio è! Io non pulisco un filtro da anni e la sua funzione la fa a dovere, un filtro troppo toccato invece non è così efficiente. Quote:
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Il filtro è concepito non semplicemente per trattenere i resti della vita dei pesci, ma per farli consumare alla popolazione batterica, che avviene in misura maggiore se non è stressata dalla corrente e gli intervalli di funzionamento hanno poi la funzione di ricaricare il filtro di nuovi pasti per i microorganismi. L'elica della pompa per quanto non concepita allo scopo, determina su materiale biologico abbastanza tenero un vortice molto forte, che contribuisce allo sminuzzamento dei materiali in sospensione, accelerandone la trasformazione. Basta poter osservare l'elica in funzione per rendersi conto della cosa, che ad esempio è in grado di far fuori qualche avvannotto che malauguratamente ci finisca, per cui non fa le carezze. L'acquario è una dimensione artificiale molto sacrificata per gli equilibri biologici, tanto è vero che si deve tamponare la situazione con un sistema di filtraggio. La vasca non è in grado di digerire completamente i resti che determina fino al punto estremo di avere un collasso in cui improvvisamente resti troppo vecchi si trasformano in ammoniaca causando con probabilità inversamente proporzionale al litraggio della vasca l'avvelenamento di tutti i pesci. Il "movimento" prodotto dal sistema di vasi in cotto è simbolico rispetto a quello di una pompa al punto da non meritare la menzione, ed anche qui basta distinguere tra le parole e i fatti. Spero di aver asciugato gli interrogativi postomi e di beneficiare di una valutazione meno verbale e più concreta. |
Ma al posto di scrivere, perchè non ti informi leggendo delle guide sul funzionamento del filtro in acquario e sulla biologia? #24
Alcune cose che scrivi sono degli errori a livello scientifico, non si tratta solo di opinioni personali che giustamente si possono discutere. Secondo me risparmi molto tempo! :-) Se tutte le persone tranne te fanno in modo diverso ci sarà un motivo, o no? di scienziati improvvisati ce ne sono stati parecchi... Quote:
Un filtro sai quanti watt consuma? e sai quanto risparmieresti se lo spegni per 6 volte al giorno? forse qualche centesimo... Poi però la girante si rompe a forza di fare accendi/spegni e devi ricomprarla spendendo di più! :-)) inoltre risparmiare sull'alimentazione dei pesci...ma quanti pesci hai? hai un allevamento di 100 mila trote o un acquario? alimentare i pesci non costa veramente niente... Paragonare l'acquario ad un allevamento di bestiamo è assurdo, allora io con una fishroom come faccio? l'Enel e la BlueLine mi faranno una statua d'oro? :-D ma dai... Quote:
Non è stato concepito come bidone della spazzatura che raccoglie gli scarti, anzi, offre solo una maggiore superficie colonizzabile dai batteri che devono smaltire l'ammoniaca e i nitriti prodotti. Il pasto dei batteri è l'acqua stessa e l'ossigeno, che spegnendo la pompa va a mancare, lasciando i batteri in una sorta di "apnea" momentanea...utilità? Per cui approfondire l'argomento va bene ma se hai una idea tutta tua, secondo me sbagliata, non c'è molto da aggiungere... Tu pensi che il filtro faccia quello che in realtà non fa. |
La scienza intesa come tecnica applicata ha molte strade che rispondono solo con il beneficio delle evidenze sistematiche ed a quelle mi sto riferendo. Non sto negando la presenza di risultati nello scibile più diffuso, che si vergogna e non si vanta di essere partigiano. Mediante lo strumento principale della scienza che è la ricerca applicata valuto cosa può essere ancora scoperto e raffinato utilmente. Se a quei titoli ci si vuole riferire agli stessi metodi bisogna ricorrere, poichè le etichette di loro han solo la colla.
La tabella comparativa dei costi benefici si può per ora stimare, e se ne dirà di fronte ai dei valori confrontabili. Io non vieto di spendere ogni cifra ci stia in una vasca d'acqua da guardare, ma non credo che ciò basti a contestare chi rifletta sul come realizzare risparmi energetici in tempi di inquinamento ambientale dove a led ci sono arrivati anche i televisori. Non mi risulta che il tasso di ossigeno in acqua vada e venga con la pompa e credo che la proliferazione batterica, come uno stagno mostra, goda di condizioni opposte a quelle adatte ai salmonidi. |
Ok, contento tu...fino a che ti trovi bene niente da aggiungere!
Posso dire un parolone anche io? "Sternocleidomastoideo"! :-)) |
Bene. Grazie per le tue pungenti osservazioni. Mi auguro che gli sforzi fatti per la ricerca non vengano presi per fantasmi prima di metterli sulla bilancia. Saluto.
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------------------------------------------------------------------------ Non è che noi siamo fan dei filtri esterni e c'è comunque gente che "sperimenta" ma con un certo criterio: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=325732 |
C@zz.. come siete tecnici ... complimenti per il vocabolario si vede che vi siete studiati :-D ( si scherza ovviamente :-) ) !!
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quindi TEORICAMENTE , in pratica e' tutto da dimostrare , in un filtro gestito come fa conterally potrebbero selezionarsi solo quel ceppo di batteri e funzionare cmq senza problemi ,sarei curioso sapere come si comporta nel lungo termine |
FalKo, ogni sperimentazione è ben accetta ma a mio modo di vedere non deve essere "pericolosa" per gli abitanti e occorre seguire un certo iter, documentare il tutto e reagire propositivamente alle eventuali critiche.
Probabilmente CONTERALLY non se ne è reso conto ma anche se la sua teoria avesse un fondo di verità è comunque una cosa sperimentale ottenuta,magari, con diverse prove ed una particolare fase di osservazione..........non certo da consigliare all'autore del post come tecnica consolidata. |
Grazie per le dotte considerazioni. Io sto usando degli intervalli di funzionamento estremamente brevi, per verificare a che punto arriva la cosa, ma bastano pause di poche decine di minuti, per ottenere il beneficio della catalizzazione fisica delle particelle in sospensione nel vano filtro. La questione dell'areazione nell'ambito delle 24 ore mi pare eccessivamente rigida, rispetto ai contenuti gassosi di un acquario che muta nell'ordine delle settimane e viene affidata ad altri apparati se ve n'è manifesta necessità. Chi avrà la pazienza di fare analisi frequenti e voglia gestire due acquari in parallelo, potrà constatare quali differenze si determinano, senza nessuna incertezza. Prima non lo potremo dire.
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CONTERALLY, mi spiace ma io mi devo fermare qui..........il discorso andrebbe approfondito ma non ho competenze specifiche in chimica e biologia, spero nel "passaggio" di qualche esperto.
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Debbo aggiungere che non vedo la questione così finita da chiuderci gli occhi. Gli apparati filtranti stessi, si differenziano anche per gli elementi impiegati a parità di obiettivo, per cui è accettato che ci siano impostazioni diverse con risultati più o meno validi. L'acquariologia è abbastanza giovane da essere ancora alla ricerche di soluzioni più efficienti rispetto a quelle più famose. Come consulenze qualificate, più in alto delle aziende che producono i filtri credo sia difficile arrivare come stato dell'arte commerciale e che io sappia di vangeli non ne danno.
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secondo me conterally la sa lunga...la pompa sovradimensionata è una cavolata per il semplice fatto che l acqua deve passare il piu piano possibile nel filtro e restarci per piu tempo posssibile,otttima idea inserire un aereatore all inizio dei cannolicchi per aumentare l ossigenazzione e la turbolenza nell aprima parte del filtro....ma ripeto l acqua deve passare il piu piano possibile tra i materiali filtranti...sennò potete scordarvi che il filtro biologico funzioni a dovere...anzi come dice conte diventa un distributure di inquinamento!
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Sul flusso dell'acqua siamo d'accordo tutti, ma da questo a fare delle pause spegnendo la pompa e dare definizioni del filtro che non corrispondono alla realtà ce ne passa.
Non abbiamo mai detto che tutto quello che dice è sbagliato, però ci sono delle imprecisioni e delle "stranezze" che non convincono, ma che giustamente lui sta provando e fino a che funziona buon per lui! Però che il filtro sia una mangiatoia e un secchio della spzzatura, che le "pale" servano per tritare le cose, che l'accendi/spegni della pompa sia una cosa utile...queste sono tutte cose che non sembrano (poi chissà) essere valide e visto che sono totalmente contro corrente meglio che chi legga questo post sappia anche i diversi pareri...magari lo legge un neofita e si crea solo confusione! ;-) ------------------------------------------------------------------------ La preparazione di Conteraley si vede, perchè altrimenti non avrebbe continuato a parlare dopo le prime smentite; questo ovviamente è un punto a suo favore, perchè crede in quello che fa e ha le basi! Tuttavia in un forum è meglio scrivere "sottovoce" i propri esperimenti, soprattutto quando sono in netto contrasto con l'usanza comune! |
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per quel che riguarda il metodo di filtraggio una decina di anni fa il dott.Kassebeer e altri luminari del filtro di amburgo (che non sono proprio gli ultimi arrivati in campo acquariofilo) progettarono un amburgo avanzato denominato eden2003 in questo filtro una parte dell'acqua, preventivamente trattata da un amburgo classico sempre in funzione, veniva convogliata in un vano riempito di cannolicchi e fermata ciclicamente ,va da se che le teorie di conterally non sono proprio campate x aria poi ,che certi esperimenti non debbano essere consigliati alla leggera siamo tutti d'accordo, ma e' pur sempre un forum di discussione ed e' sempre bello confrontarsi con idee e teorie di altre persone , x quanto strane o inusuali che siano , se no il forum non avrebbe senso di esistere |
Stai calmo comunque che stiamo parlando! ;-) non ti agitare!
Io non so perchè ma tutta questa sporcizia che vi si accumula nelle vasche e dalla quale fuggite io nei miei acquari non la vedo sinceramente... Ad ogni modo la melma che si accumula nei filtri, lessi tempo fa che veniva chiamata fanghi di kassebeer (non ritrovo il post)a quanto mi ricordo è utile all'interno del filtro...poi con vasche spinte, affollate, troppo curate...magari il discorso e la vostra percezione cambia, ma non è il mio caso per cui non so che dirvi! :-) Le teorie sono belle perchè fanno confrontare diverse opinioni, io non sono contrario a questo ma pregherei di mantenere un tono pacato. Ho fatto battute pungenti all'inizio, lo ammetto, ma alcune imprecisioni andavano corrette e per parlare di queste cose un tono confidenziale/amichevole è la cosa migliore. Il registro da professori e i paroloni usiamoli per altri ambiti! ;-) ------------------------------------------------------------------------ P.s. Ma tu sei Alessandro Falco? :-) |
A proposito di usanze, non voglio dubitare delle capacità nutrizionali della mandioca e dei suoi attuali ed indiscutibili meriti presso le popolazioni indigene, dove non sono spenti gli istinti cannibali, ma credo che per un uomo bianco sia troppo imbarazzante, rispondere affermativamente al "mangia e taci", di chi chiede di capire la situazione. Non posso prendere una farmacia per una lotteria. Formule e dosaggi ce ne sono tanti, basta dimostrarli ed ogni vasca ad un equilibrio particolare, che va analizzato caso per caso. Salutissimi.
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Non so...
Io in tanti anni di acquariologoa ho sperimentato parecchie teorie e tutte si sono dimostrate buone fino all'arrivo di tecniche migliori. Ho utilizzato filtri sottosabbia, filtri ad aria, filtri d'Amburgo, biologici comuni, filtri semplicemente meccanici, ho filtrato esclusivamente con la torba ed ho utilizzato un fondo di 9 centimetri costituito di argilla espansa contenuta in rete da zanzariera. Ognuno di questi metodi ha funzionato molto bene da nuovo, ma con il tempo ha sempre creato problemi di piccola o di grande entità. Il metodo che ha sempre reso la vita più facile e che ha dato minori problemi dal punto di vista biologico è in più diffuso filtro biologico interno. Quello che ho in tutte le mie vasche tuttora. Lana di perlon o spugne, cannolicchi sinterizzati, torba dove serve e all'occorrenza qualche pizzico di Zeolite che puntualmente rimuovo al termine della sua funzione. Se però pensi di sostituire il lavoro di denitrazione svolto da un apposito apparato atto a tale scopo, eseguendo semplicemente degli intervalli nell'approvvigionamento di acqua ai materiali biologicamente attivi per ottenere una filtrazione di tipo anossico, credo che tu abbia trascurato un piccolo particolare. La formazione di H2SO4 accidentale. Te ne basterebbe una sola bolla per fare una strage e questo per la semplice anossia del tuo filtro in assenza dei batteri giusti che si formano all'occorrenza. Inoltre, i tuoi batteri buoni si dovrebbero alimentare anche con carbonio ad una certa ossidazione che per questo dovrebbe essere fornito in modo artificiale nei momenti di fermo pompa. Io sinceramente non me la sento di provare a concretizzare le tue teorie. Preciso che l'acquariologia è una tecnica conosciuta oltre che dagli antichi romani, anche dal popolo egizio all'epoca dei Faraoni. |
Debbo precisare che il tema che io ho sollevato non ha nulla a che fare con i contenuti dei filtri, ma solamente, sugli intervalli di funzionamento, riferendomi all'unico aspetto che non ho mai sentito precisare dato dalla catalizzazione delle particelle in sospensione che avviene lasciando ferma l'acqua per qualche decina di muniti, all'interno del vano filtro. Questo tema è presente solo nel cambio acqua quando si consiglia di lasciare riposare l'acqua per il ricambio almeno un giorno in modo che i metalli pesanti ed altri elementi in sospensione nell'acqua vengano catalizzati. Quest'ultimo è un ottimo consiglio e tra l'altro vale anche per l'innaffiatura dei vasi o del giardino a riprova che la stasi dell'acqua ha un effetto importante sulla sua purificazione, quando proviene da una situazione turbolenta. Quindi non mi pare ci siano delle mutazioni genetiche da considerare, ma semplicemente le impostazioni di un timer.
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Sì ma la decantazione dell'acqua del rubinetto si fa per uno scopo preciso (e se serve); se si usasse acqua senza cloro e senza metalli pesanti non servirebbe farla decantare. Idem se si usa un biocondizionatore per l'acqua del rubinetto.
Per cui queste due cose non sono paragonabili secondo me... |
Il principio per cui avviene la catalizzazione è di carattere fisico e non chimico. L'accostamento è quello. Determina la cattura dei residui in sospensione da parte delle spugne e dai cannolicchi, favorendo l'azione dei batteri che vi si annidano.
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Quanta confusione la dentro...#23
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come dice Atomyx, "quanta confusione"........ |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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