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-   -   Esportazione dei fosfati nell'acquario dolce (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=326510)

Paolo Piccinelli 10-10-2011 10:25

Esportazione dei fosfati nell'acquario dolce
 
Per non inquinare il topic altrui, ho separato la discussione iniziata sull'esportazione dei fosfati qui:

Frankys scrive:

Quote:

Eh,no!
Con i cambi d'acqua non elimini i fosfati,anzi li rabbocchi.
Infatti i fosfati si "nascondono" nel filtro e nel fondo.
Se proprio vuoi eliminare i fosfati hai 2 opzioni:
1. crei un filtro ad hoc
2.fai crescere una jungla dentro il tuo acquario per poi potare tutto(le piante assorbono i Po4,anche se in parte minima,e li tengono dentro di loro)

Paolo Piccinelli scrive:


La differenza fra il ciclo dell'azoto e quello del fosforo è che il primo contempla anche una fase gassosa... cioè il prodotto finale della denitrificazione è azoto gassoso che se ne vola via, mentre il prodotto finale del ciclo del fosforo in acquario è l'ortofosfato, che chi ha smontato fondi con più di 5 anni riconosce come una sostanza granulosa simile allo zucchero che rimane in fondo alla vasca.

Diminuire i cambi d'acqua per "sistemare" il problema del fosforo è come diminuire le docce per sistemare il problema puzza d'ascelle ;-)

Il fosforo si esporta dalla vasca con le potature e con i cambi, tertium non datur.

Frankys 10-10-2011 13:21

Quote:

Per il primo non mi hai convinto sul fatto che il filtro elimina i fosfati!
Guarda faccio un altro esempio.
Perchè nel marino Metodo Wodka (basato sulla proliferazione di batteri) non ci sono problemi di Po4?
Perchè fa proliferare batteri che li accumulano.
E questo può avvenire anche nel dolce(anche in un normale filtro,anche se non avrà la stessa efficacia della wodka.)

Adesso proporrei a LOREX78 di fare un cambio d'acqua per poi discuterne di conseguenza con valori,ecc...

Ciao,
Francesco -28

Entropy 10-10-2011 13:40

Frankys, ma di questo argomento non avevamo già discusso ampliamente in questo topic?
E ti avevo chiesto, a supporto della tua teoria, (come io ho fatto con la mia) una spiegazione razionale e dei dati scientifici in merito...... #24

bettina s. 10-10-2011 13:43

Frankys invece io ti consiglio di aprire una discussione tua così non inquiniamo il topic di LOREX78 andando ot, parlando addirittura di marino.

Paolo Piccinelli 10-10-2011 13:47

Quote:

Perchè nel marino Metodo Wodka (basato sulla proliferazione di batteri) non ci sono problemi di Po4?
Perchè fa proliferare batteri che li accumulano.
finisci la frase... li accumulano e poi VENGONO SCHIUMATI.
A meno che tu non abbia inventato un metodo di esportazione alternativo, non vedo come possa funzionare nel dolce, visto che lo skimmer con densità inferiori a 1,015 non schiuma una mazza.

Se poi vuoi leggere su che basi scientifiche si fonda il "Metodo vodka", credo che questo articolo del signor Borneman possa chiarirti un pò le idee... visto che mi paiono parecchio confuse:

http://reefkeeping.com/issues/2004-10/eb/index.php

http://reefkeeping.com/issues/2004-1...ture/index.php

Paolo Piccinelli 10-10-2011 13:53

Visto l'interesse generqale per l'argomentoho diviso in due il topic, così si fa un discorso serio e concreto.
Se ne esce qualcosa di costruttivo, spostiamo in approfondimenti. #36#


Per cortesia, una volta tanto cerchiamo di portare dati oggettivi e riscontri, non slogan e paragoni azzardati.


Buona discussione;-)

Frankys 10-10-2011 14:03

Quote:

finisci la frase... li accumulano e poi VENGONO SCHIUMATI.
Ok,nel dolce con esperimenti provati nel vecchio forum si scoprì come creare un zone per i batteri Fosforo accumulanti per poi ripurirle annualmente come si fa nei deputatori industriali.


Dati scientifici avevo proposto gli scritti del dottor. Kassebeer in merito ai fosfati
Il lavoro dei depuratori a fanghi attivi ed anche come costruire un filtro anti Po4 oppure come avere un discreto accumolo di P in dei classici filtri all' Italiana.(Ed eliminarli definitivamente danbo poco cibo, ed avendo anche un buon rapporto pesci vasca)

Molte discussioni in merito si trovano nel vecchio forum che ora risulta irragiungibile.

Ciao,
Francesco -28

Paolo Piccinelli 10-10-2011 14:06

Quote:

nel dolce con esperimenti provati nel vecchio forum si scoprì come creare un zone per i batteri Fosforo accumulanti per poi ripurirle annualmente come si fa nei deputatori industriali.
comodo! :-D


Cambio l'acqua ogni settimana, oppure mi costruisco un bacino di flocculazione o un turf scrabber in giardino?!? #24#24#24


...mi sa che andrò avanti con i cambi d'acqua ;-)

Frankys 10-10-2011 14:22

Quote:

comodo!
Paolo, era tutto in un normale filtro all'italiana con un tubicino che usciva fuori,oppure quelli che spendevano di più per le vasche costruivano una sump.
Comunque si dimostrò che i Po4 possono rimanere intrappolati nel filtro per 87 anni a 27 gradi.
Il mio filtro ancora non l'ho toccato ed ho Po4 non rivelabili (quello che basta alle piante).

Per i cambi d'acqua sono una soluzione a tempo breve, potrai abbassare i fosfti per 3-4 giorni ma poi?
Bisogna ricambiare acqua,così avrai un sistema instabile e pesci stressati che si possono ammalare facilmente ed altri effetti non piacevoli...
Ciao,
Francesco -28

Paolo Piccinelli 10-10-2011 14:27

Io quando avevo l'acquario di piante i fosfati li reintegravo con ELOS fase 2 almeno due volte alla settimana, anche quando avevo 70 avannotti di scalare in 300 litri e li nutrivo 5 volte al giorno con cyclops eeze.

Il cambio d'acqua, fatto nel modo corretto, non solo non destabilizza la vasca, ma è un toccasana.
L'acqua contiene una novantina di composti non rilevabili dai test acquariofili, ma utili a pesci e piante; inoltre molti metaboliti delle piante e dei pesci non vengono smaltiti dal sistema.

Se, ad esempio, hai un plantacquario spinto e non cambi acqua per un pò, anche con intensa fertilizzazione la crescita delle piante rallenta a causa dell'allelopatia.

O metti il carbone (che costa e che si esaurisce presto) o cambi l'acqua.


Entropy ha un acquario in cui non fa un cambio da 2 anni, altri hanno situazioni simili.
Ma non puoi farne una regola... ogni vasca è storia a sè e i cambi sono parte integrante della corretta gestione dell' acquario "medio".

Frankys 10-10-2011 14:36

Quote:

Se, ad esempio, hai un plantacquario spinto e non cambi acqua per un pò, anche con intensa fertilizzazione la crescita delle piante rallenta a causa dell'allelopatia.
Però Paolo io ho un altro punto di arrivo.
Non voglio un plantacquario spinto,voglio un acquario stabile e molto simile alla natura.
Senza però avere un low-tech
Infatti nei miei acquari le piante crescono più lentamente(hanno solo residui organici e resti di Po4) però sono sempre belle e danno il loro apporto all' acquario.

Per l'alleopatia questo può essere un problema #24,prima di tutto bisogna vedere che piante abbiamo inserito.
Comunque mi sembra che nel libro della Walstad si parla di alleopatia soprattutto nel fondo.
Ma non sono sicuro,adesso vado a rileggere!
Ciao,
Francesco -28
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Trovato!
La Walstad dice che le sostanze alleopatiche si trovano anche in acqua,ma lei preferisce lasciarle dove sono perchè hanno una funzione anti-alghe.

Questo però non può essere fatto in un acqario spinto, non è il mio caso.

Frankys 10-10-2011 14:51

Comunque non penso che un acquario gestito così sia un low-tech.
Per i cambi d'acqua ogni 2 mesi,senza obbligo.
Per gestire una vasca funzionale,bella e senza molti spendere molti €.

scriptors 10-10-2011 15:08

Seguo. #24

Resta il fatto che suggerisci cose 'strambe' e che implicano al 99% grossi problemi alle vasche altrui.

Frankys 10-10-2011 15:14

Quote:

Resta il fatto che suggerisci cose 'strambe' e che implicano al 99% grossi problemi alle vasche altrui.
Forse per questo ho sbagliato.


O.T= Nel topic precedente una stabilizzata alla vasca bisognava darla.

Ciao,
Francesco -28

Entropy 10-10-2011 15:59

Per comodità di lettura (visto il mio rimando iniziale all'altro topic), faccio una sintesi del mio pensiero sull’argomento fosfati.
Riguardo alla solubilizzazione dei fosfati al cambio d’acqua, vorrei precisare che i fosfati che precipitano nel fondo non vengono solubilizzati automaticamente al cambio d'acqua. Anche perchè non è facile solubilizzarli (come Frankys stesso fa notare con la frase citata di “un chimico in un sito americano”: "A short answer to this is that P04's are not very soluble in water, being bound with organic material in sediments").
Se poi per esempio ci sono quantità di ferro libero nell'acqua, questo si lega ai fosfati e li fa precipitare. Stesso discorso se si dosano in vasca fertilizzanti a base di ferro non chelato. Quindi anche il non fertilizzare non porta a ridurre il fosfato in vasca. Perché se alle piante manca un elemento, per la legge del minimo di Liebig, non tenderà nemmeno ad assorbire i fosfati in eccesso (siano essi in acqua che sul fondo). Piante in salute che crescono rigogliose sono (insieme ad una scelta bilanciata della fauna e a cibo ben dosato) l'obiettivo migliore da raggiungere per avere l'abbattimento della concentrazione di fosfati in vasca. Tanto che spesso, in acquari con una ricca vegetazione e una forte richiesta di micro e macro nutrienti, si dosano addirittura azoto e fosforo.
Il pericolo di una solubilizzazione cospicua dei fosfati precipitati in vasca può accadere solo con cambiamenti repentini dei parametri chimici in acqua (da vagliare caso per caso).
Riguardo invece alla rimozione biologica dei fosfati, gli unici in grado di farlo sono i Poly P Bacteria, chiamati anche PAO (Phophorus accumulating organism, organismi accumulatori di fosforo.
In tal caso però, affinchè si abbia un'efficienza significativa dei processi di rimozione potenziata di fosforo (EBPR, Enhanched biological phosphorus removal) da parte di questi batteri, si devono instaurare delle condizioni ALTERNATE di aerobiosi e anaerobiosi, condizioni possibili solo con la costruzione di particolari filtri. Mentre nei normali filtri biologici delle nostre vasche questo non avviene, o avviene in maniera non significativa.
In pratica questi batteri eterotrofi aerobi, normalmente utilizzano per la loro crescita acidi grassi prodotti solitamente da batteri fermentatori. Ma in condizioni anaerobiche non possono farlo, cosicchè (se si trovano in tali condizioni) immagazzinano (ma non utilizzano) gli acidi grassi sotto forma di amidi insolubili (detti PHB, poly-B-hydroxybutyrate). L'energia necessaria per la formazione e lo stoccaggio dei PHB deriva dal RILASCIO, da parte di questi batteri, di ortofosfati (in pratica i fosfati inorganici a noi familiari, PO4--- e loro simili).
Quando poi si trovano in condizioni aerobiche, allora utilizzano l'ossigeno per degradare i PHB e ricavare energia e carbonio per la loro sussistenza e moltiplicazione. Contemporaneamente però alla degradazione dei PHB, catturano e immagazzinano i fosfati (sottoforma di macromolecole) per utilizzare successivamente la loro energia in fase di anaerobiosi e ricostituire così i PHB. Ma poichè l'energia ricavata dalla degradazione dei PHB è maggiore di quella necessaria per stoccare i fosfati, essi accumulano più fosfati di quelli che rilasciano in anaerobiosi. Per di più, la continua alternarnanza di condizioni aerobiche e anaerobiche porta tali batteri ad uno stress fisiologico che li porta ad accumulare più fosfato del necessario. Ed è qui che tornano utili per la rimozione del fosfato in acqua. Da sottolineare IN ACQUA. Perché il fosfato assorbito non viene degradato, ma solo accumulato, sotto forma di fanghi batterici. Sedimento che si deposita sul fondo o deve essere allontanato dalla vasca o dal filtro. Altrimenti potrebbe ritornare in circolo. Ecco infatti che i sistemi di rimozione dei fosfati dall'acqua attraverso tali batteri, prevedono una fase di allontanamento dei fanghi batterici (carichi di fosfati appunto).
I normali filtri biologici delle nostre vasche non lavorano come un filtro antifosfati (costruito ad hoc). Quindi il filtro (come noi lo conosciamo) non può ridurre significativamente la concentrazione dei fosfati accumulati. Mentre è vero che un filtro antifosfati costruito secondo i giusti criteri funziona sicuramente.
Invece, in un acquario "canonico", sono le piante, la fauna equilibrata, il giusto dosaggio di cibo ed i cambi a mantenere bassi i livelli di fosfati in acqua.
Le piante preferenziano di gran lunga l'assorbimento dei fosfati per via radicale, assorbendo i fosfati precipitati nel fondo, tanto che il maggior accumulo di fosforo nella pianta è proprio al'interno delle radici. Le piante comunque possono (se scarseggia nel fondo e/o se viene dosato in acqua) assorbirlo anche per via fogliare (soprattutto le vere piante acquatiche e quelle prive di radici).
Ricordo inoltre che Il fosforo è un macronutriente, insieme a azoto, potassio, zolfo, calcio e magnesio. E rappresenta una percentuale di sostanza secca pari a circa lo 0.2%, quarta come ordine di grandezza tra tutti gli elementi necessari ad una pianta (ad esclusione di carbonio, idrogeno e ossigeno), dopo azoto (1.5%), potassio (1.0%) e calcio (0.5%).
Il fosforo rientra nella composizione degli acidi nucleici (i mattoni del DNA e dell’RNA) e dei fosfolipidi (presente nelle membrane cellulari), nella sintesi dell’ATP e del NADPH (la “moneta” energetica di tutti gli esseri viventi) e nella costruzione di molti enzimi.
Non a caso infatti, i fertilizzanti canonici si basano sulle concentrazioni di NPK (il calcio è più difficile che manchi).
E più la vasca è ricca di piante che crescono velocemente (con relativamente pochi pesci) più si sente la necessità di dosare fosforo in vasca. In vasche molto spinte a livello di vegetazione, solitamente si cerca di tenere un rapporto tra azoto e fosforo di 10:1. Ovviamente i fosfati verranno assorbiti dalle piante solo se in vasca sono presenti tutti gli altri elementi nella giusta proporzione .
Riguardo la differenza di gestione di una vasca priva di piante ed una ricca in vegetazione, è abbastanza risaputo, che una vasca con molte piante è ben gestibile con una frequenza di cambi d'acqua sensibilmente minore rispetto ad una priva di vegetazione (sempre a parità di fattori).
Io ho una vasca senza filtraggio, piena zeppa di piante (fuori e dentro, tra Pothos e Cryptocoryne) e abbastanza popolata di pesci e invertebrati (regolarmente alimentati). Sono due anni che non cambio l'acqua e mai visto nemmeno l'ombra di un fosfato.
In un acquario senza piante invece, i motivi per dei livelli bassi di fosfati sono: pochi pesci, cibo ben dosato, precipitazione nel fondo dei fosfati in eccesso e cambi regolari. Come è anche naturale che una vasca priva di piante, abbia una presenza ed una crescita algale maggiore. Perchè anche le alghe contribuiscono allo stoccaggio dei fosfati.

mouuu11 10-10-2011 16:55

Intanto mi sottoscrivo ..
Ma mettendo le potature(qualche foglia che trovo a galla altre potature le butto) nel filtro io rimetto in circolo molti nutrienti , tra cui questi fosfati, io non li ho mai misurati e non me ne sono mai preoccupato a cosa posso andare in contro ?

scriptors 10-10-2011 19:51

Si e no.

La foglia che marcisce in vasca produce, alla fine dei vari cicli a cui è sottoposta, una serie di elementi in teoria pari a quelli di cui è formata (nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma). Il problema a cui vai incontro, facendola molto breve, è che ti aumenta il carico organico in vasca e aumenta la richiesta di ossigeno sia da parte dei batteri decompositori sia dei nitrificanti che hanno più lavoro.

Per mia esperienza, nei nostri comuni acquari, è meglio mantenere alto il livello di pulizia 'riducendo' al minimo il carico organico della vasca (intendo i batteri decompositori) in modo che l'Ossigeno sia disponibile maggiormente per i batteri nitrificanti e per i pesci.

La decomposizione, se non ricordo male, produce anche dei chelanti naturali che aiutano a risolubilizzare elementi depositatisi sul/nel fondo, elementi che non conosciamo (non ci sono test 'facili' per conoscerli) e che, facilmente sono metalli, tossici anche a piccole concentrazioni.

Il sistema migliore e più semplice, secondo me, per gestire una vasca è mantenerla pulita (basso carico organico), fornire alle piante tutti gli elementi che necessitano in modo che crescano e, con le conseguenti potature, portare via molti elementi dalla vasca.

Le piante tendono ad 'assorbire' sia elementi utili che inutili (in piccole parti ovviamente) e, togliendo le potature dalla vasca, non facciamo altro che fare dei pseudo cambi acqua, cambi acqua che comunque vanno sempre fatti in maniera regolare.

In pratica è un continuo togli e metti ma, vista l'esiguità dell'ambiente vasca, più semplice fare in questo modo ;-)

Paolo Piccinelli 10-10-2011 20:31

...anche perchè per ridurre la foglia nei suoi costituenti base servono anni.

Frankys 10-10-2011 21:55

Quote:

Il sistema migliore e più semplice, secondo me, per gestire una vasca è mantenerla pulita (basso carico organico), fornire alle piante tutti gli elementi che necessitano in modo che crescano e, con le conseguenti potature, portare via molti elementi dalla vasca.
Su questo non sono d'accordo. :-)

Non è più semplice far stabilizzare l'acquario per renderlo quasi autonomo e con pochissima manutenzione?
Infondo i filtri ed i materiali per batteri servono proprio a questo,allora sfruttiamoli.
Si avrà lo stesso risultato:
Bella vasca,pesci in salute,piante rigogliose #e39
Però toccando il meno possibile l'acquario e provando ad imitare la natura.
Poi sono stili di pensiero. #24

Ciao,
Francesco -28

biociccio 12-10-2011 18:22

A parte i suggerimenti strambi trovo quello che dice Frankys molto stimolante, in particolare riguardo ai depositi fanghi: se i fosfati si accumulano cosi' facilmente nel fondo e nel filtro non vedo perchè non possano accumularsi precipitando, insieme a fango o flocculat, in un piccolo deposito alternativo, attraversato dall' acqua in uscita dal filtro e da li essere periodicamente rimossi. Ovviamente non sarà un processo calibrato come quelli usati su larga scala, ma forse si potrebbe comunque asportare una bella parte dei fosfati presenti.

E' giusto dire che la salute di un acquario si raggiunge con il giusto rapporto fra pesci e piante ecc ecc ma non è sempre possibile (ad esempio io ho i guppy e gli esuberi vanno al negozio, a volte con qualche ritardo..) per di più sarebbe utile a molti diminuire i po4 per avvicinarsi al famoso 10:1 di no3 e po4, che con un buon filtro a spugna è impossibile visto che questo si ciuccia gran parte dei no3...
Ciao a Tutti !

Danny85 12-10-2011 20:03

Quote:

Originariamente inviata da biociccio (Messaggio 1061178777)
con un buon filtro a spugna è impossibile visto che questo si ciuccia gran parte dei no3...
!

-:33-:33-:33 Anche questa mi è nuova....#24 adesso il filtro assorbe gli NO3?

Frankys 12-10-2011 21:59

Quote:

Anche questa mi è nuova.... adesso il filtro assorbe gli NO3?
Dai,sì è sbagliato ha detto solo che ha troppa denitrificazione.

biociccio 12-10-2011 22:37

non so cosa ho sbagliato:-))
il filtro amburgo è studiato per questo e anche con un italiano a lento flusso si ottiene un effetto discreto... per non parlare di un buon fondo maturo e sifonato di rado, che se lo sposti un po' escono le bolle... di azoto

Danny85 13-10-2011 07:44

Quote:

Originariamente inviata da biociccio (Messaggio 1061179407)
non so cosa ho sbagliato:-))
il filtro amburgo è studiato per questo e anche con un italiano a lento flusso si ottiene un effetto discreto... per non parlare di un buon fondo maturo e sifonato di rado, che se lo sposti un po' escono le bolle... di azoto

Penso che se è tanto ci sia l1% delle persone che scrivono su questo forum che hanno il filtro che lavora in condizioni aerobiche e anaerobiche e di conseguenza asporti nitrati.
Per quanto riguarda il fondo non è che ne sappia molto,ma penso che basti avere un pesce da fondo tipo loricaride o corydoras e l'azoto che si potrebbe "accumulare" viene rimesso in circolazione quindi non è che sparisce,ma come ti ripeto non sono molto esperto sulle reazioni chimiche che possono avvenire.
Di sicuro nel 99% dei filtri non vengono assorbiti nitrati!

Paolo Piccinelli 13-10-2011 07:53

Tutti i filtri in qualche misura denitrificano... solo alcuni lo fanno in misura apprezzabile e fra questi c'è appunto il filtro d'Amburgo sopra citato.
Il fondo di un acquario maturo ne diventa quasi sempre il filtro principale e se allestito bene denitrifica eccome... dobbiamo però chiederci se lo vogliamo davvero, come spiegato sopra da scriptors.
L'azoto gassificato dal fondo non torna in in circolazione in acquario perchè si disperde in aria sotto forma di bolle di N2. :-)



Con i dovuti metodi e accorgimenti l'esportazione di azoto e fosforo è possibile praticamente in qualsiasi acquario, ma....

NON E' MOLTO PIU' SEMPLICE POTARE DEL CERATOPHYLLUM CHE ALLESTIRE E MANTENERE FILTRI DA DEPURATORE INDUSTRIALE?!? ;-)

Danny85 13-10-2011 08:20

Quello che volevo dire è che un filtro normale non ha un'azione denitrificante apprezzabile.:-))

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 1061179680)
L'azoto gassificato dal fondo non torna in in circolazione in acquario perchè si disperde in aria sotto forma di bolle di N2. :-)

Per questo dichiaravo la mia ignoranza a riguardo:-D:-D

scriptors 13-10-2011 10:15

Come sempre si vuole fare i 'professori' (scusate il termine che potrebbe sembrare 'polemico' ma non è mia intenzione) buttando la pietra e nascondendo la mano.

Tutto vero quello che dite, filtro denitrificatore, fondo denitrificatore, rimozione fanghi e PO4 ecc. ecc.

Per chi vuole approfondire ...

Il problema grosso e che si dicono le cose (vere) spacciandole per normali mentre normali non lo sono affatto anzi, sono cose ben difficili da fare per chi le vuole figuriamo per un normale acquariofilo.

Ecco perchè, magari molti utenti che leggono se ne saranno accorti, spesso critico (e non solo io) fortemente chi fa affermazioni superficiali su cose 'tecniche' non facendo altro che 'fuorviare' e prendere in giro il 90% degli utenti che leggeranno quanto scritto.

Si scrive che il filtro denitrifica, vero, ma a quale condizioni ?

Non mi va di entrare nel merito e scrivere qualche pagina di informazioni, mi limito a scrivere una 'metafora' che in parte mi riguarda da vicino (sperimentazione ancora in corso):

le Neritine Zebra si riproducono

ovvio, altrimenti sarebbero estinte da tempo ... ma quanti riescono a riprodurre tali lumache in acquario ? ammesso (per assurdo) di riuscirci, a quali condizioni avviene la riproduzione ?

facciamo una metafora più semplice ?

il filtro nitrifica = i guppy si riproducono

il filtro denitrifica (batteri aerobi facoltativi = 0.1 % di denitrificazione) = i cardinali si riproducono

Pensate che in un fondo di 5cm si possa arrivare a condizioni anaerobiche e quindi iniziare processi di denitrificazione ?

Qualcuno ha avvisato gli utenti del forum cosa potrebbe succedere nel caso venissero a mancare gli NO3 con tali condizioni ?

E' stata spiegata la differenza tra anerobico ed anossico ?

E se qualcuno ha piante in vasca e gli NO3 spariscono ?

#07

Quote:

per non parlare di un buon fondo maturo e sifonato di rado, che se lo sposti un po' escono le bolle... di azoto
Parli di una vasca con piante o una vasca di 50 litri con 100 guppy ed un fondo di 15cm vecchio di qualche anno ?

Nel 99,999% delle vasche in cui ci sono piante le bolle che escono dal fondo sono di Ossigeno

Peccato che il tutto resti comunque 'tempo perso' #e39

Frankys 13-10-2011 13:34

Quote:

Tutti i filtri in qualche misura denitrificano... solo alcuni lo fanno in misura apprezzabile e fra questi c'è appunto il filtro d'Amburgo sopra citato.
Il fondo di un acquario maturo ne diventa quasi sempre il filtro principale e se allestito bene denitrifica eccome... dobbiamo però chiederci se lo vogliamo davvero, come spiegato sopra da scriptors.
L'azoto gassificato dal fondo non torna in in circolazione in acquario perchè si disperde in aria sotto forma di bolle di N2.



Con i dovuti metodi e accorgimenti l'esportazione di azoto e fosforo è possibile praticamente in qualsiasi acquario, ma....

NON E' MOLTO PIU' SEMPLICE POTARE DEL CERATOPHYLLUM CHE ALLESTIRE E MANTENERE FILTRI DA DEPURATORE INDUSTRIALE?!?
Sì,sarebbe facile fare un fondo alto,molte piante e pochi pesci come si faceva una volta.
Però non penso che un acquerofilo medio voglia questo risultato.
Poi non è che intendo costruire un filtro indstriale.
Solo una modifica del filtro all'Italiana,oppure sto valutando anche una modifica all'amburgo.
Ciao,
Francesco

biociccio 13-10-2011 14:35

non serve assolutamente un fondo alto 15 cm per denitrificare 5 cm bastano e avanzano, e non serve neppure che sia sabbia, i sassolini vanno benissimo nei miei acquari ho un discreto numero di piante ma non hanno radici nel fondo quindi non è ossigeno;e non ho pesci come i corydoras che stanno tutto il giorno a ravanare il fondo.

i no3 nei miei acquari si mantengono sempre bassi ma presenti e costanti , indipendentemente dalla popolazione.
Non ho invitato nessuno a fare come me e non ho dato dettagli volutamente, quindi non capisco perchè ci si accalora tanto

se sono affascinato dalle varie possibilità di filtraggio e mi piace sperimentare non significa che non uso anche ceratophillum lemna photos e che non cerco di tenere il mio acquario più sano possibile, non vedo contraddizioni in questo.
Prima che inventassero l' amburgo tutti erano convinti che servisse un impianto industriale per denitrificare... e invece bastava una spugna usata nel modo giusto.

Secondo me questo è uno degli argomenti più affascinanti dell' acquariofilia quindi possiamo anche continuare, però non capisco perchè si da per scontato che i po4 si accumulano nei fanghi e nel fondo e si esclude la possibilità di farli depositare, con i fanghi, in un altro posto per poi rimuoverli.

Frankys 13-10-2011 15:02

Quote:

non serve assolutamente un fondo alto 15 cm per denitrificare 5 cm bastano e avanzano, e non serve neppure che sia sabbia, i sassolini vanno benissimo nei miei acquari ho un discreto numero di piante ma non hanno radici nel fondo quindi non è ossigeno;e non ho pesci come i corydoras che stanno tutto il giorno a ravanare il fondo.

i no3 nei miei acquari si mantengono sempre bassi ma presenti e costanti , indipendentemente dalla popolazione.
Non ho invitato nessuno a fare come me e non ho dato dettagli volutamente, quindi non capisco perchè ci si accalora tanto

se sono affascinato dalle varie possibilità di filtraggio e mi piace sperimentare non significa che non uso anche ceratophillum lemna photos e che non cerco di tenere il mio acquario più sano possibile, non vedo contraddizioni in questo.
Prima che inventassero l' amburgo tutti erano convinti che servisse un impianto industriale per denitrificare... e invece bastava una spugna usata nel modo giusto.

Secondo me questo è uno degli argomenti più affascinanti dell' acquariofilia quindi possiamo anche continuare, però non capisco perchè si da per scontato che i po4 si accumulano nei fanghi e nel fondo e si esclude la possibilità di farli depositare, con i fanghi, in un altro posto per poi rimuoverli.
Sisi,sono d'accordissimo
nel mio amburgo sono 5 mg/l.

Per i fanghi con i fosfati dobbiamo pensare come farli depositare dove vogliamo.
Eliminarli non è un problema,basta un tubicino oppure una spugna dove farli depositare per poi cambiarla annualmente.

Invece biociccio hai qualche idea?

Ciao,
Francesco

Agro 13-10-2011 15:24

Io sono da poco in questo ambiente, ma vedo che la maggioranza della dente riesce a mandare avanti splendidi acquari con pesci in ottima salute senza improbabili filtri che cercano di far lavorare batteri in condizioni particolari.
Magari provo a proporre qualche soluzione alternativa, dato per assodato che le piante sono delle buone asportartici di nitrati e fosfati, ci sarebbe la possibilità di un rifugium con fotoperiodo opposto alla vasca oppure i filtri ad alghe. Anche questi sistemi hanno i loro difetti e problemi, ma ritengo che in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione. :-)

Frankys 13-10-2011 15:34

Quote:

Io sono da poco in questo ambiente, ma vedo che la maggioranza della dente riesce a mandare avanti splendidi acquari con pesci in ottima salute senza improbabili filtri che cercano di far lavorare batteri in condizioni particolari.
Magari provo a proporre qualche soluzione alternativa, dato per assodato che le piante sono delle buone asportartici di nitrati e fosfati, ci sarebbe la possibilità di un rifugium con fotoperiodo opposto alla vasca oppure i filtri ad alghe. Anche questi sistemi hanno i loro difetti e problemi, ma ritengo che in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione.
Bella l'idea del rifugium, però io intendevo un filtro interno non una sump(che sarebbe certamente migliore ma non tutti se la possono permettere).

Per la gestione non metto in dubbio che le vasche con cambi d'acqua,filtro esterno...
non funzionino ma solo che non sono sistemi naturali.
Per esempio sono stati fatti sperimenti che con la flora creata dai fanghi mangiata dai pesci riesca a ridurre malattie,poi per non parlare degli altri effetti positivi dei fanghi.
Per i fosfati questo è un approfondimento,una sperimentazione

Quote:

in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione.
Per cara e vecchia gestione quale intendi?

Paolo Piccinelli 13-10-2011 15:49

Io non vedo nulla di nuovo in quanto dite, nè alcuna sperimentazione... nel 2006 qui e in altri forum si prlava dei fanghi in questi termini, leggete i mitici "fanghi di Poldo":

http://www.discuspassion.net/forum/i...pic,863.0.html

Riguardo al fondo, nemmeno quello è una novità:

http://www.wetwebmedia.com/ca/volume...e_7_1/dsb.html


Non vedo nessuno che si sia accalorato... l'unica precauzione che vi invito ad avere è di CIRCOSTANZIARE SEMPRE quando si parla di "sistemi alternativi".

Ok?!? ;-)

Agro 13-10-2011 15:58

Be neanche i filtri PMT (Poldo Media Tecnology) che vuoi fare tu pochi se li possono permettere.

che intendi con

Quote:

non funzionino ma solo che non sono sistemi naturali.
Che intendo con vecchia cara gestione?

Quote:

Per la gestione non metto in dubbio che le vasche con cambi d'acqua,filtro esterno...

Frankys 13-10-2011 16:16

Quote:

Be neanche i filtri PMT (Poldo Media Tecnology) che vuoi fare tu pochi se li possono permettere.
Io non voglio fare un PMT,
secondo me un filtro del genere è da usare solo se hai vasche per riproduzioni o superstrapopolate.

Quote:

Per la gestione non metto in dubbio che le vasche con cambi d'acqua,filtro esterno...
Questa gestione è venuta fuori negli ultimi anni...

Io cerco di proporre una gestione quasi autonoma, sfruttando al meglio delle possibilità i batteri e i fanghi.
E voglio anche dimostrare che sono utilissimi per i nostri "amici" pesci.

Danny85 13-10-2011 19:20

Quote:

Originariamente inviata da Frankys (Messaggio 1061180671)

Io cerco di proporre una gestione quasi autonoma, sfruttando al meglio delle possibilità i batteri e i fanghi.
E voglio anche dimostrare che sono utilissimi per i nostri "amici" pesci.

Io è un anno e mezzo che ho un acquario da 150 litri e da 6 mesi che ne ho uno da 50 litri e ho sempre avuto PO4 e NO3 non misurabili,sempre dovuto aggiungerli per le piante.
I cambi d'acqua li faccio comunque ogni 15 giorni per introdurre oligoelementi e microelementi presenti nell'acqua che introduco.
Comunque seguo con attenzione,solo quando dite le cose specificate bene di cosa parlate-28-28-28

biociccio 13-10-2011 20:24

In realtà si :-)) e prevede un tubicino e poco più come dicevi tu#36#

agli inizi della mia passione acquariofila feci un esperimento: infilai un tubicino da aeratore all' uscita del tubo del filtro, l' altro capo portava un filo d' acqua dentro una "stagna" da 5 lt in plastica (quelle da acqua distillata). Dalla stagna l' acqua rientrava in vasca per troppo pieno (altro tubicino, più grande inserito in un buco della stagna fatto al livello giusto per non allagare casa).
Non ricordo perchè feci questo ma dopo pochi giorni, sul fondo della tanica c'era un bello strato di residui ( sicuramente non avevo fanghi e sembrava piuttosto flocculato) e decisi di togliere tutto perchè l' acqua li dentro puzzava un pò...
non ricordo quale fosse lo scopo dell' esperimento all' epoca, ma me ne sono sempre ricordato perchè la quantità di sedimenti mi impressionò.

Tornando a noi sto pensando di fare qualcosa di simile, inizialmente senza ne spugne ne altro, per vedere se si deposita roba perchè i po4 da soli non ci vanno sicuro, l' unica possibilità è che siano chelati dai fanghi o dio solo sa cos' altro. Poi aumenterei un pochino la corrente nella tanica e diminuirei le sue dimensioni, perchè credo che l' effetto maleodorante del primo esp. fosse dovuto a zone di ristagno. sono combattuto fra una tanica sfruttata solo per metà dell' altezza con uno "sbarramento" che costringa l' acqua in entrata a passare a pochi cm dal fondo per poi risalire e tornare in vasca; oppure un recipiente rotondo in cui sfruttare una corrente a vortice...tipo vortex, ma lento

per l' eliminazione del sedimentato sono più propenso al tubicino aspirante che alla spugna, sempre per tener meglio d' occhio il tutto.
che ne pensi frankys? facciamo qualche "accrocchio" e proviamo?#19

Frankys 13-10-2011 21:04

Quote:

I cambi d'acqua li faccio comunque ogni 15 giorni per introdurre oligoelementi e microelementi presenti nell'acqua che introduco.
Comunque seguo con attenzione,solo quando dite le cose specificate bene di cosa parlate
Secondo me per avere una maggiore stabilità i cambi bisogna farli il meno possibile.
L'acqua matura si arricchisce di molte sostanze " miracolose" per pesci e piante.
Per dare alimento alle piante inserisci un po' di mangime in più del necessario,i valori si alzeranno di conseguenza.

Per esempio una volta con un filtro di amburgo si riuscì ad ottenere con successo una riproduzione di discus con GH 11 :#O, ed il fango svolse una funzione fondamentale per l'alimentazione degli avanotti.


Quote:

Tornando a noi sto pensando di fare qualcosa di simile, inizialmente senza ne spugne ne altro, per vedere se si deposita roba perchè i po4 da soli non ci vanno sicuro, l' unica possibilità è che siano chelati dai fanghi o dio solo sa cos' altro. Poi aumenterei un pochino la corrente nella tanica e diminuirei le sue dimensioni, perchè credo che l' effetto maleodorante del primo esp. fosse dovuto a zone di ristagno. sono combattuto fra una tanica sfruttata solo per metà dell' altezza con uno "sbarramento" che costringa l' acqua in entrata a passare a pochi cm dal fondo per poi risalire e tornare in vasca; oppure un recipiente rotondo in cui sfruttare una corrente a vortice...tipo vortex, ma lento

per l' eliminazione del sedimentato sono più propenso al tubicino aspirante che alla spugna, sempre per tener meglio d' occhio il tutto.
che ne pensi frankys? facciamo qualche "accrocchio" e proviamo?
Ecco,parliamone.
Entro domani ti allego i miei progetti. ;-)

Ciao,
Francesco -28

Frankys 13-10-2011 21:54

Quote:

agli inizi della mia passione acquariofila feci un esperimento: infilai un tubicino da aeratore all' uscita del tubo del filtro, l' altro capo portava un filo d' acqua dentro una "stagna" da 5 lt in plastica (quelle da acqua distillata). Dalla stagna l' acqua rientrava in vasca per troppo pieno (altro tubicino, più grande inserito in un buco della stagna fatto al livello giusto per non allagare casa).
Non ricordo perchè feci questo ma dopo pochi giorni, sul fondo della tanica c'era un bello strato di residui ( sicuramente non avevo fanghi e sembrava piuttosto flocculato) e decisi di togliere tutto perchè l' acqua li dentro puzzava un pò...
non ricordo quale fosse lo scopo dell' esperimento all' epoca, ma me ne sono sempre ricordato perchè la quantità di sedimenti mi impressionò.
Forse i flocculi di fanghi " cadono quando hanno spazio e condizioni adatte.
Da quello che ho capito i fosfati si accumolano nei PAO che a sua loro volta si trovano all' interni dei fanghi.

Ciao,
Francesco

biociccio 13-10-2011 23:49

bah
gioco di tubi e deposito, guardiamo che cosa si sedimenta senza puzzare e poi si vede:-))


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