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-   -   Oranda con respiro affannoso (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=314068)

musky2211 22-07-2011 10:08

Oranda con respiro affannoso
 
Questa mattina ho notato il mio oranda che "respirava" affannosamente, ma non a pelo d'acqua come per la mancanza di ossigeno, ma bensì abbacchiato sul fondo.
Di solito è sempre vispo, soprattutto all'orario dei pasti, ma questa mattina nulla, ha lasciato cadere le scaglie di cibo come se non gli interessassero, sicuro indice che c'è qualcosa che non va.

Non penso che sia la temperatura perchè nei giorni scorsi, nelle ore più calde della giornata, la temperatura dell'acqua ha raggiunto valori superiori a quelli di stamattina senza che l'oranda ne risentisse.

Qualche spiegazione per tale comportamento?


I valori, misurati l'altro ieri pomeriggio, sono i seguenti (test a reagente liquido JBL):
NO2= 0,05
NO3= 5
NH4 <0,05
Ph 7,1
Kh 9
PO4 ora non ricordo il valore ma era assolutamente nella norma
C° 27 (unica nota dolente)

onlyreds 22-07-2011 11:45

sembra più una cosa batterica. pinna dorsale floscia?
fai subito un bel cambio d'acqua massiccio e vedi come reagisce. non vedi niente sul corpo (arrossamenti, sfilacciamenti delle pinne...)? Hai in casa qualche medicinale?

musky2211 22-07-2011 12:13

No, la pinna dorsale sta bella dritta e anche le altre pinne non presentano alcun tipo di sfilacciamento, per questo sarei più propenso a pensare che sia qualcosa legata alla chimica del filtro denitrificatore.

I valori in uscita da questo filtro sono buoni (NO2 0,05 - NO3 0,00 - NH4 < 0,05), ma non saprei come misurare anidride solforosa ed eventualmente l'acido solfidrico, comunque a naso si sente il classico odore di uova marce, però anche altre volte l'ho sentito e l'oranda stava bene.

Il Redox Controller mi da mV - 350 e da quanto ho letto il valore limite per l'ossidoriduzione dei nitrati è - 300, con valore attimale intorno ai - 175.


Cmq procederò con il cambio d'acqua.

Non ho medicinali specifici in casa, nel caso fosse dovuta a batteri cosa dovrei usare?

onlyreds 22-07-2011 13:00

E' già una buona cosa quella della pinna... non so: inizia col cambio.
In caso estremo il dessamor o il faunamor sarebbero l'ideale

musky2211 22-07-2011 15:26

Tornando a casa ho notato che il boss dell'acquario sembra tornato a spadroneggiare normalmente.....

mah...non so manco io che dire! I misteri della vita!

malù 22-07-2011 22:00

musky ho letto i tuoi post sul denitratore........è un bell'attrezzo ma a volte un pò "ballerino" e tenerlo "in ordine" non è sempre facile......solo per fare due chiacchiere, hai mai pensato a qualcosa di più facile da gestire tipo Pothos o, al limite, filtro d'Amburgo?

musky2211 23-07-2011 10:49

Ok, ammetto l'ignoranza...dammi qualche link che mi documento!

Per quanto concerne il denitrificatore è solo in quest'ultimo periodo che mi sta facendo un pò i "capricci", nel senso che il redox scende troppo (come scritto in altra discussione), per il resto la mia esperienza con questo tipo di filtro è estremamente positiva.
Ho lottato contro le alghe da quando ho cominciato a muovere i primi passi in acquariologia e solo da quando ho messo in funzione questo tipo di filtro ho risolto completamente e radicalmente il problema.

malù 23-07-2011 21:53

Il Pothos è una pianta d'appartamento che (di solito) si coltiva emersa con le radici immerse, "ciuccia" nitrati e fosfati che è un piacere..........
Il filtro d'Amburgo:
http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...ro_Amburgo.asp

musky2211 26-07-2011 16:52

Dopo aver fatto una bella ricerca su internet mi accingo a rispondere.

Per quanto riguarda il Pothos potrebbe essere la soluzione più "naturale" al problema ed è la prima sceta che farei, ma purtroppo ho una vasca chiusa e la cosa è per me impraticabile, anche per altre valide ragioni con cui non sto qui a tediarvi.

Per quanto concerne il filtro d'amburgo potrebbe essere una valida soluzione, ma se volessi metterlo all'interno dell'acquario dovrei modificare il layout dello stesso oppure dovrei trovare il modo di utilizzare una seconda vasca che funzioni da filtro d'amburgo e metterla magari sotto il mobile dell'acquario. Proprio in tal senso ho visto qualche buona idea girando qua e la per il web.

Cmq tornando al discorso del denitrificatore domenica gli ho dato una bella pulita (premurandomi di utilizzare acqua dell'acquario e di tenere sempre sommerse le bio-balls) e mi pare di che tutto sia tornato alla normalità.

Dopo una pulizia accurata ho messo il flusso in uscita dal denitrificatore a 1 goccia ogni secondo circa.
Il pontenziale redox è sempre intorno ai - 350 mV, ma i valori in uscita dal denitrificatore direi che sono buoni: NO2 0,025 - NO3 0,00 - NH4 0,10.
Il valore degli NH4 in acquario è <0,05.
Sarebbe interessante sapere se si forma l' H2S e se si, in quali quantità visto che è tossico anche alle minime quantità.

Devo dedure comunque che il problema si stato causato dall'eccessivo intasamento del denitrificatore dal quel composto nero/grigio che intasava l'interno del filtro e che ho rimosso.

Cosa fosse però quella patina lo ignoro.

malù 26-07-2011 21:53

Purtroppo la produzione di acido solfidrico è un possibile effetto collaterale......non so se trovi molte informazioni, il denitratore non è molto usato e si cerca sempre di fare un fondo non troppo compatto che limiti la formazione di zone anossiche.....mi spiace che tu non possa usufruire di "rimedi naturali" come il Pothos perchè è veramente formidabile #36#

musky2211 27-07-2011 11:17

Sarà per la prossima vasca o il prossimo allestimento! :-))

Sul denitrificatore penso di essermi letto e stampato tutto quello che c'è in giro su internet haahahahahahaahahah

bobigio62 22-01-2014 09:03

ciao da Roberto
In questa sezione parleremo di malattie. Ma prima di tutto bisogna chiarire un concetto: i pesci rossi, e specialmente quelli ornamentali, cioè quelli con pinne a velo, corpi corti e tozzi, occhi telescopici ecc., non sono "resistenti" come sono soliti dire i negozianti. Anzi sono piuttosto delicati per una serie di ragioni che andremo ad analizzare in questa sezione, e per questo vanno curati con molta attenzione e molto amore!
Iniziamo a spiegare cosa fa soffrire maggiormente i nostri amici. Innanzitutto i carassi, come tutti pesci, soffrono terribilmente la presenza di nitriti e nitrati nell'acqua. In poche parole i nitriti si comportano con i pesci come il monossido di carbonio si comporta con noi: intossicazione e, se non presa tempestivamente, morte!
Queste sostanze sono la naturale conseguenza della decomposizione degli escrementi dispersi nella vasca, le prime (i nitriti) si eliminano facendo maturare bene la vasca prima di inserire i pesci, le seconde (nitrati) sono il prodotto finale della decomposizione cui accennavamo e visto che i nostri amici sono dei campioni in materia di escrementi è facile capire come in poco tempo la concentrazione di queste sostanze possa aumentare considerevolmente. Da questo fatto, e non solo, deriva la necesità di prevedere vasche sufficientemente grandi per ospitare i nostri amici, in modo che la quantità d'acqua per singolo pesce sia sufficiente a smaltire la carica organica che esso produce.
I testa di leone, poi, soffrono molto a livello intestinale. Primo perché sono dei famelici, ingordi ghiottoni che mangerebbero (se assecondati...) ben oltre le loro necessità e capacità digestive; secondo perchè, specialmente quelli ornamentali, hanno una forma del corpo che tende a comprimere tutti gli organi interni favorendo sovente occlusioni intestinali ed infiammazioni della vescica natatoria, Prima regola fondamentale quindi è dar loro mangimi surgelati,(chironomus, artemia, krill, ecc) oppure cibo vivo (gamberetti , seppioline, pesciolini di mare ecc.) alternandoli con piselli bolliti dalle 2 o3 volte alla settimana.
Da escludere pertanto i cibi secchi (fiocchi o granuli) non sono adatti a questo tipo di pesce.
Come dicevamo, spesso legato all'alimentazione compare il problema del galleggiamento o instabilità del pesce. Le cause sono molteplici: dall'ingestione di aria insieme al cibo, fermentazione del cibo secco nello stomaco, infiammazione della vescica natatoria, ulcere, gonfiori intestinali, rialzamento delle squame, stress, ecc.

Continuando, i pesci rossi non gradiscono gli sbalzi di temperatura. Questi sono fonte di notevole stress e possono causare diverse malattie. La regola fondamentale è assicurarsi che durante i cambi d'acqua non si immetta nella vasca acqua ad una temperatura troppo diversa da quella della vasca stessa. Sulla temperatura alla quale tenere i nostri amici ci sono diverse correnti di pensiero. Io ai miei Testa di Leone, mantengo una temperatura ambientale,
Altra malattia molto comune è quella dei puntini bianchi (chi non l'ha mai avuta almeno una volta!?). Questa si può curare con relativa facilità, se presa tempestivamente, con i vari prodotti specifici che si trovano in commercio. Fondamentale, però, è capire le cause.
Lo stress è una delle cause maggiori che rendono i pesci vulnerabili ai puntini bianchi e non solo, attenzione ai nitriti sono sempre presenti, nell’acquario di acqua fredda quindi dovete aggiungere ogni 15 giorni un 5ml di batteri(Sera Set Bio Nitrivec)
E ricordate sempre che osservare con attenzione i nostri pesciotti almeno 5 minuti al giorno è il miglior modo per evitare che piccoli problemini possano diventare grossi malanni!!

onlyreds 22-01-2014 15:05

Quote:

Originariamente inviata da bobigio62 (Messaggio 1062291712)
ciao da Roberto
In questa sezione parleremo di malattie. Ma prima di tutto bisogna chiarire un concetto: i pesci rossi, e specialmente quelli ornamentali, cioè quelli con pinne a velo, corpi corti e tozzi, occhi telescopici ecc., non sono "resistenti" come sono soliti dire i negozianti. Anzi sono piuttosto delicati per una serie di ragioni che andremo ad analizzare in questa sezione, e per questo vanno curati con molta attenzione e molto amore!
Iniziamo a spiegare cosa fa soffrire maggiormente i nostri amici. Innanzitutto i carassi, come tutti pesci, soffrono terribilmente la presenza di nitriti e nitrati nell'acqua. In poche parole i nitriti si comportano con i pesci come il monossido di carbonio si comporta con noi: intossicazione e, se non presa tempestivamente, morte!
Queste sostanze sono la naturale conseguenza della decomposizione degli escrementi dispersi nella vasca, le prime (i nitriti) si eliminano facendo maturare bene la vasca prima di inserire i pesci, le seconde (nitrati) sono il prodotto finale della decomposizione cui accennavamo e visto che i nostri amici sono dei campioni in materia di escrementi è facile capire come in poco tempo la concentrazione di queste sostanze possa aumentare considerevolmente. Da questo fatto, e non solo, deriva la necesità di prevedere vasche sufficientemente grandi per ospitare i nostri amici, in modo che la quantità d'acqua per singolo pesce sia sufficiente a smaltire la carica organica che esso produce.
I testa di leone, poi, soffrono molto a livello intestinale. Primo perché sono dei famelici, ingordi ghiottoni che mangerebbero (se assecondati...) ben oltre le loro necessità e capacità digestive; secondo perchè, specialmente quelli ornamentali, hanno una forma del corpo che tende a comprimere tutti gli organi interni favorendo sovente occlusioni intestinali ed infiammazioni della vescica natatoria, Prima regola fondamentale quindi è dar loro mangimi surgelati,(chironomus, artemia, krill, ecc) oppure cibo vivo (gamberetti , seppioline, pesciolini di mare ecc.) alternandoli con piselli bolliti dalle 2 o3 volte alla settimana.
Da escludere pertanto i cibi secchi (fiocchi o granuli) non sono adatti a questo tipo di pesce.
Come dicevamo, spesso legato all'alimentazione compare il problema del galleggiamento o instabilità del pesce. Le cause sono molteplici: dall'ingestione di aria insieme al cibo, fermentazione del cibo secco nello stomaco, infiammazione della vescica natatoria, ulcere, gonfiori intestinali, rialzamento delle squame, stress, ecc.

Continuando, i pesci rossi non gradiscono gli sbalzi di temperatura. Questi sono fonte di notevole stress e possono causare diverse malattie. La regola fondamentale è assicurarsi che durante i cambi d'acqua non si immetta nella vasca acqua ad una temperatura troppo diversa da quella della vasca stessa. Sulla temperatura alla quale tenere i nostri amici ci sono diverse correnti di pensiero. Io ai miei Testa di Leone, mantengo una temperatura ambientale,
Altra malattia molto comune è quella dei puntini bianchi (chi non l'ha mai avuta almeno una volta!?). Questa si può curare con relativa facilità, se presa tempestivamente, con i vari prodotti specifici che si trovano in commercio. Fondamentale, però, è capire le cause.
Lo stress è una delle cause maggiori che rendono i pesci vulnerabili ai puntini bianchi e non solo, attenzione ai nitriti sono sempre presenti, nell’acquario di acqua fredda quindi dovete aggiungere ogni 15 giorni un 5ml di batteri(Sera Set Bio Nitrivec)
E ricordate sempre che osservare con attenzione i nostri pesciotti almeno 5 minuti al giorno è il miglior modo per evitare che piccoli problemini possano diventare grossi malanni!!

ciao bobigio62, benvenuto su questo forum!
non ho ben capito il tuo post... a parte aver copiato quello che ho scritto io sul mio sito
http://www.goldfish.altervista.org/malattie.html
modificando alcune cose (ad esempio non è vero che i nitriti ci sono sempre in acquario)
qual'è la tua opinione sull'argomento? In un forum ogni utente è libero di partecipare alle discussioni raccontando la sua esperienza, chiedendo consigli o semplicemente ragionando con gli altri utenti del forum.


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