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CO2 a lieviti versione 3.0
Ultima versione del sistema a lieviti Grazie al forum di AcquaPortal, ed in particolare grazie al topic “Tutto sulla CO2 in gel”, credo si possa dire di aver raggiunto un risultato difficilmente migliorabile. L’evoluzione di cui parliamo mette fine a tutti i problemi di cui si è discusso in questi mesi: “Hai una perdita?”, “Dove può essere?”,”Quanta colla hai messo?”, “E’ troppo caldo?”,”Metti un foglio in più.”, “No, uno in meno.” , “Mettici un pressacavo.”, “Togli il contabolle.”, ecc. ecc. Tutto nasce da due idee proposte sul forum, per le quali voglio ringraziare mariocpz (per il forbox) e metaldolphin (per il tappo a scatto). Ringrazio anche frtommy per la collaborazione nella fase sperimentale. L’impianto sarà invisibile, silenzioso, sicuro, stabile ed efficiente. Sarà realizzabile da chiunque, in circa 20 minuti, senza particolari abilità manuali, con attrezzi che tutti hanno in casa, con materiali che si trovano facilmente in commercio, senza “il cugino che lavora lì” o “l’amico che conosce quello là”. In realtà, è l’ennesima dimostrazione del Rasoio di Occam: più che di evoluzione, di tratta di semplificazione. Per realizzarlo spenderete circa 10 Euro, ma soprattutto vi costerà 50 centesimi a carica. La frequenza delle ricariche dipenderà dalla capienza dell’acquario e dalla quantità di CO2 erogata, ma possiamo indicare, a stare stretti, una durata di 2 mesi a 20 bolle al minuto. Iniziamo con l’elenco dei materiali. Tra parentesi, i prezzi che ho pagato io. Nel seguito parlerò di “damigiane”, ma ricalcolando la dose di zucchero è possibile applicare lo stesso metodo a qualsiasi contenitore con tappo meccanico, ovviamente limitando la durata. Recatevi in un Bricocenter che abbia un grosso settore Giardinaggio/Agricoltura, ed acquistate: 1) Una damigiana da 5 litri con tappo meccanico (€ 3.10 per la damigiana, 0.25 per il tappo) Con 75 cent in più, vi danno anche il cestello antiurto giallo. http://s3.postimage.org/1fkn9kck/Damigiana_005.jpg 2) Un tubo da 6 mm, come quello per aeratori. (40 cent a metro) Per la lunghezza dovrete regolarvi col battiscopa, dall’acquario fino al punto della stanza in cui deciderete di nascondere la damigiana. 3) Un raccordo a due vie per microirrigazione (75 cent, in confezione da 5) http://s3.postimage.org/1hopzj2c/Raccordo.jpg Prima di uscire, passate al settore “Elettricità” e comprate: 4) Un morsetto da elettricista (“Forbox”) da 10 mm. (€ 2.50 in confezione da 5) http://s4.postimage.org/255xsuv38/Forbox.jpg Tornando a casa, fermatevi in una Farmacia, e chiedete: 5) Un deflussore per flebo (€ 1.10) 6) Una siringa. (20 cent) Come attrezzi, avrete bisogno di: - Un trapano, meglio un avvitatore a batteria (perché più lento). - Una punta da 6. - Una pinza da idraulico, detta “cagna” o "pappagallo" o "giratubi". http://s3.postimage.org/1vxpbt45g/55562.jpg (In alternativa, uno schiaccianoci) - Un paio di forbici o un taglierino. - Un accendino. Passiamo ora alla realizzazione. Forate il tappo con la punta da 6, inclinandola in modo da evitare il ferro della gabbietta, http://s4.postimage.org/2569dmajo/Damigiana_006.jpg poi fateci passare un’estremità del tubo da 6. Tagliate una delle due estremità del raccordo per microirrigazione. Se vi sembra troppo duro da tagliare, incastratene metà nel mandrino del trapano, ed applicateci una lama mentre gira, come fosse un tornio. http://s4.postimage.org/256rkj3z8/Damigiana_009.jpg Incastrate la punta del raccordo nel tubo. http://s4.postimage.org/256wj55gk/Damigiana_012.jpg Spingetelo completamente dentro, in modo che il tubo si dilati visibilmente, poi forzate il tutto ad entrare nel foro, con la cagna da idraulico (o lo schiaccianoci). http://s4.postimage.org/257tlw3c4/Schema_del_tappo.jpg Dopo aver incastrato il tubo, provate la meccanica del tappo. La chiusura deve forzare parecchio sulla guarnizione; se non lo fa, deformate leggermente la struttura in modo che schiacci di più. A questo punto, la damigiana è pronta. Nascondetela in qualche punto della stanza dove non dà fastidio, e fate arrivare il tubetto fino all’acquario, che può essere a qualsiasi distanza. Non siamo più vincolati dal metro e mezzo del deflussore per flebo, possiamo quindi decidere a nostro piacimento se passare sui battiscopa, sotto di essi, dietro i mobili o sotto una moquette, nelle guaine dell’impianto elettrico… Qualcuno (caso estremo) potrebbe anche decidere di chiamare un muratore per farsi fare delle tracce. Per chi ha le pareti bianche, esistono tubi da 6 dello stesso colore, che potrebbero essere fissati sopra i battiscopa mimetizzandosi col muro. Non badate a spese, sulla distanza. Ricordate che costa solo 40 centesimi al metro. I più fantasiosi potrebbero anche collocare la damigiana in un'altra stanza, o addirittura portarla in soffitta, in cantina, in garage… Dove arriva il tubo, arriva la CO2. Passiamo all’estremità opposta, vicino all’acquario. Spaccate la protezione in plastica del forbox, prendete solo la parte metallica all’interno, aprite completamente la vite ed infilateci dentro il tubo, per almeno 5 centimetri. Scaldate l’estremità del tubo con l’accendino, e subito, prima che si raffreddi, spingeteci dentro il puntale del gocciolatore per flebo. Non è importante che entri completamente, le fessurazioni stanno solo sull’estremità. Tagliate a misura il tubo del deflussore, per arrivare fino al diffusore che avrete deciso di utilizzare, ed eliminate il regolatore a rotellina, ormai inutile. http://s4.postimage.org/258dgc99g/Tubo_CO2.jpg Stringete completamente la vite del forbox, e spingete acqua dall’estremità del tubicino, con una siringa, fino a riempire il gocciolatore per circa metà. Infine, collegate il tubicino al vostro sistema di diffusione, e l’impianto è pronto. Fase finale: caricamento della damigiana. Qui c’è la novità principale. Rispetto alla tradizionale bottiglia di Coca, ora abbiamo: 1) La perfetta chiusura ermetica del tappo a scatto. 2) La resistenza alla pressione di un vetro da mezzo centimetro. 3) La regolazione precisissima del forbox. Tutto questo ci permette di rinunciare completamente alla gelatina, tornando all’antico. La colla di pesce aveva infatti un solo scopo: stabilizzare la fermentazione, riducendo la pressione di esercizio. Questo rendeva l’erogazione più facilmente regolabile, diminuiva la sollecitazione dei vari elementi dell’impianto riducendo il rischio di perdite e, complessivamente, consentiva maggiore durata. Ora basterà smontare il tappo a scatto, portare la damigiana nel lavandino, versarci mezzo pacco di zucchero e una bustina di lievito di birra. Il resto è acqua. - Niente pentolini. - Niente tempi di raffreddamento. - Niente dosaggio diversificato per stagione o area geografica. - Tempi di attesa molto ridotti. - Niente bilance o misurini, si fa tutto a occhio. - Costi ridotti (la colla era il componente più costoso). - Erogazione stabilissima. ... E dulcis in fundo, dite "addio" alla temutissima SCHIUMA, che non si formerà più, se non in misura irrilevante. Per questo fenomeno, inizialmente incomprensibile, ringrazio Daniele68 per aver fornito una spiegazione: buona parte della schiuma che vedevamo prima era causata dai residui organici della colla di pesce, e accentuata dalla modesta superficie della bottiglia, rispetto alla damigiana. Basterà aspettare due - tre ore, aprire il forbox e regolare le bolle Unico problema (già verificato in due acquari diversi): il giorno dopo, l’erogazione cesserà. Bisogna armarsi di cacciavite e regolare di nuovo il morsetto. E’ possibile che sia necessario rifarlo una terza volta, dopo altre 24 ore, poi tutto regolare, fino all’esaurimento della damigiana. Appendice: Consigli per la sicurezza Com'è noto a tutti, il vetro resiste bene alla pressione ma pochissimo agli urti. Se un oggetto contundente colpisce la damigiana, mentre dentro ci sono 5 o 6 Atmosfere di pressione, non dev'essere piacevole trovarsi nelle vicinanze... Il problema può essere risolto in diversi modi, che sono stati proposti sul forum. Ognuno di noi conosce perfettamente la propria abitazione, il proprio arredamento e le abitudini della propria famiglia, quindi non pretenderò di dirvi io quale soluzione scegliere. Mi limiterò a farne un elenco, sottolineando che nulla osta di usarne più di una contemporaneamente, o inventarne di nuove su iniziativa personale: 1) Collocare la damigiana in un punto nascosto e inaccessibile. 2) Tenerla in uno scatolone, o in un contenitore di polistirolo. 3) Chiuderla dentro un mobiletto, ad esempio il supporto dell'acquario. 4) Realizzare un'apposita cassettina di legno. (Siamo bricolagisti, no?) 5) Avvolgerla con diversi giri di BollimBall (materiale da imballagggio a bolle d'aria) Personalmente, trovo che l'idea migliore sia l'ultima, veloce, economica e non occupa spazio. Ringrazio Paolo Piccinelli per averla proposta. Sono emerse anche altre soluzioni, ma sono "passive"; evitano danni dopo che la damigiana si è rotta, ma non gli impediscono di rompersi (nastri adesivi, pellicola, buste di plastica.) Per questo tenderei a sconsigliarle. Buon lavoro! |
#30
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Che pressione raggiungerà la boccia di vetro? #24
Non è un magnum da champagne che regge 6 - 8 bar, quella damigianetta da 5 litri ne regge nemmeno la metà... occhio! ;-) |
quoto paolo, occhio anche che il pizzicare il tubo con il forbox, nel tempo può causare perdite, l'idea è buona, ma occhio alla pressione, è vetro ed è pericoloso se esplode...
anche perchè il tappo non può saltare... |
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Ho riletto l'articolo tre volte, prima di pubblicarlo, eppure ero sicuro di aver dimenticato qualcosa... #23 Vediamo di colmare la lacuna. Durante la fermentazione, la pressione più alta si raggiunge il primo giorno, quando il morsetto è completamente chiuso e gli zuccheri sono abbondanti. Durante la sperimentazione, frtommy ed io abbiamo tenuto le damigiane sigillate per 24 ore (lui) e 48 ore (io), per assicurarci della loro tenuta, prima di consigliarle ad altri. Da come uscivano le bolle, dopo tale periodo, deduco che la pressione interna era molto alta, tuttavia non ci sono stati cedimenti né sul vetro, né sul tappo, né sul tubo. Nei due giorni di attesa, ho riflettuto su questa cosa della pressione. La bottiglia di Coca, da sempre usata per la CO2 a fermentazione, è fatta di polietilene da mezzo millimetro. La damigiana ha mezzo centimetro di vetro. In caso di urto non c'è dubbio che sia fragile, ma la pressione non dovrebbe essere un problema. Come ho già detto in altro topic, le maschere da sub sono di vetro, non di polietilene. E' comunque comprensibile che si abbiano i dubbi di Paolo, la prima volta. Nel qual caso è sufficiente, prima di collegarsi al diffusore, tenere la damigiana nella vasca da bagno per 24 ore, oppure avvolgerla in una busta impermeabile. In caso di cedimento, avrete fatto pochi Euro di danni, senza pozzanghere sul pavimento e cocci di vetro in giro per casa. |
Se mia moglie o la signora delle pulizie o mia figlia si china a spolverarla e la urta, la boccia scoppia e una scheggia le spappola un occhio... sai che me ne frega dei pochi euro di danno?!? #07
Prima di consigliare queste cose (ricordo che il forum è di accesso libero anche ai minori), prendi un manometro da bici che costa 5 euro e fai la prova ;-) |
Rox non è questione di spessore, ma anche di qualità del vetro... mi raccomando attenti...
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Ciao Rox,vecchia canaglia!
Un grande plauso a te e la ciurma per il gran bel lavoro svolto,e mi scuso per essere sparito per un pò,ma causa lavoro sono stato mooolto impegnato,però vi ho sempre seguito con attenzione,sapevo che avresti sganciato la bomba prima o poi... Non vorrei fare il guastafeste,ma mi vedo costretto a quotare quanto detto da chi mi ha preceduto,sia per il forbox,ma soprattutto per la damigiana in vetro...l'avere una bimba che mi gironzola per casa mi rende molto sensibile al problema,anche se potrebbe risultare pericoloso anche per noi adulti. Purtroppo le damigiane in vetro non sono fatte per contenere quei livelli di pressione(mentre la bottiglia di coca si),e quindi non vengono sottoposte a nessun tipo di controllo del genere:basta un lieve difetto di fabbricazione,o un incrinatura non visibile,e la frittata è fatta. Non penso lo spessore del vetro sia una garanzia. Perchè non provare con le damigiane in plastica come suggerito da Mouuu? Oppure (ce l'ho posato in garage da due mesi,non ho ancora avuto tempo di provare)con i barilotti di latta per birra da 5l,già muniti di rubinetto e sfogo per l'aria...con il tuo genio ci metteresti 5 minuti a trovare la modifica giusta per renderli più che funzionali. Saluti, aldo |
basta una bottiglia per lo spumante.
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Se Rox ha optato per la damigiana,è per il litraggio che assicura una durata maggiore dell'erogazione di co2 senza manutenzione,e per il tappo a chiusura meccanica che finalmente metteva al riparo da fastidiose perdite. |
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Piuttosto che la soluzione della busta, io metterei la damigiana, ammesso che si riveli sicura, in una scatola resistente...così non schizza eventualmente... :-81 |
anche il fustino della birra potrebbe essere un idea, perchè l'alluminio si apre e non si frantuma
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esistono bottiglie di spumante da 1,5 - 3 - 5 - 6 - 9 litri... basta avere un amico con un ristorante/enoteca, andare a fare un giro in discarica oppure avere un amico alcoolizzato e si reperiscono ;-)
Tra l'altro il vetro verde previene i danni da luce diretta ;-) Per il tappo achiusura meccanica, basta rimettere il tappo in plastica da spumante dozzinale e chiuderlo con la gabbietta. |
Io sinceramente non mi fido a usare il vetro .. mi va beissimo quella damigianetta da 3 litri .. se trovo altro aumenterò ma sempre in plastica.. sbadato come sono ci vuole un niente a farla saltare
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Ragazzi, la discussione non deve puntare su "vetro o non vetro".
In un solo giorno sono già arrivate [gradite] proposte alternative: alluminio, plastica, spumante, birra... Il punto nodale è un altro. Nel momento in cui si dispone di una chiusura davvero efficiente (come il tappo a scatto) e di una regolazione davvero precisa (come il forbox), la colla di pesce diventa un'inutile complicazione. I due amici che ho citato nei ringraziamenti sono i massimi artefici di questa "scoperta del secolo", che butta nella spazzatura migliaia di post del topic sul "gel". Come riuscite ad ottenere quella chiusura perfetta, o con quali materiali, non inficia minimamente il concetto base di "buonanotte alla gelatina". Io ho chiuso per sempre, con pentolini, imbuti e frigoriferi. #27 Questa è la vera novità. Per quanto riguarda la sicurezza, io ed frtommy abbiamo fatto collaudi più che sufficienti per un lavoro di bricolage, portando le damigiane ad una pressione che non raggiungeranno mai nel normale esercizio. Considerando che la damigiana (almeno a casa mia) è collocata in un punto irraggiungibile, a meno di non spostare un pesante divano, non credo si possa far male nessuno. Tra l'altro, nell'articolo ho insistito parecchio sul fatto di collocarla in un punto nascosto della stanza. (Com'è noto, sono un accanito sostenitore dell'invisibilità delle attrezzature) Invito comunque tutti a continuare con le proposte. Finora la più interessante sembra quella di Paolo, sul magnum dello spumante. Secondo voi, un vetraio ci potrebbe praticare due piccoli incavi nel collo, per alloggiare un tappo a scatto? |
E' vero, la novità molto gradita è che con una chiusura così si prepara in pochissimo tempo il composto ed è più pratico anche!
Poi il materiale viene dopo...personalmente sono d'accordo con Ale e Mouuu, preferisco evitare il vetro e usare plastica o alluminio... :-) |
Apprezzando la manualità di Rox r e l'inventiva che ha messo in questi 3 articoli sono purtroppo a contestare, non me ne voglia l'amico Rox r , due fattori importanti.
1) Ciò che per noi è scontato, semplice , per altri potrebbe no essere così. Il vetro è molto pericoloso in un contesto in cui vi è fermentazione e ne sono un esempio le bottiglie che scoppiano dopo l'imbottigliamento del vino o di chi si fa la birra in casa.. eppure sono vetri spessi. Questo perchè la fermentazione dipende da vari fattori tra cui i più importanti: quantità di zucchero o fermentante che si voglia, quantità di microorganismi che finchè c'è da magnare si riproducono lasciando perdere temperature e pH che non fanno testo in questo caso. 2) mi chiedo se Rox ha fatto dei test oltre al manometro consigliato da Paolo sulle dosi di lievito e substrato. Ciò che per Rox è scontato per un 14enne smanettone è facile esagerare e la pressione in bottiglia non la puoi controllare. Un articolo così è da vero Mcgiver ma non è abbastanza scientifico. Mancano i dati essenziali, ossia dosi, pressioni raggiunte, punti critici..poi potrebbe essere un ottimo articolo. ;-) |
come detto, non serve il tappo a scatto.
basta colare un pò di resina, colla a caldo o silicone in un tappo di plastica da spumante, lavorarlo come vi pare e poi assicurarlo con la gabbietta. vi tenete in un cassetto due o tre gabbiette di ricambio e siete a posto per mesi ;-) |
Mi permetto di risponderti Daniele, per la domanda n°2.
Rox, si è dimenticato di dire le quantità nell'articolo. Mentre nel post dove si discute della Co2 a Gel, è stato detto più volte , appunto mentre si sperimentava. Per il vetro io ti posso dire che a meno di urti consistenti, la damigiana regge. Per la quantità di zucchero testa è 600 Gr. e l'acqua và messa sino a un dito o due sotto l'inizio del restringimento del collo. Sul tappo dello spumante, bisognerebbe provare, se con la pressione che si raggiunge la retina tiene. Presumo di sì, solo che io non correndo rischi di urti importanti, ho preferito una damigiana da 5 litri , che avevo già in casa, o che cmq è facilmente reperibile. Altra cosa.....Il silicone dev'essere messo bene bene, altrimenti cede. ( A me è successo ). Chiaramente se qualcuno vuol provare con uno spumante da 5L è ben accetto. Ciao ciao. |
Grazie frtommy ma vedi, quello che cerco di dire è che è ammirevole che uno si sbatta per inventare qualcosa di utile a tutti a costi bassi , ma come ogni cosa che poi deve essere utilizzata da chiunque ci devono essere delle regole che sono dettate da numeri.
Tu mi dici che : Quote:
600g di zucchero quanta CO2 produce ? pressione? a che temperatura? quale lievito? quale zucchero? Quote:
Mi dici che: Quote:
Quote:
Questo passaggio mi è poco chiaro. Secondo me dovreste tirare le somme, fare una procedura sintetica e precisa magari con qualche dato numerico e non solo con spiegazioni sul come fare e che sia alla portata di tutti e se non è possibile che non sia a rischio per sprovveduti o neofiti smanettoni altrimenti si arriva a fare come Stallone con Rocky....:-D Ripeto..il lavoro è ammirevole e non da tutti#25 |
Daniele, quello che tu chiedi è la morte del "Fai da te".
La ricerca scientifica approfondita non è mai rientrata tra le possibilità e gli scopi del Bricolage; anche perché un laboratorio di Microbiologia attrezzato, con due scienziati che studiano per due mesi la fermentazione alcolica, costerebbe come 1000 impianti a bombola della Ferplast o dell'Askoll. Se appendi un orologio in salotto, non chiedi la relazione di un Fisico sulle forze a taglio e a trazione che sollecitano la vite e il tassello, non pretendi l'analisi accurata dei materiali d'intonaco, non controlli il peso dell'orologio con una bilancia da laboratorio... prendi un trapano, e via. Magari, prima di allontanare le mani ti assicuri che regga, poi vedi che ci sta e lo lasci lì. Sto seguendo un topic dove alcuni si sono costruiti un supporto artigianale, per acquari da 200 e 300 litri, e sappiamo tutti quanto pesano. Se applicassimo lì, in proporzione, le stesse richieste che fai alla mia damigiana, non basterebbe il Genio Civile per darci sufficienti garanzie. Io e frtommy abbiamo provato la damigiana per tempi piuttosto lunghi, col tubo sigillato e con lo zucchero alla massima concentrazione. Non è successo niente, e questo ci basta. E' Bricolage, non produzione industriale. Per quanto riguarda la sicurezza, non parliamone come se fosse Tritolo. Se, e quando, una damigiana dovesse subire un urto accidentale e rompersi, ci armeremo di straccio ed asciugheremo la pozzanghera. Se qualcuno dovesse farsi un taglietto, pazienza, ci metteremo un cerotto. Non voglio diventare come quelle mamme che inseguono i figli con i braccioli, in una spiaggia sabbiosa dove l'acqua è alta 50 cm. P.S.: Se a qualcuno interessa, gli studi di Gay-Lussac sulla fermentazione ci dicono che da 500 grammi di zucchero se ne ottengono 254 di alcool etilico e 246 di Anidride Carbonica. |
rox r, io di ******* nella mia giovane vita ne ho fatto parecchie, ti assicuro che se fai esplodere una bottiglia di vetro o una damigiana sono cavoli senza zucchero, non è questione di iperapprensione.
se la danigiana si rompe, non si rompe solo, esplode e come minimo schizza via il collo della damigiana e se sei nei paraggi ti fai male... |
Rox hai ragione anche tu, però non sottovalutiamo il rischio di rottura di una damigiana di vetro...A me vengono i brividi solo a pensarci...
Ok che è bricolage, e le informazione tecniche non possono essere stra-precise, però almeno dire "Attenzione che può essere pericoloso" si pottrebbe fare...una scheggia di vetro può far rimanere cieco e/o provocare danni gravissimi...non scherziamo per favore sulla sicurezza! Lo so che hai fatto molti esperimenti, e non ti è capitato niente, però non tutti hanno la possibilità di stare tranquilli, tra bambini, cani, gatti e incidenti vari il rischio c'è... Il progetto è veramente buono, io stesso ho candidato il post per il "miglior post del mese", però un occhio di riguardo alla sicurezza ci vuole! ;-) Comunque grazie perchè è solo per merito vostro che si sta sviluppando la teoria sugli impianti di co2 artigianali! Ve ne dobbiamo essere grati!! ------------------------------------------------------------------------ (Ho scritto in contemporanea ad Ale, scusate le ripetizioni!) |
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Per ottenere l'esplosione di cui parli, non credo che possa bastare un minuscolo Saccaromyces, anche perché si vendono vini frizzanti nelle stesse damigiane. Sappiamo bene che quei frizzantini vengono addizionati artificialmente di CO2, con bomboloni industriali a pressioni ben superiori alle nostre. |
Rox r siccome certe cose le ho scritte io reagisci così se le avesse scritte Mkel , Piccinelli o Ale le risposte sono sicuro sarebbero state altre.
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Detto in parole povere se devo mettermi una damigiana in salotto di vetro opterei sicuramente per altri materiali avendo i bambini che usano la casa come se fosse un campo da calcio o palestra dove fare ruote e capriole. Avete fatto studi sulla massima quantità di zucchero? Metti i risultati di tale test condotti...Non è matematico che non succede niente perchè lo dite voi .. come avete condotto i test? io lo farei forse per deformazione professionale che vuoi che ti dica.. Il problema è che io e te non riusciremo mai a comunicare..viaggiamo su due binari opposti.. tu scrivi per dare dimostrazione che sei bravo con il fai da te , ti gongoli se ti fai i seguaci, hai una bella parlantina forbita e corretta. Io scrivo per cercare di dare una mano a chi inizia, non vado oltre alle cose che so, non cerco di propinare le mie convinzioni come verità assolute... Se due moderatori e qualche utente mi dicono la damigiana non è sicura ne prenderei atto e non tirerei fuori la spatasciata che hai appena scritto. Quote:
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Con rispetto Rox, quello non manca mai. Saluto prima di essere accusato di flame..le mie opinioni le ho date |
Ciao.
Permettetemi un punto di vista esterno.....alla vostra faida personale. Mi sembra che qua si stia cercando di screditare l'articolo e basta, Caro Daniele. Probabilmente hai avuto a che ridire con Rox, ma questi sono problemi vostri.... Io non vedo utile tutti quei commenti cercando il pelo nell'uovo e lo screditare. Per quanto mi riguarda, io ho dato una mano per il semplice motivo che non voglio regalare ai negozi, tutti quei soldi che chiedono in Bombole di Co2, quando con 2 euro si fa con Coca cola e zucchero etc... Per la storia dello zucchero poi. Una persona può metterne 600 con X bolle al minuto. Un altra se vuole può metterne 500 con X bolle al minuto....Chi dura di più vince, non muore nessuno se gli dura 1 settimana meno. Il lievito ? Da quello che dici mi pare che non sai di cosa si parla o hai mai provato, perchè il lievito si riproduce, quindi se metti lievito di birra per 2 kg ( esempio ridicolo ) o metti 5 gr di lievito, non cambia minimamente nulla....se non il tempo di attesa prima che tutto sia a regime ( credo ). Cmq diciamo che di solito si usa il lievito Liofilizzato della pane angeli. Ma io nelle prime bottiglie di coca cola usavo il lievito di birra in panette comprato a un'alimentari. Quindi io ti inviterei a lasciare da parte la faida che porti avanti con Rox ( non sò se lui lo ha fatto anche in un tuo post ) e cercherei commenti costruttivi. Com'era l'unico appunto alla sicurezza. Ho sentito parlare di Cani gatti e bambini. Su due giorni che ho avuto la damigiana attiva. Primo giorno è stata fianco l'acquario, con un terranova di 7 anni e 75kg che ci passava vicino....La mattina dopo la damigiana era ancora lì e il cane vivo. Devo dire che avevo il tappo metallico e c'era una microperdita, però la pressione c'era ugualmente. Poi con il nuovo tappo quello dell'articolo l'ho tenuta in soffitta e non inserita in acquario, e chiaramente lì problemi non ce ne erano. Per i bambini, non sò che dire. Probabilmente Rox non ci aveva pensato nemmeno lui. Se un bimbo alza la damigiana e la tira in terra, bè questo è un problema. Infatti io al momento proporrei di scrivere in Rosso prima di iniziare il post....Non utilizzabile se ci sono bambini che non capiscono quello che non devono toccarla.....esempio, penso bambini sino a 7 anni o giù di lì. Stessa storia con lo spumante cmq. Se un bambino lo prende e lo sbatte in terra, non credo che sia esente da rischi. Quindi se qualcuno, propone qualcosa di innovativo ( ed è quello che si cerca di fare nel post sulla Co2 a Gel ), si prova a realizzarlo o quantomeno a seguirlo, se lui l'ha già provato. Altrimenti, ognuno è libero di fare quello che gli pare a seconda delle situazioni familiari e di quello che ritiene sia giusto. Ciao. |
volevo intervenire dicendo 2 cose:
1-anke secondo me la damigiana puo essere pericolosa e infatti se la farò troverò un posto sempre chiuso per metterla cosi anke se tuona nn si fa male nessuno....lo faccio già con la bottiglia di coca che è ben nascosta e anke se esplode nn succede niente....... 2-io invece del forbox(che chiude il tubo facendo scendere la vite) consiglierei i morsetti a serraggio indiretto(dove invece cè come una placca che sale e quindi cè meno probabilità di lesionare il tubo).....infatti io sto usando questi... http://s4.postimage.org/2qtzm7s9w/mo..._indiretto.jpg ;-) |
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Fa parte dei compiti educativi dei genitori. Io ho due figli, uno di 10 anni e uno di 4. Non per questo ho le stanze vuote, con le pareti imbottite e i mobili di gomma. Se si consente al proprio figlio di giocare a pallone in salotto, bisogna eliminare finestre, bicchieri, televisori, vetrinette, lampadari, piantane, bottiglie... e soprattutto gli acquari! Se un oggetto contundente colpisce un acquario da 300 litri tocca chiamare i Pompieri, altro che la damigiana di Rox! #18 Come ho spiegato nell'articolo, ci sono mille posti dove collocarla, per renderla nascosta ed inaccessibile, oppure si può mettere in uno scatolone, dentro ad un mobile, si può realizzare una cassettina di legno, si può avvolgere in una coperta imbottita... non c'è limite alla fantasia del bricolagista. Se qualcuno preferisce piazzarla in mezzo al corridoio, dove ci inciampano tutti, non avrà certo il coraggio di dare la colpa a me, in caso di rottura. Ognuno faccia come gli pare, per cautelarsi. Sarebbe bene scrivere qui le proprie soluzioni, per dare idee a tutti gli altri, ma non vedo il motivo di aggiungere queste cose nell'articolo. Nelle istruzioni del mio televisore non c'è scritto come proteggerlo dalle pallonate; si dà per scontato che non gli arrivino. Perché lo si chiede alla damigiana della CO2? |
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Quello che dici qui è sbagliato. Daniele si occupa di Microbiologia, e "darei un occhio" (cit. Kit Carson) per averlo nella nostra squadra. ;-) Sarebbe un elemento preziosissimo, per "quelli dei lieviti"; nessuno può costringerlo a collaborare, ma questo non significa che non sia competente. |
Ragazzi,io penso non si parlasse del rischio di urti,visto che in questo caso,come dice il buon Rox
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Lo sò che è una possibilità remota,però c'è... Perciò prima cosa invito Rox a segnalare ben evidenziato nell'articolo la possibile pericolosità... e poi invito tutti gli interessati,me in primis,a metterci al lavoro per trovare una soluzione all'unico neo di questo progetto vincente... All'opera.... OT:Rox,anche tu seguace dei mitici"pards" Tex Willer e Kit Carson.... |
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Dovesse mai rompersi, le schegge rimangono nel domopak e non fanno male a nessuno. |
Nastro telato, pressochè indistruttibile.
Oppure la pellicola trasparente che si usa per avvolgere i pallet delle spedizioni,tipo domopack, ma è molto resistente ed elastica e costa poco! |
Devo dire che se si trova il modo di proteggerla credo che appena finisco le bottiglie che ho gia fatto partirò con la damigiana(forse) ..
Intanto cos'è il nastro telato? Basta il domopack? PS se si volessere fare esperimenti facciamone scoppiare una e vediamo gli effetti (magari una che sarebbe dovuta essere buttata di suo) |
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ottimo! va benissimo anche il nastro adesivo largo da imballaggio, quello marrone (per intenderci) o quello trasparente, avvolgendolo sulla damigiana alternando e sovrapponendo varie direzioni! |
Risposta assolutamente non con intento polemico..
Ma dire che la damigiana non è esplosa nonostante si abbia un cane di 74 kg, oppure che "bisogna tenere d'occhio i bambini" mi pare una cagata colossale. Allora siccome ho una pistola la lascio sulla scrivania, tanto tengo d'occhio il bambino?! No, non si ragiona così, le cose le si mettono sempre e comunque in sicurezza. Basta che scoppi UNA e UNA sola damigiana per magari perdere un occhio. E ti assicurto che in quel caso non diresti "Ma si, chissenefrega, ne è scoppiata una sola".. |
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Per favore, fate i bravi. ;-) |
Si, vero.. ogni tanto scrivo "di botto", e scrivo le cose così come le direi..
Spero che la prima riga del mio post basti come scusa :) :) --------------- PS: comuqneu ho intenzione di provare :P :P :P |
I nastri adesivi non vanno bene.
La damigiana deve restare trasparente per consentire di controllare: 1) il livello dell'acqua durante il riempimento. 2) l'eventuale formazione di schiuma (che io non ho mai avuto, ancora) Il punto 2 resta un mistero inspiegabile. Mi aspettavo che la produzione di schiuma aumentasse, non usando il gel, invece è ridotta a pochissimi millimetri e solo nei primi due - tre giorni. Se qualcuno ha qualche ipotesi sul fenomeno, parliamone. Tornando al pericolo di scoppio, alcune delle soluzioni proposte sono interessanti, ma "passive". Intervengono per limitare i danni DOPO che la damigiana si è rotta, ma non la proteggono dagli urti evitando che si rompa. Direi pertanto che l'idea migliore (per adesso) è venuta a Paolo: il Bollimball. E di questo mi dispiace (Scusa Pa'). Ora che è tornato, facevo il tifo per Yspanico... :-D:-D Scherzi a parte, ricordo a tutti che la damigiana non scoppia per la sola pressione, ma solo se a tale pressione viene aggiunto un urto violento. I vini frizzanti hanno bisogno di stare ad almeno 5 atmosfere, per essere tali. Se vengono agitati, o tenuti in macchina sotto il sole, a che pressione arrivano? Le vetrerie che producono quelle damigiane le avranno dimensionate al pelo? Non credete che si siano date un certo margine? Dato che i Saccaromyces rallentano notevolmente a 6 atmosfere, e si bloccano completamente a 8, per evitare danni dobbiamo assicurarci solo di evitare urti sul vetro. Ah, il Bollimbal offre un altro vantaggio: può essere applicato con 2 - 3 - 4 - 5 strati... quelli che volete. Oggnuno può raggiungere il grado di sicurezza che preferisce. |
Quote:
Poi ribadisco se uno ha dei bambini, concordo con Rox, sull'educazione, però da ribelle tutt'oggi , devo dire che spesso non basta l'educazione. Quindi magari un'avviso in prima pagina, ci potrebbe anche stare. Sino a poche ore fa quando è stata tirata fuori l'idea del Bollimbal. Se nonostante questo, uno pensa di non avere abbastanza sicurezza, ribadisco che , nessuno è obbligato a farla. Ed ha tre scelte....Comprare un'impianto Co2. Non usare Co2, oppure aiutare per cercare un contenitore da 5l alternativo alla damigiana. @Rox, Di Daniele non sapevo la professione, ma da quello che aveva scritto mi sembrava non avesse mai avuto a che fare con i lieviti. Questo lo pensavo io, ripeto. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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