AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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-   -   ( AGGIUNTE FOTO)E' con grande soddisfazione che vi chiedo consiglio (salaria fluviatilis riprodotta ) (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=303298)

grigo 12-05-2011 22:09

( AGGIUNTE FOTO)E' con grande soddisfazione che vi chiedo consiglio (salaria fluviatilis riprodotta )
 
Ciao a tutti , è con grande soddisfazione che questa sera scrivo su Acquaportal per dirvi che stassera nella loro vasca monospecifica le mie salaria fluviatilis hanno deposto !!! :-))
La vasca è il classico pet company senza modifiche , il filtro l'ho cambiato optando per uno con capacità di 300 l / h caricato solo a spugna .
Le cagnette sono in questa vasca da più di un mese , la vasca è ricca di rifugi e nascondigli come ostriche e grossi murici ...
Domani posterò le foto ...
Comunque probabilmente per motivi di aereazione l'unico punto dove le pesti hanno deposto è dietro una calamita di quelle per pulire il vetro posizionata davanti al getto d'uscita del filtro .
Il maschio le sorveglia incessantemente .
Per ora è una gran festa ma il problema incombe : come mi devo comportare ?
La popolazione è di 7 individui ( uno troppo piccolo per determinarne il sesso 4 femmine e 2 maschi)
Grazie per i consigli che mi darete ciaooo!!!

angelo p 12-05-2011 22:15

#25
io non sono mai riuscito :-(

malù 12-05-2011 22:44

grigo sono contento per te #36#...........confesso che non sapevo nulla di questo pesce prima del tuo post #12, mi sono informato al volo ed è veramente bello.....complimenti.

onlyreds 13-05-2011 10:13

complimenti davvero, anche io è la prima volta che mi imbatto in questo pesce.
non posso darti informazioni, se non quelle che avrai già trovato tu su internet come questa
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/...uviatilis0.htm
mi spiace.
Facciamo una cosa: cerca di reperire più informazioni possibili sia da web che dalla tua esperienza e poi scrivici una bella scheda del pesce, così rimarrà anche ai posteri che vorranno cimentarsi con questo pesce!!#36#

crilù 13-05-2011 10:15

Oddio...è un po' strano come pesce -28d#

Zeitgeist 13-05-2011 11:18

Complimenti! Aggiornaci sul prosieguo di questa esperienza...

P.s. correggi il nome della specie nel titolo: Salaria fluviatilis (hai perso una i)... ;-)

grigo 13-05-2011 14:01

caspita zeitgeist hai ragione correggo subito ;) ... Stassera foto !!

grigo 13-05-2011 20:50

maschi alfa :
http://imageshack.us/photo/my-images/685/dsc02364t.jpg/
abbuffata :
http://imageshack.us/photo/my-images/851/dsc02355i.jpg/
vasca :
http://imageshack.us/photo/my-images/821/dsc02369d.jpg/
e infine uova ! Che però son calate notevolmente da ieri sera e il maschio oggi le ha curate decisamente di meno ...
http://imageshack.us/photo/my-images/88/dsc02343ik.jpg/

Mi scuso per la pessima qualità delle foto ... Qualsiasi commento è gradito , ho un'ipotesi riguardo alla posizione delle uova credo che siano lì perchè il maschio vuole garantirne l'ossigenanzione continua , ossigenazione che il resto della vasca evidentemente non può garantire ( infatti sono posizionate dove 'è il getto d'uscita del filtro ....

malù 13-05-2011 22:01

Ancora complimenti.............ho una perplessità, vedendo i tuoi pesci mi sono tornati in mente quelli che pescavamo da bambini nei fossi.......in dialetto piemontese/vercellese si chiamano "sgrape".....ho fatto una ricerca e si tratta di cobiti:
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/...tis_bilineata/
Il fatto è che in questo link vengono chiamati in dialetto romagnolo "cagnetta" come i tuoi blennidi.....non capisco #17

angelo p 13-05-2011 22:47

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1060893052)
Ancora complimenti.............ho una perplessità, vedendo i tuoi pesci mi sono tornati in mente quelli che pescavamo da bambini nei fossi.......in dialetto piemontese/vercellese si chiamano "sgrape".....ho fatto una ricerca e si tratta di cobiti:
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/...tis_bilineata/
Il fatto è che in questo link vengono chiamati in dialetto romagnolo "cagnetta" come i tuoi blennidi.....non capisco #17

è vero quello che scrivi , ma questi pesci non hanno nulla a che vedere con i cobitidi-37
la salaria o cagnetta è ,credo, l'unico blennide d'acqua dolce presente in italia , è praticamente il cugino della bavosa che trovi tra gli scogli al mare .
al nord è presente nel lago maggiore , nel garda , nel ticino .....e poi non so, non l'ho mai visto in altri corsi d'acqua .nel resto d'italia non credo ci sia .
è un pesce bellissimo in acquario, sopratutto per il suo comportamento .
consiglio vivamente di provare ad allevarlo.-37

malù 14-05-2011 00:44

Angelo hai ragione sono molto belli........esistono solo esemplari di cattura?

angelo p 14-05-2011 07:22

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1060893271)
Angelo hai ragione sono molto belli........esistono solo esemplari di cattura?

non saprei; diciamo che non mi è mai capitato di vederle in negozio.

Marco Vaccari 14-05-2011 08:06

bravo Grigo!.... se hanno deposto, sicuramente deporranno ancora... questi blennidi d'acqua dolce sono bellissimi!.... le uova sono schiuse? hai naupli d'artemia a disposizione?....

"Mission (in)-possible": creare un ceppo d'allevamento di questo interessantissimi pesci, far nascere F1 e diffonderli tra gli appassionati! .. così si lasciano in pace gli esemplari selvatici..;-)
tienici aggiornati!
ciao!

"..I think we can get rotifer cultures from another public aquarium, and the quarantine curator here in Zaragoza has got experience in cultivating them.

I just don´t understand such a high mortality, but the density was also far too big from what I´ve read.

We´ll give them green water and rotifers, as well as Artemia nauplii and see what happens...

I´ve bred them in large pools, just leaving them there... 3 - 4 trios in 6000 l and at the end of the year collected about 200 in each of the pools... lots of algae in the pools, so I may use some filamentous algae for the baby Salaria as well..."

da una discussione a proposito delle Salaria in un forum da parte di Manuel Zapater, curatore di un progetto di mantenimento di specie a rischio in Spagna..

grigo 14-05-2011 11:20

no marco vaccari non ho naupili di artemia =( pensavo di usare le dafnie che tengo in un vaso in giardino ce ne sono certe davvero piccole oppure andare a fare rifornimento a un laghetto qui vicino di microrganismi con un retino "a calza "...
Il problema è che adesso il maschio non le segue proprio più , le lascia stare e molte si sono staccate , il luogo non è il più adatto dal punto di vista della privacies e tranquillità ma ,come già detto, credo sia per l'ossigenazione dunque per migliorare le condizioni di questi blennidi in vasca dovrei mettere un buon ossigenatore ... Adesso provo poi vi faccio sapere ...

angelo p 14-05-2011 11:32

Quote:

Originariamente inviata da angelo p (Messaggio 1060893110)
Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1060893052)
Ancora complimenti.............ho una perplessità, vedendo i tuoi pesci mi sono tornati in mente quelli che pescavamo da bambini nei fossi.......in dialetto piemontese/vercellese si chiamano "sgrape".....ho fatto una ricerca e si tratta di cobiti:
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/...tis_bilineata/
Il fatto è che in questo link vengono chiamati in dialetto romagnolo "cagnetta" come i tuoi blennidi.....non capisco #17

è vero quello che scrivi , ma questi pesci non hanno nulla a che vedere con i cobitidi-37
la salaria o cagnetta è ,credo, l'unico blennide d'acqua dolce presente in italia , è praticamente il cugino della bavosa che trovi tra gli scogli al mare .
al nord è presente nel lago maggiore , nel garda , nel ticino .....e poi non so, non l'ho mai visto in altri corsi d'acqua .nel resto d'italia non credo ci sia .
è un pesce bellissimo in acquario, sopratutto per il suo comportamento .
consiglio vivamente di provare ad allevarlo.-37

mi sono documentato un pò e ho scoperto che è un pesce presente quasi in tutta italia, isole comprese #24 non si è mai finito di imparare .#21

Marco Vaccari 14-05-2011 21:55

http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/60764/0

mi spiace contraddirti AngeloP.. ma la Salaria fluviatilis, anche se presente in modo discontinuo in gran parte del bacino del Mediterraneo è sotto controllo dalla UICN Red List.. la lista internazionale delle specie "problematiche".. Anche se riporta che la popolazione è stabile, scrive anche che è difficile il monitoraggio a causa della forte discontinuità e della cripticità di questi pesci, molto difficili da censire...
Inoltre in alcuni biotopi è quasi estinta, in altri è molto abbondante, ma la UICN riporta che la specie è minacciata da inquinamento dei biotopi e specie alloctone..

Riporta inoltre che la specie è protetta e iscritta nella Convenzione di Berna..
"Listed in the Appendix III of the Bern Convention."

..sinceramente non pensavo che la Salaria fosse in Berna, e lo si può facilmente controllare..
e se è in Berna, mi spiace dirlo ma la detenzione dovrebbe essere illegale..-28d#

angelo p 14-05-2011 22:34

Quote:

Originariamente inviata da Marco Vaccari (Messaggio 1060894373)
http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/60764/0

mi spiace contraddirti AngeloP.. ma la Salaria fluviatilis, anche se presente in modo discontinuo in gran parte del bacino del Mediterraneo è sotto controllo dalla UICN Red List.. la lista internazionale delle specie "problematiche".. Anche se riporta che la popolazione è stabile, scrive anche che è difficile il monitoraggio a causa della forte discontinuità e della cripticità di questi pesci, molto difficili da censire...
Inoltre in alcuni biotopi è quasi estinta, in altri è molto abbondante, ma la UICN riporta che la specie è minacciata da inquinamento dei biotopi e specie alloctone..

Riporta inoltre che la specie è protetta e iscritta nella Convenzione di Berna..
"Listed in the Appendix III of the Bern Convention."

..sinceramente non pensavo che la Salaria fosse in Berna, e lo si può facilmente controllare..
e se è in Berna, mi spiace dirlo ma la detenzione dovrebbe essere illegale..-28d#

io ho semplicemente riportato quello che ho letto -37
per quanto riguarda l'italia, la salaria non ha purtroppo nessun tipo di protezione .
sono un pescatore tesserato fips da 40 anni e ti posso garantire che è un pesce che può essere pescato con la canna tranquillamente tutto l'anno.senza misura o epoca di divieto .
per fortuna non è commestibile .
ho visto più volte garisti che in mancanza di pesci grossi si cimentano nella cattura di questi poveri pesciolini .

Marco Vaccari 15-05-2011 00:34

..anch'io ho riportato quello che ho letto.. ahimè..:-(..
..sei sicuro, Angelo, che la Salaria non ha protezioni FIPS in Italia?... riesci a riportare del materiale, perchè dato che stiamo trattando questi pesci, è doveroso saperne il più possibile...;-)..
..purtroppo da ex pescatore conosco quello che succede nell'ambito della pesca... ma come acquariofili dovremmo dare il buon esempio... per questo si cerca di portare a buon fine le deposizioni dei pesci di Grigo..;-)
ciao!

malù 15-05-2011 00:45

Qui viene inserita, all'articolo 17, nell' elenco delle specie ittiche che possono essere oggetto di immissione di pesca nei CPP.
http://www.fipsas.it/nuovo_sfai/norm...022_5_2003.htm

malù 15-05-2011 00:56

Qui la giunta provinciale fa divieto di cattura e uccisione (prima pagina).
http://docs.google.com/viewer?a=v&q=...bjZgaipqQkgSrg

angelo p 15-05-2011 07:02

Quote:

Originariamente inviata da Marco Vaccari (Messaggio 1060894532)
..anch'io ho riportato quello che ho letto.. ahimè..:-(..
..sei sicuro, Angelo, che la Salaria non ha protezioni FIPS in Italia?... riesci a riportare del materiale, perchè dato che stiamo trattando questi pesci, è doveroso saperne il più possibile...;-)..
..purtroppo da ex pescatore conosco quello che succede nell'ambito della pesca... ma come acquariofili dovremmo dare il buon esempio... per questo si cerca di portare a buon fine le deposizioni dei pesci di Grigo..;-
ciao!

certamente : pensavo addirittura di andare direttamente in una sede fips o alla provincia .
in liguria, visto quello che ha riportato malù, siamo certi che è tutelata !! per fortuna .
provate a cercare qualcosa riguardante la lombardia , per favore .

Marco Vaccari 15-05-2011 08:23

grazie Angelo p..... sono informazioni di interesse collettivo....

grigo 15-05-2011 09:45

cavoli non sapevo davvero e non pensavo di certo che ci fosse qualche divieto a riguardo vista la loro abbondanza e resistenza , comunque per quanto riguarda la regione Lombardia credo non ci siano problemi , dovremmo trovare qualcosa che parli della provincia di Brescia nello specifico .
http://www.fipsas.it/nuovo_sfai/norm...022_5_2003.htm

Marco Vaccari 15-05-2011 10:16

..se la specie è iscritta in Berna, come scrivono.. dovrebbe avere norme protezionistiche globali....#24

..non è nell'allegato 2, tra le specie rigorosamente protette
http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_455/app2.html

ma è nell'allegato 3 tra le specie ad interesse protezionistico con il nome "Blennius fluviatilis"
http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_455/app3.html

a questo punto, bisognerebbe davvero informarsi a livello locale...

in ogni caso, invito sempre, prima di approcciarsi ad una specie, di essere pronti, di fare il meglio possibile per la specie ospitata, mettere come obiettivo primario la riproduzione (per ottenere un ceppo stabile in cattività da cedere ad eventuali appassionati e lasciar stare i pesci in natura)..
quindi, ricapitolando, Grigo... se i pesci che hai prelevato sono di legale detenzione, allora concentrati sulla riproduzione, allenati sui fondamentali naupli d'artemia, e su qual'è il metodo corretto per allevare e riprodurre con successo le Salaria (altrimenti ti conviene rilasciarli)
se invece i pesci sono sotto norme protezionistiche, allora devi rilasciarli al più presto possibile...
..ma, vi ripeto, non conosco la legislazione sulle Salaria fluviatilis, quindi bisogna informarsi CON CERTEZZA e al più presto..
ciao!

grigo 15-05-2011 10:47

marco la vedo come te , ma dove posso informarmi riguardo alla salaria fluviatilis ??? In comune ? Sul web ho guardato ma pare non si trovi nulla...

Marco Vaccari 15-05-2011 13:27

..non saprei, prova a chiedere all'Ufficio Caccia e pesca del tuo comune di riferimento, se sanno qualcosa, oppure alla Forestale...
nel frattempo cerco anch'io..;-)

ps.. se qualcuno sa com'è la situazione legislativa di Salaria (o Blennius) fluviatilis in Italia, batta un colpo! ;-)

Neopterigio 11-08-2011 08:18

Ciao a tutti,
comincio la mia esperienza qui su acquaportal senza una vera e propria presentazione ma intervenendo su un argomento di mio interesse.
Non sono un giurista ma mi rendo conto che la situazione normativa italiana, anche per quanto riguarda i pesci, sembra essere quantomeno lacunosa.
Mi sembra che siate già arrivati alla soluzione del caso ma vi porto anche il mio pensiero al riguardo.
Come dicevo. Non sono un esperto di diritto ma in parte i miei studi in parte le discussioni su leggi, direttive, convenzioni, ecc…, che si sono “sprecate” nell’ambiente terraristico, mi hanno permesso di farmi un’idea piuttosto precisa di Berna e della sua applicazione in Italia (sperando che qualche avvocato/esperto legga e possa riconfermare quanto da me affermato).
L’Italia ha ratificato la convenzione di Berna che, detta in parole povere, definisce delle linee guida che i singoli stati firmatari dovranno adottare. Berna, di per sé, non è una legge, non ha sanzioni… indica un percorso da seguire (ribadisco: obbligatoriamente per chi firma).
Lo stato italiano avrebbe dovuto, in seguito alla firma, adottare delle leggi applicative in linea con gli argomenti trattati nella convenzione.
Qualcosa è stato recepito e qualche legge è stata fatta ma molti argomenti sono stati trascurati.
Le regioni, per conto loro, hanno legiferato in merito a molti argomenti tra cui il filone ambientale. Ci troviamo di fronte a regioni praticamente “scoperte” dal punto di vista normativo faunistico, altre con qualche legge che regolamenta male e pochi animali, altre che hanno ben recepito Berna ed hanno adottato delle leggi in linea con la convenzione.
Il punto è questo: a livello italiano Berna non è stata recepita integralmente (per quanto riguarda i pesci che non sono il mio argomento principe non ho però una visione certa), si sono quindi adoperate le regioni (quelle che hanno voluto) a legiferare per adempiere agli obblighi della convenzione (nonostante questa fosse di competenza dello stato).
Andrebbero cercate quindi le leggi regione per regione.
Credo che la Fipsas (nella veste delle sue sedi provinciali), essendo competente in merito, non possa permettersi il lusso di stilare regolamenti in conflitto con la normativa vigente nella sua regione/provincia. Penso quindi che il regolamento provinciale Fipsas sia affidabile per quanto riguarda divieti e misure minime di pesca.
Per quanto riguarda Berna aggiungo un altro elemento.
http://www.unisi.it/did/dip-direcon/...a_19_09_79.pdf
L’allegato III di Berna riguarda le specie che necessitano “protezione” ma non integralmente (nonostante sotto il titolo riporti “specie protette”). Gli articoli 7 ed 8 definiscono infatti che per la fauna dell’allegato III debbano essere messi in atto sistemi di protezione per il mantenimento delle popolazioni, prevedendo la possibilità di cattura ed uccisione delle stesse (ma che queste dovrebbero essere regolamentate).
Prova aggiuntiva del fatto che questo elenco non sia da intendersi come protezione “completa” è la presenza di specie quali: cheppia e agone, temolo, coregoni, barbo comune e barbo canino, la savetta, il vairone... giusto per dirne alcuni che ho visto ad una prima occhiata. Tutti pesci pescabili, alcuni con misura minima ed altri senza limitazioni (vedi il vairone).
Alla luce di questo mi sento di affermare che la cagnetta sia pescabile (con regolare licenza ovviamente) dove i regolamenti di pesca lo permettano.
Vi porto l’esempio della provincia in cui risiedo (Verbania) con il suo regolamento:
http://www.provincia.verbania.it/ind...id=609&Itemid=

Tutto questo per aiutarvi a sviscerare meglio l’argomento… e perché non voglio infrangere nessuna legge visto anche io intendo allevare Salaria fluviatilis : )
Ciao, Luca

onlyreds 12-08-2011 23:55

grazie per il tuo contributo! un tassello in più in questo ginepraio di leggi e normative :-))

Marco Vaccari 13-08-2011 07:46

Grazie Neopterigio... il tuo contributo è davvero molto importante...

..mi sento, però, di dire che, dove non arrivano le leggi, dovrebbe arrivare il proprio spirito etico...
Personalmente, se dovessi prelevare pesci in natura, mi sentirei il dovere, oltrechè mantenerli nel modo migliore possibile, di riprodurli, al fine di creare una generazione nata in cattività da distribuire ad altri appassionati in modo da evitare in seguito ulteriori prelievi in natura...
ciao!

Neopterigio 13-08-2011 12:39

Ciao Onlyreds e Marco,
è con piacere che aggiungo il mio contributo.
Marco hai perfettamente ragione, il tuo pensiero lo condivido.
Il mio contributo "legislativo" vuole solo aiutare a comprendere meglio la situazione in fatto di diritti.
Il "rischio" dell'applicazione dell'etica è che, non essendo ben definita un'etica comune, ognuno ha la sua etica che può andare dal "catturo tutto quello che si muove e lo metto in acquario" a "non si preleva nulla dall'ambiente naturale".
Per questo credo che il punto di partenza (a cui possono aggiungersi a valle: morale, etica, sentmenti) sia la situazione normativa e la legalità.
Io sono seriamente interessato all'allevamento (e magari fosse vero alla riproduzione) di Salaria fluviatilis ma ho dei grossi paletti, con il vostro aiuto vorrei capire se questi risulteranno insormontabili e mi costringeranno a cambiare specie o al contrario mi lasceranno fare questa esperienza.
La mia etica mi impone il benessere animale (sono un naturalista mica per caso : ) ).
Le popolazioni di S. fluviatilis di lago d'Orta e lago Maggiore (da cui preleverei) credo siano stabili, non mi sentirei in "colpa" quindi a sottrarre 2-3 individui, se così fosse.
Vi spiegherò poi i miei paletti e come sono arrivato qui da voi su Acquaportal.
Ciao, Luca

Marco Vaccari 13-08-2011 13:45

..grazie per il contributo Neopterigio, è sempre un piacere quando ci si scambiano informazioni e consigli che sono utili sia a noi che a tutta la comunità..;-)...

Purtroppo il discorso "legislazioni e etica" è sempre molto spinoso, come ovviamente già sai..
..uno dei più grandi contro sensi è quello degli anfibi... come sai è proibito raccogliere e detenere gli anfibi sotto qualsiasi forma (uova, larve, neo-metamorfosati e adulti)... nonostante questo gli anfibi (sia anuri che urodeli) sono in grande diminuzione per tanti fattori.. inquinamento, introduzione specie alloctone, antropizzazione, epidemie, distruzione dei biotopi... ecc....
Quando nascono i girini, nascono a centinaia, migliaia!!! e sono un anello di una catena alimentare che vede la larva come "cibo vivente".... in molte popolazioni di Urodeli, i tritoni cannibalizzano la propria prole in modo pesantissimo.. in pratica le loro larve risultano essere il primo cibo stagionale nel loro biotopo.. E se ne prelevassimo 5 o 6?... il danno sarebbe minimo, ed è vero!.. anche perché la stragrande maggioranza dei piccoli finisce nelle bocche degli adulti...
A volte, può capitare che l'intera popolazione scompare a causa di un disastro ambientale...
eppure, se si fosse prelevate qualche larva (e non si sarebbe fatto nessun danno ambientale, per i motivi che ti ho spiegato) magari si sarebbe riusciti a mantenere la popolazione in cattività e non sarebbe andata perduta..

..con gli anfibi il discorso è più severo, con i pesci un po' meno... non me la sento di dirti di non prelevare i pochi esemplari, o di prelevarli... capiscimi, anche se la legge lo consente.... ma, dato che Acquaportal ha decine di migliaia di iscritti... molti scrivono, ma tanti di più leggono.... cosa potrebbe succedere se in decine di acquariofili, muniti di regolare permesso, pensassero di prelevare qualche esemplare di Salaria nel Lago Maggiore?... come puoi vedere il discorso diventa spinoso.... inoltre, le Salara fluviatilis sono eccezionalmente belle e interessanti sicuramente molto ambite...

in ogni caso, se davvero te la sentirai di prelevare i pesci, nel pieno rispetto delle norme vigenti, la riproduzione sarà l'obbiettivo principale...;-)..... se ti potrò dare qualche consiglio, chiedimi pure....
in ogni caso prima di prelevare gli esemplari è meglio documentarsi il più possibile per vedere se abbiamo tutto il necessario (temperature, spazio, cibo vivo ecc..) per tenere e riprodurre questi fantastici Blennidi... ma immagino che ti starai sicuramente informando......

ciao e buon weekend!
Marco

Neopterigio 13-08-2011 17:18

Ciao Marco,
il tuo ragionamento è più che comprensibile. Proprio per questo ribadisco che solo ed esclusivamente se potrò ospitare una coppia od un trio di cagnette mi permetterò di prelevarle (con l’intenzione di restituire poi l’eventuale progenie) in natura.
Intendo raccontarvi come sono arrivato fin qui, spero che un off-topic sia accettato se servirà a farmi esporre gli argomenti inerenti. Se i moderatori reputeranno che il mio intervento “sporchi” un po’ la discussione cominciata da grigo vi chiederei di separarla in una nuova discussione.
Ero un bambinetto quando vidi per la prima volta un acquario e ne fui folgorato.
Ovviamente subito chiesi di poterlo avere ma i miei genitori non se la passavano granchè bene, tuttavia vidi mio padre combattuto. Anche lui ha sempre trovato affascinanti questi ritagli di mondo sommerso. Purtroppo, oltre al problema economico, si aggiunsero le paure di mio padre in merito al tempo necessario alla cura ed il mantenimento dell’acquario stesso. Anche il timore di essere in qualche modo “legati” all’acquario, che avrebbe potuto interferire con ipotetiche vacanze, fece propendere per il no. La classica frase di mio padre era “Costa troppo, poi va a finire che non si può più andare in vacanza… se va via la corrente muore tutto.”.
Alcuni timori fondati, altri dettati dall’ignoranza della materia, ma non posso che biasimarlo.
Con il passare degli anni si ripresentava sporadicamente questo mio desiderio che veniva prontamente stoppato dalle solite dinamiche.
In fin dei conti questo precoce input che mi era stato instillato, questo “timore” dell’acquario deve aver fatto presa in qualche parte del mio inconscio. Negli anni successivi, giunta la maturità mentale, io stesso sono stato in grado di tarpare le ali di questo desiderio ripetendomi come un pappagallo la frase che spesso avevano sentito le mie orecchie.
Nel frattempo l'arrivo della formazione culturale, la nascita di una passione alternativa e surrogante e per culmine la terraristica. La versione asciutta di un acquario mi verebbe da dire ora.
Questa passione per i rettili (i serpenti in particolar modo) rimane tutt’ora ma è prepotentemente tornato il desiderio di acqua.
L’elemento tra i più affascinanti che esistano e dentro cui l’evoluzione ha saputo sbizzarrirsi.
Ora convivo con la mia compagna di vita, una persona eccezionale ma con un pessimo senso estetico (sono volutamente ironico : ) ) che l’ha condotta in primo luogo a trovare me piacente… e, problema ben più grave, gli acquari di pessimo gusto.
Dividendo con lei gioie e dolori (per fortuna molti dei primi e pochissimi dei secondi) dopo innumerevoli discussioni siamo giunti ad un patto di non belligeranza che include, però, determinati paletti:
- la vasca non deve essere troppo grande (anche perché la casa è piuttosto piccola e già molto piena)
- risparmiare dove possibile
- non deve essere il classico parallelepipedo con altezza e profondità di circa la metà della lunghezza
- non deve avere profili e coperchi in plastica
- le luci che siano il più calde possibili

La mia scelta è ricaduta, in maniera definitiva a meno che qualcuno di voi nasconda un coniglio nel cappello, sul cubo Dennerle 60 litri.
Questo acquario incontra quasi tutte le esigenze della mia metà e, seppure con tutte le problematiche derivanti dalla forma cubica, accontenta anche il mio senso estetico.
Quando la presenza dell’acquario è stata accettata la mia gioia è esplosa. Ho finalmente potuto dare sfogo alla mia sete di conoscenze. Le mie letture e ricerche sono diventate quasi monotematiche.
Come molti di voi sapranno ogni pesce ed ogni tipologia di acquario può diventare affascinante, ogni piccolo dettaglio può stupire.
Aldilà delle informazioni base mi sono concentrato sulla scelta del tipo di ospiti per poter poi pensar alla realizzazione mirata dell’acquario.
Sono partito con acquari di comunità tropicali… prima le specie più “banali” (nel senso più citate ed allevate) come i guppy,cory, neon, ecc… per passare poi a specie più particolari come i ciclidi nani.
Sono rimasto estasiato guardando le immagini degli acquari zen di Amano.
Ho scoperto poi il fantastico mondo dei killifish.
Per ogni tipo di pesce, di comunità o di tipologia di allestimento che ho incontrato ho provato attrazione. Ho cercato informazioni, ho pensato a come allestire il mio acquario.
Ogni settimana convinto di aver scelto. Ogni settimana però con una scelta diversa.
E’ un mondo così ampio ed affascinante, tanto grande da far perdere chi si addentra se sprovvisto di esperienza e senza aver affinato i propri gusti personali.
Infine, l’ultimo innamoramento, la scelta più semplice (non in termini acquaristici). Invece della ricerca dell’erba del vicino, il semplice ricordarsi di quanto è bella l’erba sotto i nostri piedi.
E nella ricerca di specie “dimensionalmente” ed ecologicamente abbordabili è arrivata la cagnetta. Un pesce che mi ha sempre accompagnato nei giorni di lago da quand’ero bambino fino ad ora, in acqua con la maschera a spiarle o a piedi nudi mentre pescavo, circondato da questi pesci impegnati a scacciarmi dai loro territori o diventandone io stesso parte. Un pesce di carattere.
Quindi l’ipotesi è di allestire un biotopo di lago prealpino con una coppia di cagnette.
Secondo voi è possibile?
Scusate la lungaggine ma, a volte, mi piace raccontare. (non succede spesso non vi preoccupate : ) )
Ciao, Luca

Marco Vaccari 13-08-2011 19:10

..figurati!!!!;-).. mi piace molto quello che hai scritto! e sono d'accordo con te nei contenuti...
se sei d'accordo, ti andrebbe di modificare un pochino quello che hai scritto e di riportarlo in Sweet bar?.. così cogli anche l'occasione per presentarti e, sono sicuro, che con quello che hai scritto, l'accoglienza potrà solo essere calorosa...

..dopo si prosegue a parlare, nel modo più approfondito possibile, delle bellissime Salaria fluviatilis..
ciao!

Ale87tv 18-08-2011 14:33

dato il biotopo serve ossigenazione elevata, giusto?
e qui abbiamo un esempio di come allestire la vasca:
http://www.loaches.com/articles/rive...anifold-design

http://www.loaches.com/articles/wate...loach-aquarium

rispetto al progetto direi di alzare le pompe e le aspirazioni. in questo modo abbiamo una superficie increspata e un fondo relativamente tranquillo. poi inserirei delle pietre che creino delle zone di deposizione riparate, magari ricoperte di ex cladophora.

http://www.loaches.com/articles/a-river-runs-through-it

Ale87tv 18-08-2011 15:28

è ospitata anche all'alpenzoo di innsbruk

Neopterigio 18-08-2011 16:07

Ciao Ale87tv,
grazie per l’intervento in mio aiuto.
Il progettino da te postato l’avevo già visto, mi pare in altre discussioni su questo forum riguardanti l’allevamento di pesci reofili come Gastromyzon.
E’ indubbiamente affascinante l’idea di ricreare un flusso potente e turbolento ma di sicuro questo ha maggior senso ed applicabilità su vasche di un certo litraggio o comunque su parallelepipedi orizzontali. Su una vasca cubica di lato 38 cm mi sembra che non abbia la sua massima espressione.
L’idea di alzare gli elementi è molto interessante (sempre applicandola a vasche di dimensioni e forma diverse) per la realizzazione di biotopi di “fiume” permettendo di inserire specie di fondo con specie nuotatrici così da ricreare due microhabitat diversi, un po’ come avviene in molti acquari tropicali ma estremizzando le caratteristiche.
Riguardo al mio caso… o meglio al caso di Salaria fluviatilis… credo che, volendo ricreare un ritaglio di lago, il sistema di corrente sostenuta non sia indispensabile. Dovrei infatti alzare il flusso proprio per ricreare zone di calma sul fondo per le cagnette che, anche nei fiumi, credo occupino proprio le zone più calme del flusso.
Per quanto riguarda l’ossigenazione vorrei capire a che livello si attesta l’ossigeno disciolto in acquari paragonabili a quello che vorrei avviare: 60 litri (cubico), piantumato, fondo non fertile, popolazione animale medio-bassa (non vorrei arrivare al carico massimo sostenibile di animali nella vasca). Capisco che non è un valore semplice da stimare ma indicativamente avete idea?

Ho recuperato alcuni dati relativi alle isoterme del lago ed ai valori di O2 disciolto per avere un’idea di come si comportano (a grandi linee) questi valori nell’ambiente di S. fluviatilis, in particolar modo nel periodo estivo .
Devo ancora verificare la temperatura della zona di casa dove posizionerò l’acquario e capire se riuscirò a tenere la T a valori accettabili. Suppongo di sì, la casa è piuttosto fresca, al limite pensavo di adottare un sistema che mi aiutasse a tenere l’acqua un po’ più fredda (molto probabilmente le ventoline).
Fortunatamente le temperature degli strati più superficiali del lago, durante la stratificazione estiva, sono più alte di quel che mi aspettassi, rendendomi più facile il raggiungimento delle stesse “in vitro” :-)
Ciao, Luca

Ale87tv 18-08-2011 20:57

infatti come parlavo con marco, vicino alla riva negli strati di acqua bassa la temperatura è maggiore. effetivamente in un cubo non farei il progetto del fiume... ma metterei un movimento superficiale.

Neopterigio 20-08-2011 10:59

Ciao Ale87tv,
considera che i dati a cui faccio riferimento indicano una T media di 22 - 24°C, relativamente ai primi metri d’acqua (indicativamente 5 m) nel periodo compreso tra agosto e settembre.
Consideriamo inoltre che i campionamenti vengono eseguiti ad una certa distanza dalla riva. Sarei curioso di conoscere le T al fondo entro i primi 5-10 m dalla riva, dove l’effetto dell’irraggiamento del fondo ed un ridotto scambio termico sicuramente porteranno ad un innalzamento della temperatura.

Il movimento superficiale dell’acqua pensavo di crearlo indirizzando in modo opportuno il flusso d’acqua in uscita dal filtro.
A proposito del filtro. Un po’ per diletto, un po’ per ipotetica utilità, un mesetto fa ho costruito un filtro esterno usando i tubi arancioni utilizzati in edilizia. Devo ancora trovare il sistema giusto per fissare i tubi di mandata e di aspirazione poi potrò verificare la tenuta.
Se tutto dovesse funzionare come spero avrei un filtraggio più efficiente rispetto al filtro in dotazione al Cubo Dennerle 60 lt, oppure potrei farli lavorare in parallelo. In questo caso, con i tubi del filtro esterno, potrei tentare di movimentare efficientemente l’acqua in superficie.

Sto cercando di visualizzare il layout della vasca ma mi è ancora piuttosto difficile.
La scelta delle piante, a questo punto, diventa di primaria importanza.
Ho trovato in rete una lista delle macrofite del lago Maggiore ma non sono sicuro se questa sia completa e se la fonte sia totalmente attendibile. Dovrò investigare ulteriormente.
Tra le sommerse vengono elencate: Lagarosiphon major, Elodea densa, Myriophyllim spicatum, Ceratophyllum demersum, Potamogeton perfoliatus.
Le macrofite emerse citate sono: Phragmites australis, Schoenoplectus lacustris, Typha latifolia.
Unica rappresentante delle macrofite galleggianti: Trapa natans verbanensis.
Escludendo le emerse, se avessi un acquario più grande mi piacerebbe inserire tutte le altre. In una base di 38X38 cm dovrò operare delle scelte anche in funzione della loro reperibilità.

Il fondo, come dicevo, vorrei farlo non fertile.
Mi piacerebbe una mistura di sabbia e gravelit, vorrei capire però se questo possa essere funzionale per le piante che ospiterà.
Ad animarlo metterei delle pietre e rami.
In aggiunta un forziere del tesoro con aeratore annesso ed un modellino di sommergibile russo della 2° Guerra Mondiale.

Scherzo ovviamente…
… il sommergibile è americano. :-)

Visto il litraggio vorrei evitare di utilizzare volumi di substrato e arredi importanti, ma credo sia necessario ricreare delle strutture che possano essere utilizzate come tana, soprattutto nella speranza di qualche evento riproduttivo.

Le idee che ho avuto in merito al substrato sono due:
- Principalmente roccioso; sopra allo strato di sabbia e gravelit (o qualsiasi altro fondo) disporre uno strato non monotono di pietre di dimensioni centimetriche, gli interstizi tra le rocce formano le tane e permettono la fuoriuscita delle piante.
- Principalmente sabbioso/ghiaioso; uno strato sabbioso o ghiaioso (volendo la stessa mistura di sabbia e gravelit usata per il fondo) su cui trovano posto alcune rocce corrispondenti alle tane.

Nel primo caso pensavo all’utilizzo di rocce più o meno "variegate" dalle tonalità piuttosto uniformi tra loro.
Nel secondo caso, invece, una sabbia piuttosto chiara con rocce più scure a formare le tane; oppure una ghiaia mista un po’ scura posata sul fondo con rocce chiare.
Il concetto alla base della scelta di colori e tonalità del substrato è un richiamo ai colori della livrea delle cagnette.
Ciao, Luca

malù 20-08-2011 22:01

Neopterigio Complimenti, non sono in grado di darti consigli utili, ma seguo con enorme interesse........

Ale87tv 21-08-2011 02:18

qualcuno sa con cosa si alimentano gli avanotti?


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